L'effetto dell'immagine
estetica può diventare, approfondita in maniera sequenzialista,
esperienza emotiva rinnovata. Quando da una percezione globale
e immediata si passa ad una analitico-selettiva, mediata da
una sensibilità evoluta, si scorge immediatamente un'ampia
gamma di direzioni espressive spazio-temporali
che arricchiscono la sfera emotiva della visione.
Viene portata alla luce una possibilità
comunicativa, poco studiata ma immensa, legata, attraverso il
numero che c'è in tutte le cose, al principio
di sequenzialità espressiva.
Questo rinnovato universo comunicativo,
non è da inventare, né da costruire ex-novo, si
basa su una facoltà primordiale insita nell'organicità
della mente umana: la capacità di contare. Ossia l'organizzazione
percettiva spazio-temporale per numeri naturali. Quando parlo
di numeri naturali faccio riferimento ai concetti puri di unità
e successione del numero (O, OO, OOO) e non ai suoi referenti
simbolici nelle varie culture (uno, due, tre, oppure 1, 2, 3).
Questa funzionalità risulterà
più chiara pensando al processo analitico-selettivo (il
«contare» le varie parti dell'insieme e metterle
in ordine) che si attiva ogni qualvolta dobbiamo descrivere
a qualcuno o ricostruire, ad esempio con il disegno, una determinata
combinazione di forme e colori, indifferentemente si tratti
di elementi referenziali o estetici.
Siamo oggi all'inizio di un percorso che
porterà nell'arte, quale ulteriore esperienza espressivo-significativa,
l'elaborazione spazio-temporale.
Se il numero delle direzioni
spazio-temporali è illimitato, sono illimitate anche
le possibilità espressive di questo nuovo linguaggio.
Ogni cosa o evento racchiude una serie di emozioni e
significati spazio-temporali legati alla propria natura
sequenziale statica o dinamica. Attraverso il linguaggio sequenzialista
ci si presenta quindi la capacità di arricchire la nostra
sensibilità attraverso l'implementazione visiva: ieri
l'occhio contemplante (la referenzialità figurativa),
oggi l'occhio penetrante (l'immagine estetica) domani l'occhio
elaborante (il percorso spazio-temporale).
Gli elementari valori
linguistici spazio-temporali sono tre:
- l'effetto del singolo movimento spaziale
(e di conseguenza temporale)
- l'effetto del singolo movimento temporale
(e di conseguenza spaziale)
- l'effetto del percorso spazio-temporale,
combinato.
Quindi l'espressività dell'opera
d'arte sequenzialista sarà caratterizzata dalla
direzione spazio-temporale di ogni singolo elemento in rapporto
alla sua stessa struttura e dall'ordine spazio-temporale di
ogni singolo elemento in rapporto agli altri.
Aumenteranno così
le difficoltà di comprensione dell'arte, ma di conseguenza
si evolveranno quantitativamente e qualitativamente le possibilità
di espressione attraverso autentici valori artistici, capaci
di svelare nuovi mondi sensibili.
Da un lato l'intensità
della singola direzione, la sua alternanza nella «scelta»
spazio-temporale, l'eco dell'immagine compositiva o il prevalere
dell'elaborazione sequenziale; dall'altro la successione delle
singole direzioni nel grande percorso espressivo, e inoltre
i principi di unidirezionalità e pluridirezionalità,
cioè l'armonia o il contrasto reciproco fra le singole
direzioni, come pure il loro allontanarsi, convergere, opporsi,
e ancora il modo di trattare le singole elaborazioni in rapporto
alla Grande Elaborazione, di unire chiarezza e ambiguità
nella leggibillità spazio-temporale attraverso elementi
sequenziali formali, cromatici, materici, etc.
Le sequenze chiare e ambigue, la successione tra direzioni dominanti
diverse, la scelta di una determinata energia-informazione
sequenziale sulle altre, l'imporsi o il subordinarsi
di una o più direzioni, il loro intensificarsi o indebolirsi,
suggeriscono una serie infinita di possibilità espressivo-significative
sequenzialiste prima inesplorate.
Ci sono direzioni che si impongono
per la loro intensità percettiva, per il loro magnificente
e incontrastato movimento espressivo, altre che più sommessamente
si muovono inafferrabili, riecheggianti, ricche di spostamenti
e combinazioni emotive inesprimibili a parole.
Esaminiamo nel dettaglio
il concetto di «scelta» espressiva spazio-temporale.
Abbiamo due coppie di energie-informazioni principali:
1. la direzione verso
l'alto o verso il basso
2. la direzione in avanti o all'indietro.
La prima (fig. in basso
a sinistra) ha una valenza emotiva più intensa perché
veicola sensazioni estreme come l'elevazione, la gioia o la
caduta, lo sprofondamento; la seconda (fig. in basso a destra)
ha una valenza meno intensa perché veicola sensazioni
meno estreme come l'incamminarsi, il progredire o la contrarietà,
l'arretramento.
Con riferimento a queste
energie-informazioni principali, attraverso la mediazione
di coppie alternate, abbiamo ulteriori variabili espressive.
Tra l'alto e l'avanti una direzione espressiva
intermedia (fig. in basso), che porta in sé l'incisività
positiva del primo e la pacatezza positiva del secondo, sprigiona
una sensazione combinata di elevazione-avanzante
associabile alla forza, al coraggio, etc.
Tra il basso e l'avanti
una direzione espressiva intermedia (fig. in basso), che porta
in sé l'incisività negativa del primo e la pacatezza
positiva del secondo, sprigiona una sensazione combinata di
caduta-avanzante associabile alla debolezza,
alla sfiducia, etc.
Tra il basso e l'indietro
una direzione espressiva intermedia (fig. in basso), che porta
in sé l'incisività negativa del primo e la pacatezza
negativa del secondo, sprigiona una sensazione combinata di
caduta-indietreggiante associabile alla tristezza,
alla rassegnazione, etc.
Tra l'alto e l'indietro
una direzione espressiva intermedia (fig. in basso), che porta
in sé l'incisività positiva del primo e la pacatezza
negativa del secondo, sprigiona una sensazione combinata di
elevazione-indietreggiante associabile alla
fuga, alla reazione, etc.
Spostando più
o meno queste direzione intermedie verso
un polo o l'altro si variano, intensificandole o indebolendole
in maniera sottile e spesso inesprimibile, le rispettive emozioni.
Alterando la direzione associabile alla
forza, al coraggio, etc. si ha nel primo caso (fig. in basso
a sinistra) un'accentuazione emotiva (verso l'elevazione),
nel secondo caso (fig. in basso a destra) un'attenuazione
emotiva (verso l'avanzamento).
Alterando la direzione
associabile alla debolezza, alla sfiducia, etc. si ha
nel primo caso (fig. in basso a sinistra)
un miglioramento emotivo (verso l'avanzamento),
nel secondo caso (fig. in basso a destra) un
peggioramento emotivo (verso lo sprofondamento).
Alterando la direzione
associabile alla tristezza, alla rassegnazione, etc. si ha
nel primo caso (fig. in basso a sinistra)
un peggioramento emotivo (verso lo sprofondamento),
nel secondo caso (fig. in basso a destra) un'attenuazione
emotiva (verso
l'indietreggiamento).
Alterando la direzione
associabile alla fuga, alla reazione,
etc. si ha nel primo caso (fig. in basso a sinistra) un'attenuazione
emotiva (verso l'indietreggiamento), nel secondo caso (fig.
in basso a destra) un'accentuazione
emotiva (verso l'elevazione).
Esistono poi una serie
di ulteriori sfumature emotive in base alle infinite combinazioni
possibili tra le direzioni spazio-temporali esaminate. Nell'esempio
in basso vediamo tre variabili: la direzione AltoAvanti,
Alto-Avanti, Alto e Avanti,
associabili rispettivamente a sensazioni di forza, di miglioramento,
di sorpresa.
Infine tutte le possibili
direzioni spazio-temporali espressive sono idealmente comprese
e trovano la loro «completezza» nel Senso
Orario/Antiorario.
E nelle loro innumerevoli
e differenti combinazioni significative.
Per concludere, facciamo
un esempio pratico. Nelle immagini in basso analizziamo la
«lettura» dello stesso soggetto attraverso tre
approcci differenti: la prima figura a sinistra rappresenta
- nell'interpretazione figurativa - un colletto, la seconda
a destra è l'interpretazione astratta del medesimo
soggetto. Le altre sei figure evidenziano l'approccio sequenzialista
attraverso la «scelta» di alcuni dei possibili
percorsi spazio-temporali espressivi legati alla conformazione
del colletto.
A
chi non sia prevenuto si presenta così un universo
multisfaccettato di accenti emotivi che, nella loro irripetibile
ricchezza e profondità, guidano la nostra anima verso
il regno di una superiore conoscenza sensibile.
Il sistema linguistico
qui esposto - in maniera schematica - non ha pretese di completezza
scientifica (anche perché, oggettivamente, oggi siamo
solo all'inizio di un percorso la cui fine è difficile
intravedere), vuole soltanto offrire un nuovo orizzonte di
possibilità espressive da esplorare, in aggiunta a
quelle già acquisite dalla nostra coscienza.
Tutte queste sensazioni,
dalle più univoche e intense alle più diversificate
e indescrivibili, agiscono su ognuno di noi sia in maniera
oggettiva (cioè percorrendo «canali» già
acquisiti) che in maniera soggettiva (cioè guidandoci,
attraverso successioni e percorsi inesplorati, verso gli angoli
più remoti della nostra sensibilità).
Se il «seguire»
queste energie-informazioni espressive lascia indifferenti,
non arriva a smuovere l'animo allora - come nel caso della
contemplazione referenziale e dell'interiorizzazione estetica
- occorre «aprirsi» a un processo di intensificazione,
di compenetrazione tra occhio, mente e cuore per arrivare
a emozionarsi, in maniera evoluta, delle ricchezze che questo
nuovo valore comunicativo, il «contare»
espressivo-significativo, porta in sé.
Per concretizzare quello
che abbiamo sviluppato in questo saggio - dall'aspetto schematico
all'applicazione creativa - si può fare riferimento
alle tre opere sequenzialiste qui riprodotte, che
per comodità di definizione classificheremo nelle categorie:
«frecce» (fig. 1), «numeri» (fig.
2) e «unità» (fig. 3), ognuna delle quali
- è bene precisarlo - veicola attraverso differenti
gradi di «leggibilità sequenziale» le proprie
peculiari direzioni spazio-temporali espressive.
fig. 1
Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Controcorrente.
fig. 2
Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Alla fine
del Tunnel, la Luce.
fig. 3
Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Tentativo
di Reazione.
N.B. Potete trovare maggiori
informazioni sulla ricerca artistica e parziali riferimenti
scientifici su: www.sequenzialismo.com
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