Sembrano complementari la Galleria Civica di Modena e la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. Quando Paul Caponigro (Boston, 1932) esponeva in Emilia-Romagna, nel capoluogo piemontese si svolgeva la Biennale di Fotografia; quando si teneva Modena per la Fotografia, a Torino approdava la medesima mostra monografica.
Per cominciare, ci piace ricordare la suggestiva sonorizzazione dell'esposizione allestita alla Fif. Ambientale e nient'affatto invasiva, Sunflowers ideata da Slanting Project (Enrico Mariani) di Reggio Emilia - connesso allo storico club dalle tinte londinesi che è il Maffia - non è un complemento "d'atmosfera", ma un autentico ambiente sonoro che coadiuva la visione e la contemplazione delle fotografie in bianco e nero dello statunitense.
La sua prima retrospettiva europea è un'autentica antologica, che viaggia soavemente per mezzo secolo di scatti in bicromia, 137 opere selezionate dal curatore insieme all'artista. Un'occasione unica per ammirare il lavoro di un maestro della fotografia. Il suo percorso è iniziato al fianco di un insegnante senza pari, Minor White, nonché di amici e ispiratori quali Walter Chappell, Ansel Adams e Brett Weston. Fra i riconoscimenti, vanno ricordate le due borse di studio elargite dalla Guggenheim Foundation nel 1966 e nel 1975. D'altronde, la carriera artistica di Caponigro inizia assai precocemente, quando nel 1958 espone nella personale allestita alla George Eastman House di Rochester. Solo dieci anni più tardi, una monografica sarà presentata al prestigioso Moma newyorkese.
L'approccio di Caponigro alla fotografia è palesemente inattuale. Lungi dalla frenesia e dallo spettacolarismo di tanta produzione contemporanea, si concede rarissime comparsate pubbliche e con piglio monastico continua imperterrito a indagare, con le sue macchine, la natura. Subendo anche l'oblìo causato dalla dromocarazia del mondo moderno e abbandonando la fotografia per quasi un decennio 1. Walter Guadagnini, direttore della Galleria Civica modenese, parla a buon diritto di «adesione panica al dato naturale» 2, evocando un misticismo che rimanda alla scuola medioevale di Chartres 3.
La mostra opta per una suddivisione in "serie", le quali spesso raccolgono scatti anche molto distanti temporalmente gli uni dagli altri, ma che non per questo perdono un'unità tematica fortemente intrisa nella tecnica e nello sguardo costante di Caponigro. Sunflowers, per esempio, risale agli anni Sessanta (anche se è stata pubblicata per la prima volta nel 1974 in occasione della personale alla Washington Gallery of Photography). Le parole con le quali l'artista ne descrive la genesi valgono la pena di essere citate, a testimonianza di una intelligente ingenuità: «L'idea mi è venuta dalla semplice constatazione che il girasole esiste e io un giorno me ne sono accorto. [...] L'avevamo [scil. il girasole] sistemato in un vaso, e io lo guardavo. Dopo qualche giorno il girasole si è girato: adesso era lui a guardarmi, un pezzo di energia vivente, molto misterioso... [...] C'era qualcosa in quel fiore che generava in me diverse domande. Io lo interrogavo e lui mi rispondeva con un'altra domanda. [...] Per tre mesi non feci altro che mettere insieme girasoli, per fotografarli in interno e in esterno. [...] Poi fu il girasole a parlare» 4.
Note
1
Il termine dromocrazia, derivato dal greco «dromos» [velocità], è stato introdotto da Paul Virilio.
2
Le citazioni sono tratte dal catalogo della mostra. Poiché assenti dal testo, non si indicano i riferimenti di pagina.
3
Mi riferisco in particolare a Bernardo Silvestre (1100-1169 circa).
4
Le citazioni di Caponigro sono anch'esse tratte dal catalogo della mostra e provengono da un'intervista con Filippo Maggia realizzata il 27 aprile 2001 a Cushing (Maine, Usa), alla presenza di Walter Guadagnini. La conversazione audio è stata trasmessa il 12 giugno 2001 nel programma radiofonico Talking Pictures (Radio3 Suite, RAI Radio3).
La mostra
Paul Caponigro - Le forme della Natura
A cura di Filippo Maggia
F.I.F. - Fondazione Italiana per la Fotografia, Torino
www.fif.arte2000.net
In collaborazione con la Galleria Civica, Modena
29 ott. 2003 - 11 gen. 2004
Catalogo Edizioni Nepente, Milano, 50 in mostra, 54 in libreria
Testi di Paul Caponigro, Walter Guadagnini e Filippo Maggia
Link
"Art in Context" - pagine dedicate a Paul Caponigro ricche di immagini a buona risoluzione:
http://www.artincontext.org/artist/c/paul_caponigro/images.htm
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