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F.A.Q.

 

MANIFESTO PERMANENTE SU ARTE E COMUNICAZIONE

  1. IL BTA
  2. I COLLABORATORI


  3. I CONTRIBUTI


  4. PRENOTAZIONI


  5. LE TRADUZIONI


  6. I REDATTORI

Risali






  1. BTA
    
    
    
  2. COLLABORATORI

    • 2.1 - Chi può scrivere sul BTA ?
      Solo i collaboratori registrati.

    • 2.2 - Chi può diventare collaboratore del BTA ?
      Tutte le persone di cultura, in particolare gli studenti universitari, purchè accettino di veder girare per il mondo le proprie idee.

    • 2.3 - Come si diventa collaboratori del BTA ?
      In seguito alla pubblicazione nell'elenco ufficiale dei collaboratori, che avviene contestualmente alla pubblicazione del primo articolo.

    • 2.4 - Come si rinuncia alla qualifica di collaboratore del BTA ?
      Esclusivamente tramite comunicazione scritta cartacea indirizzata alla sede del BTA.
      La data della cessazione decorre dal giorno della pubblicazione nell'elenco dei collaboratori cessati.

    • 2.5 - Ci sono obblighi per i collaboratori ?
      Solo quello di rispettare il regolamento e la versione aggiornata delle FAQ.
      La collaborazione è libera e volontaria.

    • 2.6 - Ci sono vantaggi morali per i collaboratori ?
      Moltissimi: senza i collaboratori finora iscritti, non esisterebbe il BTA !!! Dagli articoli dei collaboratori spesso nascono grandi progetti.

    • 2.7 - Ci sono vantaggi pratici per i collaboratori ?
      Ogni collaboratore, ha un codice collaboratore, una pagina personale su Internet con un indirizzo preciso. Nella pagina puņ inserire un curriculum bilingue che verrà letto in tutto il mondo. I vantaggi aumentano ad ogni livello di collaborazione.

    • 2.8 - Quanto costa iscriversi al BTA ?
      L'iscrizione al BTA è completamente gratuita. Nulla è dovuto a qualsiasi livello di collaborazione.

    • 2.9 - Le collaborazioni sono retribuite ?
      No. La consultazione della rivista è gratuita e le collaborazioni non sono retribuite.

    • 2.10 - Si può qualificare il collaboratore del BTA come un volontario dal momento che i suoi articoli non vengono pagati ?
      A differenza del volontariato, che consiste nella cessione di lavoro a beneficio di terzi, nel BTA l'atto di partecipazione, realizzato con l'espressione delle proprie idee mediante una parziale cessione dei diritti d'autore dell'articolo, si identifica con la manifestazione del diritto individuale alla comunicazione.
      La pubblica utilità che risulta da tale atto di comunicazione può essere paragonata a quella risultante dal lavoro volontario, ma l'atto sociale compiuto è intrinsecamente diverso: il volontariato consiste infatti nella prestazione di un lavoro, mentre la comunicazione consiste nella realizzazione di un diritto civile primario e individuale.
      A conferma della sostanziale differenza tra volontariato e comunicazione, posso portare l'esempio del volontario della protezione civile, che può essere sostituito da un altro volontario oppure da una persona pagata per salvare le vittime di un terremoto, o per recuperare opere d'arte disperse; mentre invece nessun collaboratore del BTA può essere sostituito da un altro collaboratore.
      Inoltre il collaboratore del BTA, a differenza del collaboratore di un qualunque giornale, non lavora per offrire un servizio informativo a terzi, quanto piuttosto per esercitare il proprio diritto a comunicare le proprie idee. È evidente come nessuno possa essere sostituito nell'esercizio di tale diritto. Non deve ingannare a proposito il fatto che anche nel BTA, come in altre testate, siano offerti servizi informativi. Se infatti dall'esercizio del diritto di comunicazione deriva, si potrebbe dire spontaneamente, anche una notevole produzione di informazione; non per questo risulta valida anche la proposizione reciproca: che cioè, viceversa, la produzione di servizi di informazione garantisca ipso facto l'esercizio del diritto di comunicazione.

      Inoltre la licenza di diritti d'autore contenuta nel Regolamento del BTA è strutturata in modo da permettere al collaboratore un eventuale guadagno e quindi la partecipazione del collaboratore non è esattamente un'opera di volontariato. Il volontariato infatti consiste nella cessione di lavoro a titolo gratuito e "a fondo perduto", senza cioè alcuna possibilità di guadagno economico immediato o futuro. Nella fattispecie va precisato che tale eventuale guadagno verrebbe corrisposto non dal BTA, ma da terzi che volessero acquistare dal collaboratore del BTA in qualità di autore i diritti, appunto, d'autore dell'articolo pubblicato. La transazione economica avverrebbe quindi tra i terzi e l'autore, senza alcuna mediazione del BTA, grazie soltanto al diritto dell'autore. Rileggendo infatti il Regolamento del BTA è possibile constatare che l'autore non perde i propri diritti sul testo pubblicato, ma ne rimane titolare cedendo al BTA esclusivamente la facoltà di pubblicazione del testo stesso senza fine di lucro. Il collaboratore si impegna nello stesso tempo a citare il BTA all'atto di un'eventuale ripubblicazione del testo a cura di terzi. Pertanto il collaboratore potrebbe teoricamente diventare miliardario vendendo i diritti d'autore di un articolo già pubblicato nel BTA. Viceversa il BTA, con la medesima licenza inclusa nel Regolamento, non potrà mai vendere l'articolo per trarne lucro, ma soltanto distribuirlo gratuitamente e liberamente.
      È evidente che, grazie a tale formula, viene garantita la libera circolazione delle idee. Infatti l'autore dell'articolo riceve un servizio di pubblicazione senza pagarlo, ma in cambio permette la libera diffusione dell'articolo stesso senza nemmeno ottenere compenso. È un equilibrio che si basa su una formula incentivante: la maggiore diffusione delle idee dell'autore è comunque un vantaggio ed un guadagno indiretto per l'autore stesso, soprattutto quando non intacca i suoi diritti.
      Vista in questi termini la questione, si può affermare che la collaborazione al BTA non va classificata come lavoro volontario, ma come una cessione parziale dei diritti d'autore in cambio di pubblicazione e diffusione dell'articolo e delle idee ivi contenute nell'esercizio del diritto primario e individuale alla comunicazione.
      Questo principio generale che deve essere ben noto a tutti i collaboratori in modo che essi non perdano assolutamente alcun loro diritto o compenso da terzi che volessero acquistare i loro articoli.
      La collaborazione al BTA non è dunque classificabile semplicemente come lavoro volontario, ma più propriamente come atto di comunicazione gratuita, come deve essere, appunto la comunicazione delle idee pure, secondo il Manifesto Permanente su Arte e Comunicazione.

      [Il Manifesto Permanente su Arte e Comunicazione è stato concepito alla nascita del BTA negli ultimi mesi del 1994 e il testo di codesta domanda è stato pubblicato per la prima volta il 28 febbraio 2000 nella mailing-list bta-collaboratori ed ora riveduto e corretto]

    • 2.11 - Quali sono i livelli di collaborazione con il BTA ?
      I collaboratori del BTA sono distinti nei seguenti livelli:
      • Aspiranti collaboratori
      • Collaboratori
      • Collaboratori attivi

    • 2.12 - Quali sono i requisiti per passare da un livello a quello successivo ?
      Per diventare "aspiranti collaboratori" è necessario presentare una richiesta scritta utilizzando l'apposito modulo iscrizione collaboratori.
      A partire dalla ricezione da parte della redazione del modulo di iscrizione, l'"aspirante collaboratore" può essere iscritto alla mailing-list riservata ai collaboratori e può ottenere prenotazioni, ma senza precedenza rispetto ai collaboratori.

      La qualifica di "collaboratore" si acquista contestualmente alla pubblicazione del primo articolo.
      Il collaboratore può richiedere prenotazioni con diritto di precedenza rispetto agli aspiranti collaboratori.

      Il livello di "collaboratore attivo" può essere riconosciuto con giudizio insindacabile dal direttore-coordinatore, ascoltato il parere della redazione, a quei collaboratori che abbiano pubblicato almeno tre articoli e poi almeno due articoli ogni anno successivo alla pubblicazione del terzo articolo. Tutti gli articoli devono essere pubblicati in versione bilingue italiano-inglese. Ai collaboratori attivi viene concessa, su richiesta, la tesserina del BTA.

    • 2.13 - A cosa serve la distinzione dei livelli di collaborazione ?
      Tutti i collaboratori sono ovviamente uguali, ma diverso è il loro impegno nei confronti del BTA.
      Dal momento che la Comunicazione dell'Arte non si conquista con un contributo episodico, ma solo con un impegno costante, si è convenuto di concedere un maggiore credito a quei collaboratori che hanno acquistato alcuni requisiti oggettivi.
      I requisiti oggettivi costituiscono una condizione necessaria, ma non sufficiente per accedere al livello successivo. In altre parole un collaboratore che manca dei requisiti richiesti non può accedere al livello successivo; però non tutti i collaboratori in possesso di tali requisiti sono necessariamente ammessi.

    • 2.14 - Quale carta intestata deve usare un collaboratore del BTA ?
      Esclusivamente la propria. Infatti i collaboratori lavorano per se stessi, non per il BTA. Il BTA si limita a pubblicare gli articoli dei collaboratori lasciando loro la proprietà del copyright. Come noto il BTA si riserva di pubblicare l'articolo purchè senza fine di lucro. Nel BTA viene centralizzato, per ragioni esclusivamente organizzative, il coordinamento preventivo per gli accrediti agli uffici stampa in modo da evitare duplicazioni di contributi. Eventuali richieste a terzi che un collaboratore deve effettuare possono essere inoltrate alla direttore della rivista.

    • 2.15 - È previsto che un collaboratore del BTA abbia biglietti da visita personalizzati ?
      I biglietti da visita personalizzati sono concessi solo ai redattori su richiesta. I biglietti da visita contengono l'indirizzo email, l'indirizzo Internet, il numero di telefono e il numero di FAX.

    • 2.16 - Esiste una tessera per i collaboratori del BTA ?
      La tesserina viene concessa a partire dal livello di "collaboratore attivo".

    • 2.17 - La tessera del BTA equivale a quella dei giornalisti ?
      Assolutamente NO. La collaborazione al BTA non permette di diventare giornalisti pubblicisti. La tessera del BTA serve solo ad identificare la qualifica di collaboratore BTA.

    
    
    
  3. CONTRIBUTI
    
    
    
  4. PRENOTAZIONI

    • 4.1 - A cosa serve il coordinamento dei collaboratori ?
      Il coordinamente dei collaboratori serve ad evitare che più collaboratori si accreditino al medesimo evento.

    • 4.2 - Con quali strumenti viene effettuato il coordinamento dei collaboratori ?
      Il coordinamento dei collaboratori viene effettuato dalla redazione grazie ad un'apposita mailing-list denominata bta-collaboratori , per mezzo della quale i collaboratori ricevono proposte di eventi da prenotare per scrivere una recensione e sottoporli al BTA per la pubblicazione.

    • 4.3 - Chi è abilitato a partecipare alla mailing-list dei collaboratori ?
      Soltanto i collaboratori regolarmente iscritti possono essere iscritti alla mailing-list bta-collaboratori.

    • 4.4 - Come si richiede l'iscrizione alla mailing-list dei collaboratori ?
      L'iscrizione alla mailing-list dei collaboratori viene effettuata dal direttore-coordinatore e va richiesta dal collaboratore all'indirizzo www@bta.it.

    • 4.5 - La prenotazione di un articolo da parte di un collaboratore è obbligatoria o facoltativa ?
      La prenotazione di un articolo da parte di un collaboratore è obbligatoria quando la redazione dell'articolo implica il coinvolgimento di terzi, per esempio capi di ufficio stampa, artisti, direttori di Musei, etc. In questo caso, infatti, la mancanza di prenotazione potrebbe generare una molteplicità di accrediti presso il medesimo evento, con conseguente confusione e perdita di tempo e credibilità a discapito sia del collaboratore, sia del BTA.

    • 4.6 - Il collaboratore come richiede la prenotazione del proprio articolo ?
      Il collaboratore prenota il proprio articolo con una richiesta scritta indirizzata alla redazione esclusivamente tramite l'indirizzo redazione@bta.it
      Le prenotazioni richieste a qualsiasi altro indirizzo di posta elettronica non sono prese in considerazione.

    • 4.7 - Come possono prenotarsi i collaboratori privi di un indirizzo di posta elettronica ?
      I collaboratori che non hanno un indirizzo di posta elettronica possono prenotare il proprio testo con le tre ulteriori seguenti modalità:
      • via FAX: (39)06-62276213 (24h.)
      • via postale: Redazione BTA - Bollettino Telematico dell'Arte
        Via Francesco Ferrara, 8 - 00191 Roma

    • 4.8 - Cos'è il numero di prenotazione ?
      È un numero assegnato al collaboratore dal responsabile delle prenotazioni per confermare la sua richiesta di prenotazione per un dato evento.
      In mancanza di uno specifico numero di prenotazione per un dato evento, i collaboratori del BTA, pur essendo riconosciuti come tali in via generale, non sono però riconosciuti come collaboratori prenotati per quell'evento specifico. Inoltre i collaboratori non possono accreditarsi presso terzi senza essere muniti di numero di prenotazione.
      In questo modo si evita che un collaboratore si accrediti autonomamente senza prenotarsi. Infatti in quest'ultimo caso il coordinamento del BTA, la redazione e l'Ufficio Stampa non potrebbero in alcun modo conoscere quali e quanti collaboratori si sono accreditati in giro per il mondo.
      Per rendere plausibile tale regola gli uffici stampa sono informati dell'esistenza del numero di prenotazione ed invitati a non accettare accrediti da parte di collaboratori privi di numeri di prenotazione.
      Il sistema della numerazione delle prenotazioni mantiene l'autonomia degli accrediti garantendo allo stesso tempo un migliore coordinamento generale e un relativo aumento di credibilità verso i terzi.
      Il numero di prenotazione viene attribuito dal responsabile delle prenotazioni rispettando l'ordine di richiesta delle stesse.
      Il coordinatore e il responsabile delle prenotazioni hanno facoltà di prenotare due o più collaboratori al medesimo evento, quando necessario, dandone comunicazione tramite la mailing-list bta-collaboratori
      Per discrezione i nomi dei collaboratori accreditati sono conosciuti soltanto dalla redazione.

    • 4.9 - Qual è il criterio di assegnazione delle prenotazioni ?
      Le prenotazioni vengono di norma assegnate in ordine cronologico di richiesta. I collaboratori possono comunque richiedere la prenotazione di articoli già prenotati da altri collaboratori per essere inseriti in una lista di attesa ed ottenere la prenotazione in caso di rinuncia del collaboratore prenotato.
      I collaboratori privi di indirizzo di posta elettronica spediscono la richiesta con le modalità alternative sopra elencate e il responsabile delle prenotazioni provvede a ritrasmettere le richieste alla mailing- list dei collaboratori. Ai fini dell'assegnazione il responsabile delle prenotazioni tiene conto della data e dell'ora di spedizione del fax o del messaggio telefonico ricevuto. L'assegnazione della prenotazione viene effettuata dal responsabile delle prenotazioni. Il direttore - coordinatore può modificare le assegnazioni delle prenotazioni se e quando necessario a suo insindacabile giudizio.

    • 4.10 - È possibile che più collaboratori ottengano la prenotazione per il medesimo articolo ?
      Nei casi in cui un evento richieda un approfondimento specifico sotto diverse angolazioni, è possibile che più collaboratori ottengano la prenotazione per il medesimo articolo. In codesto caso i collaboratori devono tenersi in contatto per coordinarsi.

    • 4.11 - Esiste un limite al numero di prenotazioni che un collaboratore può richiedere ?
      Non esiste un limite teorico, ma il collaboratore è comunque tenuto ad evitare di prenotare un numero di articoli superiore al limite massimo della sua produttività personale.

    • 4.12 - L'ottenimento della prenotazione garantisce la pubblicazione dell'articolo ?
      No.

    • 4.13 - Una volta ottenuta la prenotazione un collaboratore cosa deve fare ?
      Una volta ottenuta la prenotazione il collaboratore deve consultare il comunicato stampa, e se necessario accreditarsi presso il capo Ufficio Stampa indicato nel comunicato.

    • 4.14 - Può un collaboratore accreditarsi autonomamente a nome del BTA ?
      Per snellire la struttura organizzativa i collaboratori si devono accreditare autonomamente presso gli uffici stampa. Nel caso in cui il collaboratore dovesse riscontrare difficoltà ad ottenere l'accredito, questo verrà richiesto direttamente dalla direzione del BTA, su richiesta del collaboratore stesso.

    • 4.15 - Esiste un tempo limite per la consegna degli articoli prenotati ?
      Essendo l'attività del BTA completamente volontaria non sono previsti tempi di consegna obbligatori. È comunque auspicabile che il collaboratore scriva l'articolo prima dell'inagurazione al pubblico dell'evento che recensisce e comunque non oltre la chiusura dello stesso.

    • 4.16 - Cosa succede se un collaboratore non consegna l'articolo relativo all'evento per il quale si è accreditato o prenotato ?
      La qualifica di collaboratore del BTA, come specificato dal Regolamento, non comporta alcun obbligo. Nel caso di mancata consegna dell'articolo relativo all'evento per il quale il collaboratore si è prenotato, il responsabile delle prenotazioni o il direttore-coordinatore, a seconda dei casi, potrà negare ulteriori accrediti e prenotazioni, oppure annullare quelli già effettuati fino alla consegna dell'articolo.

    
    
    
  5. TRADUZIONI
    
    
    
  6. REDATTORI


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