BASE
responsabile:
prof.ssa Maria Filippone
Arte è comunicazione
Comunicazione è conoscenza
Arte è conoscenza
Se non c'è comunicazione, non c'è Arte e non c'è conoscenza
Oggi l'Arte è nascosta perchè la comunicazione è interrotta.
Riattiviamola.
Questo manifesto
non vuole essere un insieme di parole
è il LUOGO VIRTUALE
di un INCONTRO REALE
Questo manifesto non vuole raggelare
un messaggio nelle parole,
ma provocare l'incontro tra uomini lontani
che non si conoscono, ma che si riconoscono
nella trasparenza di un'idea.
Comunicazione è conoscenza tra uomini diversi
che s'incontrano e diventano un po' meno diversi
accettando di mettere a confronto la propria diversità.
Arte è conoscenza attraverso le forme
e i colori del mondo,
è penetrare nella materia di cui è fatto il mondo.
Con lo sguardo
sensi, mente, cuore, volontà, coscienza.
E' sintesi e assenza
di tutti i colori,
di tutte le forme
specchio fedele-infedele della bellezza e del caos.
Arte è ricomporre la disarmonia in bellezza,
la sofferenza nella compassione,
la violenza nella contemplazione,
è restare in silenzio
in mezzo a tante voci
per dare una voce al silenzio.
Questo manifesto è un trampolino di lancio,
per uscire fuori dal manifesto
e tuffarsi nella vita
nelle vite di tutti
e diventare più umani
continuando a cercare gli altri
e a trovare se stessi
a perdere e a ritrovare
se stessi negli altri
Questa per noi è comunicazione
e questa comunicazione è Arte,
cioè incontro e scontro di mondi
da cui nasce
il nuovo della comunicazione.
Se tutti saremo capaci di inventare
noi stessi senza tradire noi stessi
senza innamorarci di quanto abbiamo inventato
nasceranno da noi le nuove immagini del mondo
pronte a lasciare il posto a nuove immagini
nasceranno nuovi linguaggi
nuovi significati
pronti a lasciare il posto a nuovi linguaggi
a nuovi significati.
Questo manifesto è il
NON LUOGO DOVE TUTTI SI POSSONO INCONTRARE
perchè non occupando uno spazio
è aperto a tutti
quelli che cercano l'impossibile
nel mondo del murocontromuro
che va continuamente distrutto
perchè viene continuamente ricostruito.
Noi vogliamo costruire
il ponte del futuro
che correrà da un angolo all'altro della terra
oltre qualunque muro, barriera o steccato
per creare -senza nulla distruggere-
la città immateriale della comunicazione.
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