Sculture di Canova riprodotte in fotografie e stampate al laser. In semi-trasparenza planano le stregonerie di Rainer: inchiostro di china, matita, gessetto acquerellato, carboncino, matita colorata, gessetto grasso, collage, acrilico.
Verità: Heidegger diceva Unverborgenheit. Il privativo Un come l'alfa di αληθειν: latenza, nascondimento, velatezza che vengono scoperti, manifestati.
La dottrina platonica della verità: «Svelatezza in greco si dice αληθειν, termine che si traduce con 'verità'». Semestre estivo 1943, corso tenuto a Friburgo: «Il non nascondersi è il disvelarsi, è il mantenersi nel disvelamento (Ent-bergung) e nel non nascondimento (Un-verborgenheit); detto in greco: è il trattenersi nella αληθειν». Nota del 1949 a Dell'essenza della verità: «Poiché all'essere (Seyn) appartiene un velarsi diradante, esso appare inizialmente alla luce di un sottrarsi che vela. Il nome di questa radura (Lichtung) è αληθειν».
La verità è dis-simulata nella radura che emana luce (Licht): il fenomeno (della) verità, frutto della lotta, del polemos eracliteo fra oscurità e rischiaramento - come l'opera d'arte è lotta tra mondo e terra. Lotte che producono, traducono, esplicitano legami. L'Origine dell'opera d'arte: «L'arte è la producente salvaguardia della verità in opera».
Un libro sulla boxe: la fotografia in bianco e nero che ritrae Jack Dempsey all'angolo, quella con Georges Carpentier che ha messo al tappeto Joe Beckett. I colori arrivano, pochi ma inesorabili: Francis Bacon riduce lo spazio, concentra lo sguardo in un esercizio di Feng Shui dotato di una violenza nient'affatto orientale. In molte tele la fotografia scompare, ma ancora pulsa lo scatto di un Maxwell, di un Muybridge e di anonimi autori di moderni dagherrotipi.
Rainer ne fa un'arte peculiare: vela, accarezza, ostruisce, ripara, accenna, erotizza, sfiora, invade - Canova, le sue donne: curve perfette, marmo intirizzito, occhi spenti, bellezza esposta troppo a lungo. Canova mutato in mille maniere: da Rainer, da chi osserva, dalla luce, dal tratto, dal ritratto - da una mise en abyme inaudita.
Una Mano in tulle rosso quasi scompare, il Piccolo dono si fa convulso, Rinuncia accentua volto e natiche, Silenzio ammicca e trasforma, Lo sguardo immobile rende fantasmatico, La gota ricoperta di rosso schiaffeggia, Ammutolita al chiaro di luna esplode-implode, Rigagnolo sul dorso allontana, Piume nei capelli agghinda, Velo purpureo gioca con le sinusoidi, Il sogno felice culla di cromatismi, Sulla tomba scatena la disperazione.
Dal 1999 al 2002: quattro anni per verificare Canova.
Dipingere su fotografie: arte che Rainer sviluppa dal 1969 e che gode di Doré, Zanetti, Leonardo, Messerschmidt, Van Gogh, Grünewald, Goya, Caspar David Friedrich.
Fin dove arriva la preparazione di un supporto ? Dove finisce l'après ? Quali domande - queste, altre - è lecito porsi ? Chi le firmerà ? Chi può assumersene la responsabilità ?
Rainer non scatena tanto l'interrogazione, quanto un desiderio irrefrenabile, anti-museale: accostarsi alle forme di Canova e ... toccarle, magari con i polpastrelli madidi di colore.
Riferimenti bibliografici
M. GALE, Francis Bacon. Working on Paper, London, Tate Gallery, 1999.
M. HEIDEGGER, Dell'essenza della verità (1930), in ID., Segnavia, trad. it. di F. Volpi, Milano, Adelphi, 1987, pp. 133-157.
M. HEIDEGGER, L'origine dell'opera d'arte (1935-36), in ID., Sentieri interrotti, trad. it. di P. Chiodi, Scandicci (FI), La Nuova Italia, 1997, pp. 3-69.
M. HEIDEGGER, La dottrina platonica della verità (1940), in ID., Segnavia, trad. it. di F. Volpi, Milano, Adelphi, 1987, pp. 159-192.
M. HEIDEGGER, L'inizio del pensiero occidentale: Eraclito (1943), in ID., Eraclito, trad. it. di F. Camera, Milano, Mursia, 1993, pp. 5-119.
La Mostra
Canova / Rainer.
A cura di Julius Hummel
Museo Correr - Ala Napoleonica, Venezia
11 aprile - 6 luglio 2003
Catalogo Mazzotta, 30
(Testo di Arnulf Rainer)
L'artista
Arnulf Rainer (Baden, 1929) ha insegnato pittura all'Accademia delle Belle Arti di Vienna e ha ricevuto numerosi premi per la sua attività artistica. Tra le sue più recenti esposizioni: Kunstforum (Vienna 2000) e Gam (Bologna 2001).
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