Il museo raccoglie molti reperti archeologici rinvenuti a
Frosinone e nelle regioni limitrofe, lungo il corso del fiume
Cosa.I reperti sono esposti solo in parte per la mancanza di sale
disponibili: oggetti di vita quotidiana e di culto funebre sono
raccolti nelle due stanze finora aperte al pubblico. Tra i reperti
più interessanti, oltre a vasellame in terracotta, olle, amuleti,
grattatoi, segnaliamo la copia di un' antefissa, datata al VI
a.C., rinvenuta in via Ferrarelli nel 1926. L'originale è
conservato in una collezione privata di Frosinone, ma la copia,
eseguita da un abile artista, può rendere l'idea di quanto il
popolo volsco fosse aperto alle influenze etrusche in campo
artistico ed ornamentale: l'antefissa in terracotta policroma
aveva la funzione di coprire i canali terminali delle tegole dei
tetti in costruzioni soprattutto etrusche ed etrusca è la
fisionomia del volto della donna, con i suoi occhi a mandorla e il
"sorriso arcaico".
La direttrice del Museo ha promosso una serie di iniziative atte
a sensibilizzare e a stimolare il pubblico:visite guidate di sera
per tutta l'estate; animazione didattica per bambini,conferenze e
spettacoli musicali.In un prossimo futuro verranno organizzate
visite guidate anche per non vedenti, sull'esempio dell'iniziativa
del museo di Villa Giulia a Roma. L'affluenza del pubblico è stata
buona: 500 persone per gli spettacoli e 2500 in un anno.
La biblioteca, ancora in fase di allestimento, raccoglierà testi
riguardanti esclusivamente archeologia, e sono stati tutti donati
al museo; non c'è ancora una libreria interna, né
è stato compilato un catalogo degli oggetti esposti dal momento che il
museo deve essere ampliato per esporre anche i reperti conservati
nei depositi.
Orario:
Mar.,Mer.,Giov., 9-13;
Ven.,Sab.,Dom 9-12/16-19.
Lun.chiuso.
Biglietto: lire 3000
Telefono:0775/212314.
Direttore Maria Teresa Onorati.
Area di interesse: età preistorica, protostorica, arcaica e romana
nel basso Lazio.
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