Dobbiamo in fondo ringraziare la Rivoluzione Francese per aver
contribuito a quel fenomeno di "pubblicizzazione" delle raccolte
artistiche. Grazie ad essa, si pose fine all'esclusiva godibilità
dell'opera d'arte riservata solamente al collezionista privato. Il
senso del museo è proprio nella possibilità offerta ad un
pubblico comune di fruire delle sue bellezze. Rimane, comunque, la distanza
tra Museo-istituzione e gente comune.
Per questo il BTA crede nella svolta radicale delle strutture
museali verso una funzione civile e didattica: un museo attivo,
come direbbe Dewey, ossia provocatore di iniziative e di riscontri
culturali.
L'Area Musei BTA fornisce, in questo senso, un'ulteriore
occasione: tramite computer ognuno sarà in grado di orientarsi ed
essere sempre al corrente, ed anche a chi non avrà
l'opportunità
di trovarsi in loco, per visitare un museo, sarà possibile carpire
novità ed informazioni.
L'area Musei, vorrebbe essere una proposta in più per contribuire
alla valorizzazione del patrimonio artistico, e, perchè no, per
poter fornire un lavoro complementare a quello realizzato dalle
strutture museali: vuole esser un modo giovane per promuovere
tutte quelle iniziative che renderanno meno evidente il divario
tra Arte e Comunicazione, Musei ed attività.
L'area Musei è un servizio orientativo, meramente pratico e
funzionale (liste, orari,...), ma anche validamente critico
(articoli, interviste, recensioni), che congloba tutti i
contributi, notizie e novità su esposizioni permanenti,
apparecchiature tecnico-scientifiche, attività, nuove
sistemazioni, ecc.
Insomma, un ipotetico luogo virtuale per un possibile incontro: un
servizio pratico e gratuito che avvicinerà il pubblico ed il
privato con l'immediatezza di un click.
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