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Arte dimenticata Roma
Daniela Semprebene
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 2 (4 ottobre 1994)
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La fine di settembre non è proprio il clou della stagione artistica a Roma. Non c'è niente da vedere o meglio niente di interessante.Aspettiamo la mostra che si terrà a villa Medici su Roma nel 1630, in programma per la fine di ottobre e le quattro giornate con i cento pittori di via Margutta,con inizio il 28 ottobre. Nel frattempo siamo andati a vedere la mostra di Maria Grazia Bartalucci, nella galleria "la tartaruga", di via Sistina, e una mostra delle sculture in marmo di Gino Corsanini, allestita nella galleria:" il saggiatore", di Carla Gugi a via Margutta. Maria Grazia Bartalucci , oltre ad essere una donnna gentilissima, disegna molto bene la frutta che trasborda dai vasi delle sue nature morte, usa uno splendido color prugna, lo stesso che ci ha fatto innamorare delle albe di Merkens, quest'inverno nel museo laboratorio dell'università. Nell'insieme però l'effetto è quello delle sale d'aspetto mediche.Sono sicuramente più belli i suoi nudi. Esporràa Parigi nel mese di Novembre. Il gallerista è Cesare Pezzoli. Raffinato e amareggiato, Pezzoli, che ha cominciato con De Magistris e Borghese, al "calibrò" di via Margutta, ora è costretto ad esporre pittura di arredamento, peraltro comprata dagli stranieri. I grandi critici sono assenti e Roma non risponde più ai messaggi culturali:I galleristi che espongono De Chirico, mi spiega, quelli si che possono permettersi l'arte. Ma la pittura e la scultura di contorno, se pur bellissima, è dimenticata.

Molto belle invece le opere dello scultore Gino Corsanini, al" saggiatore" di via Margutta. Corsanini plasma i marmi neri, rosa e quello bianco di Carrara, con grande maestria, fino a farne uscire figure inquiete, torbide, slanciate, che esprimono sempre l'ansia del vivere quotidiano: di più forse la mancanza di dialogo. Si accartocciano l'una contro l'altra come se volessero fare l'ultimo tentativo per parlare. Sembra senza riuscirci: in Corsanini infatti prevale certamente una visione pessimistica, ma ragionata dei nostri tempi. Sono comunque delle belle opere, che hanno come maestro ideale Moore. Corsanini vive ed opera a Milano, ma espone in tutta Europa con parecchi riconoscimenti: i suoi piccoli nudi di marmo lucido, uniscono la solitudine del mondo di oggi ad un'idea neoclassica di quello di ieri. Resterà al "saggiatore", fino alla fine di ottobre. Oltre a Corsanini, nella galleria di Carla Gugi, anche lei pittrice, sono esposti dei quadri di Antonio Marinelli, pittore che siamo abituati a vedere anche nelle aste televisive e le sue opere figurano in molte collezioni private. Marinelli dipinge il mare e le case bianche arroccate sulle coste spagnole e greche, forse italiane a Lipari. I suoi colori sono quelli delle estati calde, in Agosto e delle notti di luna placide. Ama dipingere le spiagge, le barche e i suoi dipinti sono sempre inanimati, come se fossero paesaggi inventati. la polemica uscita dalle parole di Carla Gugi sul mercato dell'arte è sempre la stessa: critici assenti, costi di gestione altissimi,pubblicità mafiosa e una Roma culturalmente indifferente.

Sempre a via Margutta, e questa è un'anteprima perché ancora non ci sono nemmeno i cataloghi pronti, De Magistris e un gruppo di artisti che lui definisce "veri", organizzeranno una mostra di opere vive di pittura e scultura. le opere saranno probabilmente esposte lungo tutta la strada: gli artisti sembra siano eccellenti e dotati di una nuova creatività. De Magistris èil vero stereotipo dell'artista, un po' introverso, ex insegnante di storia dell'arte, che ama fortemente Tiziano e poco Caravaggio:lui si definisce un figurativo ed usa qusi solo il grigio nelle sue nouances, accompagnato da un pallido rosa. la mostra avrà luogo verso la metà del mese di novembre.



	
 

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