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Richard Meier a Roma, Dives in Misericordia  
Andrea Bonavoglia
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 14 Giugno 2004, n. 370
http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00370.html
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Area Architettura

La grande occasione del Giubileo millenario ha consentito alla città di Roma, tra le tante altre opportunità economiche, di colmare almeno parzialmente l'annosa carenza di chiese nella periferia. Equiparabile a un servizio o a un'infrastruttura, l'accessibilità degli edifici di culto rappresenta sicuramente una qualità del luogo in cui si vive; a Roma, tramite protocolli di intesa tra gli enti pubblici e quelli ecclesiastici, sin dal 1994 sono state messe in cantiere 50 nuove parrocchie. Una soltanto tuttavia, tra quelle realizzate, ha di fatto oltrepassato i confini della normale edilizia religiosa, la Dives in Misericordia di Richard Meier & Partners, inaugurata - con un certo ritardo - nell'ottobre del 2003.

La chiesa prende nome da un'enciclica di Papa Giovanni Paolo II, ma viene anche chiamata A Dio Padre Misericordioso o Chiesa del Giubileo. Molto è stato scritto su quest'opera, a partire dall'aggiudicazione del progetto, dalle fasi di lavoro nel cantiere supertecnologico, dalla personalità dell'architetto americano di origine ebrea (che in questo stesso periodo sta realizzando anche il nuovo Museo dell'Ara Pacis nel centro di Roma), per arrivare alla sua sofisticatissima esecuzione, alla sua forza espressiva, alla sua capacità o meno di essere luogo di culto.

Una ricerca in rete consente di rintracciare rapidamente gran parte delle notizie più interessanti (si veda in appendice un elenco di siti), compresa la lunga e laboriosa gestione del cantiere, visitatissimo da architetti e tecnici del settore, e il notevole impegno dei fornitori nella realizzazione di manufatti particolarmente innovativi e specificatamente progettati per la nuova chiesa. La consultazione del sito della ditta Italcementi, che per la chiesa ha brevettato un nuovo cemento, il Bianco TX Millennium, base di un rivoluzionario calcestruzzo autopulente, risulta estremamente proficua per una completa descrizione tecnica di tutto il progetto e della sua esecuzione.

L'architettura di Richard Meier ha sempre trovato il suo elemento caratterizzante nel bianco, colore della luce, o meglio luce esso stesso: la chiesa del Giubileo rientra allora in uno stile ormai consolidato, quasi perfetto, che nasce direttamente dalla Ville Savoye di Le Corbusier e prosegue, nell'arco della lunga e straordinaria carriera di Meier, in un felice intreccio di forme razionali e postmoderne. Architettura allo stato puro, tecnicamente all'avanguardia nelle scelte esecutive e formalmente innovativa, soprattutto se posta in relazione con il panorama non esaltante delle architetture italiane del Novecento in ambito religioso.

E in fondo ancora a Le Corbusier viene da pensare, nel nuovo quartiere di Roma detto Tor Tre Teste non lontano dal Quarticciolo, tra grandi complessi residenziali dignitosi nel loro complesso, tra vaste aree agricole e di verde pubblico, tra suggestive rovine dell'antica capitale dell'Impero, quando ci si avvicina all'immacolata chiesa sorprendente sfondo di un anonimo viale in leggera salita. In modo certamente diverso, ma con un impatto emozionale simile, appare nella valle di Ronchamp la celebre Notre Dame du Haut, bianchissima sulla cima di un piccolo colle. Anche qui poi, lo stupore delle forma decisamente inusuale e non legata alla tradizione si stempera nella progressiva consapevolezza che comunque qualcosa di sacro, qualcosa di mistico e di irrazionale esiste, permea lo spazio, si palesa anche a chi credente non è.

Meier ha scelto la luce, fuori e dentro, come la scelsero tanti altri maestri del passato (si pensi a Palladio, che forse è il vero grande modello dell'architetto americano), rifiutandosi di affrontare le ombre inquiete di un preteso misticismo fatto di contrasti chiaroscurali. Le finestrelle e il brutalismo delle superfici di Le Corbusier scompaiono dalla mente, l'americano ci pone davanti a una forma nitida, complessa ma ritagliata nettamente, quasi trasparente nell'abbondanza delle vetrate e nell'inconcepibile curvatura delle pareti. Le tre vele della chiesa, che potrebbero simboleggiare i tre millenni del cristianesimo, e la struttura squadrata della parrocchia si innestano su un candido sagrato marmoreo, una torre campanaria affianca l'ingresso.

La pianta dell'edificio nasce da uno schema compositivo di cerchi e quadrati ripetuti e intrecciati, di cui restano segmenti in parte isolati; la vera e propria area dell'assemblea è tuttavia facilmente comprensibile, estesa in lunghezza, introdotta da un atrio e fiancheggiata a sinistra da vani formati e definiti, con funzione di cappella e di battistero, dalle linee curve delle grandi vele, a destra dall'impianto ortogonale della sezione amministrativa. Come scrive Meier stesso nelle sue annotazioni (pubblicate in un volume fotografico dedicato alla chiesa), «Le forme geometriche del cerchio e del quadrato costituiscono l'elemento organizzatore dell'intero edificio. La planimetria della chiesa è generata da settori circolari».

All'interno, lo spazio, che appare al primo sguardo semplice, si rivela progressivamente complesso e sorprendente; la luce che entra dalle vetrate è intensa, diffusa. «Per chi vive lo spazio architettonico la chiesa ha due funzioni. Una rivolta all'interno, lo sguardo interiore. L'altra rivolta alla realtà circostante, lo sguardo sul mondo», scrive Meier. La gente assiste alla messa come se fosse in una chiesa qualunque, dopo pochi mesi si è abituata alla nuova strana parrocchia; non guarda più in alto e non si chiede perché non ci sono statue o dipinti: forse ha capito da sola che in un'architettura pura non c'è bisogno di decorazione.



Indirizzo

La chiesa parrocchiale Dives in Misericordia si trova in via Tovaglieri, quartiere Tor Tre Teste, Roma.



Siti da visitare per maggiori informazioni

Italcementi
http://www.italcementi.it/newsite/chiesa.html

Infobuild
http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHome&mod=modRProgettoSheet&ID MENU=6&MENU_INDEX=1&UID=25515

Chiesa Oggi 62
http://www.dibaio.com/chiesaoggi/chiesaoggi062/CH-062-24.htm

Sito ufficiale di Richard Meier
http://www.richardmeier.com/

Fotografie di Giovanni Rinaldi
http://www.giovannirinaldi.it/page/rome/tortreteste/

La parrocchia Dio Padre Misericordioso
http://www.diopadremisericordioso.it/






Meier
fig. 1
Dives in Misericordia vista principale (ingresso e torre campanaria)

Meier
fig. 2
Dives in Misericordiala chiesa come fondale del viale di accesso

Meier
fig. 3
Dives in Misericordia vista laterale

Meier
fig. 4
Dives in Misericordia dettaglio delle tre vele

Meier
fig. 5
Dives in Misericordia vista dal lato amministrativo

Tutte le fotografie e le elaborazioni grafiche sono di Andrea Bonavoglia.
 

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