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"Prospettiva Genius Loci"
Presentazione della sezione romana di Italia Nostra
 
Viviana Normando
ISSN 1127-4883    BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, Roma, 11 luglio 2000, n. 20 (21 dic. 1994)
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L'anima di Roma, di 2000 anni fa, vive oggi attraverso le rovine della città...anche in quelle più abbandonate che comunque continuano a conservare quella sobrietà romana, permanendo ai nostri occhi nella loro essenza antica in una particolarissima dimensione di spazio e di tempo. Nella nostra città eterna, alcuni monumenti, mura, sono lì immobili , altri, invece, sono stati intaccati, distrutti e con il loro disfacimento viene meno quella Dignitas Romana, spirito del grande popolo da cui discendiamo.

È necessario andare contro ogni tipo di oltraggio nei confronti di questa Dignitas. Per questo fine è stata fondata nel 1957 la Sezione romana di Italia Nostra da G. Amati, M. Antonelli, M. Calvi, A. Cederna, E. Cervelli, C. Faldi, O. Francisci, I. Nunes, I. Insolera, S. Madonna, M. Manieri Elia, U. Quicici, T. Staderini.

I presidenti sono stati : Leonardo Benevolo dal 1960 al 1963, Tito Staderini dal 1963 al 1975, Giorgio Luciani dal 1975 al 1980, Antonio Cederna dal 1980 ad oggi. Maria Antonelli in un articolo "Italia Nostra per Roma, 35 anni di interventi ", scritto in "Italia nostra per Roma , 35 anni di attività 1957-1992", mette in evidenza, come ci suggerisce lo stesso titolo, alcuni degli interventi più significativi dalla nascita di Italia Nostra fino ai giorni nostri :

- Negli anni 57-59: Ponte Sisto, Villa Savoia, il Piano Regolatore.

- Negli anni sessanta: Villa Borghese, il Gianicolo, l'aurelia Antica, le Mura Aureliane, Villa Pamphilj, l'Audirorium, il Parco dell'Appia antica, i centri storici, il verde urbano, l'Antiquarium Torlonia, Villa Albani, le alberature stradali, l' area del Parlamento, villa Strohlfern, la Farnesina, la Via Prenestina, i Musei di Roma, il S. Michele, Palazzo Barberini, Capocotta, le ville di Roma e del Lazio, l'arredo urbano.

- Negli anni Settanta: il piano globale delle ville storiche e casali, il centenario di Roma Capitale, la didattica dei beni culturali nella scuola, il centro storico, l'Istituto del Restauro,, "Roma Sbagliata" e " le conseguenze sul centro storico" , Palazzo Venezia e altri musei, Ambiente e pianificazione del paesaggio, Villa Torlonia, Villa Carpegna, i servizi socio-culturali, l'uso e la tutela dei beni culturali, "Roma da fare- la partecipazione", il comitato paritetico stato enti locali associazioni per il centro storico, le istituzioni culturali prive di sede, i depositi dei musei, "Roma centro storico 1924-1970", la Carta dell'Agro, il bilancio dei Beni Culturali, l'equo canone, le biblioteche di pubblica lettura, Palazzo Poli, il "Tevere Scatenato", il parco dei Fori Imperiali, il museo delle Terme, il Mattatoio.

- Negli anni Ottanta: il piano pluriennale d'attuazione , i Monti Lucretili, Cappotta, il Palazzo della Sapienza, Uso e abuso degli edifici storici, la Carta dell'Agro, S. Francesco A Ripa, l'Antiquarium Comunale, gli orti urbani, l'ex istituto Massimo, l'inviolatella, il Parco di Vejo, il quarto Palazzo di Giustizia, il Soprintendente ai Beni Culturali Comunali, l'Acqua Traversa, il Porto Traiano, la Caffarella, il Casale Ghella, il piano per l' edilizia economica e popolare, il Parco del litorale, i "Buchi Storici" e Via Giulia, il verde di Aguzzano, la valle del Tevere Nord, i vincoli paesaggistici, le "aree irrinunciabili", le "aree libere" comunali, i due assessorati per le ville storiche, Castel S'Angelo, il pineto, "Roma inquinata: i monumenti", l'Articolo 81, la biblioteca di archeologia e storia dell' arte, i mondiali di calcio, la via Olimpica.

- Negli anni Novanta: le aree ed i servizi verdi, la valle dei Casali, l'Auditorium, la MaglianaVecchia, Palazzo Rivaldi, il programma per Roma Capitale, il piano dei parcheggi, il Museo delle Arti Decorative, la Cupola di S. Pietro etc..

Italia Nostra ha portato avanti, con vittorie e sconfitte, un programma di salvaguardia del nostro patrimonio comune. La presenza di Italia Nostra è stata fondamentale per la risoluzione di alcuni casi, in particolare, tra quelli suddetti: le destinazioni al pubblico del Parco dell' Appia Antica, l'acquisto del complesso di S. Michele, l' acquisto di villa Pamphilj, l' istituzione di due parchi regionali urbani, cioè il Parco di Aguzzano ed il Parco del Pineto, Villa Blanc salvata dalla demolizione, la foresta di Capocotta destinata alla lottizzazione acquisita dal Presidente della Repubblica, il riconoscimento del territorio di Vejo come area per il futuro parco regionale, il riconoscimento della valle del Tevere Nord come area di parco attrezzato e lo spostamento della Rai, il divieto di inserimento di edilizia moderna nel centro storico di Roma: i "buchi".

Significative per Maria Antonelli e -riteniamo- per tutti coloro che hanno apprezzato Italia Nostra e che sono indirizzati a valorizzarla, le parole di Antonio Cederna scritte alla scomparsa di Tito Staderini nel 1979: " Tito Staderini aveva un convincimento di fondo che deve stare sempre alla base della nostra azione : che i beni culturali ed ambientali sono un bene comune, che scopo finale della loro conservazione deve essere l'uso ed il godimento pubblico, che la loro tutela è una questione di principio e non ammette scelte discrezionali, che funzione di Italia Nostra è anche quella di sostituirsi ad uno Stato, ad un Comune inefficienti e dimissionari ".



	
 

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