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L'ala orientale dei Regi Studi di Napoli: nuove acquisizioni  
Marco di Mauro
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 1 Marzo 2007, n. 449
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Il palazzo dei Regi Studi di Napoli ha una storia lunga e travagliata, che gli studi non hanno chiarito del tutto 1. La sua fondazione risale al 1585, quando il viceré Pedro Giron duca d'Ossuna individuò fuori la Porta di Costantinopoli il sito per la nuova caserma di cavalleria. La costruzione, su progetto di Giovan Vincenzo Casale, fu abbandonata l'anno seguente perché non vi era acqua a sufficienza per un reggimento di cavalleria.

Nel 1612 il conte di Lemos decise di completare il palazzo, per dare una nuova sede ai Regi Studi. Il progetto fu affidato a Giulio Cesare Fontana, che inglobò le fondazioni della cavallerizza in una fabbrica più estesa. Oggi quella fabbrica, che nei secoli ha visto all'opera noti architetti - da Picchiatti a Medrano, da Sanfelice a Fuga, da Schiantarelli a Niccolini - è sede del Museo Archeologico Nazionale. Al suo interno è conservata un'epigrafe marmorea del 1586, dedicata da Pedro Giron all'imperatore Filippo II, che ricorda la fondazione della cavallerizza e la sua precedente sede alla foce del fiume Sebeto 2 (attuale Caserma Bianchini in via Marinella).

In questa sede vorrei fare delle precisazioni circa la struttura e le funzioni dell'ala orientale del palazzo, eretta su progetto di Ferdinando Sanfelice a partire dal 1741. Claudia Zucco 3 osserva che «la destinazione di tali locali non appare chiara: nel manoscritto anonimo 4 relativo allo Schiantarelli si afferma che in essi vi era l'archivio pubblico; il Giustiniani 5 dice che in alcune di queste stanze fu pensato di situare l'archivio del collaterale; secondo l'arch. Pietro Valenti 6 vi fu sistemata la biblioteca degli studenti.» Alla studiosa sfugge un documento del 1741, reso noto da Gambardella 7, da cui si evince in modo palese che i locali erano destinati all'Archivio dei Notari 8.

Alcune polizze bancarie - alcune già pubblicate da Rizzo 9 e Mormone 10 - confermano che l'ala orientale dei Regi Studi fu concepita dal Sanfelice quale sede del Regio Archivio. Le polizze fanno luce anche sulle dimensioni e la composizione interna dell'archivio, che si articolava in otto camere distribuite su due piani.

L'avvio dei lavori può datarsi all'estate 1741, quando Sanfelice corrisponde 50 ducati a Giuseppe Vera e Domenico Ferrigno «in conto della tagliatura delle pietre, che doveranno tagliare e trasportare dalla porta di Costantinopoli sino dove si farà la fabrica dell'Archivio nel medesimo prospetto delli Regij Studij» 11. Entro il 14 novembre iniziano le opere murarie, come si evince da un pagamento a Matteo Siano «in conto della fabrica del Regio Archivio» 12.

I lavori continuano negli anni seguenti, come testimoniano vari pagamenti che per brevità tralascio di elencare. Il 1º febbraio 1745, Matteo Siano riceve 10 ducati per «la tonica fatta nell'otto camere del Regio Archivio, e per la manifattura dell'astrachi [solai] di quattro di esse camere superiori» 13. Il 15 febbraio Sanfelice paga 14 ducati ad Angelo Antonio De Blasio per «4 balconi di legname di castagno posti nelle stanze dell'Archivio de Regij Studij» 14. Il 6 maggio l'architetto paga 20 ducati a Matteo Siano «per saldo e final pagamento di tutta la fabrica delle mura del Regio Archivio, e pilastri sino all'impostatura della lamia [volta], come anche per ponitura della porta di piperno dentro l'atrio, ponitura delle querce, ponitura di vasi, e cocciolone posti dalla parte della Salita di S. Teresa, e forma delle lamiozze, e delle finestre» 15. Il testo della causale è molto interessante, perché informa che il Sanfelice, oltre a progettare l'ala orientale dei Regi Studi, curò le rifiniture del prospetto occidentale sulla salita di Santa Teresa.

Il 29 maggio Sanfelice paga 6 ducati ai mastri Giuseppe Vera e Domenico Ferrigno «per saldo e finale pagamento di tutte le pietre date per la fabrica de' Regij Studij di tutte le intiere mura, e pilastri sino all'impostatura delle lamie dichiarando, che per compire tutte le fabriche dell'archivio, si devono fare solamente le lamie così all'atrio coverto, dove sta il portone, come a tutte le lamie dell'archivio e terminare il muro, che divide l'atrio dell'archivio dall'impostatura della lamia fino alla cima ed anche la fabrica fa al portone, con i suoi staffi [muri brevi] laterali.» 16

Dalla causale si evince che la costruzione è quasi ultimata; rimane da stabilire se abbia mai svolto la funzione di Regio Archivio. La risposta sembra essere negativa, poiché la vasta bibliografia 17 sugli archivi napoletani non vi fa cenno. L'unico dato di cui disponiamo è una lettera di Pietro Valenti 18, da cui si evince che, nel 1854, l'ala orientale dei Regi Studi accoglie la biblioteca degli studenti, ma quando avviene il cambio di destinazione ? Io proporrei una datazione intorno alla metà del sec. XVIII, quando si allestisce la biblioteca nel salone al secondo piano (attuale Sala della Meridiana). La mia ipotesi è che il salone costituisse l'aula di lettura, mentre i depositi e l'amministrazione fossero ubicati nell'ala orientale del palazzo. L'arredo della biblioteca degli studenti è in parte confluito nella Biblioteca Nazionale di Napoli, presso il Palazzo Reale. Si tratta di pesanti armadi in noce ed oro, realizzati tra il 1737 e gli anni '60 del Settecento. Rimane da sapere come fossero decorati i locali della biblioteca, in particolare l'attuale Sala della Meridiana, prima dei restauri neoclassici. Al riguardo ho reperito un documento interessante presso l'Archivio Storico del Banco di Napoli. Si tratta di un pagamento corrisposto a Nicola Chianese, in data 24 marzo 1750, «per causa di stucco fatto nella Libraria dell'Università de Regij Studij dal detto Chianese per conto di mastro Crescenzo Angrisano» 19. Nella causale del versamento si legge che una maestranza, tale Gennaro Starace, morì accidentalmente nel corso dell'opera. Gli stucchi potrebbero essere scomparsi nei primi decenni dell'Ottocento, a seguito della conversione del palazzo in sede museale.

Il mastro Nicola Chianese è ancora ignoto alla letteratura artistica, a meno che non si possa identificare col maiolicaro Nicola Chiajese. Gennaro Starace, invece, potrebbe essere parente di quel mastro stuccatore Cesare Starace che nel 1746, su progetto di Ferdinando Sanfelice, esegue stucchi nella chiesa napoletana di San Giuseppe dei Ruffo 20.





NOTE

1 Cfr. AA. VV., Da Palazzo degli Studi a Museo Archeologico, Napoli 1977.

2 L'epigrafe recita: PHILIPPO II CATHOLICO INVICTISSIMO HISPANIARVM / ET VTRIVSQ. SICILIAE REGE / DON PETRVS GIRON OSSVNENSIVM DVX AC VRENATVM / AD SEBETHI OSTIA ERECTVM AD VITANDAS ASSIDVORVM / AVSTRORVM INIVRIAS OBQ. VICINAS PALVDES AERIS / INCLEMENTIAM ET NE LONGE A PALATIO HIPPODROMVS / DISTARET ID PROBANTE DON DIEGO DE CORDVBA PRIMO / REGIORVM STABVLORVM PRAEFECTO AD LOCVM HVNC / SALVBRIORIS AVRAE TRADVCENDVM CVRAVIT / AN DNI M D LXXXVI.

3 Cfr. C. Zucco, Ipotesi progettuali dell'edificio, in Da Palazzo degli Studi a Museo Archeologico, Napoli 1977, p. 35, n. 25.

4 Manoscritto anonimo, Antica fabbrica del Palazzo dei Regj Studj. Processo de' fatti e delle relazioni formate dall'Archit.o D. Pompeo Schiantarelli per la riduzione del Palazzo degli Studj a Real Museo 1788. Idea generale delle operazioni fatte dall'Architetto D. Pompeo Schiantarelli nella riduzione ed ampliamento dell'Edifizio de' Regj dismessi Studj, destinato da Sua Maestà a Museo Generale ed Accademia delle Arti e delle Scienze 1788. Tassa delle fatiche fatte dall'Architetto D. Pompeo Schiantarelli, sull'esame di tutt'i suoi disegni e di tutte le sue carte confrontate coll'Itinerario delle fatiche di cui chiede il compenso. Notamento di tutte le scitture e di tutt'i disegni e carte consegnate dalla vedova di Schiantarelli alla Regia Commis.e della Sommaria per passarli al Regio Tavolario D. Francesco Maresca, il quale diunita a D. Gioacchino Avellino deve tassare le indicate carte 1805, Napoli, Archivio Soprintendenza Archeologica.

5 L. Giustiniani, Memorie storiche critiche della Real Biblioteca Borbonica, Napoli 1818, p. 210.

6 P. Valenti, lettera autografa indirizzata Al Signor Principe di Sangiorgio, direttore del Real Museo Borbonico e Soprintendente generale degli Scavi di Antichità del Regno, Napoli 29 settembre 1854, Napoli, Archivio Soprintendenza Archeologica.

7 Cfr. A. Gambardella, Ferdinando Sanfelice architetto, ed. provvisoria, Napoli 1974, p. 30.

8 AS Comune di Napoli, Tribunale della Fortificazione, Indice dei Banni e Dispacci, Dispacci 1741, oggetto: «Che il Tribunale dia tutta l'assistenza a Don Ferdinando Sanfelice così nella fabbrica dell'Archivio dei Notari alli Studij, come nel prendere l'acqua del formale nuovo per detta fabbrica e che invigili a far dare le bocche di cavamenti delle pietre e dell'acqua in luogo meno esposto al pubblico passaggio, e con i ripari necessari e distanziati dalle case de' particolari».
Il dispaccio andò in fumo nel rogo dell'Archivio Municipale, la notte del 4 marzo 1946.

9 Cfr. V. Rizzo, Ferdinandus Sanfelicius Architectus Neapolitanus, Napoli 1999, doc. 290, 291, 294, 296, 319.

10 Cfr. R. Mormone, Documenti per la storia dell'architettura napoletana del '700, in "Napoli Nobilissima", serie III, vol. III, 1963-64, p. 123.

11 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1741 - II sem., matr. 1401, p. 78, partita di ducati 50 estinta il 24 agosto.

12 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1741 - II sem., matr. 1404, p. 469, partita di ducati 30 estinta il 14 novembre.

13 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1465, p. 87, partita di ducati 10 estinta il 1º febbraio.

14 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1460, p. 150, partita di ducati 14 estinta il 15 febbraio.

15 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1465, p. 505, partita di ducati 20 estinta il 6 maggio.

16 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1464, p. 621, partita di ducati 6 estinta il 29 maggio.

17 F. De Mattia, Per la storia del Grande Archivio, Napoli 1997;
J. Mazzoleni, Le fonti documentarie e bibliografiche dal sec. X al sec. XX conservate presso l'Archivio di Stato di Napoli, Napoli 1974;
F. Trinchera, Degli archivi napoletani, Napoli 1872.

18 P. Valenti, lettera autografa indirizzata Al Signor Principe di Sangiorgio, direttore del Real Museo Borbonico e Soprintendente generale degli Scavi di Antichità del Regno, Napoli 29 settembre 1854, Napoli, Archivio Soprintendenza Archeologica.

19 Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze di cassa, 1750 - I sem., matr. 1552, p. 145, partita di ducati 6.4.13 estinta il 24 marzo.

20 Cfr. V. Rizzo, Ferdinandus Sanfelicius Architectus Neapolitanus, Napoli 1999, doc. 362.










Appendice



A.S. Comune di Napoli, Tribunale della Fortificazione, Acqua e Mattonata
Indice dei Banni e Dispacci, Dispacci 1741

Che il Tribunale dia tutta l'assistenza a Don Ferdinando Sanfelice così nella fabbrica dell'Archivio dei Notari alli Studij, come nel prendere l'acqua del formale nuovo per detta fabbrica e che invigili a far dare le bocche di cavamenti delle pietre e dell'acqua in luogo meno esposto al pubblico passaggio, e con i ripari necessari e distanziati dalle case de' particolari.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1741 - II sem., matr. 1401, p. 78,
partita di ducati 50 estinta il 24 agosto

A Ferdinando Sanfelice ducati 50 e per lui a Giuseppe Vera e Domenico Ferrigno, capomastri tagliamonti e sono in conto della tagliatura delle pietre, che doveranno tagliare e trasportare dalla porta di Costantinopoli sino dove si farà la fabrica dell'Archivio nel medesimo prospetto delli Regij Studij, per il convenuto prezzo di carlini 4 per ogni canna di fabrica che li detti darranno le pietre da misurarsi all'uso e costumanza di Napoli, cioè palmi 8 di altezza e palmi 8 di larghezza e palmi 2 di grossezza, con dichiarazione che dove si ordinerà da lui di cavare il monte, quello si deve cacciare di cielo e lasciarli palmi 14 di masso di pietra dura nella cima d'esso, di più che siano obligati di tirar sopra tutta la taglima [polvere di tufo] che si necessiterà per la fabrica ed appianamento delle lamie [volte] e luogo avanti la porta con dichiarazione che non debbia (sic) far mancare le pietre alli mastri, dichiarando di più che se da lui si volesse far tirare sopra tutta la taglima, anche quella che gli servisse per cernere, per mischiare dentro la calce, siano obligati per intiero a tirar sopra tutta l'intiera taglima dell'intiero monte che si caverà prima. Ma volendo lui far tirare per intiero la taglima dell'altri monti, debbiano tirarli franca, tutta la taglima che necessita per appianare le lamie, ed il luogo avanti la porta ed il di più, se da lui si stimasse farla tirar sopra, si debbia pagare detta tiratura, e detto pagamento da lui si fa del denaro di S. M., che li ha dato per la fabrica di detto Archivio.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1741 - II sem., matr. 1404, p. 469,
partita di ducati 30 estinta il 14 novembre

A Ferdinando Sanfelice ducati 30 e per esso a mastro Matteo Siano a compimento di ducati 330 in conto della fabrica del Regio Archivio secondo li patti convenuti atteso l'altri ducati 300 l'ha ricevuti per il medesimo nostro Banco in più partite.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1465, p. 87,
partita di ducati 10 estinta il 1º febbraio

A Don Ferdinando Sanfelice ducati 10. E lui a Matteo Siano a complimento di ducati 65, atteso che l'altri l'ha ricevuti contanti per saldo della tonica [intonaco] fatta nell'otto camere del Regio Archivio, e per la manifattura dell'astrachi [solai] di quattro di esse camere superiori, restando per detta causa soddisfatto, a lui contanti.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1460, p. 150,
partita di ducati 14 estinta il 15 febbraio

A Ferdinando Sanfelice ducati 14 e per lui a mastro Angelo Antonio De Blasio a complimento di ducati 70.2.16 per il prezzo di 4 balconi di legname di castagno posti nelle stanze dell'Archivio de Regij Studij che gl'altri l'ha ricevuti in contanti e resta soddisfatto per detta causa.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1465, p. 505,
partita di ducati 20 estinta il 6 maggio

A Ferdinando Sanfelice. E per lui a Matteo Siano, e sono a complimento di ducati centotrentatre e grana 30, e sono per saldo e final pagamento di tutta la fabrica delle Mura del Regio Archivio, e pilastri sino all'impostatura della lamia, come anche per ponitura della porta di piperno dentro l'atrio, ponitura delle querce, ponitura di vasi, e cocciolone posti dalla parte della Salita di S. Teresa, e forma delle lamiozze, e delle finestre, il tutto secondo lo scanaglio fatto a 4 del corrente, atteso che l'altri l'ha ricevuti in più partite, parte contanti e parte con polizza di codesto banco, a lui contanti.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1745 - I sem., matr. 1464, p. 621,
partita di ducati 6 estinta il 29 maggio

A Ferdinando Sanfelice ducati 6 e per esso a mastro Giuseppe de Vera e Domenico Ferrigno, a complimento di ducati 79.3; e sono per saldo e finale pagamento di tutte le pietre date per la fabrica de' Regij Studij di tutte le intiere mura, e pilastri sino all'impostatura delle lamie dichiarando, che per compire tutte le fabriche dell'archivio, si devono fare solamente le lamie così all'atrio coverto, dove sta il portone, come a tutte le lamie dell'archivio e terminare il muro, che divide l'atrio dell'archivio dall'impostatura della lamia fino alla cima ed anche la fabrica fa al portone, con i suoi staffi laterali, e con detto pagamento resta intieramente soddisfatto.





Arch. Storico Ist. Banco di Napoli Fondazione, Banco dello Spirito Santo,
giornale copiapolizze di cassa, 1750 - I sem., matr. 1552, p. 145,
partita di ducati 6.4.13 estinta il 24 marzo

fg. 985 - A Celestino Galiano, Nicola di Martino, e Francesco Porzio ducati sei, tarì 4 e grana 13. E per lui a mastro Nicola Chianese a complimento di ducati 73, stante gl'altri l'ha ricevuti in più partite, disse per tanti che se li pagano in nome, e parte, e di denaro spettante a mastro Crescenzo Angrisano per causa di stucco fatto nella Libraria dell'Università de Regij Studij dal detto Chianese per conto di detto Angrisano; e li pagassimo con firma autentica; e per lui autenticata da Notar Angelo Antonio di Napoli, di Napoli a Francesco Alborelli mastro d'atti della Curia del Regio Cappellano Maggiore, dite sono in sodisfazione di tutti li suoi dritti, e fatiche fatte per la causa della disgrazia accaduta casualmente, e senza veruna sua colpa ne' Regij Studij al quondam Gennaro Starace, che stava lavorando nell'opera di stucco, che in detti Regij Studij da lui si tenea, e resta soddisfatto per qualsiasi altra causa; e per lui ut supra.












Fig. 1
L. COCCORANTE,
Il Palazzo degli Studi

Foto cortesia Marco Di Mauro

 

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