“La
pittura è una cosa semplice, dipende da come ti poni nel farla,
qualsiasi
operazione che ha in sé un’espressione artistica è semplicemente
realizzabile.
L’ispirazione
ad esempio non esiste, possono esserci delle buone idee,
il
passo successivo è verificare se sono in pratica
realizzabili. L’osservazione
nella vita di tutti i giorni la cura per i particolari, il cattivo ed
il brutto tempo,
sono
la sostanza che alimenta la creazione di buone idee
che
poi verranno sviscerate e messe alla prova”
Igomenico
Antonino Gallo, in arte
Igomenico, è un giovane artista siciliano, arrivato a Milano con una
valigia di idee. Le sue creazioni variano dal collage, alle
tele, alle sculture - assemblage che nascono da una profonda
meditazione sul reale e filtrano le esperienza artistiche del
Novecento nel tentativo di sperimentare, con diverse tecniche, una
percezione che trae ispirazione dalla cultura underground.
La mostra “Coltivazioni
Igomeniche” è la mise – en - scène delle sue ultime
opere, sculture concepite per essere esposte in un ambiente botanico
che esprima il carattere della realizzazione artistica come
un'amorevole coltivazione, una cura nella crescita – evoluzione di
idee che si concretizzano nella tridimensionalità scultorea per
avvicinarsi a quella realtà che è origine delle opere stesse.
La
mostra
Nella chiassosa e mondana “Buenos
Aires” milanese si apre Via Broggi che porta al silenzioso Locus
Amoenus di Fiori ,
un negozio - esposizione - teatro - sipario dell'Arte. Rosalba
Piccinni proprietaria – artista - musicista apre la sua
personalissima Wunderkammer
botanica all'ospite
underground
Igomenico .
L'idea di questo sodalizio nasce
dal brain -
pensiero di Andrea Colombo della Galleria
Spazioporpora ,
che aveva già ospitato le opere
dell'artista, ma qui le inserisce in una dimensione più profonda su
progetto di Igomenico stesso, deciso ad allestire il giardino della
creazioni della sua mente.
Le opere appartenenti a
Coltivazioni Igomeniche sono frutto di una profonda
meditazione su visioni cromatiche provenienti dall' “Igo”
cerebrale, sognatore ad occhi aperti che fantastica a partire da
quella realtà che lo circonda, che è intorno e nella sua mente, un
retaggio e uno sfondo che vive profondamente.
Le immagini si incontrano nella
sua arte, si staccano, si fondono, si creano e si assemblano: così
il fumetto, la graphic novel, la scultura, il ritaglio, il
pennello e l'astrattismo si combinano in un tappeto contemporaneo che
vuole far crescere una creatura multi - forme, multi - etnica, multi
- tecnica, multi - visiva, multi - spaziale.
Il punto di partenza è la realtà
stessa come osservazione e conoscenza che combina l'esperienza
artistico - visiva a quella tecnico - formale per ricompattare in un
unico spazio - opera un insieme di particolari che assembleranno
frammenti dell'anima dell'artista in un nuovo mini - sé, nuovi
Igomenico a tutto tondo.
L'artista lascia nascere i
pensieri con associazioni cerebrali che derivano dal suo filtro
personale e le coltiva curando le ramificazioni di quelle piccole
illuminazioni percettive che provengono ancora dalla sua mente, ma
sono esse stesse rielaborazioni della sua cultura come
“coltivazioni”.
La tecnica è esattamente tale
“coltivazione”: il progetto è fissato su collage,
che raccoglie bozzetti con linee di chiaro stampo burtoniano, e si
articola in composizioni che giocano nello spazio interagendo con lo
spettatore, catturando la sua attenzione grazie ad una disposizione
grafica precisa, teatrale e pubblicitaria.
Quegli stessi elementi vengono
fissati su tela e il ritaglio, il volto, il fumetto vengono
incastonati nelle associazioni cromatiche di Igomenico che usa il
pennello in modo deciso sfruttando la memoria dei Maestri: Cubismo,
Futurismo e Astrattismo sono “coltivati” sulla tela, una memoria
che viene fissata in campiture nette, una spazialità cerebrale che
evoca scatole di immagini, cassetti che contengono i lampi del
pensiero.
Ma quei volti e quei colori
necessitano di una nuova - terza dimensione che permetta al progetto
di concretizzarsi in qualcosa di più palpabile, una forma più
simile alla realtà che le origina. Così quegli abbozzi - collage
diventano strutture tridimensionali, sculture - assemblage dove
quei volti diventano identità, i colori formano la trama del corpo,
gli elementi compositivi si fondono in una struttura che sarà il
fiore della coltivazione. Le opere ormai indipendenti, tanto dal
foglio del bozzetto quanto dalla tela pittorica, assumono carattere a
sé.
Le coltivazioni vengono inserite
in un'ambientazione viva e giocano a nascondino con lo spettatore: lo
spazio diventa nuovo background per l'opera che subisce una
riqualificazione nella collocazione botanica per cui l'appoggio è un
vaso e la creazione si erge e si sporge proprio come una pianta viva,
cresciuta dalla mente dell'artista, curata nella sua formazione con
un mix di libertà combinatoria e affezione.
Tutta la genialità di Igomenico
è riassunta in un logo ben preciso: l'artista ritrae se
stesso come il siciliano che si reca al nord con il suo bagaglio tra
le mani mostrandosi di spalle: è il punto di vista di chi lo vede
partire.
La sua arte è frutto della
combinazione degli elementi contenuti in quella stessa valigia, una
boîte-en-valise di duchampiana memoria.
NOTE
ESPOSIZIONI di Igomenico
2006- Personale presso
l'Associazione Culturale Play Art di Melzo (MI)
2011- Collettiva presso
l'Associazione Culturale Arte Giovani (RE)
2011- Esposizione temporanea
presso la Galleria d'Arte Tolomeo (MI)
2012- Collettiva presso la
Galleria Domus Turca (FE)
2014- Personale presso la
Galleria Spazioporpora (MI)
2014- Collettiva presso Palazzo
Ducale (GE)
RINGRAZIAMENTI
Antonino Gallo in arte Igomenico
Andrea Colombo e Rita Caracausi
della Galleria Spazioporpora (Milano)
Rosalba Piccinni di Fiori
(Milano)
SITOGRAFIA
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