Dal 1989 un numero sempre maggiore di artisti, riuniti attorno a Tania
Lorandi in spettacoli multimediali, mostre d'arte e pubblicazioni, studiano
"la scienza delle soluzioni immaginarie" inventata da Alfred Jarry.
Inizialmente furono otto artisti a fondare il "Collage de
'Pataphysique", Istituto volutamente Indipendente e Autonomo che si
autogestisce oramai da 20 anni, sfidando le leggi legate alle politiche e ai
mercati dell'arte che gestiscono la diffusione della cul/tura. Obiettivi
dell'Istituto: dare visibilità agli artisti parlando (non solo) di 'Patafisica,
collaborando (a volte in 100) a progetti collettivi con libertà creativa e
stilistica totale, per dimostrare che, anche in quell’ambito, l'unione - ma
sopratutto l'apertura mentale - fa’ la forza. Un motto per Membri e Membrane:
aderire tiene tanto dell’aderenza quanto dell’adesione. Incolliamocelo in
testa!
Nel 1885, al liceo di Rennes in Francia,
gira tra i liceali una saga scolaresca di nome "Les polonais",
redatta da Charles Morin, che ritrae in (...) modo satirico il professore di fisica M.
Hébert. Nel 1888 Alfred Jarry, che ha 15 anni, si iscrive al primo anno in quel
liceo e ne viene a conoscenza: sarà il primo stato del futuro "Ubu
Re" che conosciamo. Il 23 aprile 1893 "Guignol", pubblicato nel
mensile "L'écho de Paris", vale a Jarry un premio di prosa. In quel
testo fa dire a Ubu...«La
patafisica è una scienza che abbiamo inventato e il cui bisogno si faceva generalmente sentire». Guignol, Adelphi Edizioni, traduzione Claudio Rugafiori. Cinque anni più tardi, in Gesta e
opinioni del dottor Faustroll, Patafisico romanzo neo scientifico,
definisce la 'Patafisica più esplicitamente come «la scienza delle soluzioni immaginarie». Adelphi Edizioni, traduzione Claudio Rugafiori.
Anche per il "Collage de
'Pataphysique" l'input iniziale nasce sui banchi di scuola: attorno al
1975, durante una lezione di storia dell'arte del professore non ebete Guy
Vandeloise (storico, pittore e allora insegnante all'Accademia delle Belle Arti
di Liegi in Belgio), Tania Lorandi sente per la prima volta pronunciare la
parola "patafisica". Alcuni anni dopo il suo trasferimento in Italia,
Tania inizia a collaborare con sette artisti (Andrea
Alberti, Gianmarco Giovanelli, Maria Marini, Tea Massaro, Massimo Prestini,
Teresa Rota e Giovanni Zambelli) e decidono di cimentarsi nella Patafisica
con la mostra "Installazioni Patafisiche". Il 29 settembre 1989 nasce così, in modo informale,
il "Collage de 'Pataphysique", con l'impulso semplice e genuino di
collaborare allo studio e la diffusione della "Scienza" attraverso le
arti. Dal nucleo iniziale di otto artisti ne sopraggiungono di nuovi: poco
dopo, al Teatro Ossero di Treviso vede la luce "Da ossero a ossero per via
mare"; mentre a Bologna, nel maggio del '90, è il momento di
"Fabbrika Patafisika". Durante quest'ultimo intervento, Tania Lorandi
incontra The Big Bosse de Nage; si attaccheranno l'uno all'altra, a tal punto da
diventare inseparabili. Nel 1991 informano Enrico Baj del progetto di una nuova
manifestazione in un mattatoio, dove vogliono condannare l'arte a morte.
Per l'occasione, l'Imperatore
Analogico dell’Institutum Pataphysicum Mediolanense sottolinea l'antitesi
collegio/collage nell'introduzione che scrive per il catalogo a forma di slip:
viva la mutandazione ! Poco dopo The Big Bosse de Nage viene eletto Rettore
Immaginifico dell’Istituto e da allora si impegnerà a trasudare seriamente una
sostanza faustrollicamente appiccicosa.
È dunque inevitabile che il
"Collage" sia continuamente raggiunto da nuovi Membri e Membrane. Nel
1994 il CD'P si associa all'Institutum Pataphysicum Mediolanense per
organizzare a Milano la manifestazione "Chandelle Verte". Nel 1996
vengono riuniti Istituti di molti paesi in un "Gabinetto Critico" e,
per l'occasione, Tania Lorandi e Peppino Lo Magno traducono Il commentario utile alla costruzione
pratica della macchina per esplorare il tempo di Alfred Jarry, con
un’introduzione di Vincenzo Accame. Per l'occasione Enrico Baj scrive l'Enciclica "Pereat
Victoria" e nel "Courrier delle Sottocommissioni" del Collège de
Paris, Rémy Bellenger ricorda: "il
ruolo del Collage ? Federare gli istituti stranieri…". Da lì in poi le
loro manifestazioni vedranno collaborazioni internazionali. Nel 2001 la Società
Letteraria di Verona accoglie il CD'P per "Patafisicaccia", un percorso
multimediale in omaggio a Roberto Sanesi. La "Diplomazione" del 2002
si preoccupa di calcinare l'equivalenza piramidale delle aierarchie che regna
all'interno del Collegio di Parigi. Nel novembre 2003, per un un triplice omaggio a
Queneau, Baj e Blavier, il CD'P si riunisce con la mostra Raymond Queneau 1903-2003 a Villaverla in provincia di Vicenza. Nel
settembre 2005, per merito di Andrea Alberti, viene realizzata a Brescia la
mostra Dalla 'Patafisica all'Apatafisica
(Ontogenesi Patafisica e Interpretazione degli Umori) per la quale Tania
Lorandi scriverà (.......) il Manuale utile
al Buon Funzionamento del Corpo Patafisico. Per il centenario della morte
di Alfred Jarry vengono incollati patartisti da tutto il mondo attorno ad 1 stuzzicadenti X Jarry. Il 24 maggio
2008 è inaugurata una sede distaccata a Sao Paulo in Brasile: il "Décollage de
'Pataphysique" il cui primo staccato è Bruno Bontempo (Di/rettore,
Di/gital).
Dal mese di settembre 2009, passo dopo passo verrano ricordati gli avvenimenti e festeggiati i loro venti anni di esistenza con mostre e eventi. Si è appena conclusa un ultima diplomazione che vede i Membri e le Membrane superare i cento aderenti.
In tutti questi anni di manifestazioni, il
legante più potente che questo Istituto sia riuscito a creare è stato il
desiderio di riunire artisti di tutti i generi e stili in progetti ambiziosi,
senza aver bisogno dei soliti sostegni che troppo spesso condizionano le
proposte e dunque la libertà che gli artisti hanno riguardo alle proprie chance di possibili visibilità. Che
questi limiti siano richiesti dai tempi, dai mercati o mercanti, da galleristi
o da istituzioni varie che decidono al posto dei creatori quale deve essere la
"cultura" da diffondere al pubblico, risulta per il
"Collage" un’aberrazione. Una volta tanto (ed è il caso nell’Istituto)
sono gli artisti a scegliere liberamente. Da parte del CD'P è stato dunque
intenzionale diplomare artisti di tutti generi per provenienza stilistica e
formale, affinché traspaia nelle mostre un collage
vario di forme ed espressioni che vanno dal video alla performance, dall’opera più tradizionalmente pittorica alla
fotografia, dalla scultura ad opere di carattere più concettuale; tutto questo
per trasmettere l'idea di apertura e tolleranza, accoglienza e interesse verso
le molteplici espressioni artistiche altrui. Alla domanda se fosse la
'Patafisica ad accomunare i lavori è stato risposto: ... «abbiamo
sempre sostenuto la più grande libertà possibile e ciò che unisce i lavori è
l'autoironia che li pervade. A questa non è mai mancato l'aspetto più sociale e
"politico", messo in evidenza dalla nostra indipendenza e autonomia
da qualsiasi struttura, anche da quella del Collegio di 'Patafisica di Parigi.
Nelle nostre mostre non appaiono le solite icone come ubi o spirali; questa è
l'apatafisica ...»,
sottolinea The Big Bosse de Nage.
Ciononostante, grazie alla qualità e alla
quantità delle azioni realizzate, il "Collage de 'Pataphysique” è
riconosciuto da tutti gli Istituti del mondo, compreso il Collegio di Francia.
Forse, facendo bene i conti, è anche l'Istituto che fino ad ora, almeno a
livello di arti visive, è stato il più
attivo del pianeta.
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Membri e Membrane aderiscono fortemente al Collage de 'Pataphysique!
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Per maggiori informazioni consulta: http://collagedepataphysique.wordpress.com
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