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Cinerea res  
Giuseppe Carrubba
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 22 Aprile 2011, n. 601
http://www.bta.it/txt/a0/06/bta00601.html
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Area Artisti

Bisogna essere visionari per testimoniare l'oblio, il dubbio in atto, il rapporto con l'idea del naufragio attraverso il territorio dello spirito e delle necessità, per comprendere il presente e interpretare il futuro.
Papotto con il suo linguaggio formale esprime la crisi e la povertà dell'uomo, con le immagini descrive frammenti, segni e indizi che rivelano le tensioni del potere e della politica non sostenibile; elegge la scultura come mezzo privilegiato di espressione che mediante il suo sviluppo raggiunge più direzioni e scardina il sistema linguistico, perché, al di là del concetto di energia che può emanare un'opera, l'elemento centrale è il suo movimento che ne documenta la trasformazione insieme alla molteplicità dei punti di vista.

La narrazione alterna astrazione e figurazione, sfuma ed emerge nella sua linea di confine, insieme all'iperbole delle forme, alla corrosione acida e fantasmagorica e determina uno spaesamento rappresentativo. Le figure sono strutture metafisiche della natura e del mondo, simbologie che emergono dalla memoria e dalla proiezione visionaria ed esoterica dell'artista, sono oggetti maieutici perché implicano una riflessione, la trasformazione di un comportamento attraverso l'esperienza e la conoscenza e richiamano liturgie visive e comportamentali.

La credibilità della forma è in rapporto all'idea; conoscere l'idea della forma vuol dire aderire ad una disciplina morale e spirituale per penetrare le relazioni spaziali e gli eventi formali dell'opera.
L'artista produce immagini attraverso una forza di pensiero precisa: pensiero e immagine sono in rapporto alla codificazione, mentre l'intelligibilità dipende dall'analisi, dalla possibilità di rielaborare letture linguistiche. Sentire il dolore del paesaggio e della natura e delle cose, confrontarsi con l'idea di non appartenere più alla natura secondo un rapporto antico e privilegiato: secondo Platone l'uomo era come una pianta celeste, simile ad un albero rovesciato le cui radici erano rivolte verso il cielo, mentre i rami verso la terra.

L'albero è un'immagine ricorrente nella poetica di Papotto e rappresenta una metafora antropologica e antropomorfica. Simbolo di una relazione analogica uomo-natura, in senso lato è l'immagine della rinascita di ciò che si rinnova in rapporto ai cicli della natura con sorprendente capacità creativa. L'albero è il simbolo della vita che radicata sulla terra segue l'ascesa verso una regione eterica.

Nella configurazione mitica è l'albero cosmico che rappresenta il centro del mondo e il concetto del sacro, e in rapporto al carattere rituale rappresenta l'idea della fertilità, della nascita, dell'iniziazione, della morte e della resurrezione. L'artista rappresenta dell'albero l'idea e lo mostra nudo nella sua struttura e nella sua perdita; attraverso un'azione liturgica lo solleva, senza radici, e crea una relazione dialettica con lo spazio circostante.

Gli alberi di Papotto sono gabbie di carta, strutture elaborate che imprigionano ed animano lo spazio, introducono il silenzio e la religiosità contemplativa.
La loro forma è sacro pensiero, simulacro e specchio, epifania poetica della materia ed estasi che si produce di fronte alle cose di questo mondo.
Se da un lato l'opulenza delle forme viene contraddetta dalla fragilità e dalla provvisorietà del materiale, dall'altro le immagini e i simboli evocano i simulacri del sacro e della natura e rimandano all'anima defraudata e alla negazione di se stessi, invitano alla riflessione e alla preghiera.
Cinerea res è un'installazione site specific che evoca l'assenza, il vuoto e il digiuno, e determina un ossimoro se rapportata all'ambiente che l'accoglie, un luogo dove si consuma il cibo, nutrimento del corpo.

I colori delle opere esposte - il bianco e il nero con le variazioni del grigio e delle terre - e i materiali - la carta, il legno, il carbone, il ferro e la cenere - descrivono un pensiero memoriale in rapporto al simbolo della vita mitico-religiosa di tutti i popoli della terra.
La poetica dell'artista, mediante il materiale virtuosamente trasformato, transita dal personale all'universale e stabilisce un valore che va oltre l'oggetto in sé perché si basa sul rapporto spirituale che richiede alle persone. L'artista unifica le sue forze fisiche e spirituali per arrivare ad un'integrità e un'etica che pone l'uomo al centro, in rapporto ad un sistema di arte e di estetica sociale e relazionale.

L'iperproduzione delle immagini nell'epoca della globalizzazione, se da un lato pone le basi per un linguaggio trasversale della contemporaneità, dall'altro determina una sovrapposizione senza limiti che ne riduce la necessità e il pensiero.
Solo attraverso la conoscenza si può stabilire il limite e la legittimazione di un pensiero o di un'immagine: in un mondo complesso e ramificato che si afferma nella mancanza di limiti esterni, l'uomo deve cercare il limite dentro se stesso. Una società alienata e narcotizzata dal massimalismo delle immagini e dalla logica del potere e del profitto rischia di nascondere e annebbiare le piccole storie e la natura delle cose.

La natura ed i bisogni degli individui quando avranno legittimità e potranno diventare storia e moltitudine ? Cinerea res racconta della vita e della morte, è un'idea per arrivare al cielo per sollecitare nell'uomo una riflessione ed una rivolta da cui far emergere le parole della possibilità.





NOTE

Il testo critico Cinerea res di Giuseppe Carrubba, insieme a De-Forme di Carmela Infarinato, è pubblicato nel catalogo del progetto Papotto segue Papotto, Pistoia, Settegiorni Editore, 2011.





LINKS

Luigi Russo Papotto
http://www.papotto.it/

Papotto segue Papotto, in "Exibart.com" - Comunicato stampa
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=103016

Giuseppe Carrubba, Luigi Russo Papotto. Bitumi - Ossimori, in "Bollettino Telematico dell'Arte", n. 537, 28 Settembre 2009
http://www.bta.it/txt/a0/05/bta00537.html

Settegiorni Editore
http://www.settegiornieditore.it/

Aoristò
http://www.aoristo.it/








Ceneri lignee

Fig. 1
LUIGI RUSSO PAPOTTO, Ceneri lignee, 2011
Foto di Andrea Bazzechi

Disarmonie

Fig. 2
LUIGI RUSSO PAPOTTO, Disarmonie, 2007
Foto di Andrea Bazzechi

Idea di un albero

Fig. 3
LUIGI RUSSO PAPOTTO, Idea di un albero, 2010
installazione
Aoristò, Pistoia 2011
Foto di Andrea Bazzechi

Tentata Restituzione

Fig. 4
LUIGI RUSSO PAPOTTO, Tentata Restituzione, 2010-2011
installazione
Aoristò, Pistoia
Foto di Andrea Bazzechi

Ascensione

Fig. 5
LUIGI RUSSO PAPOTTO, Ascensione, 2010-2011
Foto di Andrea Bazzechi



	

Foto cortesia di Giuseppe Carrubba

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