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Prospettive e ricerche dell'area archeologia:
"Progetto Calliope"
Viterbo, Facoltà dei Beni Culturali
Arte On line / Abstract Workshop 17 maggio 1995

Stefano Del Lungo
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 94 (17 maggio 1995)
http://www.bta.it/txt/a0/00/bta00094.html
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Area 
			Archeologia

Premesso che può aderire all'Area Archeologia chiunque abbia interessi verso questa disciplina e tutte le materie ad essa afferenti, vorrei presentare gli obiettivi fissati a medio e lungo termine.

a) in considerazione del sempre maggiore sviluppo raggiunto dalle reti computerizzate e da Internet, nella prospettiva della nascita di collegamenti telematici tra le diverse Università italiane, unitamente alla di banche-dati comuni e di più ampi spazi di dialogo e interscambio di informazioni, l'area si propone la raccolta dei contributi più significativi prodotti dagli studenti nel corso della loro attività universitaria e, per i motivi più disparati, destinati a rimanere sepolti in qualche cassetto o armadio.
Ciascuno di questi dovrà essere preliminarmente verificato dal docente che l'ha assegnato e poi consegnato al responsabile di area sia su dischetto (formato ASCII), sia dattiloscritto. Una volta immesso nella rete, varrà a tutti gli effetti come titolo.

b) si intende, poi, dar corpo ad un albo contenente i titoli e, in breve, la spiegazione degli argomenti di tutte le tesi assegnate nelle varie discipline archeologiche nelle Università italiane; il fine è quello di evitare inutili sovrapposizioni e sprechi di energie a chi si trova a dover portare avanti ricerche, magari già svolte da altri.

c) L'area è aperta ad ospitare qualunque iniziativa di lavoro e di ricerca, individuale o di gruppo, si voglia intraprendere in campo archeologico. Ciascun progetto dovrà essere presentato al responsabile di area (su dischetto, in formato ASCII e dattiloscritto) e diverrà operativo solo dopo essere stato approvato.



Il Progetto Calliope: temi e ricerche di archeologia leggendaria.

L'espressione Archeologia Leggendaria, coniata alla fine del secolo scorso dallo studioso A. De Nino, esperto in usi, costumi e traduzioni abruzzesi, indicò per qualche tempo qualunque studio compiuto sulle principali leggende diffuse in un dato territorio in relazione a complessi archeologici.

Presto però questo filone di indagine venne abbandonato, a seguito della sopraggiunta separazione delle scienze archeologiche da quelle demo-etno-antropologiche.

Il risveglio dell'interesse per questo genere di sapere, sollecitato anche da recenti contributi e ricerche sulla toponomastica archeologica, promosse dall'Istituto di Topografia Antica dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha suggerito l'avvio di un progetto, intitolato a Calliope, musa della poesia epica e di tutto quello che viene tramandato oralmente attraverso i secoli.

Lo scopo di questa proposta di lavoro è la raccolta, la catalogazione e l'analisi critica del maggior numero possibile di leggende e tradizioni popolari, alla scoperta di tutti gli elementi utili all'individuazione di resti antichi, e la loro salvaguardia e almeno segnalazione agli organi preposti a tale compito (da ciò, quindi, il coinvolgimento dell'area di Tutela dei Beni Culturali).

Non vengono assegnati particolari limiti geografici, anche se un posto di primo piano viene dato al Lazio, per la straordinaria ricchezza di tradizioni.

Gli argomenti svolti saranno periodicamente depositati nel Bollettino Telematico dell'Arte a nome dei rispettivi autori e opportunamente protetti, a disposizione di chiunque ne voglia far uso o prendere visione, nel rispetto delle comuni norme vigenti in un leale confronto scientifico.



	
 

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