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All monsters are Human
La pelle è la protagonista del lungometraggio di Eduardo Casanova, il tratto dominante che costituisce l'impalcatura di ogni inquadratura. Il film è l'evoluzione del
cortometraggio Eat My Shit (2015), già volutamente provocatorio, dove il sogno di quella bocca e di quella pelle da rivista sono la sofferenza di un diario di collage pubblicitari, miraggio di un selfie che la protagonista non potrà mai mettere in rete senza che venga censurato.
I personaggi deformi diventano elementi scenici e protagonisti di un teatro volutamente straniante, maschere dell'abbandono, della paura, del diverso, dell'alienazione
e sono riprese in tutta la loro verità. I protagonisti sono i freaks che, nonostante tutti gli eccessi del contemporaneo, risultano ancora taboo esattamente come avveniva nelle fotografie proibite che circolavano segretamente nellìOttocento Vittoriano.
Quelle forme a prima vista strane e sconvolgenti diventano in realtà tesoro di unìarmonia di delicatezza che immerge i personaggi in un immenso rosa che domina tutta la pellicola.
Il punto di partenza è sempre il rosa della pelle, ma le tonalità accese e la varietà di luce che porta la fotografia diventano sensazione di morbidezza per lo spettatore.
Quella pelle è quasi tangibile attraverso lo sguardo e costituisce il ponte per condurre lo spettatore al personaggio in modo epidermico: riesce a trasmettere la personalità di
ogni protagonista attraverso un profondo tocco cromatico.
I personaggi inquieti sono in realtà oggetto della curiositas e delle fantasie della gente comune, unico modo di trasformare, realizzare e appagare desideri nascosti.
Quella Wunderkammern nasconde però molto di più: ogni storia è un viaggio, una vita, un sogno e un dramma, una ragnatela di eventi che riconduce il filo del
gomitolo ad un'unica matassa. L'intreccio è l'insieme stesso delle relazioni che attraversano i personaggi facendoli non semplicemente incontrare, ma toccare, unire, pelle a pelle, carne a carne.
Grande è la presenza del corpo sulla scena che si pone come dominio umano, tipica manifestazione della forza e della pienezza del contemporaneo. Casanova dimostra di aver
capito la lezione dell'arte stessa dove la novità non va cercata, poiché tutto è già stato fatto, pensato, rivisto, reinterpretato, rivisitato, omaggiato.
Il regista presenta la sua verità e riesce a lasciare il segno. Non c'è compassione per i suoi personaggi, ma immersione completa nell'atmosfera che fagocita.
Il rosa, colore di tranquillità e della speranza, diventa - con questa visione - immediata associazione all'assurdo straniante. Non si tratta semplicemente di
sperimentazione sul timbro, ma sullo stravolgimento culturale della storia cromatica del rosa stesso. Solo Van Gogh era riuscito a riconvertire il significato del giallo nella
sua pittura.
Geniale.
PELLE (2017)
TITOLO ORIGINALE: PIELES
REGIA: EDUARDO CASANOVA
GENERE: GROTTESCO
PRODUZIONE: SPAGNA - DURATA: 77'
CAST: MACARENA GOMEZ, JON KORTAJARENA, CAROLINA BANG, ANA POLVOROSA, CANDELA PEÑA, CARMEN MACHI, SECUN DE LA ROSA, ELOI COSTA, JOAQUIN CLIMENT, JAVIER BÓDALO
PRESENTAZIONE: FESTIVAL DEL CINEMA DI BERLINO, SEZIONE PANORAMA
RICONOSCIMENTI: PREMIO SPECIALE JURADO JOVEN AL FESTIVAL DE MALAGA CINE EN ESPAÑOL
Sitografia
Eduardo Casanova, official website,
http://eduardocasanova.es/project/pieles/
A. De Luca, Eduardo Casanova e i suoi corpi diversi: ecco chi è il nuovo “enfant prodige” spagnolo,
“Ciack”, 26/03/2017,
http://www.ciakmagazine.it/edoardo-casanova-enfant-prodige-del-cinema-spagnolo/
J. M. González, Crítica: 'Pieles', de Eduardo Casanova, “Libertad Digital”, 12/06/2017,
http://www.libertaddigital.com/cultura/cine/2017-06-08/juan-manuel-gonzalez-critica-pieles-de-eduardo-casanova-82424/
M. Medina, 67 EDICIÓN DE LA BERLINALE, “El Confidencial”, 10 /06/2017,
https://www.elconfidencial.com/cultura/2017-06-10/pieles-eduardo-casanova-berlinale-macarena-gomez_1330011/
L. Pietroletti, Recensione “Pelle” di Eduardo Casanova su Netflix, “La scimmia pensa”, 20/04/2017,
https://www.lascimmiapensa.com/2017/04/20/recensione-pelle-di-eduardo-casanova/
G. Sambruna, Fare schifo: la morale rivoluzionaria del primo film di Eduardo Casanova, “Linkiesta”, 18/04/2017,
http://www.linkiesta.it/it/article/2017/04/18/fare-schifo-la-morale-rivoluzionaria-del-primo-film-di-eduardo-casanov/33825/
I. Viana, «Pieles»: la parada de los «monstruos» de Eduardo Casanova, “Playcine”, 08/06/2017,
http://www.abc.es/play/cine/noticias/abci-pieles-parada-monstruos-eduardo-casanova-201706081928_noticia.html
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