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La regina di Roma: Cristina di Svezia e le collezioni reali Roma, Pal. Ruspoli
31 ott. 2003 - 15 gen. 2004
Cristina Del Ferraro
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 4 Novembre 2003, n. 346.
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Area Mostre

Nel 1654, in un periodo critico per l'Europa appena uscita dalla Guerra dei Trent'Anni (che aveva decimato sia cattolici sia protestanti), una regina indipendente e coraggiosa, nata luterana, decideva di abdicare al trono di Svezia per venire a Roma, in cerca di onori e privilegi.
Come ? Convertendosi al cattolicesimo, dando vita ad una corte piena di artisti, scienziati e letterati pronti a magnificarla in cambio della possibilità di dar vita ai loro progetti e sperimentare la loro arte.

Cristina di Svezia (1726-1789), discendente diretta di Gustavo Vasa, fu un personaggio importante e brillante nella Roma di Alessandro VII, capace di accentrare su di sé il meglio e il peggio delle cronache del tempo. La sua personalità, insieme a quella dei regnanti che la seguirono sul trono svedese, è ben delineata nella mostra che si inaugura a Roma a Palazzo Ruspoli, incentrata sulle collezioni Reali raccolte dai Vasa durante il XVII-XVIII secolo. Un collezionismo che è lo specchio dei gusti e delle mire politiche dei sovrani, Cristina in primis. Già col bottino di Praga, razziato dai generali svedesi durante il sacco del 1648 ai danni di Rodolfo II, la regina accrebbe la collezione che il padre Gustavo Adolfo II aveva accumulato sulla base delle vittorie inflitte a Massimiliano I. Quando partì da Stoccolma Cristina portò con sé le opere migliori, la splendida base sulla quale costruire quella che poi, in Italia, divenne una delle collezioni più ambite dopo la sua  morte. La passione per l'arte si riscontra nella qualità e nella spregiudicatezza con la quale acquisì molti capolavori durante i trent'anni di soggiorno nel nostro paese: la Venere e Adone di Tiziano, la splendida Danae del Correggio, Venere che piange Adone del Veronese sono solo alcuni delle tele esposte nella mostra romana che ben testimoniano i gusti raffinati della regina.
Numerose erano anche le sculture, purtroppo in buona parte non presenti, che vennero restaurate sotto la sua egida; così come gli ori, le ceramiche e gli arazzi che a profusione invadevano la residenza romana di Palazzo Riario alla Lungara, oggi Palazzo Corsini e sede dell'Accademia dei Lincei.

La "Minerva del Nord" che aveva accolto Cartesio nella sua corte svedese, raccoglieva ora attorno a sé i poeti dell'accademia letteraria - primo nucleo della futura Arcadia - vantava una lunga amicizia col Bernini, raccoglieva i classici greci e latini che costituiranno il vastissimo fondo Reginenses della Biblioteca Vaticana. Una personalità così esuberante e intellettualmente vivace nella Roma infervorata dalle lotte per il potere rappresentò persino l'ago della bilancia nei rapporti tra il Papato e gli altri stati cattolici; forse anche in virtù di questo, la sua stella riuscì a rifulgere senza troppi ostacoli da parte della Curia.

Ma la mostra organizzata dalla Fondazione Memmo ripercorre solo in parte il percorso di Cristina, mirando piuttosto ad esporre le collezioni reali della corona di Svezia fino al periodo di Gustavo III (1746-1792), vero promotore del gusto neoclassico in scandinavia.
Sono in mostra molti reperti provenienti dalle collezioni reali di Stoccolma come la Carrozza reale con la quale Cristina si presentò alla cerimonia per l'incoronazione, gli abiti, le armature e i vessilli di alcuni dei suoi discendenti e molti gioielli; tra i quali, dettaglio interessante, gli anelli fatti forgiare da Gustavo III dopo il colpo di stato che lo riportò al potere nel 1772. La personalità di quest'ultimo sovrano, il re-intellettuale appassionato di arte e architettura, viene messa in luce anche attraverso la ricostruzione della sua anticamera, di raffinata fattura e le opere della sua collezione tra cui Le tre Grazie di Rubens e La giovane domestica di Rembrandt.

Una mostra che si avvale di un apparato filologico e scientifico degno di nota, visto che i testi in catalogo si propongono come gli ultimi studi sul periodo d'oro del collezionismo svedese, quello tra Seicento e Settecento. Tutti coordinati dall'attività del comitato scientifico, i cui membri provengono dal National Museet di Stoccolma e dalle Kunglig husgerådkammaren, le Collezioni Reali tuttora molto attive. Un paese di grande civiltà e cultura come la Svezia - nonostante gli ultimi fatti che sembrano indicare il contrario - si offre ai nostri occhi attraverso lo sguardo estasiato di Cristina, prima e non unica viaggiatrice a seguire, come molti scandinavi nel tempo, l'istinto dell'avventura, dell'apertura verso l'esterno.
Negli stessi giorni sarà presentato un convegno alla LUMSA su Cristina di Svezia, in cui parteciperanno molti degli studiosi interessati ad approfondire le ricerche sulla figura di questa regina così anticonformista e coraggiosa. Un'occasione per scoprire una realtà che sembra distante ma che in realtà si propone come direttamente complementare alla nostra, nell'ambito europeo.
E per aumentare la curiosità e le competenze in merito, l'Ambasciata svedese in collaborazione con diverse realtà della capitale ha organizzato un Festival dal titolo Scopriamo la Svezia! Dalla fine di ottobre fino a gennaio potremo godere di mostre, rassegne cinematografiche e convegni che hanno come fulcro i rapporti tra Svezia e Italia, la cultura scandinava e gli artisti emergenti sulla scena svedese.




La Mostra

Cristina di Svezia e le collezioni reali
31 ottobre 2003 - 15 gennaio 2004
Fondazione Memmo
Palazzo Ruspoli - via del Corso, 418
Orario: tutti i giorni 9.30 - 20.30 tranne il sab. 9.30 - 21.30
Biglietto: Euro 8 intero; ridotto € 6; gruppi scuole € 4
Info: tel. 06 6874704

La Conferenza

Lumsa - Libera Università Maria SS. Assunta
conferenza - 4 novembre 2003
Via delle Vaschette, 100

Altre manifestazioni

KONST ! Svezia Extra - Ordinaria
Esposizioni di artisti contemporanei svedesi dislocate in varie gallerie della città
31 Ott. - 23 nov.
Svezia oggi - Luce e Linee
Mostra di design svedese
31 Ott. - 15 gen.
Prima che Ingmar diventasse Bergman
Mostra su manoscritti, inediti e cortometraggi di Bergman
31 Ott. - 16 nov.
Palazzo Fontana di Trevi - via Poli, 54
Nuovo Cinema Svedese / retrospettiva Ingmar Bergman 31 Ott. - 4 nov. /  5 - 30 nov.
Sala Trevi - Alberto Sordi - vicolo del Puttarello, 25

Links

http://www.swedenabroad.com/roma
http://www.palazzoruspoli.it
http://www.snc.it

Bibliografia essenziale

Christina. Drottning av Sverige - en europeisk kulturpersonlighet. Catalogo mostra Stoccolma, Nationalmuseet, 1966.

Cristina di Svezia. Scienza ed alchimia nella Roma barocca. Bari, 1990.

H. Giradus, In viaggio con Cristina di Svezia. Da Roma a Parigi, da Parigi a Roma. Roma, 1995.

Politics and culture in the age of Cristina. Acta from a Conference held at culture Wenner-Gren Center in Stockholm. May 4-6, 1995. A cura di M. L. Rodén, Stoccolma 1997.

T. Montanari, Il cardinal Decio Azzolino e le collezioni d'arte di Cristina di Svezia, in "Studi Secenteschi", 38, 1997, pp. 187-264.

Cristina di Svezia e Roma. Atti del simposio tenuto all'Istituto Svedese di Studi Classici a Roma. 5-6 ottobre 1995. A cura di B. Magnusson. Stoccolma, 1999.

Cristina di Svezia e Fermo. Atti del convegno internazionale "La Regina Cristina di Svezia, il cardinale Decio Azzolino jr e Fermo nell0arte e la politica della seconda metà del Seicento". Fermo, 3-4 ottobre 1995. A cura di V.Nigrisoli Wärnhjelm, Fermo 2001.






 
 

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