Quando ho incontrato per la prima volta Cinzia, pittrice poliedrica, sono rimasta subito colpita dalla sua immediatezza, dalla ricchezza delle sue idee e dalla rara disponibilità al
dialogo che ho scoperto in lei.
Questa donna dei nostri tempi si
è rivelata un vero personaggio: e che lo sia in modo così forte e incisivo è
provato da una sua singolare creazione artistica, in cui ama identificarsi e ironizzare
su se stessa: la divertente estrosa simpatica pacifico - rivoluzionaria Osvalda.
Osvalda, un autoritratto in forma
di elegante protagonista di fumetto d’avanguardia è l’invenzione più suggestiva e originale di
Cinzia, che sembra l’abbia creata per parlare di se stessa senza essere
autoreferenziale: infatti Osvalda mai si lascerebbe identificare con Cinzia, è
autonoma al cento per cento. Elegante dentro le poche linee in cui non soltanto
riesce a vivere, ma anche a colpire provocare coinvolgere chi la incontra
evocando il proprio mondo, è sempre in movimento verso mete che soltanto lei
conosce. E’ capace di cambiare abito e ruolo in una frazione di tempo così
fulminea che non quasi non si percepisce e questo fa delle sequenze che la
ritraggono un prezioso elegante brevissimo cartoon. Una vibrazione in più sul
tema, questo però non impedisce a Cinzia Mastropaolo di rivelare, nel ruscello
effervescente di Osvalde immaginarie, tante sfaccettature di se stessa,
autentici “personaggi nel personaggio”, destinati ad attirare ripetutamente
l’attenzione dello spettatore: e a farlo riflettere divertito sull’una o
sull’altra Osvalda o forse anche sulla personalità della pittrice. Cinzia ha
inventato il gioco di scoprire inediti folgoranti aspetti del suo modo di essere...che si moltiplicano
senza mai però rivelarla del tutto: e in questo disvelamento tanto particolare
di sè la pittrice, pur delineando rigorosamente uno “stile”, ama usare un
linguaggio che sempre si trasforma con rapide svolte e soprassalti cromatici.
Credo che il movimento e il
cambiamento siano una cifra espressiva di Osvalda e di Cinzia. E in questa
dinamica di gioco l’artista e il suo doppio, per il piacere di essere scoperte
e poi riconosciute, arrivano a celarsi
quasi fino al nascondimento. Non è facile infatti capire quale delle
tante Cinzie si celi nel personaggio di Osvalda quando, accennato in punta di
pennello con pochissimi tratti e in monocromia, si fa lieve come spuma del mare
o foglia mossa dal vento e, proprio perché appena accennato, diviene doppiamente incisivo. Alcune delle Osvalde
policrome ricordano addirittura i grandi Maestri della Pittura contemporanea,
senza che manchi una costante nota di novità: per esempio nel Trittico delle Osvalde e in Osvalda butterfly ho trovato un’eco del dinamismo e dei
colori di Toulouse Lautrec, in Multicolor
il segno deciso di Matisse, in “Con le ali” un puro cromatismo di memoria
futurista a linee vibranti e sfilacciate alla de Pisis: tutto riletto e
rivisitato con estro molto personale.
La fantasia di Cinzia non conosce
limiti: le sue Osvalde dai mille riflessi rappresentano, oltre che i variegati
aspetti della personalità della pittrice, alcuni atteggiamenti della donna
contemporanea con le sue rivoluzioni e le sue speranze, sempre in chiave di
sottile o proclamata ironia. Quest’ironia, dote rarissima in tempi di brutali
realtà sbattute in prima pagina e disumanizzate, non si lascia mai sopraffare
dalla malinconia. Cinzia Mastropaolo, in Osvalda, ha sognato se stessa colorata
e palpitante come una farfalla (O.Butterfly) e sempre fantasiosamente esplosiva
come un fuoco d’allegrezza nel cielo
di Roma antica. Viene spontanea una domanda: in che modo si può conciliare
questa gioia di vivere con la realtà in cui viviamo, minacciata da corruzione violenze
di ogni genere e prevaricazioni, abusi, incontrollabili ruberie, e conseguente
povertà - sofferenza di troppi cittadini
onesti? Dov’è qui l’orrore della solitudine che grava sull’umanità d’oggi?
Certo la gioia creativa di Cinzia non si concilia con un mondo non più a misura
d’uomo, ma è proprio questo a attirarci. Se ci lasciamo coinvolgere dalle
creazioni della nostra artista, lo sciame, o meglio la nuvola di Osvalde e i
paesaggi dell’anima invadono tutto, non ci permettono di ripiegarci su noi stessi
e neppure di riflettere… e finalmente possiamo liberarci dall’ansia e dalla pena di vivere almeno nel momento in
cui si realizza la “visione”.
I ritratti degli Evaporati, evaporandi e … quelli che non
vogliono evaporare stanno a dimostrare il saldo legame di Cinzia con la
realtà. Non contano le somiglianze: di fronte allo sguardo divertito dello
spettatore sfilano personaggi, non importa che abbiano un nome e cognome,
potrebbero essere l’avvocato, il faccendiere, l’inquilino arabo della porta
accanto, la signora romana che legge il giornale a Villa Borghese e infine… gli inconfondibili
politici! Così sfilano gli sguardi in tralice e le espressioni ammiccanti, un
po’acidule di quei volti a noi anche troppo noti che, però stavolta cercano di
non farsi riconoscere... come se il pennello e lo sguardo penetrante di Cinzia
li mettesse in imbarazzo. Tra l’allegro fantasticante della ritrattista e il
farneticante andante dei soggetti “ritratti” scintilla il
surreal-fantaumoristico “quid” tendente al nulla di fatto che vorrebbe essere
tutto. E’ forse, di volta in volta, il tema politico all’avanguardia (difficile
però indovinare, non lo so neppure io!), che puntualmente rimane in sospeso….
Così, grazie ai tocchi magistrali del pennello di Cinzia, finalmente I POLITICI EVAPORANO nei colori e coriandoli della
poesia... (meno uno che è troppo arrabbiato e non ha del tutto torto: potere
profetico dell’arte capace di anticipare il futuro!).
In questa serie la Mastropaolo fa
giustizia alle donne: averle attribuito atteggiamento fiero e dignitoso non
offende né irride l’ex ministra della Pubblica Istruzione…e la biondona (nel
catalogo alla sua sinistra) potrebbe appartenere con dignità a qualunque
partito. Il personaggio femminile più interessante è però una misteriosa L.B.2009 in nero che sembra apparire dal
passato, sorriso appena accennato sulle labbra, occhi tristi, espressione
inafferrabile … stile Madame Bovary.
Altro tema interessante, nelle
opere della Mastropaolo, è quello degli animali. I suoi preferiti sembrano
essere il cane e le farfalle, ma queste ultime sono presenti, insieme agli
uccelli, più nell’immaginario dell’artista che nelle sue opere. E qui credo di
aver intuito una differenza nell’approccio ai soggetti prescelti: il cane-lupo
sembra esprimere un approccio affettivo, gli uccelli e le farfalle una sintonia
sinergia al volo che affonda nell’inconscio di Cinzia: così, mentre il lupo è
delineato con il tratto forte e incisivo della presenza reale, gli uccelli e le
farfalle si lasciano evocare rimanendo nascosti (forse anche alla pittrice,
rientra nel gioco), per apparire all’improvviso senza dichiarare la propria
identità: in Misteri del 2009 una
preoccupante farfalla oscura danza o gareggia non-si-sa-dove con un angelo
farfalla dalle ali luminose, in Fantasy
2011 prende forma dall’indistinto un uccello fantastico e policromo il cui
unico occhio si delinea preciso tra le virgole e gli spumeggianti tocchi di
colore che richiamano colori e caratteristiche di molti esseri alati,
dall’uccello del Paradiso al colibrì , passando per il gallo o tacchino dai
rossi bargigli. Ma il momento più alto del rapporto di Cinzia con gli animali è anche quello in cui la sua
ironia va al di là di ogni altra espressione della sua arte: in Mi sento una bertuccia l’artista con
decisione fa nascere dal “ritratto” della scimmia un personaggio umano che è
lei stessa , voilà...il gioco è fatto! La Mastropaolo sovrappone al muso della
bestiola una specie di maschera, mentre delineando la lunga coda introduce, in
un secondo quadro a destra del primo, un nudo femminile lineare appena
accennato ma molto presente, che rivela una bella conoscenza della forma e
capacità di tracciare con un colpo di pennello tratti essenziali.
Se posso dare un consiglio a
questa effervescente pittrice la invito a non concedere nulla all’estetismo
fine a se stesso o a temi decorativi: la fantasia deve giocare sempre
liberamente ma anche lasciarsi imbrigliare da una poetica ragione che mette
freno ai suoi eccessi e la conduce al distacco dell’ironia.
Cinzia, che è seriamente impegnata nel proprio lavoro, fa bene però a non prendersi troppo sul serio: in
alcuni casi le sue opere possono far pensare ad un gioco: ma il gioco è
l’aspetto di lei che fa pensare. Si tratta di pensieri che tendono ad evaporare
insieme ai personaggi che li evocano ed emozioni impalpabili che vanno a
nutrire l’immaginazione anche a nostra insaputa. Cinzia-Osvalda ha predisposto tutto usando il
suo divertito pennello come una bacchetta magica!
Lasciarci coinvolgere dal gioco artistico di Cinzia, per noi che viviamo in una crisi al buio senza apparenti vie d'uscita, è una grande opportunità: meglio afferrarla a volo e, di quando in quando, restare sospesi in aria, leggeri come le stelle filanti e i coriandoli che l'artista getta qua e là per la gioia di vivere e di creare piuttosto che angosciarsi alle sconcertanti oscillazioni della politica che si alternano a tragiche vicende di cronaca sulle pagine dei quotidiani.
L'arte e la cultura hanno scritto le pagine più alte nella Storia del nostro Paese, non lo dimentichiamo. E, se non vogliamo perdere la speranza che, in un futuro non troppo lontano, la bellezza possa ancora salvare il mondo ... viviamo in pieno la gioia delle nostre ed altrui esperienze creative come fa Cinzia.
E questo per lei, in una società come la nostra, tristemente afflitta dalla consapevolezza del proprio tramonto, è già un grande titolo di merito.
NOTA BIOGRAFICA
|
fig. 11 Cinzia Mastropaolo al lavoro
|
Cinzia Mastropaolo, molisana, ma
col cuore anche in Abruzzo, è pittrice e scrittrice. Si è occupata a lungo di moda, ha esordito
con i ritratti ad olio e schizzi veloci,
sempre con l’idea di comporre delle “serie pittoriche” che narrino le umane
vicende e l’umano sentire. Da qui nascono i ritratti dedicati ai politici
italiani dal titolo Gli evaporati, gli evaporandi e color che non vogliono
evaporare, o la serie dedicata al sisma d’Abruzzo Il battito veloce del
cuore, o ancora Dedicato alle donne. Il suo ultimo lavoro è Animaluomini
e quello che ha già iniziato In cerca di flora umana. Come tavole da
leggere ... un po’ come il suo libro Disobbedire al clan un piccolo affresco a 360 gradi sull’umanità
contemporanea. Partecipa con piacere a
molti progetti di mailArt e realizza libri artistici, o cataloghi
artistici, dove lei stessa interviene sul libro facendo dello stesso un’opera
numerata. http://ww.cinziamastropaolo.com
fb Osvalda. Osvalda è l’alter ego di Cinzia, un singolare personaggio da
lei creato che la ritrae nelle sue molteplici sfaccettature e nei “colori” della sua esperienza d’artista
ed è anche un’ironica icona della donna contemporanea.
COLLETTIVE
2009 Ovindoli (Aq), Cioccovindoli.
2009, Riccione
(Rn), Palazzo del turismo, Io voglio pace, amore e rispetto (progetto di
mail Art). 2009, Rocca di
Mezzo (Aq), Festa del Narciso, Mascheroni delle 99 cannelle di Aquila (performance, realizzazioni in
cartapesta). 2010, Adrano (Ct),
Albenga (Sv), Taormina (Me), Artefestival. 2010, Battipaglia
(Sa), Dolce vita d'artista (estemporanea on the road). 2010, Bologna -
Arezzo, Biennale d’arte contemporanea italiana. 2010, Cervia (An),
Castelli di Arcevia, International Art Festival (mail Art). 2010, Montegrotto
Terme (Pd), Palazzo del Turismo, 51 artisti per Michael Jackson. 2010, Napoli, Palazzo
Merolla, I Biennale del Libro d’Artista. 2010, Pontedera
(Pi), Carrozzeria Rizieri, L’aria finalmente libera. 2010, Roma,
Acrobax, Non è solo la TV (installazione). 2010, Roma, Chiesa
degli Artisti, Souvenir Mania. 2010, Roma,
Fonderia delle Arti, Il filo dell’acqua. 2010, Roma, Mostrarti, 7/2.
5 artisti a confronto. 2010, Roma, Sinergy Art
Studio, Sinergie. 2010,
Roma-Lamezia, Acrobax, Be yourself (installazione). 2010, Roma, MostrArti,
Lubiana (Slovenia), Università di Lubiana Crnomelj (Slovenia), Galerija Laterna, Trentapertrenta Nove- cento. 2010, Rovere (Aq), La madonna rock delle nevi
(installazione). 2010, Senorbì
(Ca), Artprize, Trexentart. 2010, Soriano nel
Cimino (Vt), I Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee, La città e
l’umano. 2010, Tivoli (Rm),
Scuderie Estensi, La città dell’arte. 2010-2011, Buenos Aires, IV Biennale d’arte contemporanea. 2010-2011, Napoli, Officina
Creativa Lineadarte, VentiPerVenti. Mostra Internazionale del piccolo
formato. 2010-2011, Roma,
Galleria “Vittoria”, via Margutta, Shopping bag. 2010-2011,
Treviso-Padova, I Biennale Internazionale Libro d’Artista. 2010-2012, Milano,
Microbo.net. 2010-2012, Vercelli, La
poesia degli Artisti. 2011, Assisi (Pg),
Palazzo del Monte Frumentario, May in Art. 2011, Avezzano,
Palazzo Corradini, Az Contemporary Art, 150 anni di tricolore. 2011, Bacoli (Na),
Fefe'farte, La realtà delle metropoli. 2011, Bomarzo
(Vt), Palazzo Orsini, Nel mezzo del cammin ... mi ritrovai nel XXI secolo.
2011, Fabriano (An),
Giardini del Polo - Roma, Atelier degli Artisti, Ridateci la terra. 50 paventapasseri scendono in piazza (installazione). 2011, Firenze, Galleria
Civico 69, EmozionArti. 2011, Napoli, Officina
Creativa Lineadarte, VentiPerVenti. Mostra Internazionale del piccolo formato. 2011, Roma, Coronari 111 Art Gallery, Mostra – Premio
Town Urban Art Show. 2011, Roma, Fonderia
delle Arti, Fuori dal guscio. 2011, Roma, Galleria
degli Artisti, 150 Souvenirs d’Italie. 2011, Roma, Palazzo dei
Dioscuri, Arte per Oggi. 2011, Soriano nel
Cimino (Vt), II Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee. La città e
l’umano. 2011, Maldoror Press, Corpi
che amano (ebook, mail Art digitale). 2011, Maldoror Press, Interzone. Jan Curtis e i Joy
Division (ebook, mail Art digitale). 2011, Spazio Utopia
Contemporary Art, Fate presto. 2011, Testimoni
dell’Unità d’Italia, progetto di mail Art e prima di copertina della
rivista «Leggendaria». 2011-2012, Salerno, ex
opificio Salid, Avalon Arte. 2011-2012, Sant’Oreste (Rm), Mostra
Internazionale di mail Art. 2011-2012, Treviso-Padova, II
Biennale Internazionale Libro d’Artista. 2012, Avezzano,
Palazzo Corradini, Az Contemporary Art. 2012, Campobasso, AxA -
Palladino Company, Animaluomini (bipersonale con Mario Serra). 2012, Londra, Emergency UK, Zago and your friends Art
Exhibition Tour. 2012, Soriano nel
Cimino (Vt), III Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee, La città e
l’umano.
PERSONALI
2010, Campobasso,
AxA - Palladino Company, Emersione simbolica + Vacanze romane. 2011, Larino (Cb), Villa
Zappone. 2011, Ovindoli
(Aq), Il Camoscio, Osvalda tra il Velino e il Sirente. 2012 , Termoli (Cb),
Officina Solare, Stravaganze.
SUE OPERE SONO PRESENTI
PRESSO
- Quadrelle (Av), museo Artènot.
- Montevideo, museo Planet Earth.
PREMI
- 2012, Roma, tra i vincitori del premio Come i fiori di ciliegio sezione Ambiente salviamo la natura con l’opera L’elica della vita
- 2012, Soriano del Cimino (Vt), Premio Centro con le opere Senza
titolo e La scimitarra e la sua piuma.
|