Quanto pesa sul futuro di Roma un progetto
come la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e dell’intera piazza del
Colosseo ai fini della tutela e valorizzazione dell’area archeologica centrale
?
A questa domanda e a molte altre
riflessioni su storia e conservazione dei Beni Culturali a Roma ha cercato di
dare un contributo il confronto proposto all’interno delle iniziative
della “VI Festa democratica di Roma”, dedicata a “Cultura e
Informazione” e ospitata nell’area del Parco Schuster di via Ostiense, presso
la Basilica di S. Paolo.
Ad aprire l’incontro Rita Borioni, storico dell’arte,
dirigente del Dipartimento Cultura PD, con un’introduzione sull’attualità
dell’iniziativa promossa dal nuovo sindaco di Roma, Ignazio Marino, che vede in
fase di attuazione la pedonalizzazione dell’area archeologica centrale. Sulla
base di un dibattito lungo decenni, legato al progetto “Cederna-Argan”, si pone
la questione della fruibilità del centro storico in un continuum con l’accessibilità e
percorribilità pedonale dei tratti dell’Appia Antica, almeno fino al VI miglio.
E’ in rapporto a tale condizione di “zona franca”, interdetta al traffico e
aperta a cittadini e turisti, che viene utilizzata ormai diffusamente la
definizione di “parco archeologico”, indipendentemente da ogni valutazione
tecnico-legale.
Su questo viene chiamata a
pronunciarsi Rita Paris,
Direttore della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma del
Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e dell’Appia, da anni impegnata nella
salvaguardia dell’Appia Antica con ruolo di direttore responsabile della tutela
e dei monumenti dello stato. - Che cosa intendiamo quando usiamo la parola “parco”
? - questa, in sintesi, la questione.
La classificazione internazionale (IUCN)
definisce, in base ad obiettivi di gestione ben definiti, diverse categorie di
aree protette, fra cui, per avere un quadro di riferimento, si riporta – in
questa sede - una lista di quelle adottate prevalentemente per la conservazione
della natura: 1) riserve scientifiche e
aree wilderness, 2) aree in cui i processi naturali possono
svolgersi senza l'influenza dell'uomo, adibite alla conservazione della
biodiversità e a studi scientifici; 3) parchi nazionali e riserve, istituiti
per proteggere l'integrità ecologica di uno o più sistemi; 4) monumenti
naturali, aree caratterizzate da un elemento naturale o culturale di notevole
valore; 5) aree di gestione degli habitat e della natura, dove viene garantita la
sopravvivenza di specie rare o minacciate e di comunità biotiche; 6) paesaggi
protetti, in cui la popolazione umana e la natura si devono integrare in
maniera armonica; 7) siti mondiali della natura, aree considerate patrimonio
mondiale; 8) aree della Convenzione di Rasmar (1971), per la protezione della
fauna acquatica; 9) riserve della biosfera, aree che fanno riferimento al
programma MAB (Man and biosphere)
dell'UNESCO.
La Paris, pur nella scelta di sintesi dovuta alle
circostanze non specialistiche dello spazio destinato all’area dibattiti, ha
quindi posto l’accento sulle condizioni di tutela sperimentate nell’area
dell’Appia Antica, fondate sul mancato riconoscimento della particolare
specificità del parco presso la normativa attuale (Testo Unico dei Beni
Culturali e leggi connesse) che non consente in modo univoco l’azione di
tutela, per cui nell’area coesistono varie normative, di cui la più utile ai
fini della salvaguardia si è rivelata la legge cosiddetta “Galasso” (L.
431/85).
Successivamente ha
preso la parola l’architetto Francesco Scoppola, già collaboratore del Ministro Ronchey e Consigliere per le
Politiche Culturali dell’ex Sindaco di Roma Rutelli, che ha fatto riferimento
al lavoro di Cederna, sotto la cui presidenza è stato membro del consiglio di
amministrazione dell’Appia Antica, riflettendo sull’importanza del rapporto
“abitante/metro quadro” ai fini della vivibilità nelle grandi città.
Quindi si è passati al
contributo di Domenico Cecchini, professore di urbanistica, che ha ricordato la figura del
recentemente scomparso Vincenzo Cerami, collegandosi alle iniziative
giornalistiche (citate dalla moderatrice Borioni) di Cederna che, nel passato
auspicava, in avanguardia, la pedonalizzazione dei Fori Imperiali.
Il contributo
d’esperienza di Sabrina Alfonsi, Presidente del I Municipio, ha riguardato la piena collaborazione,
dei cittadini residenti e del Municipio, ai progetti di viabilità messi in
programma dall’amministrazione del neo Sindaco Marino.
A proposito del
dibattito in corso sui problemi della chiusura al traffico dell’area centrale
romana, del parco dell’Appia Antica e della pedonalizzazione dei Fori, dopo
aver ricordato la figura di Renato Nicolini, già Assessore alla Cultura del
Comune di Roma e creatore dell’estate romana, Ivana
della Portella, storico dell’arte
ed ex Presidente di Zetema, ha puntualizzato la centralità del concetto di
sostenibilità e fruizione delle iniziative, piuttosto che la sterile discussione prodottasi
sull’interdizione al traffico e sui problemi di mobilità scaturiti.
Ha concluso l’incontro
il senatore Walter Tocci,
che ha ripercorso le vicende della salvaguardia dell’area romana, in
particolare ricordando il ruolo dei passati sindaci Petroselli e Rutelli, alla
cui azione sul territorio ha potuto partecipare direttamente in qualità di
dirigente politico locale ed Assessore alla Mobilità, vicesindaco della giunta
Rutelli. Il senatore auspica un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, in
particolare del treno, quali mezzi in grado di raggiungere in pochi minuti
l’area del Parco dell’Appia Antica a partire dal centro storico.
La nuova giunta del
sindaco Marino ha ormai varato la sua squadra. Nel corso dell’incontro al Parco
Schuster, nessun riferimento è emerso nei confronti dei nuovi responsabili
dell’Urbanistica, ora Trasformazione Urbana (Giovanni Caudo) e della Cultura
(Flavia Barca).
All’iniziativa hanno assistito, tra gli
altri, in rappresentanza del “Progetto Quintilî”, la professoressa Amalia Margherita Cirio (docente
di Lingua e letteratura greca, Università ‘La Sapienza’di Roma) e il
professor Silvio Mario Medaglia (Comitato
Classici greci e latini dell’Accademia Nazionale dei Lincei), componenti del
Comitato Scientifico del progetto e l’archeologa Sonia Modica (PhD Università
‘La Sapienza’di Roma), curatrice della pubblicazione relativa, promossa dalle
associazioni Festina Lente -
C.I.R.S.A. e Italia
Antica.
Si auspica che nella giunta Marino la
dott.ssa Rita Paris abbia il meritato spazio che, in queste prime fasi, non le
è stato ancora tributato - stando alle indiscrezioni raccolte presso
osservatori del dibattito culturale romano- per non peggiorare il rapporto
della nuova amministrazione comunale con i poteri forti dei cosiddetti
“palazzinari”, che non hanno visto di buon occhio le dichiarazioni del sindaco
Marino, fornite in campagna elettorale, circa la limitazione delle aree
edificabili, oltre all’annunciata pedonalizzazione dei Fori Imperiali, in corso
di attuazione (primo atto previsto per il prossimo 3 agosto !).
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