bta.it Frontespizio Indice Rapido Cerca nel sito www.bta.it Ufficio Stampa Sali di un livello english
PALAZZO ORIZZONTE EUROPA. L'architettura corre sui binari dell'Alta Velocità  

Vittoria Sut
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 7 Novembre 2023, n. 946
https://www.bta.it/txt/a0/09/bta00946.html
Articolo presentato il 16 Ottobre 2023, approvato il 22 Ottobre 2023 e pubblicato il 7 Novembre 2023
Precedente
Successivo
Tutti
Area Architettura


Luce e cielo. Cielo e luce.
Non una luce qualsiasi. Non un cielo qualunque.
Roma e la sua luce. Roma e il suo cielo.
Alfonso Femia

A settembre 2016 è terminata la costruzione del nuovo quartier generale romano della BNL Gruppo BNP Paribas. L'edificio, firmato dallo studio 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo 1, si situa in una zona particolarmente urbanizzata come quella della Stazione Tiburtina, a cavallo tra il primo e il secondo tratto di una delle arterie più importanti e antiche di Roma.

Con i suoi 85.000 mq di superficie totale e un'altezza di 12 piani esterni (4 sono interrati), il Palazzo Orizzonte Europa svetta nel paesaggio urbano ridefinendo lo skyline del quadrante tiburtino sulla scia del desiderio di conferire all'intera area una modernità alla quale aveva già contribuito la costruzione della stazione dell'Alta Velocità intitolata a Camillo Benso Conte di Cavour e progettata dallo studio ABDR Architetti Associati in Roma (Fig. 1).



Fig. 1 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 1 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

83 milioni di euro l'investimento di BNP Paribas Real Estate Development S.p.A., committente della costruzione realizzata su progetto 2 dello Studio 5+1AA grazie alla società di ingegneria strutturale Redesco S.r.l. assieme all'impresa di costruzioni PGC Parsitalia.

Iniziata nel 2012, la costruzione dell'edificio è terminata in soli 5 anni ma non senza problematiche urbanistiche che hanno richiesto più di 50 procedure amministrative per acquisire i permessi necessari. Completato nel 2016, è stato inaugurato solo il 13 luglio 2017 e a presenziare all'evento c'erano l'Amministratore Delegato del Gruppo BNP Paribas Jean-Laurent Bonnafé, gli ex Presidente e Amministratore Delegato di BNL Luigi Abete e Andrea Munari assieme all'allora Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Palazzo Orizzonte Europa è stato concepito dagli architetti Femia e Peluffo come «un edificio in grado di relazionarsi in maniera differente con il territorio: a nord-est con il quartiere Tiburtino/Pietralata e a sud-ovest con il complesso della Stazione Tiburtina. Da un lato dinamico, riflettente e dissolvente laddove si pone in continuità con la dinamicità dei treni e della stazione, dall'altro statico, trasparente e materico laddove si confronta con il contesto urbano lento del quartiere. L'edificio assume pertanto diversi ruoli rimandando il nostro immaginario a importanti lavori di artisti e cineasti contemporanei che si sono confrontati sul tema della percezione e del “riflesso del reale”» 3. È a proposito del riflesso, riferito al cielo di Roma che cito un'affermazione proprio dell'architetto Femia: «Luce e cielo. Cielo e luce. Non una luce qualsiasi. Non un cielo qualunque. Roma e la sua luce. Roma e il suo cielo». Come si può notare, infatti, data la sua stessa conformazione, la facciata riflette e ingloba il cielo di Roma, come se fosse una tela su cui si auto-dipinge il cielo della Capitale (Fig. 2).



Fig. 2 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Facciata ovest, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 2 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Facciata ovest
, Roma 2017
(Foto cortesia © Vittoria SUT)

Il progetto è stato inoltre concepito sulla base di tre diverse visioni dell'architettura: come “Dispositivo Percettivo”, come “Corpo” e come “Materia”.

Per architettura come “dispositivo percettivo” s'intende quella relazione che l'edificio stabilisce laddove orienta lo sguardo. È il caso di cui parlavamo poc'anzi, ovvero della capacità dell'edificio stesso, attraverso le sue doppie facciate, di mettersi in relazione in maniera differente e continua con il paesaggio circostante a seconda di dove volge lo sguardo. A tal proposito, spiegano gli architetti: «il rapporto di percezione è a sua volta un rapporto che il progetto trasferisce dall'esterno all'interno, creando una successione di spazi ora dilatati ora compressi, che via via ci accompagnano costruendo una spina dorsale sia verticale che orizzontale intorno a tutte le aree produttive, ovvero quelle destinate agli uffici, capace di volta in volta di farci scoprire nuove “prospettive” e un nuovo contesto» 4.

L'architettura come “corpo” fa riferimento ai tratti fisici della struttura, dalla disposizione planimetrica all'organizzazione delle sue funzioni, fino alla creazione di una sorta di “spartito compositivo” che genera stupore per le sue metamorfosi che variano in funzione delle stagioni e della luce solare.

L'architettura come “materia” allude alla preziosità del nuovo edificio e alla sua capacità di porre in relazione trasparenze, opacità, specchiature e semitrasparenze con tutto ciò che lo circonda fino a diventare un tutt'uno con l'intorno, annullando quasi la percezione dei suoi confini fisici.

Come abbiamo detto, l'edificio dialoga da una parte con l'attiguo complesso della Stazione Tiburtina attraverso una serie di rimandi prospettici e una serie di ruoli che ne diversificano, di volta in volta, la percezione delle geometrie. Dall'altra con un quartiere fortemente urbanizzato come quello di Tiburtino/Pietralata. Pertanto, la nuova architettura è stata concepita secondo il principio del “Giano Bifronte”: la facciata nord-est (quella su via dello Scalo Tiburtino) dà, come dicevamo, su un contesto urbano che vive e si muove ma più lentamente rispetto alla facciata sud-ovest che, dialogando direttamente con la Stazione Tiburtina, si percepisce in maniera dinamica poiché riflette e richiama l'idea di velocità. Questa bi-frontalità è chiaramente sottolineata dalle caratteristiche formali dell'edificio stesso e dai materiali che compongono le due facciate. Quella a nord-est è caratterizzata da linee continue e dolcemente deformate oltre che da maioliche smaltate metallizzate marroni a forma di grossi rettangoli; quella a sud-ovest è caratterizzata invece da grandi vetrate che si alternano in un gioco di rientranze che mima la velocità, dei treni appunto, sui quali si affaccia attraverso una sequenza di linee spezzate. Un volto che si lega alla forma geometrica e topografica e al relativo orientamento, l'altro che si lega alla concezione di “luogo urbano” commistione di stazione e centro commerciale (Fig. 3).



Fig. 3 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Facciata est, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 3 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Facciata est
, Roma 2017
(Foto cortesia © Vittoria SUT)

Una delle meraviglie di questo edificio è proprio questa, l'intenzionalità degli architetti di non realizzare una facciata canonica, ma di creare un edificio che non ne avesse una specifica andando quindi a creare praticamente due edifici, in due contesti urbani differenti e con una matericità specifica che unisce stili e volumi. Evidenti gli elementi mutuati dall'architettura formalista, di cui Renzo Piano e Frank Lloyd Wright si pongono come capostipiti indiscussi, così come dall'architettura razionalista attenta all'utilizzo di nuovi materiali e nella scelta di forme innovative i cui esponenti si potrebbero riscontrare in Zaha Hadid o in Le Corbusier. Lo Studio 5+1AA, nella realizzazione del Palazzo Orizzonte Europa, ha difatti espresso la perfetta fusione di queste due scuole prediligendo la scelta di materiali nuovi e insistendo su un utilizzo morfologico e innovativo degli stessi.

Senza ombra di dubbio, il complesso contribuisce a dare un apporto significativo al processo di riqualificazione e rivalutazione della zona circostante la Stazione Tiburtina, grazie anche alla posizione strategica. Nell'ottica della fruibilità ricordiamo che l'edificio è in parte accessibile al pubblico, in particolare si può entrare nella filiale BNL interna, nella Hall, nella Gallery, nel Foyer e nell'Auditorium.

Sempre dal pubblico – se vogliamo definire così i dipendenti del colosso bancario – è nato il nome dell'edificio: “Orizzonte Europa”, infatti, è il frutto di un sondaggio online in cui i dipendenti sono stati chiamati a partecipare. Lo stesso investimento affrontato dal gruppo bancario, ben 83 milioni di euro, è stato fatto anche e soprattutto per i dipendenti: da un lato era forte l'intenzione di riunire sotto un unico cappello buona parte del personale suddiviso nelle otto sedi romane, tra cui quelle di Ludovisi, Aldobrandeschi, Crescenzio e piazzale dell'Agricoltura, dall'altro quello di modificare radicalmente le modalità di lavoro e la logistica di gruppo, grazie alla scelta di predisporre gli uffici secondo il modello open space con vista panoramica, la cui caratteristica principale è l'abbattimento delle barriere tra gli uffici.



L'ESTERNO

L'edificio si sviluppa su un fronte di 230 metri di lunghezza e 60 metri di altezza per un totale di 11 piani ad uso ufficio, a cui si aggiunge 1 piano superiore tecnico in cui sono stati collocati i pannelli fotovoltaici e le macchine per il trattamento dell'aria, e 4 piani interrati adibiti a posti auto e moto. 230 metri costituiti da 15.000 mq di vetrata movimentata da una serie di sbalzi per la quale è stato adoperato un sistema in alluminio a taglio termico e vetrocamera formato da due lastre di vetro dello spessore di 10 mm accoppiate e distanziate tra loro con un giunto ermetico studiato per impedire l'infiltrazione di polveri e condense. In totale parliamo di 1200 finestre divise in 5 macrogruppi di diversa dimensione, diverso colore e diversa prestazione. Ciò non solo ne facilita l'eventuale cambio in caso di rotture, ma in particolare è importante perché rappresenta la scelta stilistica pensata e realizzata dallo Studio, basata su un vibrante e articolato gioco di luci che anima l'intera facciata dell'edificio grazie alla rifrazione luminosa del sole e del cielo su di essa (Fig. 4).



Fig. 4 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Facciata ovest (dettaglio), Roma 2023 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 4 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Facciata ovest
(dettaglio)
Roma 2023 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

Per le vetrate strutturali sono stati usati cinque prodotti diversi della gamma di vetro a controllo solare SunGuard®: quattro di aspetto argenteo e uno più neutro. Questi prodotti in vetro rivestito offrono diversi livelli di trasmissione luminosa e riflessione esterna per rispondere alle esigenze precise degli architetti. Una scelta attenta di questi prodotti ha consentito di distribuire in maniera logica ed esteticamente accattivante i vari tipi di vetri durante la costruzione e di rispondere alle prestazioni di controllo solare richieste 5. Il vetro esterno, monolitico e temperato, ha elevati valori di riflessione luminosa e trasmittanza termica ed è per questo che l'interno dell'edificio, grazie anche all'ottimo impianto di raffrescamento e aerazione, non si surriscalda lasciando così l'ambiente fresco e ben aerato.

«Pareti vetrate si alternano alla ceramica diamantata che riflette la luce nelle tonalità dell'argento, mai uguale a sé stessa» 6.

Il richiamo ad artisti contemporanei che esplorano il campo della percezione coinvolgendo i “riflessi” del mondo reale, come Dan Graham e Olafur Eliasson, è piuttosto evidente. Con la poetica di quest'ultimo, noto per muoversi ai confini tra arte e architettura, è sicuramente in comune il tema della “natura artificiale”, del volere ricreare attraverso l'artificio umano aspetti che appartengono al naturale. Nei vetri dell'edificio il cielo di Roma si rispecchia fugace e, come afferma Alfonso Femia, «non esisterà mai un momento in cui l'edificio sarà uguale al momento precedente» 7. È una specie di meccanismo caleidoscopico effimero che cattura l'azzurro e le nuvole e rende labile il confine tra il cielo e l'architettura rendendo evanescenti i confini dell'edificio.

L'elemento caratterizzante è quindi senza dubbio la realizzazione fatta di pieni e di vuoti, di affacci e visuali prospettiche che producono effetti ottici molto particolari. L'unico punto in cui questa alternanza si interrompe è al centro, punto in cui è visibile la preesistente cisterna d'acqua in mattoni realizzata dall'architetto Angiolo Mazzoni 8 negli anni Quaranta del Novecento a cui si deve anche la realizzazione della prima Stazione Tiburtina.

Come abbiamo detto, l'esterno dell'edificio si caratterizza per la sua doppia facciata, dal lato est e dal lato ovest che conferisce all'edificio un aspetto mutevole a seconda del punto di vista e delle condizioni atmosferiche 9. Questo effetto è ben visibile poiché volutamente ricercato in entrambe le facciate: sia il lungo volto di vetro sia quello dorato e cangiante conferiscono a Palazzo Orizzonte Europa una dinamicità estetica che la caratterizza rispetto ad altri edifici architettonici contemporanei.



L'INTERNO

Se l'esterno si fa notare, l'interno non è certamente da meno. Dall'entrata principale, situata esattamente al centro dell'edificio, si accede direttamente nella hall in cui un grande desk è pronto ad accogliere dipendenti, visitatori e clienti della filiale bancaria posta al piano terra. Al marmo del pavimento si alterna il legno teak delle pareti in un contrasto di classico e moderno che rende l'ambiente elegante e accogliente. All'interno la distribuzione degli spazi è più o meno tradizionale secondo il principio di stratificazione orizzontale e sequenza classica: il basamento dove si trova l'interfaccia con il pubblico, l'elevazione dove si trovano gli uffici e il coronamento lo spazio dedicato alle macchine (Fig. 5).



Fig. 5 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Hall, Roma 2023 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 5 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Hall
Roma 2023 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

Gli uffici, per un totale di 3.300 postazioni di lavoro semplici e razionali, hanno ulteriori spazi ideati per rispondere alle esigenze del personale di BNL e volti a ricreare “un piccolo mondo” all'interno dell'edificio. Sono infatti presenti un asilo, una palestra, un ristorante aziendale, un auditorium, varie sale training, un'infermeria e quattro piani interrati di soli parcheggi auto e moto.

La BNP PARIBAS con l'acquisto del terreno ha voluto creare un luogo in cui riunire alcuni dei dipendenti sparsi sul territorio romano realizzando una moltitudine di uffici secondo la concezione nordica di spazio comune di lavoro. Difatti, a seguito del posizionamento della prima pietra nel 2013, si sono avviate una serie di attività in parallelo di change management per accompagnare i dipendenti all'utilizzo dei nuovi spazi, tra cui corsi di avvicinamento dalla logica dell'ufficio classico, fatto di cose proprie e postazioni private, a una logica di open space, sharing e postazioni libere. Al posto di singole scrivanie sono infatti state create bench da 6-8 postazioni sulle quali trovano posto i soli docking monitor ai quali i dipendenti collegano semplicemente il loro personal computer. «Non abbiamo più delle scrivanie fisse. Arriviamo al mattino e ci sediamo dove capita, è rimasta solo una divisione per funzioni aziendali. Alla sera dobbiamo sgomberare tutto», così afferma uno dei dipendenti durante la visita guidata organizzata lo scorso maggio dall'associazione Open House Roma 10. E continua «Non siamo mai tutti presenti poiché già dal 2017 abbiamo la possibilità di fare smart working due volte a settimana. Quest'ultima modalità di lavoro ci ha permesso di non smettere mai di lavorare, neppure durante il Covid-19, e di essere presenti al contempo per le eventuali necessità familiari». Basta un esempio del genere per capire le parole di Marco Predari, presidente di Assufficio, al Salone del Mobile di Milano del 2017: «Questa non è una semplice evoluzione dell'ufficio che abbiamo visto dagli anni Sessanta in avanti. Oggi siamo a un vero punto di svolta, concettualmente dobbiamo parlare di anno zero. Quel che sta succedendo è che dopo anni di parole, lo smart working è diventato realtà e il lavoro da casa non è più solo un affare da pionieri o da freelance. È una delle condizioni più richieste da lavoratori e lavoratrici dipendenti a cui le aziende si stanno adattando» 11.

Come si intende, quindi, i dipendenti della BNL sono stati accompagnati in questo periodo di transizione dalla concezione di lavoro classica a una di tipo dinamico. Tranne per una trentina di uffici singoli di dirigenti e alti dirigenti, tutti gli altri dipendenti hanno imparato a lavorare in un ambiente aperto ed egualitario. Nessuno ha una propria specifica postazione ma ognuno ha un armadietto personale sfruttato come storage e utilizzato al posto delle cassettiere; questo non solo rende l'ambiente esteticamente più pulito ma evita al lavoratore di trasportare continuamente materiale pesante e privato. Ovviamente lavorare in un ambiente comune non sempre è semplice, per questo sono stati creati i cubicles, delle postazioni insonorizzate che garantiscono silenzio e privacy durante le telefonate personali e di lavoro; le postazioni, infatti, sono prive di telefoni fissi a voler sottolineare il concetto di postazione pubblica e smart (Fig. 6).



Fig. 6 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Uffici, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 6 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Uffici
Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

Sono stati allestiti anche dei piccoli uffici vetrati utilizzati per riunioni e meeting in cui le stesse pareti a vetri fungono da lavagne secondo i principi di ecosostenibilità. Sempre secondo questo principio, le postazioni sono prive di cestini ed è fortemente sconsigliato portare bottigliette d'acqua in plastica: cestini per la raccolta differenziata, stampanti e boiler dell'acqua si trovano in un ambiente specificamente adibito. Il design interno, dagli armadietti alle scrivanie, dalle sedie alle sale relax, è stato interamente ideato e realizzato su misura dall'architetto Paolo Mantero assieme allo studio NEXT Urban Solutions 12 di Roma con l'obiettivo di creare un luogo di lavoro confortevole secondo i moderni principi del welfare aziendale (Fig. 7).



Fig. 7 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Uffici, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 7 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Uffici
Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

Ma partiamo dal piano terra, o foyer, in cui è visibile la bellissima cisterna dell'acqua di Angiolo Mazzoni costruita nel 1929, presente a sua volta nell'antica Stazione Tiburtina 13 e volutamente inglobata nell'edificio per sottolineare il continuum architettonico-paesaggistico della nuova struttura in questo sito. In quest'area è anche presente un Auditorium da 300 posti utilizzato sia per eventi istituzionali che per eventi esterni – come presentazioni di film cinematografici il cui ricavato viene devoluto a Telethon. Da qui si accede al grande scalone interno in marmo caratterizzato dal colore giallo dei soffitti dei piani intermedi che, al rifrangere dei raggi solari, scintillano luminosi dando all'ambiente un effetto caldo e avvolgente (Fig. 8).



Fig. 8 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Scalone interno, Roma 2023 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 8 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Scalone interno
, Roma 2023
(Foto cortesia © Vittoria SUT)

Salendo al secondo piano ci si ritrova in uno spazio dedicato totalmente all'area break. Sono infatti presenti il ristorante e la sala relax. Nella zona ristorante si ordina solo tramite applicazione sul cellulare o tramite totem posizionati all'ingresso. Con un occhio volto all'ecosostenibilità e al riciclo anche qui non vi sono bottiglie di plastica ma solo di vetro e le macchinette erogano solamente lattine di alluminio riciclabili al 100%. Si sviluppa su un'area che accoglie 700 posti a sedere e tavoli modulari che possono essere aggregati in base alle esigenze. Sul soffitto sono presenti pannelli fonoassorbenti perché ovviamente qui, in base all'orario, c'è molto caos che potrebbe disturbare gli impiegati dei piani superiori. Nella sala relax si sono privilegiate le forme lineari che assieme al legno teak chiaro e ai toni scuri dei tessuti rendono l'ambiente più accogliente e rilassante (Fig. 9).



Fig. 9 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Sala relax, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 9 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Sala relax
, Roma 2017
(Foto cortesia © Vittoria SUT)



IL PALAZZO E L'ARTE

Sappiamo che oggi le banche si sono sostituite ai grandi mecenati del Cinquecento e del Seicento, sostenendo sia artisti conosciuti che emergenti e favorendo la circolazione e la salvaguardia delle opere d'arte.

Sia BNL che BNP PARIBAS, oltre ad essere colossi della finanza mondiale, sono da sempre promotrici dell'arte e dell'architettura. La collezione d'arte oggi conta ben 5.000 opere 14 curate da un gruppo piuttosto ristretto che ne segue le diverse attività: la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, gli eventi e le sponsorizzazioni culturali, l'archivio storico e i rapporti con le istituzioni economiche, politiche e culturali.

Tra questi capolavori, 45 sono stati scelti per abbellire gli uffici dei piani 10° e 11° di Palazzo Orizzonte Europa in una concezione di fruizione dell'arte continua e contemporanea, un trait d'union che lega il nuovo con l'antico, l'architettura con l'arte. Le opere sono dislocate per lo più nei corridoi, nelle sale d'attesa e negli uffici di rappresentanza, ma ve n'è anche una di grandissime dimensioni nel foyer. Si tratta di una grande opera fotografica intitolata Cairo Walk dell'artista egiziano Moataz Nasr costituita da più di 80 immagini che vanno a creare un tableau rappresentativo della sua città, il Cairo appunto, da sempre caratterizzata da due anime, quella orientale e quella occidentale, spesso in contrasto e contrapposizione. Nel tableau sono visibili delle parti nere, come se la rappresentazione della sua città fosse in continua evoluzione.

La cultura per BNL è da sempre strumento di contribuzione allo sviluppo socioeconomico dell'Italia e l'espressione in tutte le sue forme è uno dei pilastri su cui si fonda una società libera ed evoluta in grado di assumere scelte consapevoli. Ma cos'è la cultura per BNL? «Innanzitutto quattro elementi: istruzione, educazione, capacità di ragionare e capacità di innovare» 15, questo secondo quanto afferma nel 2015 Anna Boccaccio, Responsabile delle relazioni istituzionali di BNL. La fusione con BNP PARIBAS nel 2006 ha portato un'ulteriore crescita nell'impegno artistico-culturale di BNL caratterizzata ora da un maggior respiro internazionale. Ad esempio, sono state ideate importanti mostre fotografiche come The sea is my land-Artisti del Mediterraneo presentata per la prima volta al MAXXI di Roma nel 2013 e ospitata poi a Marsiglia nel 2016.

Le opere d'arte sono totalmente fruibili dai dipendenti, ma possono essere ammirate da appassionati, curiosi e cultori della materia solo in occasione di aperture straordinarie come nel caso dell'evento Invito a Palazzo, iniziativa promossa dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico delle banche italiane, in cui è stato possibile grazie ai volontari del Fondo Ambiente Italiano (FAI) effettuare delle visite guidate e scoprire tutti i capolavori qui custoditi.

Come detto, le opere sono esposte in vari ambienti del decimo e dell'undicesimo piano secondo un concetto di arte che guarda a nuove forme di fruizione come, ad esempio, la totale assenza di didascalie questo per allontanarsi completamente dal vecchio concetto di esposizione museale dell'arte e inserirla invece in un ambiente familiare, quasi casalingo.

Appena fuori l'ascensore dell'undicesimo piano ci si ritrova in un ambiente confortevole caratterizzato da elementi di design e colori tenui destinato a sala d'attesa. Qui sono esposte le opere di due grandi artisti, degli Anni '30 il primo e degli Anni '60 il secondo, considerati l'eccellenza dell'arte italiana a cavallo del Novecento: Leoncillo Leonardi “artista delle materie povere” – perché definirlo solo scultore sarebbe riduttivo – e Lucio Fontana. Seguendo il percorso che si snoda tra gli uffici e punta verso nord – verso la poppa dell'edificio, per dirla in termini navali – troviamo la pittrice figurativa Alessandra Giovannoni che nelle sue opere racconta Roma utilizzando una tecnica caratterizzata da macchie di colore che rendono sbiadita l'immagine come a volerlo far sembrare un ricordo o una fotografia non proprio a fuoco. Proseguendo nel corridoio, inserita in un contesto privato, incontriamo una splendida natura morta di Gino Severini intitolata Piramide di mele, risalente agli anni Trenta, e appartenente alla fase post futurista nella quale si avvicina al pensiero rappresentativo picassiano e alle correnti parigine del periodo.

Arrivati in un disimpegno che divide a metà il corridoio verso nord, si viene rapiti da una splendida tela di Mario Schifano raffigurante un grande planisfero e intitolata Viaggio nei progetti, acquistata dalla BNL direttamente dall'Artista alla fine degli Anni '80. L'opera, di grandi dimensioni, rappresenta il Mondo lavorato con la tecnica “spatolata” caratterizzata da una pennellata veloce e dal colore che viene sgocciolato grossolanamente sul disegno e che poi, in un secondo momento, viene graffiato per far emergere la parte sottostante in principio coperta, come se il suo desiderio fosse quello di distruggere ciò che aveva appena creato. Il colore turchese brillante che domina l'intera tela dà luce all'ambiente privo di finestre.

Da Schifano torniamo indietro di circa 200 anni poiché ci imbattiamo in Jakob Philipp Hackert 16, pittore vedutista tedesco del Settecento. Quest'opera originale rappresenta il Porto di Ancona riconoscibile dall'Arco di Traiano ed è custodita in una delle sale riunioni con affaccio sul mondo urbano. Un continuum, dunque, tra passato e presente, tra antico e moderno.

Nella sala appena successiva ci troviamo di fronte a una Santa Francesca Romana con l'Angelo di Giovanni Antonio Galli, detto Spadarino, artista del Seicento considerato dai caravaggisti il pittore che assorbì maggiormente l'arte di Caravaggio. Qui la Santa patrona del popolo di Roma è rappresentata in una luce che ne illumina principalmente il volto, caratterizzata dalla delicatezza dei lineamenti e dalla morbidezza del velo che le copre la testa.

Proseguendo nel corridoio, a destra e sinistra si susseguono uffici e sale conferenze fino all'ufficio della curatrice dell'inestimabile collezione d'arte in cui sono conservate due opere di rara importanza poste in contrapposizione e conversazione tra loro: da una parte un Paesaggio di Giorgio Morandi e dall'altra una serigrafia della serie Flowers di Andy Warhol. Figurativismo e unicità contrapposto a pop e serialità.

Alla fine del corridoio verso nord si giunge nella grande stanza privata dell'Amministratore Delegato nella quale sono custodite, entro teca, quattro opere meravigliose e preziosissime di piccole dimensioni. La prima è una Giuditta con la testa di Oloferne di Lorenzo Lotto datata 1512, opera di una raffinatezza superba, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione degli oggetti di oreficeria. La seconda è un Paesaggio di Lodovico Raymond 17 della fine dell'Ottocento e la terza è La Cascata delle Marmore di Jean-Baptiste Camille Corot degli anni '20-'30. Infine, la quarta, è un Paesaggio a Pavullo nel Frignano di Antonio Donghi caratterizzato da colori metallici e figure più geometriche. Sempre nella stanza, illuminata da una splendida lampada Arco Led realizzata per FLOS negli anni Sessanta da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, si trovano appese alla parete due opere di Afro Basaldella degli anni Cinquanta, tra il Formale e l'Informale, intitolate Città e caratterizzate da setti di colore.

Scendendo al decimo piano sono molte le opere degne di nota ma sicuramente la raccolta dei Cinquanta pittori per Roma rappresenta uno dei fiori all'occhiello dell'intera collezione. Nell'immediato dopoguerra, su ispirazione di Cesare Zavattini, venne indetto un concorso che prevedeva due vincoli principali: le opere dovevano avere come tema la città di Roma e come dimensioni di 20x26 cm. Da questo concorso nacquero 54 opere di artisti famosissimi come Savinio, De Chirico, Afro, De Pisis, Vespignani, Ciarrocchi, Trombadori, Maselli, Attardi e ancora Turcato, Mafai, Maccari, Francalancia, Donghi e Guttuso. Una collezione di particolare fascino con una caratteristica non voluta ma curiosa: la quasi totale assenza di persone all'interno dei dipinti, che raffigurano una Roma vuota, come sospesa. Tra questi, ricordiamo il Gasometro di Renzo Vespignani e le Chiese gemelle di un Renato Guttuso ante litteram. Comprendendone l'importanza sia dal punto di vista storico che artistico, la BNL la acquistò nella sua totalità nel 1983 e dalla sua sede storica di via Veneto venne trasportata a Palazzo Orizzonte Europa con lo scopo di inserirla in un contesto di maggiore fruibilità e modernità (Fig. 10).



Fig. 10 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa, Parte della collezione Cinquanta pittori per Roma, Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)
Fig. 10 - Vittoria SUT, Palazzo Orizzonte Europa
Parte della collezione Cinquanta pittori per Roma

Roma 2017 (Foto cortesia © Vittoria SUT)

Alcuni degli artisti sopracitati parteciparono anche alla seconda edizione del concorso intitolata Cinquanta pittori per Roma nel 2000 e tenutasi alle soglie del nuovo millennio per volontà della stessa BNL. In queste opere non è solo evidente il cambiamento urbano di Roma nei 50 anni trascorsi dalla prima edizione, ma è evidente soprattutto l'evoluzione tecnica ed espressiva degli artisti.

Numerosi sono gli altri pittori esposti come Lucio Fontana, Turi Simeti, Vasco Bendini, Turi Sottile, Claudio Verna o fotografi emergenti come Adrian Paci e Marie Bovo.

Tornando indietro in direzione sud, verso la prua, si giunge alla terrazza esterna dalla quale è ben visibile la parte retrostante costituita da mattonelle in ceramica diamantata, ovvero l'involucro ventilato che costituisce “la pelle” del nostro building. Particolarmente emozionante la vista panoramica sul lato monumentale del Cimitero del Verano e sullo storico quartiere di San Lorenzo.



I PREMI E LE CERTIFICAZIONI

Su una superficie complessiva di circa 85.000 mq, Studio 5+1AA ha saputo trasformare i vincoli energetici, ambientali e urbanistici in vantaggi progettuali. Innovazione e funzionalità sono gli elementi chiave della nuova sede di BNL Paribas di Roma: da qui l'attenzione sia alle aree dedicate ai dipendenti che all'involucro stesso dell'edificio. Quest'ultimo è stato concepito secondo logiche a basso impatto ambientale – si parla in questo caso di “green building” – che prevedono l'utilizzo di un modulo edilizio altamente performante, il riuso delle acque meteoriche e l'utilizzo di pannelli fotovoltaici che creano energia da riutilizzare all'interno dell'edificio. Proprio per la sua ecosostenibilità, Palazzo Orizzonte Europa ha ottenuto la LEED GOLD 18, una certificazione emessa del Green Building Council Italia 19 (GBC Italia) che promuove il processo di trasformazione del mercato edile italiano attraverso la promozione di un sistema di certificazioni i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto.

Nel 2016, dopo un'attenta valutazione tra 500 progetti provenienti da tutto il mondo, ha ottenuto il The Plan International Awards come miglior sviluppo immobiliare a uso uffici. Nel 2017 vince numerosi premi: il primo premio nella categoria Workspace dell'Archmarathon Awards, il Best of the Best / Architecture agli Iconic Awards 20 e il premio Smart Building 21 nella categoria Terziario/Uffici conferito dallo Smart Building Expo. Secondo i membri del collegio giudicante di quest'ultimo «alla nuova sede di BNL di Roma va il merito di essersi imposta in una categoria con una concorrenza molto agguerrita. Gli edifici a uso direzionale, infatti, costituiscono oggi una delle palestre privilegiate nella sperimentazione dell'uso delle nuove tecnologie in ambito edilizio. Al di là del valore iconico dell'architettura che colpisce i milioni di viaggiatori che transitano per la stazione di Roma Tiburtina, l'edificio è frutto di una progettazione autenticamente contemporanea, ovvero condivisa e plurale che, proprio in virtù di questa pluralità, ha consentito di raggiungere l'obiettivo posto della certificazione LEED Gold Core & Shell grazie a un uso intelligente e massiccio della tecnologia che si dimostra strumento essenziale per il benessere e l'efficienza dei luoghi di lavoro» 22.

L'edificio è stato inoltre selezionato tra i finalisti dei MIPIM Awards 2017, uno dei premi nel settore immobiliare più ambiti a livello globale che si tiene annualmente al Palais des Festivals di Cannes (Francia) e che riunisce professionisti del settore immobiliare – tra cui investitori, sviluppatori, consulenti in proprietà, case d'asta, architetti, designer e società di sviluppo – in un evento di quattro giorni all'insegna dell'innovazione e dell'ecosostenibilità.

Come evidente, quindi, Palazzo Orizzonte Europa sin dalla sua costruzione si è distinto per l'elevata sostenibilità ambientale che ha raggiunto picchi del 30% di risparmio sui consumi energetici grazie a sistemi a basso consumo idrico, elettrico e a un'illuminazione naturale modulata in funzione delle necessità. Mirata e pensata è stata anche la scelta degli ascensori per la cui installazione si è scelto il colosso Schindler S.p.A. che a sua volta ha fornito ascensori con PORT Technology. Quest'ultima si basa su un funzionamento più intelligente e a minor consumo energetico poiché al suo interno ha un sofisticato software di gestione del traffico che elabora una serie di informazioni, come l'intensità del traffico al momento della chiamata, il tempo di viaggio sulla base del piano di destinazione o eventuali restrizioni di sicurezza al piano. Tutto ciò riduce il numero delle fermate intermedie e le cabine tornano disponibili più rapidamente. La maggior peculiarità del sistema PORT Technology è soprattutto nell'ambito della safety. Infatti, qualora fosse necessario evacuare l'edificio, il sistema è in grado di rilevare la popolazione presente ad ogni piano organizzando i piani di evacuazione mediante l'utilizzo delle scale senza generare affollamenti e consigliando ai passeggeri di utilizzare tale opzione attraverso gli schermi dei terminali.

L'ecosostenibilità e l'efficientamento energetico hanno toccato anche l'ambito della security affidata a DAB Sistemi Integrati che per Palazzo Orizzonte Europa ha realizzato l'impianto antintrusione, l'impianto per il controllo accessi delle persone e dei veicoli, l'impianto TV a circuito chiuso (TVCC), l'impianto citofonico VoIP e la gestione chiavi meccatroniche e meccaniche. Sempre per questioni di sicurezza, in via sperimentale, è stato attivato un sistema di conta persone presso uno dei semipiani nel quale sono stati installati dei sensori su alcuni varchi, in modo che dalla Centrale Operativa si possano monitorare gli ingressi e le uscite e si possa così sapere in tempo reale il numero delle persone presenti. Infine, all'interno dei locali tecnici dei piani interrati sono state installate delle sonde antiallagamento collegate alla Centrale Operativa di modo che si possa rapidamente intervenire in caso di risalita dell'acqua dai pozzetti.

Palazzo Orizzonte Europa è quindi un insieme di espressioni: quella artistica, quella tecnologica e quella architettonica che qui si fondono con l'ambiente circostante. L'edificio si offre alla città come quinta scenica in grado di riflettere ciò che lo circonda e di cambiare al mutare stesso della natura in base alle ore, alle stagioni e alle condizioni climatiche. Una massa architettonica di 230 metri per 12 piani di altezza che ha la capacità di rarefarsi al punto di scomparire alla vista, soprattutto nella rastrematura in punta. Un'opera straordinaria, audace e contemporanea che dialoga con il territorio e si fa promotrice del “nuovo che avanza” in una città dalla storia così profondamente radicata nel tempo: Roma.

                  
                  
                  
                  

NOTE

1 Alfonso Femia, Gianluca Peluffo e Simonetta Cenci fondano lo studio 5+1 nel 1995 a Genova e da allora si occupano di design nelle sue diverse declinazioni tematiche e funzionali realizzando diversi progetti in Italia, Francia e anche in paesi extra europei. Lo Studio, divenuto 5+1AA Agenzia di Architettura nel 2005, si basa su un rapporto interdisciplinare che si sviluppa tra gli studi di Genova, Milano e Parigi, creando un triangolo tra città, culture e confronto. Lo Studio cambia la sua denominazione in Atelier(s) Alfonso Femia S.r.l. / AF517 S.r.l. nel 2017 a seguito dell'abbandono da parte di Peluffo. I loro lavori abbracciano un ideale più ampio dell'architettura intesa come ricerca all'interno di un ampio spettro di tematiche come gli spazi dell'abitare, del lavoro, della cultura e dell'istruzione. La ricerca progettuale ha come principale sfondo d'indagine la città contemporanea e in particolare i temi, ad essa connessi, della riqualificazione urbana e del recupero e rifunzionalizzazione di edifici di particolare importanza.

2 Team di progetto: Alfonso Femia, Gianluca Peluffo, Simonetta Cenci, Alessandro Bellus, Marco Corazza, Francesca Raffaella Pirrello, Annalaura Spalla, Gabriele Filippi, Marzia Menini, Sara Sartini, Maria Michela Scala, Daniele di Matteo, Sara Massa, Vanesa Carbajo Fernandez, Roberta Nardi, Francesca Zampetti, Gianmatteo Ferlin, Michela Lucariello, Paolo Oliva, Eleonora Zinghinì, Etienne Bourdais, Stefano Cioncoloni.

3 ATELIER FEMIA 2017.

4 Ibidem.

5 EDILTECNICO 2017.

6 IEVA 2016.

7 PERLETTI 2016.

8 MAZZONI, Angiolo (Bologna, 1894 – Roma, 1979): ingegnere e architetto italiano, fu tra i fondatori del Futurismo assieme a Marinetti. Fu uno dei maggiori progettisti di edifici pubblici, stazioni e edifici ferroviari e postali della prima metà del XX secolo. Tra i tanti ricordiamo i progetti di rinnovamento in stile razionalista delle Stazioni di Latina e Bolzano, oltre che della Stazione Termini. WIKIPEDIA 2023.

9 Tutti i rivestimenti di facciata sono stati realizzati dall'azienda di Bolzano Stahlbau Pichler che ha messo in pratica l'originario concept progettuale.

10 OPEN HOUSE ROMA nasce dall'idea di un gruppo di architetti e comunicatori orientati all'innovazione socioculturale. È un evento annuale che in nove giorni celebra il design e l'architettura nella Capitale. Circa 200 siti solitamente inaccessibili vengono aperti al pubblico attraverso visite guidate gratuite, in OPEN HOUSE ROMA 2023.

11 PATTI 2017.

12 Fondato nel 1999 da Carlotta Giannessi e Luca Milan, lo Studio Next Urban Solutions ha maturato esperienze nell'ambito della progettazione architettonica, dell'interior design, della direzione lavori e dell'architettura del paesaggio, ma anche attraverso la redazione di studi di fattibilità e concept development per importanti istituzioni pubbliche e private. Tra i principali lavori si ricordano la realizzazione della Biblioteca Antica dell'Osservatorio Astronomico e il progetto per il Centro Sportivo Polivalente presso la Muratella, entrambi a Roma.

13 Da grandioso progettista di stazioni, Angiolo Mazzoni non poteva non inserire una cisterna d'acqua nel progetto di rinnovamento della Stazione Tiburtina, struttura indispensabile per il funzionamento delle locomotive a vapore e per tutte le necessità connesse a un impianto dove era prevista la sosta o il rimessaggio delle locomotive. Da non dimenticare anche l'altra cisterna costruita da Angiolo Mazzoni tra il 1938 e il 1942 in occasione del grande progetto di rinnovamento della Stazione Termini: un serbatoio idrico a torre completamente rivestito in marmo travertino e abbracciato da una splendida scala elicoidale, in RERUM ROMANARUM 2020.

14 L'origine della collezione d'arte della Banca Nazionale del Lavoro, principalmente incentrata sulla produzione artistica italiana e artisti in rapporto con l'Italia, coincide con la sua istituzione nel 1929. Artefice del nuovo assetto della Banca è il Presidente Arturo Osio che, da grande estimatore d'arte, cura personalmente l'acquisizione di molte delle più importanti opere destinate in seguito a decorare la nuova sede di via Veneto. Negli anni successivi le acquisizioni proseguono mosse da un interesse prettamente collezionistico ma anche dall'esigenza di arredare le nuove sedi che vengono inaugurate anno dopo anno sul territorio italiano. Accanto alle opere di arte antica e moderna vengono anche acquisiti oggetti di arredo: vasi, orologi, statuine e arazzi. Nel 1983, sotto la presidenza di Nerio Nesi, viene istituita la prima Commissione per gli acquisti di opere d'arte e tra le prime acquisizioni si ricorda l'importante tavoletta di Lorenzo Lotto raffigurante Giuditta con la testa di Oloferne, conservata proprio in Palazzo Orizzonte Europa. In tempi recenti le nuove acquisizioni sono per lo più legate a mostre o premi, spesso curate dalla stessa BNL, BNL 2023.

15 TONELLI 2015.

16 HACKERT, Jakob Philipp (Prenzlau, 1737 - San Pietro di Careggi, 1807) pittore tedesco che si stabilì fisso in Italia sin dal 1768. Qui ebbe numerose commissioni da importanti famiglie come i Borghese e i Farnese e numerose opere sono conservate presso la Reggia di Caserta. WIKIPEDIA 2023, ad vocem.

17 RAYMOND, Lodovico (Torino, 1825 – 1898) studiò presso l'Accademia Albertina di Torino, perfezionandosi a Firenze dove entrò in contatto con il gruppo “macchiaiolo” del Caffè Michelangelo. Negli anni successivi fece un lungo viaggio in Italia fermandosi per parecchio tempo a Roma.

18 LEED è la Certificazione mentre GOLD è il livello. Per richiedere una Certificazione Leed bisogna innanzitutto affidarsi a una società (a meno che non sia abbia un gruppo interno dedicato) che realizzi uno studio di fattibilità, un assesment, per quel determinato edificio e in base a questo studio si riesce a capire se si riusciranno a ottenere queste certificazioni.

19 GBC Italia è un'associazione senza scopo di lucro cui aderiscono le più competitive imprese e le più qualificate associazioni e comunità professionali italiane operanti nel segmento dell'edilizia sostenibile. GBC Italia fa parte del World GBC, una rete di GBC nazionali presenti in più di 70 paesi, che rappresenta la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili, in GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA 2023.

20 La cerimonia di consegna del premio si è tenuta a ottobre 2017 a Monaco di Baviera in occasione di Expo Real, uno dei maggiori appuntamenti del settore immobiliare in Europa.

21 Il premio vuole promuovere l'architettura “smart” attraverso la valorizzazione dei suoi attori principali stimolando la riflessione intorno al concetto di smart building come motore e volano di criteri progettuali per il risparmio energetico, la gestione, il comfort e la sostenibilità complessiva.

22 BNL BNP PARIBAS 2017.

                      
                      
                      
                      

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

AGOSTINO 2016

AGOSTINO Francesca, A Roma la nuova sede BNL-BNP Paribas, 31 gennaio 2016

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://www.eurocomunicazione.com/2016/01/31/roma-la-nuova-sede-bnl-bnp-paribas/


AR MAGAZINE 2016

NUOVA SEDE BNL - BNP PARIBAS, in “AR Magazine”, n° 120, 24 dicembre 2016

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://www.ar-architettiroma.it/index.php/149-ar-116-architettura/571-nuova-sede-bnl-bnp-paribas


ATELIER FEMIA 2017

Nuova sede BNL-BNP Paribas, giugno 2017

(ultima consultazione 13 giugno 2023)

https://www.atelierfemia.com/it/2017/06/nuova-sede-bnl-bnp-paribasroma/


BNL 2023

La Collezione BNL, a cura di AGRPress, 2023

(ultima consultazione 03 novembre 2023)

https://bnl.it/it/Scopri-BNL/Partnership-ed-Eventi/Arte-e-Cultura/Patrimonio-Artistico-BNL/La-Collezione-BNL?wcmmode=disabled


BNL BNP PARIBAS 2017

BNL Gruppo BNP Paribas: premio architettura “Smart Building” per Orizzonte Europa la nuova sede romana della Direzione Generale, 02 novembre 2017

(ultima consultazione 10 ottobre 2023)

https://www.bnpparibas.it/it/bnl-gruppo-bnp-paribas-premio-architettura-smart-building-per-orizzonte-europa-la-nuova-sede-della-direzione-generale/


CALIANDRO 2013

CALIANDRO Christian, Nuovi paesaggi urbani (I): la stazione di Roma Tiburtina, 14 aprile 2013

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://www.artribune.com/attualita/2013/04/nuovi-paesaggi-urbani-i-la-stazione-di-roma-tiburtina/


DOMUS 2016

Nuova sede direzionale, in “DOMUS”, 22 dicembre 2016

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://www.domusweb.it/it/architettura/2016/12/22/nuova_sede_direzionale_5_1aa_.html


EDILTECNICO 2017

Roma Tiburtina si specchia su vetrate strutturali intelligenti, in “EdilTecnico”, 22 settembre 2017

(ultima consultazione 07 giugno 2023)

https://www.ediltecnico.it/58320/vetrate-strutturali-intelligenti/


EXIBART 2018

Invito a Palazzo 2018: BNL Gruppo BNP Paribas apre le sue sedi a Roma, Bari e Milano, in “Exibart”, 08 ottobre 2018

(ultima consultazione 07 giugno 2023)

https://www.exibart.com/express/invito-a-palazzo-2018-bnl-gruppo-bnp-paribas-apre-le-sue-sedi-a-roma-bari-e-milano/


GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA 2023

Il manifesto di GBC Italia. Chi siamo

(ultima consultazione il 7 novembre 2017)

https://gbcitalia.org/chi-siamo/lassociazione/


IEVA 2016

IEVA Valentina, La Nuova sede del Gruppo Bnl - Bnp Paribas Real Estate a Roma, 08 settembre 2016

(ultima consultazione il 7 novembre 2017)

http://www.archiportale.com/news/2016/09/architettura/la-nuova-sede-del-gruppo-bnl-bnp-paribas-real-estate-a-roma_53692_3.html


Jakob Philipp Hackert 2017

Jakob Philipp Hackert, ad vocem, 27 luglio 2023

(ultima consultazione 03 ottobre 2023)

https://it.wikipedia.org/wiki/Jakob_Philipp_Hackert


LATERLITE SPA

LATERLITE SPA, Orizzonte Europa, dicembre 2018

(ultima consultazione 01 giugno 2023)

https://www.leca.it/referenze/headquarters-bnl-gruppo-bnp-paribas-roma/


MURA 2016

MURA Giulia, 5+1AA progetta la nuova sede romana di BNL BNP Paribas. Ecco le immagini, apertura nell'estate 2017, 07 novembre 2016

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://www.artribune.com/tribnews/2016/11/51aa-progetto-sede-roma-bnl-bnp-paribas/


OPEN HOUSE ROMA 2023

Cos'è OHR, 2023

(ultima consultazione 21 settembre 2023)

https://www.openhouseroma.org/info/cos-ohr


PATTI 2017

PATTI Fabrizio, La scrivania non è più tua”: ecco gli uffici nell'anno zero dello smartworking, 11 aprile 2017

(ultima consultazione 26 maggio 2023)

https://www.linkiesta.it/2017/04/la-scrivania-non-e-piu-tua-ecco-gli-uffici-nellanno-zero-dello-smartwo/


PERLETTI 2016

PERLETTI Marco Adriano, BNL-BNP Paribas a Roma, corazzata di vetro arenata lungo la ferrovia, 08 novembre 2016

(ultima consultazione 25 maggio 2023)

https://ilgiornaledellarchitettura.com/2016/11/08/bnl-bnp-paribas-a-roma-corazzata-di-vetro-arenata-lungo-la-ferrovia/


PROFESSIONE ARCHITETTO 2017

La nuova sede BNL Palazzo Orizzonte EUROPA apre al pubblico. Una visita guidata tra architettura e opere d'arte, in “Professione architetto”, 07 ottobre 2017

(ultima consultazione 01 giugno 2023)

https://www.professionearchitetto.it/mostre/notizie/24347/La-nuova-sede-BNL-Palazzo-Orizzonte-EUROPA-apre-al-pubblico-Una-visita-guidata-tra-architettura-e-opere-d-arte


RERUM ROMANARUM 2020

Rerum Romanarum, Stazione Termini, febbraio 2020

(ultima consultazione 21 settembre 2023)

https://www.rerumromanarum.com/2020/02/stazione-termini.html


S NEWS 2019

DABsi: fit-out per la nuova sede di BNL Gruppo BNP Paribas, in “S News”, 19 dicembre 2019

(ultima consultazione 05 giugno 2023)

https://www.snewsonline.com/dabsi-fit-out-per-la-nuova-sede-di-bnl-gruppo-bnp-paribas/


SALINI 2017

SALINI Antonella, Roma, inaugurata a Tiburtina la nuova sede della Direzione generale Bnl, 13 luglio 2017

(ultima consultazioni 07 giugno 2023)

https://www.dire.it/13-07-2017/133566-roma-inaugurata-tiburtina-la-nuova-sede-della-direzione-generale-bnl/


SERRAMENTI NEWS 2016

Le imponenti facciate cangianti, a moduli e non, della nuova sede BNL Paribas di Roma, in “Serramenti News”, a cura della Redazione, 13 settembre 2016

(ultima consultazione 26 maggio 2023)

http://www.serramentinews.it/2016/09/13/le-imponenti-facciate-cangianti-a-moduli-e-non-della-nuova-sede-bnl-paribas-di-roma/


STARCHING S.R.L. 2018

Starching – Studio Architettura e Ingegneria, Orizzonte Europa Office Building, 2018

(ultima consultazione 01 giugno 2023)

https://www.starching.it/it/progetti/bnl-headquarters-tiburtina


THE PLAN 2016

Headquarters Roma Tiburtina 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo, 2016

(ultima consultazione 12 giugno 2023)

https://www.theplan.it/eng/award-2016-officebusiness/headquarters-roma-tiburtina-2


TONELLI 2015

TONELLI Massimiliano, Arte e banche. BNL: tradizione e innovazione, 14 agosto 2015

(ultima consultazione il 25 maggio 2023)

https://www.artribune.com/attualita/2015/08/arte-banche-bnl-intervista-anna-boccaccio/


WIKIPEDIA 2023

AA.VV., Angiolo Mazzoni, ad vocem, 16 gennaio 2023

(ultima consultazione 21 settembre 2023)

https://it.wikipedia.org/wiki/Angiolo_Mazzoni#La_stazione_Termini

                    
                    
                    

Vedi anche nel BTA: USCITE DI ARCHITETTURA LIQUIDA



PDF
QrCode

Contributo valutato da due referees anonimi nel rispetto delle finalità scientifiche, informative, creative e culturali storico-artistiche della rivista

Risali

BTA copyright MECENATI Mail to www@bta.it