Nel complesso di Santa Maria della Scala, sede dell'antico Spedale di Siena e precisamente nell'ultima stanza della Confraternita di Santa Caterina della Notte, tre anni fa venne rinvenuto un ciclo di affreschi monocromi con personaggi del Vecchio Testamento, opera di Benvenuto di Giovanni e Girolamo di Benvenuto, pittori senesi. Ora una piccola ma completa monografia di Cecilia Alessi, vale a dire il Quaderno numero 1 della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Siena e Grosseto, illustra magistralmente il ciclo di affreschi, offrendo un'adeguata cornice interpretativa, due brevi ma efficaci schede biografiche degli autori, la bibliografia ed un indice dei nomi.

La monografia è stata realizzata con un contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ed è edita da Ali edizioni di Asciano, Siena, che si distingue per aver utilizzato un corredo fotografico di prim'ordine ed una carta particolarmente pesante realizzando una pubblicazione raffinata. Il testo è bilingue italiano ed inglese a fronte per una diffusione internazionale dei risultati della ricerca.

Noti ancora nel Settecento, gli affreschi dello Spedale vennero successivamente scialbati ed oggi sono completamente inediti. Il corredo illustrativo testimonia la qualità del restauro effettuato. Intervallati da paraste all'antica, si spiegano le figure gigantesche, una per pannello, di Sansone, Aronne, Abramo e Mosè, dipinte da Benvenuto di Giovanni e dal figlio Girolamo di Benvenuto, nonchè un San Girolamo e il leone di un pittore senese della metà del Quattrocento di cultura post-sassettesca. Gli affreschi vanno datati tra il 1499 e il 1504.

La Alessi compie una lunga ricognizione delle opere connesse in qualche modo al ciclo, citando per esempio il ciclo di Vincenzo Tamagni con Eroi ed Eroine dell'Antichità dello Scrittoio dell'ex-ospedale di Santa Croce di Montalcino (Siena), le Storie di Enea Silvio Piccolomini nella Libreria Piccolomini del Duomo di Siena e soprattutto il ciclo monocromo di Francesco Di Giorgio con Storie della Vergine e Natività della Cappella Bichi in Sant'Agostino di Siena, fino alla parziale citazione della figura di Atlante di Francesco Di Giorgio nel Sansone di Benvenuto di Giovanni.

Benvenuto di Giovanni e Girolamo di Benvenuto sono artisti certamente poco noti, ma che hanno avuto una relativa fama nel campo della critica specialistica. Nel capitolo dedicato allo problema delle mani, la Alessi arriva a condividere lo scetticismo di Zeri in merito alla possibilità di separare gli interventi del padre da quelli del figlio, nondimeno l'autrice prende in esame alcune opere chiave della loro produzione per dipanare la matassa attributiva e delineare la fisionomia stilistica dei due protagonisti. In particolare la Crocifissione di Palazzo Barberini, che Berenson riferiva a Girolamo, Kanter a Benvenuto e nella quale la Bandera vedeva la collaborazione della bottega. La Alessi in questo caso propende per l'attribuzione a Benvenuto. Sempre a Benvenuto viene attribuita l'Assunzione della Vergine in collezione privata di Roma, riprodotta con una fotografia a colori prima del restauro.

Il testo, asciutto e stringato, ripercorre tutte le tappe salienti del percorso stilistico dei due autori del ciclo e diventa una tappa obbligata per chi vuole conoscere meglio questi due artisti senesi.

Il libro

Cecilia Alessi, La Confraternita ritrovata: Benvenuto di Giovanni e Girolamo di Benvenuto nello Spedale Vecchio di Siena. The Rediscovered Confraternity: Benvenuto di Giovanni and Girolamo di Benvenuto in Siena's Spedale Vecchio, Asciano, Siena, Ali edizioni, 2003.
Quaderni della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Siena e Grosseto, 1.
ISBN 88-88769-04-8
€ 28,00