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Bianco come opportunità. Ristrutturazione di un appartamento nel “nuovo cuore” di Roma  
Gioia Rafanelli
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 14 Settembre 2011, n. 623
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Area Architettura

Nel quartiere Flaminio, nuovo polo di architettura moderna a Roma, in uno dei prestigiosi palazzi di inizio ‘900, l’architetto Lorenzo Pagnini progetta la ristrutturazione degli interni di un appartamento, riqualificandone l’aspetto in modo nuovo e più funzionale.

L’appartamento, di 70mq., affacciato sul cortile interno dell’edificio, presentava una planimetria regolare (fig. 2), con una disposizione di ambienti scandita dal percorso del lungo corridoio che portava alla zona notte, composta da 2 camere da letto, passando davanti all’unico bagno e alla cucina, e ad un soggiorno nel volume separato. Gli elementi d’arredo erano molto semplici e datati; anche le porte e i rivestimenti dei vari ambienti ricordavano lo stile “anni ‘50” ormai, per quel contesto, da cambiare.

Il nuovo aspetto che l’arch. Pagnini dà all’appartamento è studiato anche con la committenza, una coppia giovane, con esigenze di ospitalità e funzionalità (fig. 3).

Si studia quindi un nuovo impianto planimetrico, caratterizzato dal grande volume che definisce la zona giorno e la zona notte e dalla parte in aggetto, ex soggiorno, detta “Jolly”, destinata a diventare stanza studio/guardaroba.

Lorenzo Pagnini ha voluto dare al “nuovo” appartamento una “nuova e moderna volumetria incastonata in una preesistente soluzione” (figg. 4 e 5).

Entrando dall’ingresso caratterizzato dal piccolo ambiente ribassato, si passa in quello che è il vero e proprio cuore della casa, il soggiorno.

Quello che risalta in tutto l’appartamento è il colore che l’architetto ha voluto dare all’intero progetto: il Bianco.

«Il Bianco è il colore su cui la committenza potrà sbizzarrirsi nel personalizzare il progetto» dice l’arch. Pagnini, «è quindi un’opportunità di arredare». «Io dò l’idea di base – aggiunge – ma con la possibilità poi di modificare l’ambiente». Il minimalismo, quindi, è estremo ma con una forte potenzialità di personalizzazione. Il Bianco diventa la base su cui porre la propria fantasia.

Questo tema è anche sottolineato dalla scelta dei rivestimenti delle pareti opposte alle finestre, in gres chiaro, opaco, materico.

La caratteristica di questo progetto è la scansione degli ambienti sottolineata dalla differente quota dei soffitti. L’architetto ha voluto sottolineare le zone del soggiorno con diverse altezze di soffitto. Entrando, infatti, si ha la percezione di un ambiente che va a mano a mano aprendosi verso la parte del divano, sul fondo; un cono visivo che aiuta la prospettiva.

Stesso linguaggio si trova nella stanza “jolly”e nella camera da letto (fig. 6)

Anche qui la parete in gres opaco chiaro dà all’ambiente un senso di materalità e spezza il bianco evanescente riflesso sulle pareti intonacate.

L’illuminazione è studiata in modo da conferire un aspetto etereo, bianco, quasi futuristico a tutto l’appartamento (fig. 7).

Per esaltare questo linguaggio, l’architetto ha utilizzato dei pannelli di membrana plastica per coprire le luci; questa soluzione aumenta l’idea di evanescenza anche perché non crea ombra evidente.

I termo-arredi sono stati scelti di forma grande e rettangolare per dare continuità alla sagoma del pannello illuminante e spezzare la linea continua data dai pannelli di rivestimento in gres sulle pareti.

Opposto alla tematica evanescente, ma senza volersene distaccare, è il tema che l’architetto ha voluto dare ai bagni. Li definisce “grotte artificiali”, tecnologia moderna  anche nelle rubinetterie e materiali (figg. 8, 9 e 10).

Le due stanze da bagno si differenziano del tutto dal resto della casa, e offrono, con il loro color tabacco, una zona di completa intimità e relax. Le textures dei rivestimenti giocano su forme geometriche di diverse dimensioni che variano a seconda delle pareti d’appoggio: pannelli in gres da 60 x 60 sui pavimenti a tessere di mosaico 2 x 2 nelle pareti.

L’illuminazione invece è in perfetta continuità con quella della zona giorno e letto. Il pannello crea la luce diffusa anche in questi ambienti molto scuri.

La quantità di luce che viene riflessa sulle pareti dell’intero appartamento, la scelta dei materiali e la loro giusta apposizione danno a questo ambiente la luce che per la sua esposizione interna al palazzo non avrebbe. Gli arredi scelti, in forme e soluzioni, continuano il linguaggio di modernità e minimalismo che l’architetto Lorenzo Pagnini ha voluto sottolineare, dal disegno alla realizzazione.






LA SCHEDA DEL PROGETTO

PROGETTISTA
Arch. Lorenzo PAGNINI

INDIRIZZO
Via Flaminia, 287, Roma

COMMITTENTE
ISABELLA DE PAOLA

IMPRESA ESECUTRICE
COOPERATIVA NEW HOUSE

FOTOGRAFIA
FEDERICO ZAZA

IMPORTO LAVORI
120.000 euro

REALIZZAZIONE
MAGGIO 2011
















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Fig. 1


Fig. 2


Fig. 3


Fig. 4


Fig. 5


Fig. 6


Fig. 7


Fig. 8


Fig. 9


Fig. 10




Foto cortesia Lorenzo Pagnini

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