27 artisti di diversa formazione e con linguaggi anche estremamente distanti si riuniscono sotto l'egida della nuova Galleria romana di Ermanno Tedeschi per dare vita al linguaggio comune della Terra Promessa, luogo ideale di convergenza degli opposti. Veramente semplice e bella l'idea alla base di questa Mostra che inaugura il terzo luogo espositivo di questo fecondo gallerista dopo i blasonati spazi di Torino e Milano.
Gli artisti sono tutti di alto livello, con punte di eccellenza.
Segnalo fra tutti l'italiano Valerio Berruti che con la sua Terra Promessa identifica il tema della Mostra in quello dell'infanzia perenne dell'umanità. Una stilizzazione sapiente che usa il contorno come linea di demarcazione di un figurativo discreto che sembra voler declinare i toni dell'arte povera a partire dall'uso dei materiali elementari come la juta, fino all'essenzialità dell'archetipo. Un'arte della poetica esistenziale.
Da Israele viene Menasche Kadishman, che ricorda la tavolozza carica di colore del Der Blaue Reiter, il Cavaliere Azzurro, da Marc a Macke. La pecorella sacrificale sembra attingere ai colori dell'arcobaleno biblico dell'Alleanza. Una pittura carica dunque di valori simbolici e reconditi significati, forse anche inconsci.
Simpaticissimo e molto Pop, David Reimondo, con la sua disincantata geopolitica "pret-a-porter".
Barbara Nahmad continua l'ormai affermatissima serie dei suoi ritratti con un severo anche se profondamente affettuoso Ben Gurion, presentato come padre della Patria, statista di Israele ricco di una fulgida storia. I volti della Nahmad sembrano affermarsi con un tono volutamente epico che riesce al tempo stesso a ricavarsi quella sommessa familiarità che ogni personaggio pubblico di successo aspira di ottenere.
Enrico Iuliano procede con un cauto ma deciso sperimentalismo. L'adozione di una tintura rossa nella fontanella carica la scultura di un pittoricismo insolito. Anche quest'opera ha forti valenze simboliche manifestate in modo discreto se non recondito attraverso un alfabeto iniziatico di matrice sapienziale.
Dunque in definitiva l'apertura di questa nuova Galleria d'Arte Contemporanea nel Ghetto di Roma è il sintomo positivo della grande crescita culturale della città, alla quale fornisce un importante e concreto contributo.
GLI ARTISTI
Michele Bella
Valerio Berruti
Nicola Bolaffi
Miriam Cabessa
Jessica Carroll
Giovanni Dalessi
Enrico T. De Paris
Enzo Forese
Tarin Gartner
David Gerstein
Tsibi Geva
Riccardo Gusmaroli
Debora Hirsch
Enrico Iuliano
Menashe Kadishman
Vardi Kahana
Minjung Kim
Raffael Lomas
Kazumasa Mizokami
Barbara Nahmad
Sharon Pazner
Alex Pinna
Tania Pistone
Nicola Ponzio
Tobia Ravà
David Reimondo
Galia Uri
LA MOSTRA
La Terra Promessa
Dal 27 Novembre 2007 al 27 Gennaio 2008
Ermanno Tedeschi Gallery
Via del Portico d'Ottavia, 7 - CAP 00186 Roma, Italia
Tel.: +39 06 45551063
E-mail: info.roma@etgallery.it
Sito internet: http://www.etgallery.it
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Fig. 1
VALERIO BERRUTI,
Terra promessa, 2007
Affresco su juta, 126 x 80 cm.
Fig. 2
MENASCHE KADISHMAN,
Sheep, 2007
Olio su tela, 80 x 60 cm.
Fig. 3
DAVID REIMONDO,
Earth Revolution, 2007
Fette di pane abbrustolite, 40 x 42 cm. (24 pezzi)
Fig. 4
BARBARA NAHMAD,
Ben Gurion, 2007
Olio e smalto su tela, 110 x 90 cm.
Fig. 5
ENRICO IULIANO,
Un'isola, una fontana, un dialogo, 2007
Cemento, vetro, acciaio, inchiostro, pompetta, 81 x 44 x 68 cm.
Fig. 6
ENRICO IULIANO,
Un'isola, una fontana, un dialogo, partic.
Fotografie cortesia di Stefano Colonna
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