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Meraviglie tecnologiche ! Herity e Nokia tutelano insieme il patrimonio culturale italiano  
Cristiana Carletti
ISSN 1127-4883     BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 19 Aprile 2005, n. 395
http://www.bta.it/txt/a0/03/bta00395.html
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Area Tutela

Come poter garantire che il nostro patrimonio culturale sia oggetto di una tutela concreta ?
Soltanto attraverso una adeguata, lunga e faticosa, opera di censimento che include necessariamente una valutazione dello stato di degrado in cui versano numerosi beni, straordinaria ed unica testimonianza del nostro passato, delle nostre tradizioni millenarie.

Nulla di nuovo: l'Italia, quale Stato contraente dei principali accordi e convenzioni internazionali adottate nel quadro dell'UNESCO, ha già operato in tal senso. Importanti siti d'interesse storico, artistico ed archeologico, preziose tele e sculture, complessi paesaggistici, fondi archivistici, sono inseriti nelle molteplici Liste UNESCO, prima fra tutte quella relativa al Patrimonio Culturale Mondiale, aperta nel 1972: un repertorio che ci fa scoprire quanti beni culturali italiani, in una assai ampia accezione, vi siano inclusi.

Tuttavia l'iscrizione in una Lista non è sempre sufficiente: è necessario approntare ulteriori strumenti e personale specializzato, chiamato a svolgere un lavoro di estrema delicatezza, che richiede sì professionalità ma anche una indubbia e "smodata" passione. Chi non si accorge delle condizioni di abbandono in cui si trovano tanti beni mobili ed immobili sul nostro territorio, non può contribuire fattivamente al loro recupero ed alla loro preservazione.

E si può affermare che l'impegno di Herity in questo ambito sia caratterizzato proprio da questa passione. L'Organizzazione Mondiale per la Certificazione di Qualità della Gestione del Patrimonio Culturale nasce nel 2003 per raggiungere un obiettivo ambizioso: creare un sistema globale di valutazione dei siti e complessi monumentali aperti al pubblico sul territorio italiano, oggetto di protezione dell'UNESCO in quanto già facenti parte della Lista del Patrimonio Culturale Mondiale. Contando su un team internazionale in cui sono rappresentati ben 15 Stati, Herity ha dato l'avvio a questo interessante e complesso progetto operando quale intermediario tra proprietari e gestori dei beni e l'utente, informato delle caratteristiche del sito che intende visitare. L'aspetto più interessante del programma consiste nell'attribuire ad ogni monumento, museo, giardino, archivio o biblioteca il simbolo Herity: ciò significa esso soddisfa alcuni indispensabili requisiti, sotto osservazione per tre anni, che testimoniano un reale impegno di coloro che li possiedono e gestiscono nel conservarli e valorizzarli.

E il supporto di Nokia, leader mondiale delle comunicazioni mobili e, in questo contesto, azienda che conferma il suo interesse e la sua serietà nel promuovere iniziative di portata sociale, si è rivelato strategico per due motivi: l'idea di dotare i valutatori Herity di utilizzare la Nokia Digital Pen, la Nokia Observation Camera ed il telefono cellulare Nokia 6650 per effettuare indagini e rilevazioni sul campo risponde all'esigenza di mettere a disposizione la tecnologia al servizio della tutela del patrimonio culturale italiano; ma, cosa ancora più importante, consente a noi tutti di poter conoscere attraverso quali fasi si procede allo studio di un bene, si verifica il suo stato, si promuove il suo restauro, lo si rende nuovamente fruibile a chi ama l'arte, in tutte le sue forme ed espressioni. Come ? Ancora una volta trasformando l'utente in navigatore: il sito sperimentale http://www.nokia.it/herity può essere considerato una finestra virtuale, nella quale sono reperibili foto, clip e note che riassumono il lavoro dei valutatori Herity e che possono essere inviati via e-mail o MMS, grazie alla tecnologia Bluetooth.

Acquisire immagini e dati, trasmetterli, mettersi in contatto attraverso la tecnologia per un unico obiettivo: la preservazione del nostro patrimonio culturale. Forse una comune responsabilizzazione, anche nella sua dimensione tecnologica, è la risposta che aspettavamo da tempo: dal passato remoto le antiche vestigia, dal futuro immediato gli strumenti che ci aiutano a tutelarle per gli utenti del domani prossimo venturo.




 
 

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