Anche se con una sistemazione solo provvisoria nel restaurato
Convento di S. Giuseppe, la direttrice della Galleria Comunale,
Giovanna Bonasegale, ha dato vita ad un originalissimo museo. La
Galleria espone poche opere (circa un centinaio), ma
rappresentative del nostro secolo, quasi dei campioni scelti con
cura per l'occasione da un intricato "imbroglio" precedente che le
rendeva addirittura impossibili da vedere. Ed è proprio questo
carattere di selezione che si avverte immediatamente e
piacevolmente.
In limitati spazi, articolati su tre piani, si snoda la
collezione: al primo piano statue in bronzo e in marmo, a
grandezza naturale, si rincorrono in un breve corridoio, disposte
in maniera tale da poter offrire al visitatore una fruizione
tutto-tondo dell'opera d'arte (tra gli altri un Rodin). Al secondo
e terzo piano, invece, sono esposti piccola plastica e dipinti di
quasi tutti i maggiori esponenti nazionali, grazie anche agli
acquisti pervenuti negli anni Trenta da mostre: Carrà, Morandi
(interessante la produzione di acqueforti), Sironi, De Pisis,
Casorati, Guidi, Mafai, Capogrossi, Guttuso, Depero, Soffici,
Afro, Scipione, anche un mosaico di Salvi su cartone di Severini,
e tanti altri.
Per i più curiosi: tra le sale si scorge, al terzo piano, una
parete a mattoncini in contrasto con l'allestimento moderno
d'intonaco bianco. E' la parete originale del Convento delle
Carmelitane Scalze (Teresiane), edificato nel 1598 e poi annesso
al Convento di S. Giuseppe. Sulla citata parete, sono due dipinti
secenteschi, olio su muro, uno più grande centrale - Vergine,
Maddalena e S. Giovanni - e l'altro, a sinistra in basso,
rappresentante la "Fons Vitae" (il Sangue di Cristo come fonte di
Redenzione). Sembrerebbero eseguiti da Flavia Benedetti, entrata
nel convento nel 1627 come Suor Eufrasia della Croce. L'insistenza
sul culto della Croce si spiega con la documentazione di una
reliquia della Vera Croce posta nelle fondamenta del convento.
Gli olii della Benedetti non destano particolare interesse
artistico, ma possono essere interessanti per poter scorgere la
storia che lega il passato allo spazio espositivo presente.
L'efficienza e l'adeguato allestimento si rivela anche nei servizi
offerti: da mappe con percorsi a postazioni multimediali con
programmi di consultazione, da una biblioteca ad una guida
informatizzata che illustra, con schede scientifiche accurate,
tutti i pezzi in mostra e, inoltre, fornisce la descrizione e la
visualizzazione delle opere in deposito.
Aspettando l'ex stabilimento Peroni, per la sua definitiva
collocazione, dopo anni di inagibilità, finalmente, la Galleria
Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea sembra esser stata
aiutata da un improvviso buonsenso.
Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea
Via F. Crispi, 24
tel. 4742848
Roma
orario: h.10 - 17.30. Dom. e fest.
9 - 12.30. Chiuso lun.
lire 10.000 - ridotto lire 5.000.
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