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NuoveGenerAzioni al lavoro per la Fabbrica delle Arti Contemporanee. La cultura per lo sviluppo contemporaneo ed originale della città Scade l'11 Gennaio 2005
Guido Faggion
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 28 Dicembre 2004, n. 386
http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00386.html
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Area Architettura

Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre
ma avere un occhio nuovo
.
(M. Proust)

La città, insieme al territorio in cui si inserisce, è lo spazio dinamico e complesso in cui le memorie del passato si sedimentano e si stratificano fondendosi con le realtà del presente contemporaneo, si mescolano; è un micro universo entro cui tutto dialoga nel presente e parla al futuro.

Le tendenze dell'economia della cultura suggeriscono un indirizzo di evoluzione delle città, nel loro contesto territoriale, che tenga presente della dinamicità tra passato e presente e individuano nel dialogo continuo tra i diversi soggetti-attori che vi operano, in nome della multidisciplinarietà e dell'arte, il cammino di sviluppo sociale, creativo ed economico capace di determinare un nuovo benessere ed equilibrio.

Nel contesto di una città o di un territorio troviamo impressi interessi diversi, tutti con lo stesso diritto di esistere, portati da differenti soggetti-attori che, secondo le buone prassi, dovrebbero dialogare assieme per uno sviluppo armonico e integrato: soggetti pubblici con il compito di determinare le regole e con l'interesse allo sviluppo etico e sociale della comunità che rappresentano, e soggetti privati, singoli cittadini ma anche il mondo economico-culturale allargato, che sono i principali utilizzatori e beneficiari delle dinamiche della città e del territorio, tendono a massimizzare la propria utilità e benessere. Per ultimo, spesso non considerato tra i soggetti del sistema, troviamo un "attore" che rimane implicito, super partes: è la città stessa che diventa lo scenario dei giochi e dei conflitti che s'instaurano e che, come interesse, persegue il proprio mantenimento, protezione e sopravvivenza nel tempo.

La legittimazione ad uno sviluppo del benessere di tutti questi soggetti-attori parte dal loro coinvolgimento diretto attraverso il consenso comune; questa è un processo di risoluzione del conflitto inteso non come scontro ma come «incontro e scambio di reciproco ardore, senza vincitori né vinti. Conflitto, in origine, è ricerca d'armonia»1.

Si assiste a casi in cui lo sviluppo e la riqualificazione urbana del territorio partono, come presupposto, proprio dal dialogo e dallo scambio continuo in cui i soggetti apportano i propri interessi e, rapportandosi con l'altro, creano le basi per individuare le linee di un cammino che smussa i conflitti e li trasforma in progetti, idee, consenso e crescita. Sviluppo ed evoluzione come cooperazione linguistica interpretativa dei vari punti di vista degli attori che vivono il territorio, dove il conflitto e lo snodo delle problematiche crea il punto di incontro di questi interessi così che si modifica e rappresenta il visibile e il vivibile del tessuto urbano. In questa direzione l'arte e la cultura sembrano essere lo strumento idoneo per rendere possibile questo cambiamento anche perché, «nel corso dei secoli il sodalizio tra arte e città è stato caratterizzato dalla committenza di monumenti - chiese, palazzi, statue equestri - quali segnali tangibili della presenza di un principe, di un mecenate, del moderno stato laico, oppure come elementi di attrazione per chi - viandante, pellegrino o turista - si accostasse alla città.

Negli ultimi anni il tema della relazione tra opera d'arte e spazio urbano è tornato al centro della riflessione artistica: i mutamenti insiti nel cosiddetto sistema dell'arte contemporanea, la ricerca di un equilibrio tra pubblico e privato, tra istituzioni e mercato, il rapporto tra artisti e architetti, il problema della riqualificazione urbana sono solo alcuni degli aspetti entro cui si muove la ricerca contemporanea espressamente indirizzata agli spazi pubblici»2.

Un caso interessante in cui il dialogo e confronto sono la metodologia di sviluppo urbano e l'arte diventa lo strumento per realizzare questo percorso, è rappresentato dal progetto Cantieri La Ginestra che nasce dalla cooperazione tra Provincia di Arezzo e il Comune di Montevarchi, condotto da Connecting Cultures in collaborazione con artway of thinking, collettivo di artisti attivo nella Community based Public Art.

Il progetto è un tassello di un work in progress iniziato nel 2002 dalla Regione Toscana che ha lo scopo di definire nuove linee di rivalutazione degli interventi regionali utilizzando l'arte contemporanea e le sue peculiarità, arrivando a costituire una vera e propria rete regionale per l'arte contemporanea, TRA ART3, articolata in «spazi per fare arte contemporanea» con l'intento di favorire la contemporaneità come soggetto dinamico capace di re-inventare la società e il territorio; favorendo l'istituzione di una rete di «poli di eccellenza» diffusi nel territorio regionale; diffondendo il concetto di "fare arte contemporanea" come elemento di diritto della comunità e della cittadinanza alla creatività, alla creazione artistica e allo sviluppo sociale; proponendo gli artisti, affermati e giovani, come interlocutori privilegiati di questo modello di sviluppo. In questo quadro di riferimento si sono individuati alcuni strumenti capaci di realizzare questa rete di relazioni: i «cantieri d'arte» ovvero laboratori di esperienze e attività tra artisti affermati e giovani (Remo Salvadori a San Quirico d'Orcia, Marco Bagnoli a Empoli e Firenze, Alberto Moretti a Carmignano); gli spazi pubblici interdisciplinari e flessibili di creatività e confronto per produrre e creare la contemporaneità e non solo per mostrarla (Officina giovani a Prato, Fuori centro a Livorno); i progetti territoriali di rete (Arte all'Arte, Tuscia Electa); gli eventi territoriali che coinvolgono vaste aree con la partecipazione di vari soggetti pubblici e privati del contesto regionale, nazionale e internazionale (Networking); ricerche finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione degli «archivi del contemporaneo»; e infine, la produzione di una collana editoriale del progetto.

L'idea progettuale di Cantieri La Ginestra è di creare una «fabbrica delle creatività» prendendo come esempio le tendenze europee in cui spazi simili, spesso ambienti industriali in disuso e riconvertiti, diventano il luogo ideale per la creazione e l'incontro con il pubblico. Nell'ex filanda «La Ginestra» a Montevarchi, prima convento benedettino che fu hospitale per pellegrini, l'ambiente è stato quasi completamente restaurato per l'esperienza di un Cantiere per l'arte e la cultura contemporanea, un luogo di ricerca, sperimentazione e produzione culturale in spazi esterni, tra cui un'arena all'aperto e una loggia, ed interni, circa 500 mq distribuiti su tre piani.

Qui si è pensata la «Fabbrica delle Arti Contemporanee», laboratorio di idee, luogo di sperimentazione interdisciplinare e interculturale in cui si produce cultura e dialogo nell'ottica dell'intervento nel territorio; l'arte contemporanea nel caso specifico, ma in generale «l'arte diventa un sistema che rafforza le opportunità di benessere»4.

Tra le iniziative del progetto, in febbraio, il workshop di formazione di organismi di produzione culturale e di progettazione interdisciplinare partecipata NuoveGenerAzioni, a cura di Connecting Cultures e artway of thinking in collaborazione con Emilio Fantin e Cesare Pietroiusti, condotto da Stefania Mantovani, Federica Thiene, con la partecipazione di Anna Detheridge, curatrice e progettista culturale, Vincenzo Castelli, sociologo, Marta Baretti, architetto e urbanista ed altri artisti e creativi del mondo della comunicazione. Il workshop, suddiviso in due sezioni, intende coinvolgere un gruppo interdisciplinare di giovani e si sviluppa come un processo creativo attraverso la condivisione di talenti e competenze differenti. NuoveGenerAzioni intende far emergere punti di vista alternativi sul territorio del Valdarno, attivare nuove relazioni, trasformazioni, scenari e accadimenti: elementi fondanti nel processo di crescita culturale.

Con il workshop si vuole trasferire e sperimentare un modello metodologico interdisciplinare, inclusivo e orizzontale, basato sulle buone pratiche per la rigenerazione dei territori ed il governo dei processi di sviluppo collettivo. I talenti e le competenze acquisite dai partecipanti durante il workshop saranno importanti ed utili strumenti di lavoro anche in altri contesti, per l'organizzazione e la gestione di iniziative culturali in diversi ambiti disciplinari, interdisciplinari e culturali. La selezione è aperta ad artisti e giovani che intendano confrontarsi in un tavolo interdisciplinare per la realizzazione di idee in grado di valorizzare e re-inventare il tessuto urbano e territoriale utilizzando come strumento il dialogo, il confronto e la creazione contemporanea.
Intervenire sul territorio in modo da re-inventare la città, valorizzarne le specificità del passato e del contemporaneo così da rigenerare lo sviluppo collettivo e sociale. Elaborare progetti secondo un modello di intervento «dell'arte all'arte» 5, un processo produttivo dove l'arte diventa il mezzo con il quale si produce cultura nel territorio e per il territorio e lo spazio pubblico diventa il «teatro di negoziazioni soggettive, di intrecci tra dimensioni fisiche e culturali, immaginarie e sociali»6.

Il bando di partecipazione a NuoveGenerAzioni è disponibile su http://www.cantierilaginestra.org (il bando di partecipazione scade: 11 gennaio 2005).



Informazioni sul workshop NuoveGenerAzioni
CONNECTING CULTURES
Via E. Motta, 10 - 20149 Milano | Tel. / FAX: +39-02-43982944
Email: info@cantierilaginestra.org



Nuove GenerAzioni
Formazione di Organismi di produzione culturale
Workshop di progettazione interdisciplinare partecipata
BANDO DI CONCORSO in formato PDF
File: bta00386-Allegato-LaGinestra






NOTE

1 PAGLIARANI, LUIGI M. (GINO), in Polemos - scuola di formazione e studi sui conflitti - http://www.polemos.it/ABC.html

2 DE LUCA, M., Dal monumento allo spazio delle relazioni: riflessioni intorno al tema arte e città, in DE LUCA, M. - GENNARI SANTORI, F. - PIETROMARCHI, B. - TRIMARCHI, M., Creazione contemporanea. Arte, società e territorio tra pubblico e privato (a cura di), Roma, Luca Sassella Editore, 2004, p. 89.

3 TRA ART - rete regionale per l'arte contemporanea, http://www.cultura.toscana.it/artecontemporanea/index.shtml

4 DE LUCA M., TRIMARCHI M., Il sistema della creazione contemporanea: una prospettiva molteplice, in DE LUCA M., GENNARI SANTORI, F. - PIETROMARCHI B., Creazione contemporanea ..., op. cit., p. 16.

5 MOSSETTO, G., L'economia delle città d'arte. Modelli di sviluppo a confronto, politiche e strumenti di intervento, Milano, EtasLibri, 1992, p. 136.

6 GENNARI SANTORI, F. - PIETROMARCHI, B., Terreni di incontro: arte e società in Italia, in DE LUCA, M. - GENNARI SANTORI, F. - PIETROMARCHI, B.Creazione contemporanea ..., op. cit., p. 9.




Ex filanda La Ginestra
fig. 1
Ex filanda "La Ginestra", veduta esterna
Comune di Montevarchi (Arezzo)

Ex filanda La Ginestra
fig. 2
Ex filanda "La Ginestra", veduta esterna
Comune di Montevarchi (Arezzo)

Foto cortesia sito internet www.cantierilaginestra.org

 

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