La definizione dell'ICOM : "A museum is a non-profit
making, permanent institution in the service of society and of
its development, and open to the public which, conserves,
researches, communicates and exhibits, for purposes of study,
education and enjoyment, material evidence of people and their
environment. (ICOM Statutes, art. 2)." riconosce al
museo il suo ruolo di divulgazione della cultura per l'educazione
della società.
Di questo ruolo è partecipe il "museo
universitario" svolgendo funzioni "di studio",
"didattica" e "formativa-divulgativa", comuni
alle strutture museali, possedendo, inoltre, una notevole
potenzialità informativa in quanto inserito in un ambiente
accademico (1) infatti:
- Il museo universitario trae origine , solitamente, da
collezioni raccolte da studiosi anche nel secolo scorso e
questo ne fa archivio di memoria storica di notevole
importanza.
- Proprio perchè legato ad una disciplina accademica, può
fornire strumenti "culturali" per la
descrizione degli oggetti esposti, che possono aiutare il
cittadino ad approfondire la conoscenza di una materia
specifica e diventare di notevole supporto allo studente
che può utilizzare il materiale scientifico come
confronto con gli studi teorici affrontati.
- La ricchezza degli archivi museali universitari,
solitamente collegati con biblioteche della stessa area
consentono un arricchimento documentale del materiale
conservato.
- Gli spazi articolati secondo un percorso espositivo
didattico in quanto inseriti in una struttura accademica,
vengono utilizzati anche per esposizioni riferite allo
sviluppo di ricerche legate alla disciplina di cui il
museo è referente.(2)
Il Museo universitario, nell'ambito di una nuova organizzazione di didattica e orientamento con l'esigenza di un collegamento sempre maggiore tra università e scuola, esprime
già le sue funzioni, almeno in ambito educativo, non a caso è di uso frequente l'organizzazione di visite guidate per le scuole medie inferiori ai musei universitari seguendo un calendario coincidente col percorso didattico di tipo storico o scientifico.
La formazione
L'introduzione delle nuove tecnologie multimediali è stato di notevole supporto alla sperimentazione di nuove metodologie per l'istruzione. Il museo viene strutturato con un percorso di "immagini" (oggetti esposti) e un percorso "testuale" (descrizione di tali oggetti), per questo bene si adatta la struttura ipertestuale. La tecnologia multimediale amplifica le potenzialità informative museali
permettendo di leggere ì singoli oggetti esposti come "nodi" di reticoli storici e concettuali complessi, mediante la costruzione di mappe ipertestuali. (3)
Con il termine di "mappa ipertestuale" ci riferiamo
al modo in cui vengono organizzate le pagine dell'ipertesto in
base a collegamenti tra diversi livelli. I principi
dell'ipertesto prevedono che i segmenti di informazione siano
collegati insieme, mentre gli utenti possono sfogliare il sistema
attivando dei link che possono essere identificati in modi
diversi a seconda delle metafore impiegate.(4)
Le possibilità educative insite nell'utilizzo delle mappe
ipertestuali permettono lo sviluppo della capacità di stabilire
delle relazioni intra e interdisciplinari tra argomenti appresi
inserendosi nell'ambito di ricerche ed esperienze che hanno
dimostrato come "l'apprendimento migliori nettamente in
situazioni cooperative rispetto a situazioni competitive e di
tipo individualistico" e come "lo sforzo
cooperativo si traduca in una più frequente utilizzazione di
strategie di ragionamenti ad alto livello" e inoltre
come "L'uso di ipertesti in ambiente scolastico favorisce
l'apprendimento per la sua struttura collaborativa". (5)
Questa metodologia permette, quindi, di realizzare un progetto
interdisciplinare e collaborativo. Lo studente diventa soggetto
attivo del percorso didattico apprendendo e sviluppando capacità
logiche di analisi, sintesi e verifica, attraverso le fasi in cui
normalmente si articola un progetto: scelta della problematica,
definizione degli scopi, pianificazione.
In questo contesto diventa importante inserire, all'interno
del percorso didattico, la conoscenza del museo dove lo studente
puo' rintracciare mediante la fruizione degli "oggetti
esposti" la visibilità materica di cio' cha ha teoricamente
appreso dai testi adottati.
L'evoluzione tecnologica permettendo un nuovo modo di
comunicare e quindi di divulgare le informazioni ha contribuito
anche al cambiamento delle istituzioni museali. Tali strutture si
propongono, tra l'altro, come uno spazio per l'apprendimento
attivo. Nasce il concetto di "museo virtuale" come una
rappresentazione alternativa al museo.
Possono esserci diversi modi di realizzare, e quindi di
definire, un "museo virtuale" in relazione alla
funzione che tale sistema può assumere:
- Museo virtuale come simulazione. Provare a ricreare
l'esperienza della visita del museo reale (Le così dette
"passeggiate virtuali").
- Museo virtuale come divulgazione di informazioni: lo
strumento multimediale viene utilizzato prima o dopo la
visita reale del museo, offrendo ulteriori informazioni
rispetto allo spazio espositivo, ossia la visibilità e
la documentazione di oggetti non altrimenti disponibili.
(Modo europeo di pensare il museo virtuale)
- Museo virtuale nella reale accezione del termine ossia un
prodotto multimediale indipendente dal museo reale con
molte sezioni e mostre soltanto in rete. (Modo americano)
(6)
Secondo MCKenzie "Un museo virtuale è una collezione
di manufatti e risorse informative - virtualmente di qualsiasi
cosa possa essere digitalizzata. La collezione può includere
pitture, disegni, fotografie, diagrammi, grafici, registrazioni,
segmenti video, articoli, interviste, database numerici ecc. Esso
può anche offrire indicazioni di altre risorse informative
rilevanti per mettere a fuoco l'oggetto museo." "molto
del materiale inserito in un museo virtuale puo' essere generato
e prodotto dagli studenti come metodologia di istruzione e
apprendimento".(7)
La tipologia di "museo virtuale" così descritta è
quella che puo' meglio supportare la didattica e l'interazione
tra università e scuola, così come si sta configurando da
qualche tempo secondo le linee guida per lo sviluppo della
divulgazione scientifica che definisce i musei universitari
importanti "luoghi di cultura".
In questa ottica si possono prevedere diverse attività:
- Una prima da parte della struttura museale universitaria
nella produzione di prodotti multimediali o siti web con
mappe ipertestuali strutturate in un percorso
introduttivo alla visita reale del museo che
contestualizzi l'oggetto espositivo, anche attraverso le
collezioni, che normalmente fanno parte delle istituzioni
universitarie, utilizzate per la ricerca e che nella
maggior parte dei casi sono esposte solo in casi
particolari o affatto.
- La seconda attività dovrebbe essere di pertinenza
scolastica , la quale dovrebbe guidare gli studenti, dopo
la visita al museo, a contestualizzare in un ambito
multidisciplinare (La storia, La scienza, il contesto
sociale e culturale, l'arte, ecc) gli "oggetti"
visti.
Vincenza Ferrara
Note
1 A cura di M. Barbanera e I. Venafro "I Musei
dellUniversità «La Sapienza»", Roma, Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato, 1993
2 V. Ferrara "Un Museo universitario - Didattica
e ricerca sulla rete Internet" in Atti del convegno
"Didattica, Società, Cultura, Mercato: le nuove frontiere
di Internet" Milano 13-15 Gennaio http://campus.sede.enea.it/internetscuola/NIR-IT/attiNIR98.html
3 P. Galluzzi "Nuove tecnologie e funzione
culturale dei musei - opportunità e scenari per il terzo
millennio" in "I formati della memoria. Beni culturali
e nuove tecnologie alle soglie del terzo millennio" a
cura di P. Galluzzi e P. A. Valentino, Firenze, Giunti, 1997.Http://www.quipo.it/netpaper/galluzzi.html
4 M. Forte, M. Franzoni: "Il museo virtuale:
comunicazione e metafore" in "Sistemi
intelligenti", Il Mulino, anno X, n.2, agosto 1998
5 A. L. Anelli "Dal sapere collaborativo
allipertesto. Unesperienza didattica" in
Tracciati, n.3, Dicembre 1997.
Http://www.eurolink.it/scuola/tracciati/tracciati3/cosa.html
6 M. Forte, M. Franzoni: "Il museo virtuale:
comunicazione e metafore" in "Sistemi
intelligenti", Il Mulino, anno X, n.2, agosto 1998
7 J. McKenzie "Virtual Museums. Full of sound
and fury signifying" - 1994. Http://www.bham.wednet.edu/muse.htm
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