Michelangelo Buonarroti, come noto, non ebbe una schiera di collaboratori come Raffaello Sanzio, ma tra coloro che gravitarono intorno a lui campeggia come figura di primo rilievo Sebastiano del Piombo, pittore veneto che visse a Roma gli anni più importanti della sua vita artistica.
Senza dubbio la mostra che si è inaugurata il 7 febbraio a Palazzo Venezia in Roma, la prima monografica sull'artista, è riuscita a colmare la lacuna conoscitiva che impediva la lettura di Sebastiano come pittore di primo livello con una personalità autonoma rispetto allo stesso Michelangelo. La mostra romana riunisce in un unico spazio espositivo dipinti e disegni provenienti da luoghi diversi e lontani, offrendo così la possibilità di un confronto diretto e scientifico delle opere altrimenti impossibile.
Per quanto mi riguarda mi voglio soffermare solo su alcuni particolari degni di rilievo che potrebbero altrimenti passare inosservati.
SEBASTIANO E LA CERCHIA DI RAFFAELLO
Si è detto tanto in merito al sodalizio di Sebastiano con Michelangelo e alla sua rivalità con Raffaello, ma un quadro della mostra sembrerebbe gettare nuova luce su questo aspetto della vita del pittore, anche se il catalogo in merito tace. Mi riferisco al ritratto di Francesco Arsilli, dipinto che nel catalogo viene molto puntualmente analizzato da Mauro Lucco con un'angolazione stilistica e documentaria. Vale la pena di aggiungere alle notizie esposte da Lucco che l'Arsilli, medico e letterato di Senigallia (Ancona) si era stabilito a Roma dove rimase fino al 1527 fornendone uno straordinario spaccato culturale grazie all'impresa sua più nota, il De poetis urbanis, una rassegna dei circa duecento poeti e verseggiatori latini che popolavano la Roma di Leone X apparso in appendice ai Coryciana. Quest'ultima era una raccolta di poesie latine pubblicata a Roma nel 1524 e dedicata al prelato lussemburghese Johann Goritz, ma ciò che più conta curata dall'umanista sabino Blosio Palladio amico di Raffaello e di Agostino Chigi. Insomma la scelta di dipingere un ritratto di un uomo della cerchia raffaellesca sembra far tornare alla luce gli anni del sodalizio con Raffaello per gli affreschi di Sebastiano nella Villa Farnesina di Agostino Chigi e porre in secondo piano le diffidenze di Sebastiano nei confronti del Sanzio negli anni della Trasfigurazione, concepita vicino al Lazzaro di Sebastiano, tanto che lui temeva d'esser copiato (Vahland). Il ritratto di Arsilli dimostra dunque che nella realtà dei fatti Sebastiano era legato alla cerchia di Raffaello più strettamente di quanto si fosse finora immaginato.
IL CATALOGO
Si tratta di un catalogo di prim'ordine sia per la qualità tipografica che per la cura editoriale, nonchè per la dimensione e appropriatezza rispetto al corpus delle opere di Sebastiano.
I saggi del catalogo sono in ordine di apparizione: Sebastiano del Piombo e il Rinascimento a Roma di Claudio Strinati; Sebastiano del Piombo a Venezia di Mauro Lucco; Sebastiano e Raffaello di Kia Vahland; Sebastiano disegnatore di Paul Joannides; Dante, Sebastiano e Michelangelo: nuove riflessioni sulla Pietà di Viterbo; I ritratti di Sebastiano a paragone: pitture scolpite, elogi per immagini di Costanza Barbieri; L'influenza di Sebastiano sulla produzione figurativa postconciliare di Stefania Pasti; Sebastiano e il "gusto spagnolo" di Miguel Falomir; Aspetti della cultura critica di Sebastiano nel Cinque e nel Seicento di Kristina Herrmann Fiore; Berlino e Sebastiano di Roberto Contini.
Un piccolo neo del catalogo è nel fatto che nella scheda del Ritratto di Andrea Doria redatta da Roberto Contini non è stato registrato il mio articolo Il ritratto di Andrea Doria e l'Hypnerotomachia: precisazioni storico-biografiche, pubblicato nella rivista telematica "Rolsa - Rivista online di Storia dell'Arte", Dipartimento di Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 2006, n. 5, 17-10-2006. ISSN: 1724-7152 http://www.scriptaweb.it.
A discolpa della dimenticanza va il fatto che la rivista non è ancora inclusa nello spoglio dei periodici della Biblioteca Hertziana e che è leggibile solo con apposita password.
L'ALLESTIMENTO
Una cura particolare è stata dedicata all'allestimento scenografico ad opera di Luca Ronconi e Margherita Palli che utilizza un sistema di incapsulamento delle opere dietro una parete aperta a giorno in corrispondenza dei quadri da esporre. In pratica non è più possibile avvicinarsi all'opera senza scavalcare un alto gradino. Questo allestimento valorizza molto l'opera e permette un'efficace protezione contro eventuali vandalismi e disattenzioni dei visitatori.
L'illuminazione è a led a luce nascosta, doppia soluzione che permette al tempo stesso un notevole risparmio energetico e la protezione della retina degli spettatori.
LA DIDATTICA DE LA SAPIENZA
Alessandro Zuccari e Caterina Volpi, docenti dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" hanno illustrato il nuovo progetto pilota di natura didattica intrapreso dal Corso di Laurea Specialistica in Studi Storico Artistici della Facoltà di Lettere e Filosofia che consiste nell'affidare ad un selezionato gruppo di studenti del Corso una didattica per le scuole di elevata qualità scientifica connessa con la mostra, cosa non ovvia visto che purtroppo qualche volta la didattica delle mostre viene affrontata con una certa approssimazione da persone non sempre qualificate, talvolta addirittura da laureandi o laureati in Facoltà diverse da Lettere o Beni Culturali.
|