Immaginate due artisti che una sera si ritrovano per lavorare
insieme sulla stessa opera, ognuno libero di aggiungere,
cancellare, manipolare il lavoro dell'altro. Immaginate poi che
gli artisti che collaborano siano tre, quattro o anche più,
riuniti in una sorta di happening creativo, ma senza la necessità
di essere tutti fisicamente nello stesso luogo, e che questa festa
dell'arte avvenga "al buio", quasi guidata dal caso, senza sapere
a priori quali altre mani interverranno nell'opera comune.
Tutto questo è PANIC, l'esperienza di net-art, arte in rete su
Internet, fondata circa un anno fa da un gruppo di giovani artisti
statunitensi. <<PANIC is fun, PANIC is experimental, PANIC is
net-art. To PANIC is to declare to the world: "I am">>, affermano
presentandosi. PANIC è <<The On-Going Live Image Exchange
and
Manipulation Festival of Hearts, Minds, Community and Fun>>.
In altre parole, un Festival artistico permanente all'insegna
della sperimentazione e del piacere di divertirsi. Una comunità di
<<net-linked visual souls>>, anime visive in rete, che si
riunisce
in un luogo virtuale per un gioco assolutamente libero di scambio
e manipolazione di immagini.
PANIC è iniziata nel gennaio '94 come evento singolo di una notte.
Le immagini provenienti da un locale notturno venivano trasmesse
via Internet ad artisti pronti a manipolarle con i loro software
di pittura digitale e "image-processing". Le immagini venivano poi
ritrasmesse al luogo d'origine e proiettate su monitor
tutt'intorno a chi ballava. L'idea era di deformare e mutare i
volti delle persone in tempo reale, quasi rigettarli in faccia al
pubblico, farne arte e anti-arte.
Da allora, PANIC è andato avanti. A volte in occasione di
concerti, raves, o anche parties telematici, ma soprattutto come
esperienza autonoma di artisti che si incontrano "on line" almeno
una volta alla settimana, di solito le sere dei week-end. <<La
pura endorfina del creare immagini è sovrana, ma c'è anche
l'idea
che ti stai collegando con altri individui mentalmente simili in
un ambiente senza volto eppure intimo. La mente è stimolata, i
sorrisi abbondano e ognuno è il benvenuto>>, spiega
il
principale promotore di PANIC, Ed Stastny, un ventitreenne di
Omaha (Nebraska) che viene dalle esperienze della musica punk,
disegnatore di comics horror e autore di video sperimentali.
Ma come si svolge in pratica una serata PANIC ?
Chi vuole collegarsi deve ovviamente disporre di computer, modem e
telefono, e di un collegamento Internet che consenta Ftp
(trasferimento di files). Collegandosi al computer della North
Carolina University (sito Ftp: sunsite.unc.edu; directory:
/pub/multimedia/pictures/OTIS/PANIC ) ogni autore può trasferire
dal proprio computer all'archivio PANIC su Internet la propria
opera codificata elettronicamente (di solito in formato Gif o
Jpeg). Si può trattare sia di immagini create elettronicamente,
sia di opere realizzate con tecniche più tradizionali, disegni,
fotografia o altro, e memorizzate nel computer grazie a uno
scanner. Le immagini nell'archivio PANIC possono essere prelevate,
sempre con trasferimento FTP, da un altro artista che intende
partecipare al processo creativo. L'opera, che a questo punto è "a
quattro mani", viene poi rimessa in circolo, è cioè
ritrasmessa
all'archivio PANIC, di nuovo a disposizione di tutti coloro che
sono interessati ad osservarla ed eventualmente manipolarla. Dopo
un'intera nottata di manipolazioni l'immagine finale e le varie
fasi della metamorfosi vengano archiviate definitivamente.
In PANIC non ci sono limiti alla creatività. Le immagini possono
essere di ogni tipo, ed è consentito rielaborarle o modificarle
liberamente, senza regole particolari, utilizzando tutti i mezzi
che si hanno a disposizione. Al limite, un immagine può essere
resa multimediale, arricchendola di animazioni, suoni o testi.
A fianco di PANIC ci sono però anche altre attività di scambio
e manipolazione di immagini dove l'elaborazione segue percorsi
particolari.
Il progetto EXQUISITE CORPSES segue le regole del gioco dada dei
"cadaveri eccellenti": io disegno la testa, tu disegni il corpo,
qualcun altro le gambe.
ZYGOTES sono invece bio-collage di parti del corpo. Il risultato
sono nuove creature buffe o spaventose secondo i casi, oppure
bizzarri "cubist photo-realisms".
GRIDS : griglie o reticoli, dove ogni partecipante crea un nuovo
tassello dell'opera collegandolo a quelli precedenti.
MASKS : il gioco infantile dei libri da colorare in versione
cyberpunk.
ARCANA : si creano illustrazioni per carte dei tarocchi.
OTIS , "Operative Term Is Stimulate", è il titolo generale che
comprende tutti i vari progetti di net-art, PANIC e altro ancora.
OTIS è una "galleria d'arte" su Internet aperta 24 ore su 24, ma
non è solo un "posto" elettronico per vedere l'arte: è
possibile,
anzi consigliato, partecipare, discutere, incontrarsi.
Per chi non si può collegare ad Internet, comunque, ho lasciato
alcune immagini prelevate da PANIC in area files di SPQR Bbs.
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