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Lettera aperta al Ministro dei Beni Culturali sul Villino Algardi Roma,
Villa Doria Pamphilj
Comunicato Stampa di Italia Nostra sezione di Roma
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio, n. 55 (18 gennaio 1995)
http://www.bta.it/txt/a0/00/bta00055.html
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO
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00194 ROMA - P. zza COLA DI RIENZO 92
TEL 3235346 - FAX 3235505

Lettera aperta al Ministro dei Beni Culturali
Prof. Domenico Fisichella
P.zza Collegio Romano 27
ROMA

Onorevole Ministro,

l'Associazione Italia Nostra è venuta a conoscenza della lettera del Sottosegretario Letta (di cui si allega copia) che dichiara la volontà della Presidenza del Consiglio di non dare attuazione all'accordo tra Comune, Ministero dei Beni Culturali e Presidenza del Consiglio.

L'accordo permetteva la restituzione del Villino Algardi alle funzioni di Museo della Villa Doria Pamphilj. Italia Nostra chiede quindi, pur rendendosi conto del particolare momento politico, il suo autorevole aiuto per ottenere la ripresa dei contatti politici e burocratici che permettano di arrivare appena possibile ad un concreto risultato.

Le ricordiamo che il protocollo d'intesa firmato il 4/3/94 (che doveva essere attuato entro il 1/10/94) permetteva al Ministero dei Beni Culturali di rientrare in possesso di Palazzo Barberini per riunire finalmente in quella sede prestigiosa la raccolta delle collezioni di arte antica ora irrazionalmente disperse; dava una sede al Circolo ufficiali nella Casina delle Rose a Villa Borghese (proprietà del Comune) e permetteva finalmente l'utilizzo del Villino dell'Algardi (proprietà dello Stato) a museo, ridando unitarietà allo straordinario comprensorio di Villa Pamphilj.

I cittadini e i turisti di Roma potrebbero così visitare, con la debita regolamentazione, il Villino ed il suo giardino all'italiana tranne nelle occasioni (in realtà molto rare) nelle quali la Presidenza del Consiglio potrebbe utilizzare l'edificio per le sue giuste esigenze di rappresentanza.

Perché si sono cercate poco valide motivazioni per non accettare l'accordo? Bastava infatti e basta un po' di buona "volontà" politica per risolvere l'impasse e ottenere finalmente per i beni culturali e per la città di Roma strutture di eccezionale valore culturale.

La preghiamo pertanto, conoscendo il suo sincero interesse alla tutela e alla valorizzazione di questi beni, di intervenire appena possibile per riprendere i contatti interrotti e portare a compimento nell'interesse di tutti le soluzioni concordate.

Con i migliori saluti.

Il Presidente
Antonio Cederna



	
 

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