L'area di Archeologia è nata all'interno del Bollettino
principalmente allo scopo di raccogliere e mettere a disposizione
di chiunque, studioso o appassionato, i contributi migliori,
realizzati dagli studenti nel corso della loro carriera
universitaria e troppo spesso condannati a rimanere chiusi in un
cassetto, con un irrimediabile spreco di energie e risorse.
A ciò va aggiunto l'interesse alla creazione di vari poli
informativi per quanto riguarda gli ambiti meno noti di questa
disciplina (ad es. l'Archeologia Subacquea) e l'avvio di
iniziative quali la creazione di una archivio bibliografico delle
tesi di laurea e il lancio di progetti di ricerca in ambito
archeologico e storico artistico.
Chiunque può divenire collaboratore dell'area e aderire alle
iniziative promosse al momento attuale e nei momenti a venire,
previo il rispetto delle norme previste dal regolamento.
PROGETTO CALLIOPE
Temi e Ricerche di Archeologia Leggendaria
L'espressione Archeologia Leggendaria venne coniata nel 1896
dallo studioso A. De Nino, esperto in usi, costumi e tradizioni
abruzzesi. Nello stesso anno la usò come titolo per un suo
libretto, pubblicato a Torino e avente per oggetto lo studio delle
principali leggende diffuse in quella regione in relazione a siti
archeologici di epoca pre-romana, classica e medievale.
Ad esso seguirono pochi altri contributi di un certo rilievo nei
primi decenni del 1900, ma furono presto ritenuti di esclusiva
pertinenza delle discipline demo-antropologiche.
Contemporaneamente le scienze archeologiche conobbero nuovi
sviluppi e razionalizzarono sempre più i propri metodi d'indagine,
mettendo da parte quel che da generazioni era stato per le
popolazioni dei territori della penisola un patrimonio di
conoscenze ineguagliabile e difficilmente sostituibile, frutto del
confronto continuo con culture differenti e con una natura per
molti aspetti ancora ostile, depositaria di segreti e tesori di un
passato ormai mitico.
Il risveglio dell'interesse per questo genere di sapere,
sollecitato anche da recenti contributi e ricerche sulla
toponomastica archeologica, promosse dall'Istituto di Topografia
Antica, ha suggerito l'avvio di un progetto, intitolato a
Calliope, musa della poesia epica e di tutto quello che viene
tramandato oralmente attraverso i secoli.
Il fine di questa proposta di lavoro è la raccolta, la
catalogazione e l'analisi critica del maggior numero possibile di
leggende e tradizioni popolari, alla scoperta di tutti gli
elementi utili all'individuazione di resti e siti antichi (p. es.
il racconto di una battaglia può condurre al rinvenimento di una
necropoli, così come quello di un tesoro nascosto ai ruderi di una
villa romana o di una città dimenticata, ecc.) e la loro
salvaguardia o almeno segnalazione agli organi preposti a tale
compito (da ciò, quindi, il coinvolgimento dell'area di Tutela dei
Beni Culturali).
I limiti geografici dell'indagine coincidono con quelli
amministrativi del Lazio, ma ciò non impedisce di ampliare
l'ambito ad altre regioni d'Italia, stabilendo importanti
confronti tra diversi filoni di leggende e relative risultanze
archeologiche.
Un posto particolare viene riservato a Roma, che per la
straordinaria ricchezza di tradizioni sarà esplorata attraverso
quei monumenti che vengono citati e descritti nelle fonti
topografiche medievali e rinascimentali (p. es. nel sec. XVI il
Palazzo di Re Galbino, corrispondente alle catacombe di S.
Sebastiano sulla Via Appia antica).
Gli argomenti svolti (in numero uguale per Roma e per il Lazio)
dal promotore del progetto e dai suoi collaboratori o aderenti
saranno periodicamente depositati nel Bollettino Telematico
dell'Arte a nome dei rispettivi autori; il prodotto finale potrà
essere costituito da uno o più volumi pubblicati, a cura di tutti
coloro che hanno partecipato all'iniziativa.
N.B.: Per gli aderenti al progetto e per gli utenti del Bollettino
interessati ad esso verrà presto messa a disposizione la copia
computerizzata del libro di De Nino sull'Archeologia Leggendaria.
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