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PANIC
Net-Art su
Internet
 
Enrico Cattaneo
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 39 (13 febbraio 1995)
http://www.bta.it/txt/a0/00/bta00039.html
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Immaginate due artisti che una sera si ritrovano per lavorare insieme sulla stessa opera, ognuno libero di aggiungere, cancellare, manipolare il lavoro dell'altro. Immaginate poi che gli artisti che collaborano siano tre, quattro o anche più, riuniti in una sorta di happening creativo, ma senza la necessità di essere tutti fisicamente nello stesso luogo, e che questa festa dell'arte avvenga "al buio", quasi guidata dal caso, senza sapere a priori quali altre mani interverranno nell'opera comune.

Tutto questo è PANIC, l'esperienza di net-art, arte in rete su Internet, fondata circa un anno fa da un gruppo di giovani artisti statunitensi. <<PANIC is fun, PANIC is experimental, PANIC is net-art. To PANIC is to declare to the world: "I am">>, affermano presentandosi. PANIC è <<The On-Going Live Image Exchange and Manipulation Festival of Hearts, Minds, Community and Fun>>.

In altre parole, un Festival artistico permanente all'insegna della sperimentazione e del piacere di divertirsi. Una comunità di <<net-linked visual souls>>, anime visive in rete, che si riunisce in un luogo virtuale per un gioco assolutamente libero di scambio e manipolazione di immagini.

PANIC è iniziata nel gennaio '94 come evento singolo di una notte. Le immagini provenienti da un locale notturno venivano trasmesse via Internet ad artisti pronti a manipolarle con i loro software di pittura digitale e "image-processing". Le immagini venivano poi ritrasmesse al luogo d'origine e proiettate su monitor tutt'intorno a chi ballava. L'idea era di deformare e mutare i volti delle persone in tempo reale, quasi rigettarli in faccia al pubblico, farne arte e anti-arte.

Da allora, PANIC è andato avanti. A volte in occasione di concerti, raves, o anche parties telematici, ma soprattutto come esperienza autonoma di artisti che si incontrano "on line" almeno una volta alla settimana, di solito le sere dei week-end. <<La pura endorfina del creare immagini è sovrana, ma c'è anche l'idea che ti stai collegando con altri individui mentalmente simili in un ambiente senza volto eppure intimo. La mente è stimolata, i sorrisi abbondano e ognuno è il benvenuto>>, spiega il principale promotore di PANIC, Ed Stastny, un ventitreenne di Omaha (Nebraska) che viene dalle esperienze della musica punk, disegnatore di comics horror e autore di video sperimentali.

Ma come si svolge in pratica una serata PANIC ? Chi vuole collegarsi deve ovviamente disporre di computer, modem e telefono, e di un collegamento Internet che consenta Ftp (trasferimento di files). Collegandosi al computer della North Carolina University (sito Ftp: sunsite.unc.edu; directory: /pub/multimedia/pictures/OTIS/PANIC ) ogni autore può trasferire dal proprio computer all'archivio PANIC su Internet la propria opera codificata elettronicamente (di solito in formato Gif o Jpeg). Si può trattare sia di immagini create elettronicamente, sia di opere realizzate con tecniche più tradizionali, disegni, fotografia o altro, e memorizzate nel computer grazie a uno scanner. Le immagini nell'archivio PANIC possono essere prelevate, sempre con trasferimento FTP, da un altro artista che intende partecipare al processo creativo. L'opera, che a questo punto è "a quattro mani", viene poi rimessa in circolo, è cioè ritrasmessa all'archivio PANIC, di nuovo a disposizione di tutti coloro che sono interessati ad osservarla ed eventualmente manipolarla. Dopo un'intera nottata di manipolazioni l'immagine finale e le varie fasi della metamorfosi vengano archiviate definitivamente.

In PANIC non ci sono limiti alla creatività. Le immagini possono essere di ogni tipo, ed è consentito rielaborarle o modificarle liberamente, senza regole particolari, utilizzando tutti i mezzi che si hanno a disposizione. Al limite, un immagine può essere resa multimediale, arricchendola di animazioni, suoni o testi.

A fianco di PANIC ci sono però anche altre attività di scambio e manipolazione di immagini dove l'elaborazione segue percorsi particolari.

Il progetto EXQUISITE CORPSES segue le regole del gioco dada dei "cadaveri eccellenti": io disegno la testa, tu disegni il corpo, qualcun altro le gambe.

ZYGOTES sono invece bio-collage di parti del corpo. Il risultato sono nuove creature buffe o spaventose secondo i casi, oppure bizzarri "cubist photo-realisms".

GRIDS : griglie o reticoli, dove ogni partecipante crea un nuovo tassello dell'opera collegandolo a quelli precedenti.

MASKS : il gioco infantile dei libri da colorare in versione cyberpunk.

ARCANA : si creano illustrazioni per carte dei tarocchi.

OTIS , "Operative Term Is Stimulate", è il titolo generale che comprende tutti i vari progetti di net-art, PANIC e altro ancora. OTIS è una "galleria d'arte" su Internet aperta 24 ore su 24, ma non è solo un "posto" elettronico per vedere l'arte: è possibile, anzi consigliato, partecipare, discutere, incontrarsi.

Per chi non si può collegare ad Internet, comunque, ho lasciato alcune immagini prelevate da PANIC in area files di SPQR Bbs.



	
 

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