La prima personale in un museo italiano di Raymond Pettibon comprende circa duecento disegni a inchiostro, la maggior parte dei quali realizzati negli anni '80. Oltre a questa mole impressionante di lavori, si possono osservare una serie di video e un disegno a parete di grandi dimensioni realizzato appositamente per la mostra (Walldrawing). Durante l'inaugurazione, Pettibon ha anche eseguito una performance sonora.
Artista underground segnato dall'inabissarsi dei propri ideali, Pettibon ha optato per un'amara denuncia. Los Angeles è la location di questa Dark America e Charles Manson ne è in un certo senso l'icona. Dal canto suo, Pettibon potrebbe esserne il Bukowski figurativo: "La faccia oscura che mina il sistema dall'interno" (p. 67), mediante una pittura aforistica, aperta.
Il contesto gli è favorevole: tra la fine degli anni '50 e l'inizio del decennio successivo, grazie soprattutto all'opera di Roy Lictenstein, "la cultura del fumetto entra nel mondo dell'arte" (p. 41): la grande forza di quel gesto risiede nella deconstestualizzazione delle tavole e nel conseguente 'sdoganamento' di un genere fino ad allora ritenuto triviale. Il fenomeno è assimilabile a quello della musica rock, nell'ambito della quale funsero da tramite personaggi come Andy Warhol e i Velvet Underground, John Lennon e Yoko Ono, fino al doppio ruolo di Kim Gordon dei Sonic Youth - direttrice dello spazio espositivo del White Columns e fondatrice della band che alterna post-rock a sperimentazioni estreme e rumoristiche al fianco di compositori come John Cage e Steve Reich.
Tuttavia, il riferimento ai comics non fa di Pettibon un fumettista. Ciò si evidenzia proprio nel tratto apparentemente comune nella sua opera e nel fumetto: mentre in quest'ultimo testo e immagine tendono a integrarsi in maniera meccanica e lineare, "in Pettibon immagine e testo creano spesso una tensione indissolubile" (p. 44). La discrepanza è qui un principio costitutivo, alimentata dal fatto che i cenni alle storie rimangono assolutamente 'potenziali' - quando non si giunge a casi estremi, dove soli sono l'immagine oppure il testo, e i blancs mallarméani tra i due si fanno assoluti.
La questione più interessante dal punto di vista ermeneutico riguarda proprio la combinazione di immagine e testo: "In che misura l'opera di Pettibon è realmente accessibile e comprensibile al di fuori dell'America per le persone che non sono di madrelingua inglese - o meglio americana?" (p. 40). Un grave problema di ricezione che si aggrava a causa dell'utilizzo di registri differenti, soprattutto slang e citazioni dalla contemporaneità. In ciò non soccorre la poesia concreta degli anni '50-'60, dove parole e immagini erano riunite in icone che, in quanto tali, risultavano comprensibili universalmente - o, almeno, nel mondo occidentale.
Una ulteriore 'aggravante' risiede nella quantità di testo, che incrementa nettamente dalla seconda metà degli anni '80: ciò comporta uno sforzo anche da parte del fruitore madrelingua - una fruizione lenta, che mal si adatta alla consueta allure dello spettatore museale. Si giunge così a un problema che concerne l'estetica della ricezione, nel senso in cui ne ha parlato Hans Robert Jauss. In tal modo le questioni si moltiplicano: se si traducessero i testi, lo spettatore cosa comprenderebbe? E come si risolverebbe il problema relativo al fatto che sono vergati dallo stesso Pettibon ?
La mostra
RAYMOND PETTIBON. DRAWINGS 1979 - 2003
A cura di Andreas Hapkemeyer e Peter Weiermair
Museion, Bolzano
31 gennaio - 18 maggio 2003
Galleria d'Arte Moderna, Bologna
26 giugno - 31 agosto 2003
Catalogo trilingue tedesco-italiano-inglese, Skarabæus, Innsbruck 2003, 25
Indice del catalogo
Andreas HAPKEMEYER, Raymond Pettibon: The Pages Which Contain Truth Are Blank
Luca BEATRICE, Bandiere Nere & Incubi Americani
Biografia
Elenco opere
L'artista
Raymond Pettibon (Tucson [AR], 1957) vive e lavora a Hermosa Beach in California. Formatosi nell'ambito culturale della West Coast, ha studiato all'Ucla di Los Angeles. Recentemente ha esposto al Museu d'Art Contemporani di Barcellona e all'Opera City Art Gallery di Tokyo e ha partecipato a Documenta XI a Kassel.
Links
http://www.davidzwirner.com/artists/Raymond_Pettibon/
http://www.cfa-berlin.de/lay/pettibon/pettibon.html
http://www.ikonltd.com/pettibon/
Bibliografia minima
AA.VV., Raymond Pettibon, Phaidon Press, London 2001.
Raymond Pettibon, Plots Laid Thick, Actar, Barcelona 2002.
Raymond Pettibon, The Books 1978-1998, Distributed Art Publishers, New York 2000.
Raymond Pettibon, Thinking of you, Renaissance Society, Chicago 1999.
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