Queste
opere
fanno parte di tre cicli emblematici che avevo progettato
in
vista della pubblicazione del mio primo libro: “Il
Sequenzialismo nell'Arte. Linguaggio Spazio-Temporale
del Segno.
L'evoluzione della comunicazione artistica nell'Era
dell'Informazione”.
L'elaborazione di questi tre gruppi di lavori, tutti del
2011, ha
radici molto profonde che risalgono a circa due anni
prima. A
quell'epoca, iniziai un processo di analisi ed evoluzione
del segno
sequenzialista che sarebbe arrivato a maturazione proprio
durante
questo progetto.
Cominciamo
dall'inizio.
Dopo i primi anni caratterizzati da diverse e
complesse esperienze, mi scontrai con un gran numero di
difficoltà e
problematiche specificatamente linguistiche. Decisi
allora, per
meglio superare questi ostacoli, di isolare le singole
componenti del
segno sequenzialista che fino ad allora avevo utilizzato
in strutture
combinate e in maniera alquanto “istintiva”. Procedetti
analizzando separatamente ogni specifico insieme di
vettori-significato spazio-temporali – segni freccia,
segni numero
e segni unità –, con l'obiettivo di riuscire a
padroneggiarli
appieno per poi combinarli in sequenze inedite grazie a
una maggiore
consapevolezza espressiva.
Ogni
grande
tela è il culmine di un determinato progetto (costituito
dagli abbozzi su carta, dalle tele intermedie e da quelle
di grandi
dimensioni) che affronta di volta in volta, in maniera
indipendente e
approfondita, le potenzialità comunicative dei
vettori-freccia, dei
vettori-numero e dei vettori-unità. Per questo grande
ciclo di opere
ho tratto preziosi stimoli dalla lettura delle analisi che
Wassily
Kandinsky
aveva pubblicato riguardo alcuni suoi importanti quadri
del periodo
prebellico, e precisamente quelli realizzati tra il 1911 e
il 1913.
La sfida era quella di riuscire a trasporre, in chiave
sensibile, le
prerogative linguistiche astratte della forma e del colore
nel nuovo
codice sequenzialista incentrato sull'espressività di
spazio e
tempo.
Il
tema
che scelsi per arrivare a questo fine doveva
concretizzare, in
maniera sequenziale, il percorso di “salvezza”,
“liberazione”
ed “evoluzione” che la lingua artistica contemporanea
avrebbe
dovuto intraprendere per superare la maniera postmoderna e
post
storica, così da dirigersi verso una nuova dimensione
significativa
del contenuto: la dimensione linguistica spazio-temporale.
MULTI-ELABORAZIONE:
GUARIGIONE
Fig. 1 - ACA (Angelo Calabria),
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Guarigione, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 2 - Wassily Kandinsky, Composizione V, 1911
olio su tela, cm. 190 x 275, collezione privata
ANALISI
VETTORIALE
SPAZIO-TEMPORALE
1^
Sequenza (Sfondo)
a)
Percorso
Indietreggiante: Giallo (I) / Arancio (II) / Rosso (III)
b)
Percorso
in Caduta (IV): Blu / Azzurro / Celeste
c)
Percorso
Avanzante: Rosso (I) / Arancio (II) / Giallo (III)
2^
Sequenza (Linea Bianca)
a)
Percorso
Antiorario in progressivo distaccamento: Sequenze di Verdi
(I-II-III-IV)
b)
Percorso
Antiorario (Blu) / Antiorario-Orario (Azzurro) / Orario
(Celeste) (I-II-III-IV);
da
Negativo
a Positivo + sequenza di Riunificazione (IV - in Bianco)
c)
Percorso
Orario in progressiva Separazione-Avvicinamento: Sequenze
di
Verdi (I-II-III-IV)
3^
Sequenza (Centri Bianchi)
a)
Percorso
all'Indietro / all'Indietro-in Caduta / in Caduta, con
progressiva Separazione in Negativo (I-II-III-IV)
b)
Percorso
in Caduta / in Caduta-in Avanzamento / in Avanzamento
(I-II-III-IV),
con
Ricompattamento
(4 Unità: I-II-III)
c)
Percorso
in Avanzamento / in Avanzamento-in Ascesa / in Ascesa, con
progressiva Separazione in Positivo (I-II-III-IV)
Percorsi-contenuto
principali:
1^
SEQUENZA
(SFONDO):
Indietreggiamento
in
Caduta = Tragedia
+
Avanzamento = Guarigione
3^
SEQUENZA
(CENTRI BIANCHI):
Indietreggiamento
in
Caduta = Tragedia
+
Caduta Avanzante = Reazione
+
Avanzamento in Ascesa = Guarigione
Lavorai
a
questa prima fase del progetto complessivo fin dall'inizio
dell'anno. Punto di partenza fu il concetto di tragedia,
che volevo
rielaborare in chiave sequenzialista. Alla fine di questo
primo ciclo
di opere mi accorsi di una certa affinità visiva tra il
percorso-contenuto tragico, che caratterizzava questi
lavori, e il
grande segno “a frusta” che dominava la Composizione V
(fig. 2) di Kandinsky. Non fu direttamente il quadro
astratto a
ispirarmi, ma il concetto di “quadro tragico” espresso più
volte
da Kandinsky nei suoi scritti durante il suo travagliato
periodo di
passaggio all'astrazione.
Iniziai
focalizzandomi
su quali segni-unità fossero più adatti a comunicare
il tragico. Elaborai diverse sequenze, più o meno cariche
di
leggibilità spazio-temporale, progressivamente sempre più
stratificate nei loro percorsi. Dopo un certo numero di
studi su
carta, realizzai alcuni quadri intermedi nei quali definii
chiaramente il soggetto tragico attraverso una sequenza di
segni-unità “all'indietro e in caduta”. Successivamente,
per
accentuare la negatività della tragedia, sviluppai questa
sequenza
principale moltiplicandola e circondandola con un percorso
segnico
antiorario. Quest'ultimo concorre, con il
percorso-contenuto
principale, al concetto di sequenzialità tragica veicolato
dal
procedere dei vettori spazio-temporali. Solo alla fine,
dopo aver
“sequenzializzato” adeguatamente la tragedia, sentì il
bisogno
di compensare la forte negatività che si era venuta a
creare con un
barlume di speranza. Integrai il percorso tragico –
indietreggiante
e in caduta, circondato in senso antiorario – con una
parte finale
in netta opposizione – avanzante e ascendente, circondata
in senso
orario –, che porta a compimento il percorso di
“guarigione”
espresso dalla grande tela e dal quale ricavai anche il
titolo.
Qui,
sia
la forma che il colore vengono piegati a una funzione
visivo-sequenziale preminente. A questo livello espressivo
evoluto,
sono le scansioni percettivo-realizzative a generare il
contenuto
dell'opera d'arte, al di là delle componenti referenziali
ed
estetiche sia della dimensione figurativa che di quella
astratta, che
qui funzionano come sequenze “accessorie” ai percorsi
segnici
principali.
Non
si
tratta più di “armonizzare” la composizione degli elementi
in
maniera esteriore o interiore, ma è essenziale
“elaborare-contare”
sequenzialmente-espressivamente i singoli vettori
spazio-temporali
che, sviluppati in determinati percorsi significativi, ci
conducono
verso una rinnovata dimensione del contenuto sensibile.
Ogni singola
sequenza che fa parte del grande percorso-contenuto
dell'opera,
concorre attivamente – con direzioni scorrevoli e regolari
o con
direzioni combinate in maniera irregolare dalla
leggibilità più o
meno simultanea – alla materializzazione, nella nostra
coscienza
visiva, di quella codifica spazio-temporale digitale così
tipica
della nostra epoca.
In
questo
quadro il percorso inizia in alto a destra. La prima
sequenza
indietreggiante dei segni-unità dello sfondo (giallo /
arancio /
rosso) ingloba i tre centri bianchi, che sviluppano una
sequenzialità
negativa in progressione: indietro / indietro-in caduta /
in caduta.
A loro volta questi tre centri sono circondati da una
sequenza di
segni-unità antiorari, in verde, che – in progressivo
distaccamento – contribuiscono al percorso-contenuto
iniziale
drammatico: all'indietro / in caduta / antiorario. Si
prosegue con
altri tre segni-sfondo sequenzialmente in caduta (blu /
azzurro /
celeste), che però portano al loro interno tre centri
bianchi in
progressivo “risanamento”: in caduta / in caduta- in
avanti / in
avanti. Qui, i segni-unità che circondano i tre centri
bianchi
procedono sequenzialmente in maniera antioraria /
antioraria-oraria /
oraria, facendosi sostenitori della speranza di un
cambiamento.
Infine, ulteriori segni-unità bianchi, posti all'esterno,
con il
loro progressivo “restringimento” frenano la caduta
generale.
Questo movimento discendente completa, insieme al primo
gruppo di
segni-unità, il percorso-contenuto tragico: indietro e in
caduta.
Questa frenata del secondo gruppo di segni, prepara
l'energia
positiva espressa dal terzo e ultimo gruppo. I segni-unità
dello
sfondo permettono adesso una lettura invertita (rosso /
arancio /
giallo) in avanzamento, e inglobano i tre centri bianchi
che
sviluppano una sequenzialità progressiva opposta alla
prima: avanti
/ avanti-in ascesa / in ascesa. A loro volta, questi tre
centri sono
circondati da una sequenza di segni-unità in senso orario,
in verde,
che – con diverse successioni in positivo – completano il
percorso-contenuto generale di “guarigione”: all'indietro
/ in
caduta / in avanti.
Tutte
le
sequenze di segni-unità elaborate in quest'opera,
concorrono
all'espressione realizzativo-percettiva delle sensazioni –
sia
principali che subordinate – sopra descritte. Sensazioni
che uno
spirito evoluto sarà in grado di intercettare andando
oltre le
consolidate caratteristiche referenziali ed estetiche, per
addentrarsi in un universo inedito di esperienze
pittoriche
“digitali”.
MULTI-ELABORAZIONE:
RINASCITA
Fig. 3 - ACA (Angelo Calabria),
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Rinascita, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 4 - Wassily Kandinsky, Composizione VI, 1913
olio su tela, cm. 200 x 300, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo
ANALISI
VETTORIALE
SPAZIO-TEMPORALE
ZONA
CENTRALE
1^
Sequenza (Centri
Bianchi - Frecce dentro Forma Triangolare)
a)
Percorso
in Caduta (Negativo)
b)
Percorso
in Caduta e Risalita (Negativo e Positivo)
c)
Percorso
in Risalita (Positivo)
2^
Sequenza (Centri Colorati - Forma Circolare)
a)
Giallo
+ Arancione + Rosso (Stratificazione Multipla = Forte
Pesantezza)
b)
Giallo
+ Arancione (Stratificazione Semplice = Leggera
Pesantezza)
c)
Giallo
(Senza Stratificazione = Leggerezza)
3^
Sequenza (Centri in Grigio - Frecce Intorno Centri
Colorati)
a)
Senso
Orario in Accelerazione Massima [Frecce +] (Scomposizione
Variegata = Disordine)
b)
Senso
Orario in Rallentamento [Frecce =] (Scomposizione Moderata
= in
Sistemazione)
c)
Senso
Orario Rallentato [Frecce –] (Scomposizione Assente =
Ordine)
4^
Sequenza (Centri in Nero - Frecce Intorno Centri in
Grigio)
a)
Senso
Orario in Risalita Minima (Struttura con Elementi Isolati
=
Debolezza)
b)
Senso
Orario in Risalita Implementata (Struttura con Elementi
Collegati = Debolezza-Forza)
c)
Senso
Orario in Risalita Massima (Struttura con Elementi Chiusi
=
Forza)
5^
Sequenza (Accompagnamento Superiore in Crollo
Progressivo)
6^
Sequenza (Accompagnamento Inferiore in Verde: in
Risalita / in
Conflitto / in Discesa)
ZONA
PERIMETRALE
7^
Sequenza (a Destra -
Blu Scuro)
Percorso
Orario
in Caduta con Reazione Finale (Intensificazione Rotazione)
8^
Sequenza (in Basso -
Blu)
Percorso
di
Reazione all'Indietro in Salita (Alleggerimento
Progressivo)
9^
Sequenza (a Sinistra
- Azzurro)
Percorso
di
Risalita Progressiva (con Intensificazione)
10^
Sequenza (in Alto -
Azzurro Chiaro)
Percorso
in
Avanzamento e in Elevazione (Rafforzamento)
Punto
di
partenza per questo quadro fu la relazione tra i tre
centri che
Kandinsky aveva messo in opera nella grande Composizione
VI
(fig. 4), dove queste tre zone sono caratterizzate da un
differente
suono interiore in base alla loro evidenza grafica e
cromatica. A me,
però, non interessava affatto l'aspetto
compositivo-armonico del
quadro di Kandinsky; mi interessava piuttosto rielaborare
le
connessioni tra questi tre centri, in chiave
spazio-temporale, per
comunicare sequenzialmente la seconda parte del grande
tema che avevo
in mente. Per questo secondo ciclo di opere, dopo la
“guarigione”,
mi premeva esprimere la prospettiva fiduciosa verso il
futuro: una
“rinascita” dell'Arte dalla sua attuale e sterile maniera
postmoderna e post storica.
La
genesi
del grande quadro durò circa quattro mesi. Partii da
diversi
abbozzi su carta, per mettere a punto, inizialmente, la
zona dei tre
centri e poi quella perimetrale che si sarebbe
sviluppata di
conseguenza. Provai e riprovai innumerevoli sequenze di
segni, finché
non trovai quelle più adatte al contenuto
spazio-temporale che
intendevo materializzare. A poco a poco, partendo dagli
abbozzi fino
ai quadri intermedi, affinai nei minimi dettagli tutte
le componenti
comunicative sequenziali dei vari percorsi che avrei
elaborato –
intensificandole nella grande tela – con ulteriori
elementi
spazio-temporali. Non a caso ho chiamato questa ultima
fase del
processo di creazione “multi-elaborazione”, per via
della
ricchezza dei livelli sequenziali che si stratificano
durante il
procedere del lavoro e che conducono, infine, il
messaggio
spazio-temporale dell'opera alla leggibilità
significativa più
elevata. Per raggiungere questo stadio evoluto di
sensibilità, ho
impiegato diversi anni di intensi e problematici
tentativi, al fine
di padroneggiare sempre più le energie-informazioni
espressive che
sono alla base di ogni singolo segno-vettore
spazio-temporale e di
ogni successione segnica stratificata che elabora un
determinato
percorso espressivo.
Nell'evoluzione
che
ha caratterizzato la mia ricerca in questi ultimi anni, le
scelte
formali e soprattutto quelle cromatiche associate ai vari
segni,
erano finalizzate non tanto a raggiungere effetti estetici
armonici o
dissonanti, quanto a evidenziare – nella loro leggibilità
sequenziale – i differenti percorsi segnico-significativi
dell'opera spazio-temporale. L'interazione emotiva con
l'opera
sequenzialista si concretizza nella successione
percettivo-realizzativa di ogni singolo vettore espressivo
rispetto a
quello che lo ha preceduto e a quello che lo seguirà. I
percorsi
elaborati dai vari segni-vettori si innescano nella mente
e,
attraverso il “contare direzionato”, sprigionano quella
peculiare
energia-informazione visuale che li caratterizza e che li
distingue
nettamente dai consueti segni simbolici. La costruzione
del quadro,
in un determinato caso, può procede in maniera lineare. Un
certo
numero di segni si susseguono ordinatamente in fila
indiana. A volte
capita che questa direzione scorra in maniera ritmica e
cadenzata,
oppure con repentine accelerazioni e rallentamenti. Altre
volte, a
questa direzione se ne aggiungono altre che intensificano
o limitano
i percorsi spazio-temporali dell'opera. Altre volte
ancora, succede
che questa direzione principale si dirami – in maniera
scomposta e
articolata – in più direzioni sequenziali, aprendo a un
sentire
sottile e indefinibile che ci conduce in una dimensione
sensibile
evoluta da esperire senza preconcetti.
In
questo
quadro il percorso inizia dai tre centri. Il primo dei
tre,
quello a sinistra – appesantito da una doppia
stratificazione
cromatica: giallo + arancione + rosso – si dirige
accecante verso
il basso ed è circondato da una marcata accelerazione
positiva, a
sua volta inglobata in una debole risalita speranzosa.
Speranza che
viene sostenuta, in basso, da due segni di colore verde e,
in alto,
da un segno in decisa ascesa. Si prosegue con il secondo
centro, meno
appesantito del precedente – da una sola stratificazione
cromatica: giallo + arancione – che oppone alla caduta una
brusca
risalita ed è circondato da un'accelerazione positiva
moderata e
viene inglobato da una più intensa risalita speranzosa.
Speranza che
subisce una netta opposizione (scontro tra i due segni di
colore
verde), in basso, e un indebolimento nell'ascesa, segno in
alto.
Infine, il terzo centro risulta più leggero – senza
stratificazione cromatica, solo con il giallo –, in quanto
è
caratterizzato da una fortissima risalita ed è circondato
da una
flebile accelerazione positiva, inglobata da una ancora
più forte
risalita speranzosa. Speranza che qui si prepara alla
successiva
caduta, in basso (i due segni verdi in negativo), e al
fragoroso
crollo, in alto. La successiva caduta, nel lato destro del
quadro, si
snoda attraverso tre vettori che man mano si
intensificano, e che
sono accompagnati da altrettanti gruppi di segni in senso
orario;
questi ultimi riattivano l'accelerazione del percorso
espressivo
favorendo la risalta all'indietro che seguirà. Questa
direzione di
risalita all'indietro, nella parte bassa del quadro,
trasporta tre
dimensioni segniche caratterizzate da una progressione in
alleggerimento, veicolata da vettori principali inglobati
da gruppi
di vettori secondari che preannunciano la futura ascesa,
concretizzata dai segni successivi nella parte sinistra
del quadro.
In questa parte a sinistra, la direzione di ascesa si
intensifica man
mano che i segni si librano sempre più verso l'alto.
Infine, nella
parte alta del quadro, un avanzamento progressivo – che si
va
rafforzando e intensificando – chiude il
percorso-contenuto
veicolato dall'opera.
Il
sentimento
di rinascita che esprime il quadro, viene così incarnato
in chiave sequenziale spazio-temporale dai segni freccia:
in risalita
progressiva nei tre centri e in senso orario lungo
l'anello
esterno. Questa progressione espressiva del quadro è
sostenuta dalle
componenti sequenziali dello sfondo: nella parte centrale,
in
bianco, si trovano elementi dalla struttura generativa in
senso
orario; mentre nella zona perimetrale, caratterizzata da
gradazioni
di blu-azzurro-celeste, vi sono elementi in diagonale che
progressivamente crescono nella dimensione e si accendono
cromaticamente.
MULTI-ELABORAZIONE:
CONFLITTO
Fig. 5 - ACA (Angelo Calabria)
Multi-Elaborazione: Percorso Spazio-Temporale Espressivo. Conflitto, 2011
smalto e acrilico su tela, cm. 100 x 150, collezione dell'autore
Fig. 6 - Wassily Kandinsky, Quadro con bordo bianco, 1913
olio su tela, cm. 140,3 x 200,3, Museo Guggenheim, New York
ANALISI
VETTORIALE
SPAZIO-TEMPORALE
DUE
CENTRI IN
COLLISIONE
1^
Sequenza (Centro di
Sinistra)
a)
Percorso
in Risalita Avanzante Rosso (in Riempimento) con
Accavallamento verso l'Alto e Propaggini Blu / Azzurro /
Celeste in
Agitazione (Risalita Positiva)
b)
Percorso
Collegato al Primo Segno in Espansione Esplosiva (di
Innesco)
c)
Percorso
Verde in Doppio Slancio (in Accompagnamento Crescente)
d)
Percorso
di Ascesa in Accensione (Rosso / Arancione / Giallo)
Agganciato verso l'Alto
2^
Sequenza (Centro di Destra)
a)
Percorso
in Discesa Indietreggiante Blu (in Riempimento) con
Accavallamento verso il Basso e Propaggini Celeste /
Azzurro / Blu in
Agitazione (Discesa Negativa)
b)
Percorso
Centripeto (in Implosione Negativa)
c)
Percorso
Verde in Senso Antiorario (Negatività Risalente e
Decrescente)
d)
Percorso
di Discesa in Spegnimento (Giallo / Arancione / Rosso)
Agganciato verso il Basso
ANELLO
ESTERNO
3^
Sequenza (Nero / Grigio)
Pulsazione
Iniziale
/ Risalita Decisa / Caduta all'Indietro / Reazione Finale
SFONDO
4^
Sequenza (Blu / Rosso)
Duplice
Percorso
in Convergenza (Blu = Avanzamento Ordinato / Rosso =
Indietreggiamento Disordinato)
Per
questo
ultimo quadro del ciclo mi concentrai sull'aspetto del
conflitto, dello scontro, che sarebbe sorto in opposizione
all'introduzione di un nuovo codice linguistico tramite la
“guarigione” e la “rinascita” dell'Arte. Questa
particolare
tematica è riscontrabile in numerose opere di Kandinsky,
soprattutto
in quelle che trattano la storia di San Giorgio e il
drago. Kandinsky
dedicò diverse opere a questo soggetto, una delle più
importanti è
senza dubbio Quadro con bordo bianco (fig. 6) del
1913.
In questo quadro, dissolto nel colore e nelle forme
astratte, si può
ancora individuare lo scontro tra i due centri: a
sinistra, le fauci
spalancate del drago e, a destra, il cavaliere a cavallo
con la lunga
lancia. Fu questa lotta tra due forze che entrano
violentemente in
urto, a diventare il percorso-contenuto principale della
mia opera
sequenzialista.
Nella
lettura
spazio-temporale che caratterizza questo quadro, i due
percorsi principali si dirigono l'uno verso l'altro in
maniera
simultanea. Da sinistra, si innalza avanzando un gruppo di
segni-numero che si accavallano uno sull'altro verso
l'alto. Man
mano che procedono, questi segni si “riempiono”,
rafforzando la
lettura sequenziale in salita. Da destra, precipita
all'indietro un
altro gruppo di segni-numero che si accavallano uno sotto
l'altro
verso il basso. Man mano che procedono, questi segni si
“strutturano”
sempre di più, intensificando la lettura sequenziale in
caduta.
Mentre il primo gruppo procede salendo con regolarità
(1-2-3-4), il
secondo procede cadendo con una irregolarità finale
(1-2-3-4444).
Queste due direzioni sequenziali, in collisione, esprimono
il
contenuto principale del quadro: lo scontro tra due forze
paritarie
nel quale la prima urta contro la seconda “frantumandola”.
La
contemporaneità di lettura spazio-temporale, tipica di
questo
quadro, evidenzia in maniera precisa e al suo livello più
elevato il
concetto di “multielaborazione” sequenzialista. Questa
capacità
percettiva multipla, permette di esperire i percorsi
segnici non
soltanto in chiave unidirezionale ma anche in maniera
pluridimensionale, e apre scenari significativi
spazio-temporali
ancora non compresi in tutta la loro ricchezza, ma in
grado di fare
intravedere le infinite possibilità espressive che la
nuova lingua
sequenziale ci mette a disposizione.
Questi
due
percorsi-contenuto principali costituiscono i centri
percettivi
dai quali si sviluppano le sequenze vettoriali che
concorrono, con i
loro rispettivi significati, alla tematica dello scontro e
al suo
esito. A sostegno dei rispettivi percorsi principali:
a)
da
sinistra procedono in avanti i segni regolari dello sfondo
blu (che
con la loro freddezza cromatica esprimono un avanzamento
positivo).
In alto, una sequenza di quattro segni in ascesa (con
colori caldi)
“trascina” questa parte del quadro sostenendo la risalita
del
centro focale. Agganciati alla sequenza centrale si
sviluppano dei
percorsi accessori che, con la loro agitazione
spazio-temporale in
risalita, concorrono allo slancio verso il centro del
quadro.
b)
da
destra vengono all'indietro i segni irregolari dello
sfondo rosso
(che con il loro calore cromatico esprimono un
indietreggiamento
negativo). In basso, una sequenza di quattro segni in
discesa (con
colori caldi) “trascina” questa parte del quadro
amplificando la
caduta del centro focale. Agganciati alla sequenza
centrale si
sviluppano dei percorsi accessori che, con la loro
agitazione
spazio-temporale in discesa, concorrono alla debolezza del
percorso
verso il centro del quadro.
In
accompagnamento
ai percorsi principali:
a)
all'inizio
del percorso principale di sinistra (segno 1) si
espandono “deflagrando” due sequenze tra loro speculari; a
seguire si slanciano due percorsi che “attaccano”, in
crescendo,
la zona centrale.
b)
alla
fine del percorso principale di destra (segni 4) si
sviluppa
negativamente (in senso antiorario) una sequenza di
vettori
spazio-temporali che “rientrano” e poi si
rimpiccioliscono;
all'interno di questa circonferenza si sviluppano, in
maniera
centripeta, una serie di brevi sequenze che concorrono
all'atmosfera
negativa che avvolge il percorso principale.
Al
margine
dei due percorsi principali “cresce” una sequenza
espressiva che: inizia discreta e sfuggente in ascesa dal
lato
sinistro (in blu), incontrata la sua controparte in rosso
e precipita
bruscamente, avanzando e indebolendosi. Dopo una breve
ripresa,
decolla spedita verso l'alto; ma questo slancio la porta
ben presto
in un circolo negativo antiorario che avvolge e contamina
tutta la
zona destra (in rosso), implementando la sconfitta del suo
corrispettivo centro. Infine, sconfina leggermente nella
zona blu
scattando con un deciso impeto di reazione verso l'alto.
L'espressione
spazio-temporale
di queste due antitesi in lotta, rispecchia la
futura condizione che la Nuova Arte dovrà sostenere per
assicurare
la propria sopravvivenza in un'epoca cieca e sorda alle
ulteriori
rivelazioni dello spirito. La predominanza vittoriosa
delle sequenze
positive del lato sinistro a discapito di quelle negative
del lato
destro, mette in evidenza la speranza di un'evoluzione
artistica
portatrice di nuovi significati linguistici in grado di
far maturare
la nostra coscienza espressiva, mostrandole un inedito
contenuto
pittorico sequenziale ricco di potenzialità comunicative
ancora
latenti.
EVOLUZIONE
DELLA LINGUA
SEQUENZIALISTA
Diverse
sono
le fasi evolutive che la grammatica sequenzialista ha
attraversato in questi anni, definendosi e ridefinendosi
in base alle
funzionalità comunicative che hanno presieduto il suo
sviluppo. Si
possono individuare tre periodi principali:
1)
quello
Alfabetico, con una sequenzialità elementare, dove il
segno,
in chiave linguistica, è assoluto – cioè riferito
esclusivamente
al dualismo spazio-temporale avanti / indietro e contiguo
/ non
contiguo – ed è organizzato ancora secondo una finalità
comunicativa estetica alquanto rilevante;
2)
quello
Sintattico, con una sequenzialità composita, dove il
segno,
in chiave linguistica, è ancora assoluto – riferito adesso
al
dualismo spazio-temporale senso orario / senso antiorario
e al
percorso contiguo / non contiguo – ma è organizzato
secondo una
finalità comunicativa estetico-sequenziale ibrida;
3)
quello
Grammaticale, con una sequenzialità che con l'affinarsi
della ricerca raggiunge una leggibilità più complessa,
dove il
segno, in chiave linguistica, diventa stratificato –
riferito
specificamente a tutte le possibilità spazio-temporali
generabili –
ed è organizzato chiaramente con una finalità comunicativa
sequenziale schematizzata e dominante.
Naturalmente,
tra
un periodo e l'altro non ci sono passaggi netti, ma opere
di
transizione che mostrano un processo di ricerca che mira a
elaborare
un parametro linguistico digitale, ancora in divenire,
capace di
portare la nostra coscienza visiva evoluta verso una
rinnovata
conoscenza sensibile in linea con gli sviluppi
comunicativi della
nostra epoca.
NOTE
CALABRIA 2013.
BIBLIOGRAFIA
CALABRIA
2013
Angelo
Calabria
(ACA), Il
Sequenzialismo
nell'arte. Linguaggio spazio-temporale del segno.
L'evoluzione della comunicazione artistica nell'era
dell'Informazione, Roma,
Gruppo Albatros Il
Filo (collana Nuove Voci), 2013.
KANDINSKY
1973-1989
Wassili
Kandinsky,
Tutti gli scritti. Punto e
linea
nel piano, articoli teorici, i corsi inediti al
Bauhaus,
volume I, a cura di Philippe Sers, Milano, Feltrinelli
Editore,
1973-1989.
KANDINSKY
1974-1989
Wassili
Kandinsky,
Tutti
gli
scritti. Dello
spirituale
nell'arte,
scritti critici e autobiografici, teatro, poesie,
volume II, a cura di Philippe Sers, Milano,
Feltrinelli Editore,
1974-1989.
SITOGRAFIA
IL
SEQUENZIALISMO
NELL'ARTE
Il
Sequenzialismo
nell'arte. Linguaggio spazio-temporale del segno.
L'evoluzione della comunicazione artistica nell'era
dell'Informazione,
http://www.sequenzialismo.com/ (consultato
il
19/06/2021)
KANDINSKIJ
VASILIJ
VASIL´EVIČ
Istituto
della
Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani
S.p.A.,
https://www.treccani.it/enciclopedia/vasilij-vasilevic-kandinskij/
(consultato
il 21/05/2021)
CREDITI FOTOGRAFICI
Fig. 1: CALABRIA 2013, p. 57.
Fig 2: Link (consultato il 19/05/2021)
Fig. 3: CALABRIA 2013, p. 53.
Fig. 4: Link (consultato il 19/05/2021)
Fig. 5: CALABRIA 2013, p. 55.
Fig. 6: Link (consultato il 19/05/2021)
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