Canova e le spese per il ritorno delle opere da Parigi attraverso i documenti dell'Archivio di Stato di Roma
Festina lente: due incisioni dell'Hypnerotomachia Poliphili e la marca tipografica di Aldo Manuzio
La famiglia Capranica e il suo palazzo romano
In questo studio vengono messi in relazione la figura del cardinale
Domenico Capranica (1400 – 1458), il problema della sua creazione
cardinalizia, l'analisi storica e architettonica del palazzo in Roma,
l'inserimento del palazzo nel contesto urbano e la creazione
dell'Almo Collegio Capranica, fondato nel 1457 e ancora oggi una
delle più eminenti istituzioni ecclesiastiche dell'Urbe. La nobile
famiglia romana dei Capranica fu legata alla famiglia dei Colonna e
fece fortuna sotto il pontificato di Martino V. Domenico Capranica
fu un cardinale e umanista che influenzò molto la vita
ecclesiastica, contrastò la corruzione e, per Nicolò V, redasse un
memoriale per una riforma della Chiesa romana. Nel 1424 venne eletto vescovo di Fermo;
partecipò ai concili di Basilea e di Ferrara – Firenze. Fu vicario
generale della Marca Anconitana e più volte governatore di Perugia.
Si distinse per aver sventato, insieme al cardinale Bessarione, la
congiura di Stefano Porcari e per essere stato a capo della legazione
ad Alfonso V re di Napoli. Il problema della creazione cardinalizia
dipende, in massima parte, dalla pubblicazione del 1430; gli studiosi
di storia della Chiesa e di Diritto canonico sono divisi nel
determinare la data della nomina cardinalizia del Capranica. Pochi
anni prima della morte fondò il Collegio Capranica nel suo palazzo,
dove aveva raccolto una preziosa biblioteca di codici. Il palazzo
quattrocentesco sorge quasi al limite occidentale del rione Colonna.
Domenico da Sarteano, suo segretario, procuratore della Penitenziaria
Apostolica e abitante dello stesso rione, stipulò per conto del
cardinale i contratti di acquisto di case. Nel corso dei secoli il
palazzo ha subito numerose alterazioni, tra cui la costruzione di un
teatro al suo interno nel XVII secolo. Oggi ci appare completamente
modificato nella struttura originaria e nella proporzione
volumetrica.
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