- IL BTA
- I COLLABORATORI
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I CONTRIBUTI
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PRENOTAZIONI
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LE TRADUZIONI
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I REDATTORI
1.1 - A che pubblico si rivolge il BTA ?
Tramite la rivista , il BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, si rivolge a tutte le persone di cultura, per una nuova divulgazione scientifica dell'Arte.
Con
Arte on line, il network interuniversitario storico-artistico, agli Enti di Ricerca di tutto il mondo, tramite Internet, per ottimizzare la gestione delle risorse scientifiche ed umane.
1.2 - Cosa sono le aree ?
Il BTA è diviso in aree di interesse per necessità organizzative, ma, grazie alla ipertestualità della rivista, ogni articolo può essere letto da qualsiasi contesto collegato.
1.3 - Il BTA ha immagini ?
Il BTA è completamente multimediale: accetta immagini a colori ad alta definizione, brani musicali e vocali, spezzoni di video.
1.4 - Quali sono le lingue ufficiali del BTA ?
Italiano come lingua nazionale ed inglese come lingua internazionale. Sono accettati articoli in francese, spagnolo e tedesco, purchè comprendano anche entrambe le traduzioni italiana ed inglese
1.5 - Come tenersi aggiornati sulle novità ?
1.6 - A chi spedire i comunicati stampa ?
All'Ufficio Stampa del BTA, dove è possibile trovare materiale informativo di vario genere, immagini da pubblicare per eventuali recensioni, la rassegna stampa, etc.
2.1 - Chi può scrivere sul BTA ?
Solo i collaboratori registrati.
2.2 - Chi può diventare collaboratore del BTA ?
Tutte le persone di cultura, in particolare gli studenti universitari, purchè accettino di veder girare per il mondo le proprie idee, firmando la
domanda d'iscrizione
e il relativo
regolamento
2.3 - Ci sono obblighi per i collaboratori ?
Devono scrivere almeno un articolo per essere considerati
"attivi".
La collaborazione è libera e volontaria.
2.4 - Ci sono vantaggi morali per i collaboratori ?
Moltissimi: senza i collaboratori finora iscritti, non esisterebbe il BTA !!! Dagli articoli dei collaboratori spesso nascono grandi progetti
2.5 - Ci sono vantaggi pratici per i collaboratori ?
Ogni collaboratore attivo, ha un codice collaboratore, una tesserina, una
pagina personale su Internet con un indirizzo preciso.
Nella pagina puņ inserire un curriculum bilingue che verrà letto in tutto il mondo
2.6 - Quanto costa iscriversi al BTA ?
L'iscrizione al BTA è completamente gratuita. Nulla è dovuto a qualsiasi livello di collaborazione.
2.7 - Le collaborazioni sono retribuite ?
No. La consultazione della rivista è gratuita e le collaborazioni non sono retribuite.
2.8 - Si può qualificare il collaboratore del BTA come un volontario dal momento che i suoi articoli non vengono pagati ?
A differenza del volontariato, che consiste nella cessione di lavoro a beneficio di terzi, nel BTA l'atto di partecipazione, realizzato con l'espressione delle proprie idee mediante una parziale cessione dei diritti d'autore dell'articolo, si identifica con la manifestazione del diritto individuale alla comunicazione.
La pubblica utilità che risulta da tale atto di comunicazione può essere paragonata a quella risultante dal lavoro volontario, ma l'atto sociale compiuto è intrinsecamente diverso: il volontariato consiste infatti nella prestazione di un lavoro, mentre la comunicazione consiste nella realizzazione di un diritto civile primario e individuale.
A conferma della sostanziale differenza tra volontariato e comunicazione, posso portare
l'esempio del volontario della protezione civile, che può essere sostituito da un altro volontario oppure da una persona pagata per salvare le vittime di un terremoto, o per recuperare opere d'arte disperse; mentre invece nessun collaboratore del BTA può essere sostituito da un altro collaboratore.
Inoltre il collaboratore del BTA, a differenza del collaboratore di un qualunque giornale, non lavora per offrire un servizio informativo a terzi, quanto piuttosto per esercitare il proprio diritto a comunicare le proprie idee. È evidente come nessuno possa essere sostituito nell'esercizio di tale diritto. Non deve ingannare a proposito il fatto che anche nel BTA, come in altre testate, siano offerti servizi informativi. Se infatti dall'esercizio del diritto di comunicazione deriva, si potrebbe dire spontaneamente, anche una notevole produzione di informazione; non per questo risulta valida anche la proposizione reciproca: che cioè, viceversa, la produzione di servizi di informazione garantisca ipso facto l'esercizio del diritto di comunicazione.
Inoltre la licenza di diritti d'autore contenuta nel Regolamento del BTA è strutturata in modo da permettere al collaboratore un eventuale guadagno e quindi la partecipazione del collaboratore non è esattamente un'opera di volontariato. Il volontariato infatti consiste nella cessione di lavoro a titolo gratuito e "a fondo perduto", senza cioè alcuna possibilità di guadagno economico immediato o futuro. Nella fattispecie va precisato che tale eventuale guadagno verrebbe
corrisposto non dal BTA, ma da terzi che volessero acquistare dal collaboratore del BTA in qualità di autore i diritti, appunto, d'autore dell'articolo pubblicato. La transazione economica avverrebbe quindi tra i terzi e l'autore, senza alcuna mediazione del BTA, grazie soltanto al diritto dell'autore. Rileggendo infatti il Regolamento del BTA è possibile constatare che l'autore non perde i propri diritti sul testo pubblicato, ma ne rimane titolare cedendo al BTA esclusivamente la facoltà di pubblicazione del testo stesso senza fine di lucro. Il collaboratore si impegna nello stesso tempo a citare il BTA all'atto di un'eventuale ripubblicazione del testo a cura di terzi. Pertanto il collaboratore potrebbe teoricamente diventare miliardario vendendo i diritti d'autore di un articolo già pubblicato nel BTA. Viceversa il BTA, con la medesima licenza inclusa nel Regolamento, non potrà mai vendere l'articolo per trarne lucro, ma soltanto distribuirlo gratuitamente e liberamente.
È evidente che, grazie a tale formula, viene garantita la libera circolazione delle idee. Infatti l'autore dell'articolo riceve un servizio di pubblicazione senza
pagarlo, ma in cambio permette la libera diffusione dell'articolo stesso senza nemmeno
ottenere compenso. È un equilibrio che si basa su una formula incentivante: la
maggiore diffusione delle idee dell'autore è comunque un vantaggio ed un guadagno
indiretto per l'autore stesso, soprattutto quando non intacca i suoi diritti.
Vista in questi termini la questione, si può affermare che la collaborazione al BTA non va classificata come lavoro volontario, ma come una cessione parziale dei diritti d'autore in cambio di pubblicazione e diffusione dell'articolo e delle idee ivi contenute nell'esercizio del diritto primario e individuale alla comunicazione.
Questo principio generale che deve essere ben noto a tutti i collaboratori in
modo che essi non perdano assolutamente alcun loro diritto o compenso da
terzi che volessero acquistare i loro articoli.
La collaborazione al BTA non è dunque classificabile semplicemente come
lavoro volontario, ma più propriamente come atto di comunicazione gratuita, come
deve essere, appunto la comunicazione delle idee pure, secondo il
Manifesto Permanente su Arte e Comunicazione.
[Il Manifesto Permanente su Arte e Comunicazione è stato concepito alla nascita del BTA negli ultimi mesi del 1994 e il testo di codesta domanda è stato pubblicato per la prima volta il 28 febbraio 2000 nella mailing-list
bta-collaboratori@nice.it ed ora riveduto e corretto]
2.9 - Come si diventa collaboratori del BTA ?
2.10 - Quale carta intestata deve usare un collaboratore del BTA ?
Esclusivamente la propria. Infatti i collaboratori lavorano per se stessi, non per il BTA. Il BTA si limita a pubblicare gli articoli dei collaboratori lasciando loro la proprietà del copyright. Come noto il BTA si riserva di pubblicare l'articolo purchè senza fine di lucro. Nel BTA viene centralizzato, per ragioni esclusivamente organizzative, il coordinamento preventivo per gli accrediti agli uffici stampa in modo da evitare duplicazioni di contributi. Eventuali richieste a terzi che un collaboratore deve effettuare possono essere inoltrate alla direttore della rivista.
2.11 - È previsto che un collaboratore del BTA abbia biglietti da visita personalizzati ?
Sì. I biglietti da visita dei collaboratori del BTA contengono l'indirizzo email, l'indirizzo Internet, il numero di telefono e il numero di FAX. Sono spediti ai collaboratori regolarmente iscritti solo su richiesta.
2.12 - È previsto che un collaboratore del BTA abbia biglietti da visita personalizzati ?
Sì. I biglietti da visita dei collaboratori del BTA contengono l'indirizzo email, l'indirizzo Internet, il numero di telefono e il numero di FAX. Sono spediti ai collaboratori regolarmente iscritti solo su richiesta.
2.11 - Esiste una tessera per i collaboratori del BTA ?
Sì. Viene concessa ai collaboratori attivi regolarmente iscritti solo su richiesta.
2.13 - La tessera del BTA equivale a quella dei giornalisti ?
Assolutamente NO. La collaborazione al BTA non permette di diventare giornalisti pubblicisti. La tessera del BTA serve solo ad identificare la qualifica di
collaboratore BTA.
3.1 - Chi contattare ?
Spedire un messaggio di posta elettronica agli
indirizzi del BTA, oppure al responsabile di area, se disponibile.
3.2 - Cosa scrivere ?
Si può presentare un contributo informativo, come la recensione di una mostra o di un libro d'arte; oppure un'intervista ad un'artista o al direttore di un museo; ma sono graditi i saggi scientifici anche di natura accademica o storica.
3.3 - Cosa non scrivere ?
Non si può fare pubblicità nè diretta, nè indiretta, ad alcuna attività commerciale. Questo non significa che siano proibite le recensioni di mostre di artisti viventi che espongono per vendere. Cum grano salis ...
3.4 - È prevista una lunghezza massima per i contributi ?
No, è invece prevista una lunghezza minima di una cartella di duemila battute. Il BTA infatti si distingue per un l'impegno critico che si è proposto, rifutando l'informazione telegrafica non commentata.
3.5 - Come si consegnano i testi ?
Per ragioni tecniche ed organizzative i testi vanno spediti esclusivamente all'indirizzo di posta elettronica dedicato
testi@bta.it.
I testi spediti ad indirizzi diversi non saranno pubblicati.
I testi devono essere salvati in uno dei seguenti formati universali:
- HTML (Hypertext Markup Language), oppure
- RTF (Rich Text Format).
Il collaboratore privo di collegamento Internet può spedire l'articolo tramite floppy-disk esclusivamente ad alta densità (HD - 1,44 MB). Il floppy- disk deve essere adeguatamente protetto con una busta a bolle d'aria oppure un "portafloppy" a scatola rigida per evitare danneggiamenti del supporto magnetico durante il tragitto postale. Prima di spedire il pacchetto i collaboratori devono verificare l'indirizzo postale del BTA, consultando la pagina Web pubblicata al seguente indirizzo Internet
http://www.bta.it/ammi/info/itIndirizzi.html.
3.6 - Chi spedisce gli articoli agli uffici stampa ?
È opportuno che i collaboratori che hanno ricevuto un accredito da parte di un ufficio stampa provvedano a recapitare i propri articoli all'ufficio stampa stesso. Infatti la sollecita spedizione degli articoli aumenta il credito del collaboratore.
4.1 - A cosa serve il coordinamento dei collaboratori ?
Il coordinamente dei collaboratori serve ad evitare che più collaboratori si accreditino al medesimo evento.
4.2 - Con quali strumenti viene effettuato il coordinamento dei collaboratori ?
Il coordinamento dei collaboratori viene effettuato grazie ad un'apposita mailing- list denominata bta-collaboratori@nice.it, all'interno della quale i collaboratori richiedono la prenotazione degli articoli che intendono scrivere per poi sottoporli al BTA per la pubblicazione.
4.3 - Chi è abilitato a partecipare alla mailing-list dei collaboratori ?
Soltanto i collaboratori regolarmente iscritti possono essere iscritti alla
mailing-list bta-collaboratori@nice.it.
4.4 - Come si richiede l'iscrizione alla mailing-list dei collaboratori ?
L'iscrizione alla mailing-list dei collaboratori viene effettuata dal
direttore-coordinatore e va richiesta dal collaboratore all'indirizzo
www@bta.it.
4.5 - La prenotazione di un articolo da parte di un collaboratore è obbligatoria o facoltativa ?
La prenotazione di un articolo da parte di un collaboratore è obbligatoria quando la redazione dell'articolo implica il coinvolgimento di terzi, per esempio capi di ufficio stampa, artisti, direttori di Musei, etc. In questo caso, infatti, la mancanza di prenotazione potrebbe generare una molteplicità di accrediti presso il medesimo evento, con conseguente confusione e perdita di tempo e credibilità a discapito sia del collaboratore, sia del BTA.
4.6 - Il collaboratore come richiede la prenotazione del proprio articolo ?
Il collaboratore prenota il proprio articolo con una richiesta scritta indirizzata esclusivamente alla mailing-list dei collaboratori.
Le prenotazioni richieste a qualsiasi altro indirizzo di posta elettronica non sono prese in considerazione.
4.7 - Come possono prenotarsi i collaboratori privi di un indirizzo di posta elettronica ?
I collaboratori che non hanno un indirizzo di posta elettronica possono prenotare il proprio testo con le tre ulteriori seguenti modalità:
- via fax: (39)06-36292386 (24h.)
- via segreteria telefonica: (39)06-36308996 (24h.)
- via postale: Redazione BTA - Bollettino Telematico dell'Arte
Via Francesco Ferrara, 8 - 00191 Roma
4.8 - Qual è il criterio di assegnazione delle prenotazioni ?
Le prenotazioni vengono di norma assegnate in ordine cronologico di richiesta. Fa fede la mailing-list dei collaboratori. I collaboratori possono comunque richiedere la prenotazione di articoli già prenotati da altri collaboratori per essere inseriti in una lista di attesa ed ottenere la prenotazione in caso di rinuncia del collaboratore prenotato.
I collaboratori privi di indirizzo di posta elettronica spediscono la richiesta con le
modalità alternative sopra elencate e il responsabile delle prenotazioni provvede a ritrasmettere le richieste alla mailing- list dei collaboratori. Ai fini dell'assegnazione il responsabile delle prenotazioni tiene conto della data e dell'ora di spedizione del fax o del messaggio telefonico ricevuto.
L'assegnazione della prenotazione viene effettuata dal responsabile delle prenotazioni. Il direttore - coordinatore può modificare le assegnazioni delle prenotazioni se e quando necessario a suo insindacabile giudizio.
4.9 - È possibile che più collaboratori ottengano la prenotazione per il medesimo articolo ?
Nei casi in cui un evento richieda un approfondimento specifico sotto diverse angolazioni, è possibile che più collaboratori ottengano la prenotazione per il medesimo articolo. In codesto caso i collaboratori devono tenersi in contatto per coordinarsi.
4.10 - Esiste un limite al numero di prenotazioni che un collaboratore può richiedere ?
Non esiste un limite teorico, ma il collaboratore è comunque tenuto ad evitare di prenotare un numero di articoli superiore al limite massimo della sua produttività personale.
4.11 - L'ottenimento della prenotazione garantisce la pubblicazione dell'articolo ?
4.12 - Una volta ottenuta la prenotazione un collaboratore cosa deve fare ?
Una volta ottenuta la prenotazione il collaboratore deve consultare il comunicato stampa relativo all'evento da recensire pubblicato all'indirizzo Internet
http://www.bta.it/ammi/stampa/comunicati/index.html, quindi contattare personalmente il capo Ufficio Stampa indicato nel comunicato stesso per verificare data ed ora dell'evento ed accreditarsi autonomamente.
4.13 - Può un collaboratore accreditarsi autonomamente a nome del BTA ?
Per snellire la struttura organizzativa i collaboratori si devono accreditare autonomamente presso gli uffici stampa. Nel caso in cui il collaboratore dovesse riscontrare difficoltà ad ottenere l'accredito, questo verrà richiesto direttamente dalla direzione del BTA, su richiesta del collaboratore stesso.
4.14 - Esiste un tempo limite per la consegna degli articoli prenotati ?
Essendo l'attività del BTA completamente volontaria non sono previsti tempi di consegna obbligatori. È comunque auspicabile che il collaboratore scriva l'articolo prima dell'inagurazione al pubblico dell'evento che recensisce e comunque non oltre la chiusura dello stesso.
4.15 - Cosa succede se un collaboratore non consegna l'articolo relativo all'evento per il quale si è accreditato o prenotato ?
La qualifica di collaboratore del BTA, come specificato dal Regolamento, non comporta alcun obbligo. Nel caso di mancata consegna dell'articolo relativo all'evento per il quale il collaboratore si è prenotato, il responsabile delle prenotazioni o il direttore-coordinatore, a seconda dei casi, potrà negare ulteriori accrediti e prenotazioni, oppure annullare quelli già effettuati fino alla consegna dell'articolo.
5.1 - In quali lingue è pubblicato il BTA ?
Italiano ed inglese. Il BTA è pubblicato in edizione bilingue italiano- inglese a partire dalla nuova versione della rivista che ha inizio con l'articolo numero
149 del 25 dicembre 1999.
5.2 - Qual è la lingua principale del BTA ?
5.3 - Possono essere pubblicati articoli esclusivamente in italiano o in inglese ?
No, ma per venire incontro alla mole di lavoro necessaria per la traduzione senza correre il rischio di posticipare eccessivamente la pubblicazione degli articoli, i collaboratori di lingua italiana possono consegnare la versione inglese degli articoli successivamente alla versione italiana e viceversa per i collaboratori di lingua straniera.
5.4 - Cosa succede se un collaboratore consegna sempre una sola versione o italiana o inglese degli articoli ?
Fermo restando che è auspicabile la consegna contestuale di entrambe le versioni italiana ed inglese, si è stabilito di pubblicare il quarto articolo in versione italiana solo dopo la consegna della traduzione del primo articolo. La stessa regola vale reciprocamente per i collaboratori di lingua inglese. Quindi un collaboratoe può pubblicare fino ad un massimo di tre articoli in una sola lingua.
5.5 - È possibile pubblicare articoli in lingue diverse dall'italiano e dall'inglese ?
È possibile pubblicare l'articolo in ulteriori lingue aggiuntive alle due di base, italiano ed inglese, ma non in sostituzione di una delle stesse.
6.1 - Chi sono i redattori ?
Collaboratori che non si limitano a scrivere contributi, ma che contribuiscono anche alla vita generale della rivista o a qualche suo supplemento, numero o servizio speciale.
6.2 - Perchè entrare nella redazione ?
Per collaborare più attivamente alla vita della rivista, non limitandosi alla sola concezione dei contributi.
6.3 - Ci sono vantaggi morali per i redattori ?
Fare informazione e cultura sopra la logica del mercato, quindi dominare il mercato e il denaro con la forza delle idee e della cultura.
6.4 - Ci sono vantaggi pratici per i redattori ?
Accredito ufficiale presso gli Uffici Stampa delle grandi mostre Nazionali ed Internazionali, etc.
6.5 - Quali sono i pre-requisiti per entrare nella redazione ?
- Essere
collaboratori attivi, qualifica che si acquista scrivendo almeno un articolo
- avere un indirizzo di posta elettronica
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