Il Goethe Institut di Roma, l'istituto per le relazioni culturali
con l'estero di Stoccarda e la galleria Giulia hanno collaborato
per la realizzazione di questa personale di Georg Baselitz, uno
dei più importanti e influenti artisti tedeschi contemporanei. Di
Baselitz sono noti i quadri e le sculture, quotatissimi sul
mercato e presenti in molti musei d'Europa; meno conosciuta è
l'opera grafica che questa ricca mostra raccoglie in modo
esauriente.
Sono esposte circa ottanta tra acqueforti, xilografie e incisioni
su linoleum, una sorta di percorso parallelo alle attività
pittorica, una traccia in più per capire retrospettivamente il
lavoro di un artista che è attivo da molti anni ma che ha
conosciuto il successo relativamente tardi, dopo essere stato
inserito nel calderone della nuova figurazione. L'opera di
Baselitz presenta, è vero, punti di contatto con la pittura
tedesca degli anni Ottanta e con la transavanguardia
internazionale: la figuratività, il reimpiego di tecniche
tradizionali ritenute obsolete, la reinvenzione dei canoni della
figurazione. Ma è anche vero che il suo lavoro sulla figura, la
sua riappropriazione degli stilemi espressionisti sono iniziati
molto prima che si parlasse di ritorno alla pittura, di nuova
figurazione e di transavanguardia. I lavori di Baselitz degli anni
Sessanta e Settanta presenti in questa mostra sono un'occasione
per riflettere sul suo ruolo di pioniere nella riscoperta di un
certo tipo di linguaggio.
Il lavoro dell'artista tedesco si è sempre orientato verso la
ricerca dell'assoluta autonomia dell'immagine: sono indicativi a
questo proposito i quadri rovesciati (il primo quadro di questa
serie risale al 1969) in cui la figurazione è spogliata da
qualsiasi tentazione di "illustrazione" ma è perseguita per se
stessa. La figura capovolta compare anche in alcune incisioni di
questa mostra.
Il reimpiego energico e intelligente delle tecniche artigianali è
una nota distintiva dell'arte di Baselitz: e queste incisioni ne
sono una chiara prova. Nella loro rapidità e nella loro nudità,
i lavori esposti alla galleria Giulia sembrano catturare in modo
immediato e fulmineo un'idea fugace.
Galleria Giulia, Roma, via Giulia 148,
3 Marzo - 11 Aprile 1995.
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