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La tutela del patrimonio culturale e naturale mondiale in pericolo  
Cristiana Carletti
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 183 (9 maggio 1999)
http://www.bta.it/txt/a0/01/bta00183.html
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Tutti noi apprendiamo oggi giorno dai media - tv, radio e stampa - quali cruenti scontri si siano svolti o siano tuttora in corso in numerosi paesi, in tutto il globo: guerre nelle quali non è risparmiato nessuno, dagli uomini che sacrificano le loro vite per combattere per un ideale - giusto o sbagliato che sia, alle donne, dai bambini alle persone anziane, dalle case ai beni che assumono un importante valore in quanto testimonianza delle tradizioni culturali ed artistiche di un popolo, che ne rappresentano l'evoluzione storica e sociale nel corso dei secoli.

Sono proprio questi i beni che l'UNESCO ha voluto e vuole inserire, come è successo per i monumenti di alto valore storico-artistico nei territori della ex Jugoslavia, nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. Nell'art. 11 (par. 4) della Convenzione per la Protezione del Patrimonio mondiale, tale Lista è così definita: "... una lista di beni già inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale, per la conservazione dei quali è necessario un più ampio intervento, secondo i contenuti della Convenzione stessa. Tale lista deve contenere una stima dei costi di tale intervento. Essa può includere solamente i beni facenti parte di un patrimonio culturale e naturale minacciato da gravi e particolari pericoli, come la possibilità di scomparire a causa di un fenomeno di deterioramento accelerato, per l'autorizzazione di progetti ad ampio raggio o privati, o correlati ad un eccessivamente rapido sviluppo urbano o turistico: distruzioni prodotte da modifiche nell'utilizzo o nella proprietà del territorio; alterazioni evidenti dovute a cause non conosciute; abbandono per un qualsiasi motivo; lo scoppio o la minaccia di un conflitto armato, calamità e cataclismi; gravi incendi, terremoti, frane, eruzioni vulcaniche; modifiche del livello delle acque, inondazioni, alta marea." Il par. 6 (VI) delle Linee-guida operative indica che "Quando un bene è deteriorato ad un livello tale da perdere le caratteristiche che gli consentono di essere inserito nella Lista del Patrimonio mondiale, esso dovrebbe essere incluso in quella del Patrimonio mondiale in pericolo ..."

Spetta al Comitato inserire un bene in questa Lista, qualora siano ravvisabili i seguenti elementi:
1. il bene considerato è presente nella Lista del Patrimonio mondiale; 2. il bene è minacciato da un pericolo grave e specifico; 3. sono necessari più marcati interventi per la sua conservazione; 4. deve essere stata inoltrata richiesta di assistenza - in alcuni casi può limitarsi a messaggi di preoccupazione.

In riferimento a beni culturali si devono distinguere due ipotesi:

A. PERICOLO ACCERTATO:
Il bene si trova in evidente, provato ed imminente pericolo come:

  1. grave deterioramento dei materiali;
  2. grave deterioramento della struttura e/o delle decorazioni ornamentali;
  3. grave deterioramento del supporto architettonico o della logica urbanistica;
  4. grave deterioramento dello spazio rurale o urbano, o dell'ambiente naturale;
  5. grave perdita della valenza storica;
  6. grave perdita della valenza culturale.

B. PERICOLO POTENZIALE:
Il bene è oggetto di pericoli che potrebbero avere effetti deleteri sulle sue proprie caratteristiche, come:

  1. modifica dello status giuridico del bene, cosa che comporta una diminuzione del livello di protezione della stessa;
  2. assenza di una politica di tutela;
  3. effetti negativi dei progetti di pianificazione regionale;
  4. effetti negativi correlati alla pianificazione urbanistica;
  5. scoppio o minaccia di conflitto armato;
  6. cambiamenti graduali dovuti a fattori geologici, climatici od altri ambientali.

Altri sono i requisiti che danno facoltà di intervento per la protezione di beni naturali da inserirsi nella Lista del Patrimonio mondiale in pericolo. In generale, comunque, il fattore o i fattori in grado di minacciare l'integrità di un bene devono poter essere oggetto di intervento da parte dell'uomo, in particolare di natura amministrativa o legislativa.

Per quanto riguarda la procedura di inserimento di un bene nella suddetta Lista, è il Comitato a richiedere innanzitutto l'intervento del Segretariato per un accertamento - per quanto possibile in collaborazione con lo stato parte coinvolto - delle condizioni del bene, dei pericoli che esso corre, e della possibilità di adottare misure correttive. Il Comitato, peraltro potrà decidere se inviare una missione di osservatori esperti provenienti dall'IUCN, dall'ICOMOS, dall'ICCROM o da latri organismi, al fine di valutare la natura e il livello di pericolo individuati. Successivamente all'esame delle informazioni disponibili, il Comitato deciderà con una maggioranza dei 2/3 dei membri presenti e votanti se inserire il bene nella Lista; definirà quindi le azioni correttive da adottare, ne informerà lo stato interessato, il quale provvederà alla loro attuazione. Sarà sempre compito del Comitato verificare, ad intervalli regolari, lo stato dei beni inseriti nella Lista mediante procedure di monitoraggio ed invio di esperti. Esso potrà eventualmente decidere circa misure addizionali per conservare il bene, per cancellarlo dalla Lista qualora non sia più in pericolo, per cancellarlo da entrambe le Liste se ha perso tutte le caratteristiche che ne avevano determinato l'inserimento nella Lista generale.

Attualmente sono 18 i beni inseriti nella Lista del Patrimonio mondiale in Pericolo.


 
 

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