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Sulle tracce dei Volsci Frosinone,
Museo Archeologico
Lisa Della Volpe
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 32 (7 Gennaio 1995)
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Area Archeologia

Il 21 dicembre, in occasione della X Settimana dei beni culturali, è stata inaugurata una mostra di notevole interesse archeologico, dedicata alla popolazione osco-umbra dei Volsci, che dominò la storia del Lazio per tutto il V secolo a.C,fondando centri importanti a Frusino, a Sora, Velletri, Satricum ed Anzio.

Ben poco si conosce di questo popolo bellicoso e tenace,che si oppose con forza e caparbietà ai tentativi di conquista della nascente potenza di Roma, finchè non fu sottomesso nel 431 a.C.;ed un primo tentativo di ricostruzione della vita e delle usanze del popolo è offerto dalla Mostra,che propone al pubblico, oltre ai pezzi già esposti nel Museo, due reperti unici:il LAPIS SATRICANUM e l'ACCETTA MINIATURISTICA IN PIOMBO.

Il primo reperto è un lastrone di pietra rinvenuto nei primi anni '80 dagli archeologi dell'Istituto Olandese, a Satricum, città nei pressi di Anzio,in un tempio dedicato alla dea della fertilità, Mater Matuta. Sulla pietra è incisa un'iscrizione in latino arcaico:

IEI STETERAI POPLIOSIO UALESIOSIO
SUODALES MAMARTEI

"I seguaci di Publio Valerio posero -questa pietra- a Marte"

Publio Valerio Publicola, cui si riferisce l'iscrizione del Lapis, fu console romano nel 509 a.C., fondatore della Libera res publica e promotore di una serie di leggi a sfondo democratico, ma la sua realtà storica fu per molto tempo discussa fino a quando non fu rinvenuto il Lapis Satricanum, che provò l'infondatezza delle considerazioni di chi riteneva Publio Valerio un personaggio leggendario.

Il secondo reperto, l'accetta miniaturistica, è forse più interessante del Lapis: reca su un lato l'unica iscrizione in lingua volsca finora scoperta, e per questo è ancora difficile decifrarla. Rinvenuta a Satricum, probabilmente nella tomba di un bambino, l'accetta permette di conoscere i costumi del popolo volsco, che aveva l'uso di adornare le tombe con armi miniaturizzate in piombo ed oggetti con valore magico-religioso.

La Mostra rimarrà aperta fino al 21 Febbraio 1995, nella sede del Museo Archeologico Comunale di Frosinone, in via XX Settembre 32.

Orario: Mar., Mer.,Giov.,9-13 Ven., Sab.,Dom.,9-12/16-19.Lun. chiuso.

Telefono: 0775/212314.



	
 

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