bta.it Frontespizio Indice Rapido Cerca nel sito www.bta.it Ufficio Stampa Sali di un livello english
La Convenzione UNESCO per la tutela del patrimonio mondiale naturale e culturale (La posizione dell'Italia)  
Cristiana Carletti
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 11 luglio 2000, n. 163 (15 febbraio 1999)
http://www.bta.it/txt/a0/01/bta00163.html
Precedente
Successivo
Tutti
Area Tutela

Un quadrato inscritto in un cerchio: questo è il simbolo che identifica tutti i beni facenti parte del Patrimonio mondiale naturale e culturale, la cui preservazione e conservazione è affidata all'intera comunità internazionale, affinché la loro bellezza possa essere ammirata anche dalle future generazioni Il concetto ha assunto veste giuridica per la prima volta in un documento di importanza universale, la Convenzione per la tutela del Patrimonio mondiale, entrata in vigore in sede UNESCO nel 1972: precipuo obiettivo di tale accordo è quello di garantire il pieno rispetto e la completa tutela delle ricchezze e dei tesori naturali ed artistici mediante l'azione sia individuale che collettiva delle nazioni in cui tali beni sono collocati. A partire dal 1972, 153 paesi sono stati chiamati ad assicurare la salvaguardia di 552 siti e luoghi di particolare interesse, dai templi ai centri storici, dalle aree naturali ai siti archeologici, dai singoli monumenti ai complessi, dai castelli alle grotte, montagne, paludi ed isole.

Ben precise sono le modalità di azione in base alle quali si procede nella identificazione, studio ed effettiva preservazione di questi tesori. Spetta innanzitutto al Comitato per il Patrimonio mondiale adottare le fondamentali decisioni in materia di scelta dei beni e dei siti da inserire nella Lista del Patrimonio mondiale, grazie anche all'assistenza di tre organizzazioni non governative, l'ICOMOS (Consiglio Internazionale per i Monumenti e Siti), l'IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione), e l'ICCROM (Centro Internazionale per lo Studio della Preservazione e Restauro dei Beni Culturali). Il Comitato è chiamato poi ad esercitare l'effettiva protezione dei beni inseriti nella suddetta Lista, anche mediante l'utilizzo dell'apposito Fondo per il Patrimonio mondiale (sostenuto dai contributi obbligatori degli stati membri UNESCO - non superiori all'1% del contributo stabilito per il finanziamento delle attività UNESCO - e dai contributi volontari di stati, organizzazioni e privati), fornendo pertanto un supporto di tipo tecnico e finanziario, qualora ciò si reputi necessario a che la salvaguardia di tali beni non sia mai messa in pericolo. Accanto al Comitato è presente, dal 1992, un altro organismo, il Centro UNESCO per il Patrimonio mondiale: esso ha il compito di organizzare le conferenze ed incontri previsti in calendario, di assistere gli stati membri nell'individuazione di siti da inserire eventualmente nella Lista e nella redazione dei rapporti sullo stato di conservazione dei beni già inseriti in essa (che dovranno essere esaminati ed approvati dal Comitato), di intervenire per la tutela di un particolare bene nel caso in cui si paventi una minaccia di danneggiamento, di informare ad ampio raggio in merito alle iniziative di cui l'UNESCO, ed in particolare il Comitato per il Patrimonio mondiale, si fanno promotori per garantirne la concreta tutela.

Quali sono i criteri fondamentali in base ai quali è possibile che un bene naturale o culturale venga inserito nella Lista del Patrimonio mondiale? Sussistono specifici criteri di selezione: un monumento artistico, ad esempio, può essere rappresentativo di una certa cultura ed aver influenzato la produzione artistica di un certo periodo storico mediante l'imposizione di un determinato stile architettonico, mentre un sito naturale può essere di particolare bellezza, o aver rivestito un eccezionale interesse dal punto di vista ecologico o biologico. Inoltre, se esso si presenta seriamente danneggiato, viene inscritto nella Lista del Patrimonio mondiale in pericolo, un secondo elenco più circoscritto rispetto alla Lista generale.

In Italia sono 27 i luoghi che fanno parte della Lista del Patrimonio mondiale depositata presso l'UNESCO (28 se si considera anche la Città del Vaticano):

1979 I dipinti parietali della Valcamonica
1980 La Chiesa ed il Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie con "L'ultima
Cena" di Leonardo da Vinci
1982 Il Centro storico di Firenze
1987 Venezia e la laguna
1987 Piazza del Duomo, Pisa
1990 Il Centro storico di San Gimignano
1993 I Sassi di Matera
1994 La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto
1995 Il Centro storico di Siena
1995 Il Centro storico di Napoli
1995 Crespi d'Adda
1995 La città di Ferrara
1996 Castel del Monte
1996 I Trulli di Alberobello
1996 I monumenti ed i mosaici di Ravenna
1996 Il Centro storico di Pienza
1997 La Reggia di Caserta con il parco, l'acquedotto di Vanvitelli, ed il complesso di San Leucio
1997 Le residenze della famiglia reale dei Savoia
1997 L'Orto Botanico di Padova
1997 La Cattedrale, la Torre civica e Piazza Grande di Modena
1997 Le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, e Torre Annunziata
1997 La Villa Romana del Casale
1997 Il Su Nuraxi di Barumini
1997 Portovenere, Cinque Terre, e le isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
1997 La Costiera Amalfitana
1997 L'area archeologica di Agrigento
1980 Il Centro storico di Roma, le proprietà della Città del vaticano in Roma, e San paolo fuori le mura.


 
 

Risali





BTA copyright MECENATI Mail to www@bta.it