Il saggio offre una sintetica analisi delle quattro xilografie poliglotte (latino, greco, ebraico, arabo) presenti nell'editio princeps dell'Hypnerotomachia Poliphili, stampata a Venezia nel 1499, presso la stamperia di Aldo Manuzio il vecchio.
L'elemplare utilizzato per la trattazione è raggiungiungibile presso la Bayerische Staatsbibliothek.
Alle quattro xilografie prese in esame, le Tre porte per lo scambio intestazioni Gloria del mondo e Gloria di Dio; lo Stendardo dell'Elefante obeliscoforo per la mancata corrispondenza tra le scritte greca e araba, riscontrabile nella lettura del saggio dell'arabista Piemontese; le Statue nigerrime, per i moniti oscuri affini alla cabala ebraica, si aggiungono le xilografie del Signum triceps, attraverso le quali si fa riferimento all'Allegoria della prudenza di Tiziano.
Per ognuna delle illustrazioni esaminate, sono presenti una tabella sinottica con trascrizione diplomatica e fonetica e traduzione, mentre i riferimenti relativi alle voci in esame si avvalgono dei lemmi tratti dai rispettivi vocabolari.
Dall'analisi e dai confronti, emerge la modalità di recezione dell'incunabolo nelle aree francese e inglese e le varianti apportate.