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Per una biblioteca elettronica: "Il Progetto Manuzio" Viterbo, Facoltà dei Beni Culturali
Arte On line / Abstract Workshop 17 maggio 1995

Gino Roncaglia Vice-presidente di Liber Liber
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 90 (17 maggio 1995)
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Area Biblioteche

L'obiettivo del Progetto Manuzio può essere espresso in maniera assai semplice: costruire, avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie informatiche e in particolare dalla telematica, una biblioteca di testi elettronici in italiano distribuibili liberamente e gratuitamente.

Se l'idea è semplice, la sua realizzazione pratica è naturalmente ben più complessa. Quando, nel 1992, un gruppo di studenti universitari cominciò a rifletterci sopra, esisteva già un modello di riferimento: il Progetto Gutenberg, nato in America nel 1971. Attraverso il Progetto Gutenberg i classici della letteratura anglosassone e alcuni documenti fondamentali di storia inglese e americana, pazientemente trascritti al computer da volontari (magari con l'ausilio di scanner e programmi di riconoscimento ottico dei caratteri), vengono diffusi o su dischetti e CD-ROM in vendita a prezzo di costo, o gratuitamente attraverso le grandi reti telematiche.

Il nome Progetto Manuzio è stato scelto scelto per indicare sia il collegamento ideale con gli obiettivi e le finalità del Progetto Gutenberg, sia l'interesse specifico per la letteratura italiana. Il primo banco di prova del progetto è stato, nel 1993, la realizzazione di una edizione elettronica dei Malavoglia di Verga, alla quale hanno collaborato numerosi volontari. Si è trattato di una prima occasione per rendersi conto delle potenzialità dell'iniziativa, ma anche delle sue difficoltà. Come un testo a stampa, anche il testo elettronico richiede un attento processo di revisione prima di poter essere considerato affidabile. La collaborazione di più persone - collegate per via telematica - velocizza il lavoro, ma rende più delicato il processo di revisione, e richiede una qualche forma di coordinamento. D'altro canto, il testo elettronico permette operazioni impossibili con un normale libro a stampa: ad esempio, la realizzazione immediata di complesse analisi statistiche e lessicografiche; la diffusione per mezzo delle reti telematiche (e in primo luogo della rete Internet), che consente a milioni di potenziali lettori in tutto il mondo di ricevere con estrema semplicità e senza alcuna spesa i testi desiderati; la possibilità, attraverso l'uso di tastiere semplificate, display Braille e sintetizzatori vocali, di rendere fruibile il testo anche a portatori di handicap visivi o motori.

Già le prime esperienze hanno indicato che per portare avanti in maniera efficace il Progetto Manuzio era necessaria la costituzione di un nucleo promotore organizzato, capace di assicurare le necessarie competenze specifiche (sia informatiche che filologiche), e che si facesse carico di riversare i testi (o di acquisire testi già riversati), di effettuarne la revisione, di reperire lo spazio macchina necessario a immetterli in rete, di coordinare in maniera efficace il lavoro, di assicurare all'iniziativa la necessaria 'visibilità' esterna, di curare i rapporti con il mondo accademico e quelli, spesso delicati, con il mondo editoriale. L'associazione culturale Liber Liber è nata così come supporto organizzativo (ed economico, dato che un'iniziativa di questo tipo ha anche i suoi costi) del Progetto Manuzio.

Negli ultimi due anni, il progetto ha fatto enormi passi avanti: dispone di un proprio sito FTP (messo a disposizione dall'Università di Milano), di un proprio sito su World Wide Web (messo a disposizione dal Comune di Roma) e comprende oltre quaranta testi, fra i quali molti classici della letteratura italiana (da Pirandello a Verga, da Dante a D'Annunzio) ma anche saggistica e narrativa contemporanea. Di quest'anno è un importante ed innovativo accordo con la casa editrice Laterza, che ha autorizzato la libera diffusione del testo elettronico del libro La crisi italiana di Paolo Sylos Labini, conservando i diritti sulla edizione a stampa. Entro fine anno contiamo di superare i 100 testi, e di accogliere all'interno del progetto anche una sezione dedicata alle tesi di laurea e di dottorato (risorse spesso preziose ma oggi pressocché inutilizzabili per mancanza di informazioni e scarsa reperibilità) e una sezione dedicata alle riviste.

In questo modo, il Progetto Manuzio verrà a configurarsi sempre più come una vera e propria biblioteca virtuale, con la stessa varietà di testi disponibile in una biblioteca tradizionale. E, proprio come ogni biblioteca che si rispetti, anche la biblioteca del Progetto Manuzio intende essere un luogo non solo di conservazione, ma anche di produzione della cultura. Per questo riteniamo fondamentale il collegamento con il mondo accademico. L'uso delle reti fornisce uno strumento di enormi potenzialità per realizzare nuovi modelli di diffusione e produzione del sapere, che vedano la collaborazione fra università, centri di ricerca, associazioni, singoli studiosi. Il Progetto Manuzio e Liber Liber intendono partecipare attivamente all'esplorazione di queste nuove possibilità, e offrono fin d'ora la disponibilità ad accogliere i testi e i materiali che dovessero nascere da progetti innovativi di interscambio culturale attraverso la rete.

La collaborazione con l'associazione Festina Lente e con il Bollettino Telematico dell'Arte vanno già in questa direzione, e gli sforzi congiunti per la realizzazione del Progetto Vasari ne sono una prima, significativa testimonianza.



	
 

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