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Una donna davvero speciale Roma, Gall. Il Labirinto
6 apr. 2004
Stefano Colonna
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 12 Aprile 2004, n. 362.
http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00362.html
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Area Mostre

Nella sua nuova personale romana, Raffaella Corcione espone vestiti dipinti a mano come singole opere d'arte. Tra i modelli, tutti di buon livello, ce n'è uno che si distacca dagli altri in modo particolare: una classica Marilyn Monroe col vestito sollevato dal vento. Il bello sta nel fatto che lei indossa una stoffa dipinta con le scolature di colore tipiche di Gorky e Pollock. Vestire la regina dei mass media con un abito "d'artista" sembra essere un manifesto che cita e anche al tempo stesso rinnega la lezione di Warhol. Se Warhol infatti esaltava il mito del consumismo nella critica della produzione di massa, la Corcione riporta il mito al pezzo unico, all'opera singola, nel segno artigianale, unico e inimitabile dell'espressionismo astratto americano.
Un piccolo capolavoro.

Ma lasciamo la parola all'artista.

Quando hai cominciato a lavorare con i tessuti ?

Sono diversi anni perchè il tessuto è una vecchia passione legata allo stilismo. Quindi io amo molto modellare; ho lavorato anche come stilista, per cui trovo che il tessuto riesca attraverso i colori ad esprimere l'animo. Il corpo tessile per me ha questo significato: ciò che si indossa è ciò che noi vogliamo che gli altri recepiscano di noi, per cui indossi l'anima. Allo stesso modo fa chi vuole nascondere la sua vera identità: ecco «l'abito non fa il monaco». Per cui il tessuto è un altro corpo: oltre al corpo eterico, al corpo astrale, al corpo fisico esiste questo corpo tessile. Era importante che io esprimessi questo concetto, questo pensiero.


Per te la moda è un'evoluzione della pittura o viceversa ?

È l'arte che serve la moda. Sicuramente.


Queste tue opere non hanno titoli ?

Esatto: queste opere, questi abiti sono ispirati a degli stilisti, però volutamente non c'è il titolo, il nome dello stilista, perchè è come se appunto volessi che si riconoscesse l'essenza dello stilista, al di là della sua importanza, del suo nome. Ecco, senza influenzare chi osserva questi modelli, ho cercato di esprimere la loro essenza: così come li percepisco io, come li colgo. Non sono molti, ci sono pochi stranieri, molti italiani, per esempio Rocco Barocco: questo abito è dedicato a lui ed io sono anche amica di Rocco, quindi conosco la sua personalità, la sua sensibilità e ho voluto esprimerla attraverso questi colori.

Nella tua Marilyn la contaminazione di Gorky, Pollock con un tema di Wahrol è un manifesto programmatico, oppure è una felice e casuale coincidenza ?

Ma, lascio che sia tu a decidere
(segue una simpatica risata)


Per te esporre a Roma ha un senso particolare ?

Sì. Esporre a Roma è un'emozione perchè Roma mi ha iniziata all'arte, in quanto io diciottenne sposina di un collezionista d'arte giravo per Via Margutta, ed iniziavo a nutrirmi di arte, quindi c'è questo fascino. Tornare avendo fatto già un bel percorso mi emoziona molto, sì, è molto tenero come approccio.


Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti ?

C'è questo progetto Dialogos che prevede undici mostre itineranti. Sono alla numero tre, che si è svolta nella Reggia di Caserta, sono sempre in strutture di prestigio nella Regione Campania; a fine maggio sarò alla Fiera Internazionale di Lugano; poi a giugno ci sarà un evento molto importante che mi permetterà di avere lo Stadio Collana di Napoli per un giorno, di creare una grande installazione e quindi di farlo diventare una mia opera: anche questa per me è una cosa emozionante. Tra qualche giorno ci sarà il Cenacolo Concettuale a Ravello: il giovedì Santo verrà installato questo Cenacolo in maniera permanente nel Duomo di Ravello. Quindi per me è una grande emozione: ho un bellissimo ricordo di un Dialogos, di una di queste tappe in cui ho esposto nella Cappella di Villa Rufolo. E contemporaneamente anche un'altra mostra a Salerno, insomma comunque un bel lavoro ...





La Mostra

Il corpo tessile,
Galleria Il Labirinto
Via dei Fienaroli, 31/a - Roma
Tel.: 06-5882637






 
 

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