Nelle nobili stanze dell'Appartamento Barbo e nella sala del Mappamondo di Palazzo Venezia è possibile visitare, dal 16 novembre, la mostra di Oliviero Rainaldi, a cura di Danilo Eccher, direttore del MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma.
Una selezione di oltre 60 opere realizzate dagli anni Ottanta ad oggi: disegni, oli, sculture in bronzo, marmo, gesso e vetro, fino alle più recenti in cemento. Il curatore propone un aspetto poco conosciuto dell'artista-scultore che da circa 20 anni opera a Roma, una visione diversa e poliedrica dei soggetti rappresentati e dei mezzi che l'artista utilizza. Per chi conosce le opere di Oliviero Rainaldi, dalle sue numerose mostre personali sia in Italia che all'estero, avrà sicuramente modo di apprezzare anche questo diverso punto di vista.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Pastificio Cerere, ente rivolto alla promozione dell'arte contemporanea che ha sede nell'omonimo palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma, dove l'artista ha il proprio studio, e allestita fino al 22 dicembre, nel prestigioso Palazzo Venezia, già residenza papale e ambasciata della Repubblica di Venezia.
Oliviero Rainaldi è solito nominare le proprie opere per cicli tematici, invece di assegnarvi un titolo univoco: in mostra si potranno, quindi, vedere alcuni lavori della serie Gisant, ispirata alle sculture funerarie medievali in cui viene rappresentata una figura stesa; la serie Battesimi umani, che nasce da una rivisitazione dei primi 10 capitoli dell'Antico Testamento; le Conversazioni sul tema del rapporto fra uomo e donna; la serie Copia suggerita all'omonima dea romana simbolo della femminilità e dell'abbondanza; e il ciclo Santo ispirata al concetto di santità, religiosa e laica.
I lavori di Rainaldi sono caratterizzati dal candore del bianco, "da un non colore". Le forme appaiono essenziali, liberate dai particolari fisici per mostrarne il lato incorporeo, le figure seducono proprio per gli aspetti che non mostrano, per il silenzio e l'interiorità che esprimono. La luce mette in evidenza allusioni nascoste e accarezza la materia. È nella scultura che Rainaldi rivela la sua forza espressiva: i soggetti in gesso, in marmo e in bronzo trovano, nelle successive lavorazioni, i tratti progressivamente annullati: infatti, il dettaglio fisico scompare lasciando il posto all'enfasi dell'elemento spirituale e trascendentale dell'opera.
Di particolare rilievo sono le recenti opere realizzate con il cemento. Troviamo presente questo elemento materico nella storia dell'arte in molte opere cosiddette informali, specie degli anni Sessanta, usato spesso come supporto a sculture o ad installazioni o per figurazioni astratte. Invece nei quadri di Rainaldi assume un ruolo differente: rimane espresso l'elemento figurativo, sacro, ma la durezza del materiale con cui lo realizza, il cemento infatti, ne aggiunge una forza nuova. Un ritorno, concettualmente parlando, agli anni Ottanta, quando utilizzava il bitume per i lavori su carta.
Nei lavori recenti, presenti in mostra, vi sono anche due opere della serie Conversazioni, una in bronzo e una in vetro, che si ispirano al personaggio di Ofèlia nella tragedia Amleto di Shakespeare. Figlia di Polonio e innamorata di Amleto, si vede da lui respinta e, quando l'amato le uccide il padre, perde la ragione e si annega. Il suo mito ha affascinato poeti, scrittori e artisti che l'hanno sovente rappresentata parzialmente immersa nel ruscello, cosparsa di fiori e con i capelli fluttuanti nell'acqua. Le due sculture sono in antitesi fra loro: la versione in bronzo contiene al suo interno, in negativo, il corpo steso di una figura femminile coperta d'acqua, mentre la scultura in vetro, in positivo, raccoglie un corpo femminile e lo ricopre dei riverberi della luce che trapassano l'iridescenza del vetro.
Il catalogo della mostra, edito da Electa, contiene una poesia dedicata a Oliviero Rainaldi dal poeta Yang Lian, premio Flaiano nel 1999, inoltre vi si trovano saggi di Danilo Eccher, di Claudio Strinati (Soprintendente del Polo Museale Romano), di Vincenzo Paglia (Vescovo di Narni Terni e Amelia), di James Putnam (egittologo di formazione, prima responsabile per l'arte contemporanea al British Museum e oggi curatore indipendente che raffronta le opere di Rainaldi con l'arte egizia), di Joseph Antenucci Becherer (curatore per la scultura al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park nel Michigan, dove Rainaldi ha recentemente inaugurato una scultura in bronzo di grandi dimensioni), e una conversazione tra l'artista e la moglie, Cinzia Fratucello.
SCHEDA MOSTRA
Oliviero Rainaldi
a cura di
Danilo Eccher
Palazzo Venezia - Roma
Sala del Mappamondo e Sale dell'Appartamento Barbo
16 novembre - 22 dicembre 2006
Via del Plebiscito, 118 - Ore 10.00 19.00 - Lunedì chiuso
www.olivierorainaldi.net
Promozione di:
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano
Patrocini di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Roma
Catalogo Electa (Milano, 2006, edizione italiano/inglese)
Formato cartonato, cm 24x28
Pagine 212
Ill. a colori 150
Prezzo di cop. 45,00
Prezzo mostra 40,00
A cura di Danilo Eccher
Foto Claudio Abate
Testi di Danilo Eccher (direttore del MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di Roma)
Oliviero Rainaldi
Claudio Strinati (Soprintendente per il Polo Museale Romano)
Oliviero Rainaldi disegna
Vincenzo Paglia (Vescovo di Terni, Narni e Amelia. Presidente della Federazione Biblica Cattolica Internazionale. È dal 2004 Presidente della Commissione per l'Ecumenismo e il dialogo della CEI)
Un testimone della fede ricevuta e accolta
Joseph Becherer (curatore e Direttore per la scultura del Frederik Meijer Gardens and Sculpture Park, Michigan USA)
Verso il sublime: la scultura di Oliviero Rainaldi
James Putnam (curatore indipendente e scrittore di Londra, ha fondato il British Museum's Contemporary Arts and Cultures Programme nel 1999)
La scultura a rilievo di Oliviero Rainaldi e la sua origine antica
Oliviero Rainaldi e Cinzia Fratucello (storico dell'arte)
Conversazione
Yang Lian (poeta cinese di fama mondiale, ha vinto il premio Flaiano del 1999)
Il pensiero e la maschera per Oliviero Rainaldi
Organizzazione:
Fondazione Fastificio Cerere
www.pastificiocerere.it
BIOGRAFIA
Nato nel 1956 a Caramanico Terme, vive e lavora a Roma.
Studia all'Accademia delle Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova e poi a quella dell'Aquila con Fabio Mauri.
Dal 1975 lavora come pittore e scultore usando varie tecniche e materiali: olio, bronzo, gesso, marmo, terracotta, ceramica, mosaico, affresco. Fin dagli esordi le sue opere sono incentrate sulla figura umana analizzata attraverso diversi linguaggi.
Dal 2000 è insignito da Papa Giovanni Paolo II del titolo di "Accademico della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon".
Le sue opere si trovano in collezioni d'arte quali la Pinacoteca Civica di Ravenna, il Museo di Umbertine (Perugina), il Museo d'Arte Paolo Pini (Milano), il Frankfurter Kunstverein di Francoforte, il Kunstverein (Stuttgart), la Mezzanine Gallery, Metropolitan Museum (New York), la Galleria d'Arte Moderna di Cento, il Montana State University, il Polk Museum in Florida, la Collection du Château de Plieux (Toulouse), l'Istituto Nazionale per la Grafica, Calcografia di Roma, il Museo e Archivio di Artisti Abruzzesi Contemporanei di Pescara, il Museo Staurós d'Arte Sacra Contemporanea di San Gabriele (Teramo), la GNAM Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il Palazzo Municipale di Stoccolma, il "F. A. Grue" per la ceramica di Castelli (Teramo), la Collection Des uvers d'Art de l'Office des Nations Unies di Ginevra, il MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma, l'Ospedale S. Anna di Crotone, la Chiesa San Giuda Taddeo ai Cessati Spiriti (Roma), la Chiesa Santa Maria della Pace (Terni), il Museo del Vicariato di Roma, la Collezione del Ministero degli Affari Esteri "La Farnesina" (Roma), la Chiesa di Santa Maria degli Spiazzi (Terni), la Cappella della sede della Conferenza Episcopale Italiana (Roma), la Chiesa di San Giovannino (Terni), il Museo Diocesano di Terni Narni Amelia e il Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park (Grand Rapids, Michigan).
MOSTRE PERSONALI SELEZIONATE:
1976 Galleria Segno Grafico, Venezia; Galleria La Stamperia, Livorno;
1987 Summae, Galleria Ugo Ferranti, Roma;
1989 Seelenwanderung, Galleria Il Ponte, Roma;
1991 Gisant, Galleria Enrico Gariboldi, Milano;
1992 Gisant, Galleria Il Ponte, Roma;
1994 Battesimi Umani, Galleria Annette De Keyser, Antwerpen; Battesimi Umani, Galleria Oddi Baglioni, Roma;
1995 Battesimi Umani, Galleria Gian Ferrari, Milano; New Monoprints, Berghoff-Cowden Editions, Tampa, Florida;
1996 Caduti, Galleria Dina Carola, Napoli; Caduti, Galleria Oddi Baglioni, Roma;
1998 Battesimi Umani, Galleria Nuova Icona, Venezia; Caduti, Galleria Galliani, Genova; Caduti, Galleria Annette De Keyser, Antwerpen; Caduti, Art Fair, Koln
1999 Caduti, Galleria Fabjbasaglia, Rimini; Santo, Museo Staurós d'Arte Sacra Contemporanea, San Gabriele, Teramo;
2000 Fallen, Andipa Gallery, London; Dono del mattino, Complesso di Sant'Andrea al Quirinale, Roma;
2001 Santo, Galleria De Foscherari, Bologna; Conversazioni, Il Ponte Contemporanea, Roma Rilievi, Studio d'Arte Pino Casagrande, Roma; Senza Titolo, video proiezione in collaborazione con Pippo Franco, Studio Lipoli, Roma; Conversaciones, Galleria Gianni Giacobbi, Palma de Mallorca; oliviero rainaldi infinito presente, galleria ellequadro documenti arte contemporanea, Genova;
2003 Oliviero Rainaldi. Disegni e sculture 1988 - 2003, Galleria d'Arte Moderna di Bologna Villa delle Rose, Bologna;
2004 Galleria Annette De Keyser, Antwerpen; Conversazioni, Galleria De Foscherari, Bologna; Oliviero Rainaldi, Palazzo Bice Piacentini, Centro Arte Contemporanea, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno; Conversazioni, Il Ponte Contemporanea, Roma.
2006 The Tribute, Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park, Grand Rapids, Michigan; Oliviero Rainaldi, Palazzo Venezia, Roma
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