Il 23 ottobre u.s. al Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale è stato presentato al pubblico il progetto vincitore del Concorso internazionale per il nuovo Centro Congressi Italia all'Eur.
Tra i sette finalisti del Concorso, indetto due anni fa dal Comune di Roma, la giuria presieduta da Sir Norman Foster ha scelto Massimiliano Fuksas, architetto romano, con esperienza più che ventennale di progetti europei.
In una sala completamente nera, due protagonisti a confronto: il plastico e brani di città raccontati per immagini, suoni, impressioni in movimento continuo, proiettati su due maxischermi.
L'azione creatrice dell'uomo sembra interagire con l'azione del Grande Creativo, l'uno è ispirato dall'Altro ... Fuksas guarda oltre "il tetto del mondo" e, nel gioco dinamico dell'invenzione, quelle immagini prendono corpo nella sua anima, fino a toccare le corde più profonde dell'inconscio, per poi tradursi in segni, colori, schizzi che man mano si trasformano fino a configurarsi in progetto.
Il gioco creativo dell'architetto, e di ogni vero artista, sta proprio nel riuscire a vedere quello che non c'è, cioè di trarre da ciò che esiste quello che servirà per progettare ciò che ancora non esiste e questo Fuksas riesce a fare, in piena libertà da schemi o metodologie rigide e convenzionali ... "Pensieri, parole, rumori, musiche, per fare emergere una voce dal di dentro, giusta o sbagliata ancora non importa, ma vera e assolutamente necessaria per dare avvio a un processo di reiterazione e di successive approssimazioni che sarebbe assurdo sterilizzare sin dalla nascita".
Nella sala successiva si è immersi in un'atmosfera inquietante: due corpi-sculture invadono lo spazio avvolti nella luce di wood
pannelli bianchi in successione, pendenti dal soffitto e distanti l'uno dall'altro, formano un tunnel amorfo a cui si contrappone, nello spazio antistante, la materia sottratta per formare il tunnel: si tratta di un'interazione materia, spazio, visitatore, in cui si incontrano e si scontrano pieni e vuoti, ciò che è e ciò che sarà, il pensiero e l'immagine, il significante e il significato. E questa performance trasmette con evidenza al visitatore il rapporto tra l'edificio e il suo nucleo centrale.
L'impatto è forte.
Si rimane sconcertati come lo si rimane di fronte al plastico e alle foto consegnate alla stampa.
Il progetto si presenta come un grande involucro parallelepipedo di 170 metri di lunghezza, 70 di larghezza e 30 di altezza. Nei lati lunghi, posti perpendicolarmente all'asse di Via Cristoforo Colombo (fig. 1), sono disposti i servizi (ascensori, scale di sicurezza, rampe, montacarichi, canalizzazioni per impianti di condizionamento e ventilazione) collocati tra due pareti parallele: quella interna di vetro trasparente e quella esterna traslucida con funzione di brise-soleil (fig. 2).
L'edificio si articola su più livelli con tre piani interrati con destinazione parcheggio, un piano seminterrato con spazi modulari polifunzionali e strutture mobili, la "nuvola" che si articola su più livelli e un piano uffici all'attico (fig. 3).
Le due facciate corte si fondono con il tessuto urbano tramite due piazze-diaframma tra interno-esterno. Il progetto risponde in maniera organica e funzionale sia all'esplicito invito contenuto nel bando di rendere il nuovo edificio penetrabile ai flussi pedonali urbani, sia alla concezione stessa degli spazi originari dell'architettura dell'Eur: spazi esterni concepiti per un osservatore chiuso in auto ed in movimento veloce, spazi interni come percorsi alternativi alla rigida struttura delle strade veicolari. Anche la volumetria (molto estesa a coprire l'intero lotto e piuttosto bassa), apparentemente estranea al monumentalismo scenografico degli edifici progettati e realizzati per l' E 42, in realtà racchiude un rispettoso rimando a molti dei progetti presentati all'epoca del grande concorso (fig. 4).
L'ingresso principale su Via Cristoforo Colombo è soprelevato e come sospeso tra cielo e terra; attraverso una grande vetrata si intravede la nuvola di teflon e acciaio, creata per ospitare le sale riunioni (di cui tre da 1500, 4000, 8000 posti), sale più piccole, foyers, caffè, ristoranti e l'auditorium da 2000 mq (fig. 5). La nuvola-contenuto è collegata al traslucido parallelepipedo-contenente tramite quattro passerelle per livello (due per lato); ogni livello, a sua volta, è interconnesso con l'altro da scale mobili (per maggiori dettagli sulle superfici e dimensioni degli spazi si rimanda alla scheda tecnica allegata).
All'esterno dell'edificio, e parallelo ad esso, un volume stretto ed alto ha funzione di albergo.
Questa complessa e articolata opera, creata come moderna struttura d'incontro e di comunicazione, consentirà a Roma di avere il primato in Europa nel settore del turismo culturale e di essere, a livello mondiale, altamente competitiva (attualmente Roma è al 27º posto e l'Italia al 6º).
SCHEDA TECNICA
PROGETTO
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CENTRO CONGRESSI ITALIA, ROMA EUR
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LOCALITA
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Roma Eur Italia
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COMMITTENTE
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EUR S.p.A.
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PROGETTISTA
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Massimiliano FUKSAS, architetto
Alessandro Casadei, assistant
Fabio Cibinel, assistant
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PROGRAMMA
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Spazio per manifestazioni
congressuali ed attività espositive per un bacino dutenza
di 10.000 persone: piazza, spazi commerciali, caffè e
ristoranti, parcheggi sotterranei
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SUPERFICIE LOTTO
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26.981 mq
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SUPERFICI EDIFICIO
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Spazi per gli eventi e di servizio: Tot. 23.320
mq
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Sala polivalente A
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8.000 mq
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Sala polivalente B
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4.000 mq
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Sala polivalente C
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1.500 mq
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Auditorium da 2000 posti
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3.500 mq
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Sale riunioni
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175 mq 140 mq 105 mq 70 mq 35 mq
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Deposito sale A
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800 mq
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Deposito sale B
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400 mq
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Deposito sale C
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190 mq
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Deposito Auditorium
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3.500 mq
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Deposito foyer connettivo
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770 mq
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Deposito sale riunioni
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133 mq
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Spazi di servizio: Tot. 8.900 mq
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Ristoranti
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2.330 mq
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Uffici
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2.490 mq
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Spazi commerciali
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3.300 mq
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Servizi alla persona
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780 mq
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Foyer, connettivo, aree servizio
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5.580 mq
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hotel
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11.880 mq
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TOT. LORDO GEN.: 49.680 mq
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Piazza sculpture garden
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4.840 mq
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Piazza daccesso centrale
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1.600 mq
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forum
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5.080 mq
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1° piano parcheggio interrato
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19.590 mq
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2° e 3° piano parcheggio interrato
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19.590x2 mq
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CUBATURA EDIFICIO
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225.000 mc
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COSTO DELLOPERA
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320 Mld
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CALENDARIO
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Concorso
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Febbraio 2000
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Inizio progetto
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Ottobre 2000
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Inizio lavori
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Ottobre 2001
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Consegna
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Dicembre 2004
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