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Il dimensionalismo e lo spazio a quattro dimensioni

a cura di:
Mario Marchionni


Il dimensionalismo è un movimento intellettuale artistico che intende superare la barriera dello spazio a tre dimensioni. Finchè l'uomo è rimasto ancorato all'esplorazione dello spazio tridimensionale come unica ed esclusiva realtà esistente, non ha avuto alcuna necessità di definire il concetto di "dimensione".

A partire dall'umanesimo iniziarono le prime elaborazioni sulle regole dello spazio bidimensionale e la ricerca sulle teorie tridimensionali. Il traguardo venne raggiunto quando nel Quattrocento fu impostato e risolto il problema dello spazio prospettico, così dimostrando attraverso un piano la conoscenza di una nuova dimensione; la dimensione prospettica.

Il grande successo della prospettiva, si deve alla fusione del prestigio ineguagliabile dell'arte con la scienza, la stessa salda unione si presenta a distanza di cinquecento anni per il movimento dimensionalista. Il Dimensionalismo come movimento artistico è strettamente legato mentalmente alla "geometria" con quest'ultima entriamo in rapporto con le proprietà fisiche dello spazio, visitiamo ciò che è misurabile e calcolabile.

La geometria ci permette di capire ciò che è prossimo allo spazio, come scrisse Galileo Galilei: <questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto dinanzi agli occhi, non si può intender se prima non si impara ad intender la lingua ed a conoscere i caratteri nei quali è scritto>.


Il passo è riferito alla geometria, ci fa notare che qualsiasi modello di ricerca o studio è subordinato a teorie e manuali di base. Per conoscere una dimensione spaziale prossima alla terza dimensione è d'obbligo la fondamentale conoscenza dello spazio fisico e dei teoremi geometrici. Rimane troppo difficoltoso e lungo, descrivere in sede tali teorie, ma possiamo schematizzarle allo scopo di facilitarne le operazioni di proiezione di piani nello spazio.

La conoscenza di piani proiettati nello spazio tridimensionale ha portato la necessità di scoprire nuovi spazi proiettati in altre dimensioni. Sono stati calcolati nuovi spazi, attraverso le discusse analisi della Topologia e delle sue proprietà geometriche, queste hanno contribuito a facilitare lo studio sui caratteri strutturali dello spazio a quattro dimensioni.

La Topologia come scienza si è avvicinata al Dimensionalismo. La Topologia riguarda sempre la geometria dal momento che si occupa di linee,punti e superfici ma le figure sono diverse da quelle della geometria ordinaria, perchè si ammette che cambino di forma e di grandezza.
Le teorie Topologiche hanno delle caratteristiche diverse rispetto alla geometria euclidea quest'ultima considera gli oggetti come corpi che mantengono sempre la stessa grandezza, nella topologia invece capita il contrario.
Secondo la Topologia gli oggetti nello spazio cambiano grandezza e forma quando subiscono uno spostamento o una deformazione, ma le proprietà geometriche rimangono inalterate. La Topologia è una branca della matematica; è tuttora materia di studio che fa presagire interessanti sviluppi, legati nel campo dello spazio e delle nuove dimensioni.

Nel Dimensionalismo si analizza sia lo spazio fisico, dei quali i matematici sono i fondatori sia lo spazio euclideo.Il dimensionalismo abbraccia non solo le teorie topologiche ma anche le caratteristiche dello spazio fisico e euclideo, dimostrando che entrambi i casi pur diversi sono inseparabili.

Lo spazio euclideo viene definito spazio ordinario a tre dimensioni, dove esistono rette, piani e punti e dove valgono le proprietà geometriche elementari.
Nello spazio fisico o matematico ,sono di grande importanza le proprietà di grandezza, in quanto esse siano calcolabili e misurabili. Lo studio dello spazio fisico, attraverso modelli e calcoli matematici ha portato alla scoperta di nuove teorie geometriche non appartenenti al sistema euclideo, le cosidette geometrie degli "iperspazi".

Nel mondo degli iperspazi, si entra a contatto con lo spazio a quattro dimensioni: uno spazio calcolabile in matematica ma non ancora visibile otticamente per noi esseri tridimensionali.Come lo spazio a quattro dimensioni non è visibile a noi,lo stesso confronto può farsi tra i "bidimensionali" (gli esseri che vivono su un piano a due dimensioni) e gli esseri tridimensionali.

Per comprendere meglio questo rapporto è fondamentale la lettura di "Flatland" ;, il celebre libro che descrive il mondo piatto a sole due dimensioni, è stato scritto da Edwin A. Abbot esattamente cento anni fa.

Il testo narra in modo divertente il fantastico dialogo tra il quadrato e la sfera. Quest'ultima creatura come noi appartenente allo spazio tridimensionale, spiega al quadrato l'esistenza di un ulteriore dimensione o almeno di una in più.
Lo stesso dialogo tra quadrato e sfera, potrebbe verificarsi tra sfera e ipercubo, modello geometrico proiettato su uno spazio a quattro dimensioni .
Si può dimostrare attraverso un esperimento la proiezione di un ipercubo su di un piano a tre dimensioni. Questo può verificarsi facendo costruire un modello plastico e poi proiettando attraverso una fonte di luce l'ombra portata sul piano, vedremo la traduzione di un modello a quattro dimensioni su un piano a tre dimensioni. Una rapida analisi della geometria e della fisica elementare ci permette di conoscere da vicino il dimensionalismo.

Il dimensionalismo nasce nell'ottobre del 1987 all'insegna della collaborazione di artisti e scienziati,che pur partendo da presupposti diversi arrivano agli stessi scopi,dimostrando che nello spazio fisico esistono meccanismi che ci permettono di arrivare su altre dimensioni spaziali.Uno degli esponenti più illustri del dimensionalismo è l'artista scultore Attilio Pierelli.

Pierelli si muove secondo dei canoni opposti rispetto alla geometria euclidea esso penetra in forme e in nuove teorie geometriche. Attilio Pierelli è un artista che anticipa nuove visioni non affatto intuitive anzi innovative e razionali fino a toccare talvolta le scoperte più recenti della fisica. Le sue sculture scorrono nello spazio, si deformano a contatto con la luce e si lanciano in diverse direzioni creando superfici concave e convesse che si attraggono come elementi complementari. L'opera d'arte di Pierelli racchiude molte teorie scientifiche sia geometriche che matematiche le sue sculture sono in rapporto con la geometria descrittiva e con i metodi matematici dell'algebra e del calcolo differenziale e integrale.

Le sculture di Pierelli si deformano a contatto con la luce la sua scultura non è concepita secondo un gusto estetico di composizione è costruita secondo un bilanciato equilibrio di peso, movimento e velocità.

Lo stretto rapporto di Pierelli con la geometria, da origine alla realizzazione di alcuni modelli architettonici eseguiti secondo un sistema progettuale ispirato alla geometria degli iperspazi.
I progetti architettonici sono racchiusi dentro uno spazio evoluto e virtuale. La massa architettonica è sezionata secondo un procedimento modulare, i moduli sono l'ossatura strutturale e non sono formali ma emergono come linee di forza virtuali. I modelli architettonici sono caratterizzati da linee che colpite dalla luce mutano la traiettoria lineare, generando sul piano di appoggio un effetto dinamico.

I progetti di Pierelli vivono uno spazio a quattro dimensioni , nelle sue strutture notiamo l'elasticità della linea che a contatto con la luce cambia di direzione spostandosi da un punto all'altro, generando sul piano forme cristalline. L'architettura di Pierelli trasforma il paesaggio urbano fino a farlo divenire ultraterreno, creando così uno spazio transrazionale che ipnotizza la materia.

La linea scientifica di Pierelli è stata paragonata alla dinamica Costruttivista, spesso il confronto tra le due avanguardie ha dato luogo a diverse discussioni erudite.
Il Costruttivismo è ormai superato dai nuovi movimenti d'arte, esso è inserito in uno spazio attuale in una dimensione scenografica che pur simile alla dinamica linea di Pierelli, poggia su una legge euclidea.

Il modello di Pierelli nella sua ultradimensione esce fuori dalle sorpassate teorie Costruttiviste, dimostrando di appartenere ad un nuovo spazio, quello a quattro dimensioni. La sua ossatura strutturale pur se fisicamente ai nostri occhi è tridimensionale , riesce a gettare le basi per una futura dimensione che ci permette di uscire fuori dal labirinto esistenziale della terza dimensione.

 




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