LUCIA
SIGNORE ha conseguito la laurea triennale, con lode, in Storia
dell’Arte nel 2014 presso l’Università “La Sapienza” di Roma
con Stefano Colonna, presentando una tesi sul Jüdisches Museum
realizzato da Daniel Libeskind a Berlino.
Il
16 giugno 2014 ha pubblicato sul Bollettino Telematico dell’Arte
l’articolo Jüdisches
Museum Berlin: una “metafora architettonica”, poi
tradotto
in lingua inglese con il titolo Jewish
Museum Berlin: an “architectural metaphor” e
pubblicato sul BTA nel marzo del 2015.
Nel
medesimo arco temporale ha collaborato alla revisione del testo di
Ettore Janulardo, “Kounellis
– L’immagine l’ideologia”, GBE,
Roma, 2015 all’interno del quale figura anche una sua trascrizione
inerente una conversazione dell’autore con Bruno Corà e sempre sul
BTA ha pubblicato l’articolo Lo
spirito rivoluzionario di Gustave Caillebotte.
A
settembre 2015 ha preso parte al Corso propedeutico “Cercando
Canova”, in quanto assegnataria di
una borsa di studio elargita dall’Istituto Internazionale degli
studi su Canova e il Neoclassicismo presso Bassano del Grappa.
Ha
preso parte ad una serie di tirocini formativi:
tra
dicembre 2014 e marzo 2015, in collaborazione con la Sapienza Digital
Library, si è occupata della digitalizzazione di parte dei documenti
dell’archivio di Franca Rame e Dario Fo; tra ottobre 2015 e
novembre 2015 ha preso parte all’allestimento di alcune opere
presentate alla mostra Transformers
(11
novembre 2015- 28 marzo 2016) presso il MAXXI – Museo nazionale
delle Arti del XXI secolo e conseguentemente ha svolto la mediazione
culturale in sala; tra novembre 2015 e dicembre 2015 si è occupata
anche dell’allestimento di una mostra su Irene Brin e la Galleria
L’Obelisco presso il MLAC (Museo Laboratorio di Arte
Contemporanea), gestito dall’Università La Sapienza di Roma, in
collaborazione con la GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Ha
aderito al progetto promosso dalla Professoressa Antonella Sbrilli
per la partecipazione ad attività di mediazione, guida, laboratori,
eventi e reperimento di materiali in occasione della mostra che si
terrà al MACRO, 24
ore nell’arte contemporanea.
Al
momento fa parte, in qualità di tirocinante, anche di un progetto di
ricerca promosso dalla Sapienza
Università di Roma - Centro di Ricerca e Servizio – Digilab e da
una serie di musei partner per l’applicazione della VTS – Visual
Thinking Strategy, metodo
americano che si serve della Storia dell’arte come strumento
per il miglioramento di competenze in ambito scolastico e la
creazione di attività educative museali.
Nell’ambito
del progetto “Cassino si mostra”, mediante il quale viene
promossa l’arte contemporanea, si occupa della stesura di saggi,
recensioni o testi critici da leggere o esporre in occasione delle
inaugurazioni. Fino ad ora ha analizzato il lavoro di Alfredo Rapetti
Mogol, Viviana Faiola, Athos Faccincani e Giorgio Celiberti.
L’ultima
pubblicazione è un articolo inerente l’attività di un esordiente
artista, dal titolo L’horror
vacui cronologico di Federico Galeotti
sul blog diconodioggi (www.diconodioggi.com)
curato
dalla Prof.ssa Sbrilli.
Attualmente
è iscritta al corso di laurea magistrale in Storia dell’Arte
presso l’Università “La Sapienza” di Roma.