bta.it Frontespizio Indice Rapido Cerca nel sito www.bta.it Ufficio Stampa Sali di un livello english
Legacies and Visions from Comel to Karshan: una recensione  
Simone Andreoni
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 15 Ottobre 2024, n. 963
https://www.bta.it/txt/a0/09/bta00963.html
Articolo presentato il 5 Ottobre 2024, accettato il 13 Ottobre 2024 e pubblicato il 15 Ottobre 2024
Precedente
Successivo
Tutti
Area Mostre

La mostra Legacies and Visions from Comel to Karshan (fig. 1), curata da Giulia Martina Weston,

Fig. 1 - Locandina della Mostra
Fig. 1 - Locandina della Mostra

è stata inaugurata il 27 settembre presso la Domus Comeliana a Pisa (via Cardinale Pietro Maffi, 48). Si è chiusa il 6 ottobre 2024.

Ponendo in dialogo una selezione di dipinti, stampe e disegni dalla collezione dell'illustre dermatologo e professore Marcello Comel (Trieste, 1902 – Pisa, 1995) e un'antologia di opere di Linda Karshan (Minneapolis, 1947), la curatrice dimostra che il gusto del primo così come l'arte della seconda manifestano un sincero interesse per il corpo umano e la sua dignità.

Chi scrive ha incontrato Linda Karshan durante l'inaugurazione della mostra. Ella vive e lavora a Londra e New York ed «è rinomata per le sue stampe e disegni apparentemente astratti», creati sotto la guida della sua «coreografia interiore» 1. La sua competenza in psicologia, filosofia e disegno architettonico ispira meraviglia e stupore.

La curatrice ha progettato una mostra site-specifi che potesse aiutare i visitatori a comprendere la visione di Marcello Comel. La Domus Comeliana è stata costruita da lui con l'obiettivo di facilitare la condivisione della conoscenza tra studiosi di diversi campi 2. Il recente restauro di Carlo Mariani, un virtuoso architetto lombardo, ha reso quel luogo ancora più piacevole perché esso sembra quasi catturare e ammorbidire la luce mediterranea (fig. 2).

Fig. 2 - Interno della Domus Comeliana (© Simone Andreoni)
Fig. 2 - Interno della Domus Comeliana
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)

I dipinti di Gerolamo Induno, Moses Levy, Arturo Tosi, Lorenzo Delleani, Giuseppe Pallanti, Carlo Sbisà e Arturo Nathan, così come i disegni e le stampe eseguiti da Telemaco Signorini, Mario Sironi, Filippo De Pisis e Renato Guttuso forniscono prove oggettive che l'obiettivo di Marcello Comel era vero e profondamente sentito. In questa mostra, le quattordici opere eseguite da Linda Karshan sono un'ulteriore dimostrazione della nobile concezione della Domus Comeliana: l'interazione tra esse e la luce solare, di fronte agli occhi dello scrivente, è stata sorprendentemente intensa da sperimentare e ha trasformato le due stanze adiacenti in cui sono collocate in spazi per la meditazione, e persino la preghiera. Dopo tutto, le creazioni dell'artista sono ispirate al platonismo e allo spazio transizionale descritto da Donald Winnicott 3. Di conseguenza, Legacies and Visions dovrebbe essere considerata un capolavoro curatoriale.

Tale affermazione non si dovrebbe interpretare in alcun modo come cortigianeria. Giulia Martina Weston è riuscita persino a concepire il catalogo della mostra come uno strumento efficace per aiutare i visitatori a comprendere il suo progetto e le opere d'arte che possono essere viste nella Domus Comeliana. Ed è bilingue. Questo libro è stato pubblicato da Artemide Edizioni, una casa editrice con sede a Roma che ha collaborato con istituzioni prestigiose e studiosi di fama internazionale. La maestria di Artemide si rivela nelle caratteristiche del catalogo: le lettere sulla copertina rigida sono blu e oro, due colori complementari. Le pagine hanno superfici lisce che sono piacevoli al tatto. La resa delle fotografie è accurata e riproduce precisamente i toni delle pitture e della grafica.

Le prime trentadue pagine di questo catalogo sono dedicate alla spiegazione di Legacies and Visions, i suoi obiettivi e la sua metodologia. Esse funzionano come introduzione coerente alle voci sulle quarantadue opere d'arte esposte. Inoltre, le fotografie scattate da Tomaso Maria Pedrotti Dell'Acqua sembrano quasi un altro saggio: egli ha catturato i particolari evocativi e pregnanti di ogni opera d'arte.

Il posizionamento nella Domus Comeliana di L'Abbandonato (Cavallo Compassionevole) di Arturo Nathan (1928) 4 dimostra, infine, al massimo livello la competenza di Giulia Martina Weston come curatrice e attesta il valore oggettivo della sua mostra (fig. 3).

Fig. 3 - Abbinamento tra la torretta ne L'Abbandonato (Cavallo Compassionevole) di Arturo Nathan e la Torre di Pisa
Fig. 3 - Abbinamento tra la torretta
ne L'Abbandonato (Cavallo Compassionevole)
di Arturo Nathan e la Torre di Pisa
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)

Questo cupo dipinto è stato collocato accanto alla finestra del primo piano da cui si ha la migliore vista della Torre di Pisa. Abbinandola alla torre nell'opera di Nathan, il ruolo di quest'ultimo nella storia dell'arte italiana è ora pienamente riconosciuto oltre il suo tragico destino e la drammaticità della composizione del quadro è molto più evidente.

Ragazzo con un cerchio (Camillo Comel) di Jenny Wiegmann Mucchi (1895-1961) 5 (fig. 4)

Fig. 4 - JENNY WIEGMANN-MUCCHI, Ragazzino con un cerchio (Camillo Comel), 1951 circa, bronzo, base: 131 x 53 cm., altezza: 180 cm., Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel (Foto cortesia di © Simone Andreoni).
Fig. 4 - JENNY WIEGMANN-MUCCHI
Ragazzino con un cerchio (Camillo Comel)
1951 circa, bronzo, base: 131 x 53 cm, altezza: 180 cm.
Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)

illustra la continuità tra le scelte di Marcello Comel come collezionista e la visione dell'arte che ha Linda Karshan. Wiegmann Mucchi, conosciuta anche come Genni, era rinomata per il suo sincero antifascismo e umanesimo. Comel le commissionò di effigiare suo figlio. Nel catalogo della mostra, Linda Karshan ha scritto che è stata commossa da quest'opera: ella crede infatti che l'artista volesse trasmettere che «tutto qui è ordinato, eppure in gioco» 6. Questa concezione è paragonabile a The Orlo (fig. 5)

Fig. 5 - TOM FECHT, The Orlo (dettaglio), 2004-2009, stampa fotografica su carta, 76 x 56 cm., Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel (Foto cortesia di © Simone Andreoni)
Fig. 5 - TOM FECHT, The Orlo (dettaglio)
2004-2009, stampa fotografica su carta, 76 x 56 cm.
Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)

e The Orlo Reversed, foto scattate da Tom Fecht tra il 2004 e il 2009 per il progetto Karshan Time 7, che la rappresentano mentre disegna nell'aria con una torcia nello spazio vuoto di uno studio.

Descrivere la selezione delle opere d'arte create da Linda Karshan portate in mostra da Giulia Martina Weston non è facile: ella è una persona colta che ama veramente la filosofia, la teoria dell'arte, creare arte e la psicologia. La sua personalità è d'impatto e il suo stile di disegno è quasi fiammeggiante. Non crea arte fine a sé stessa, quindi i suoi disegni non possono essere visti superficialmente. Richiedono che gli spettatori li ispezionino e li vivano, con tutte le loro emozioni. I suoi disegni performativi mostrano sia un'esecuzione appassionata che un controllo totale: ella ha veramente padroneggiato come trasmettere la struttura del corpo umano con le sue griglie e come comporre geometricamente i suoi disegni. A tal punto che può ottenere entrambi i risultati nella maniera più naturale possibile. Inoltre, la sua arte manifesta che ha vera conoscenza del linguaggio dei materiali artistici e le loro proprietà ed è in grado di sfruttare al massimo lo sfondo bianco nei suoi disegni.

Pertanto, Legacies and Visions è un'occasione imperdibile per immergersi nella cultura visiva del XIX e XX secolo in Italia, riscoprendo il suo valore così come il potere intrinseco dell'arte e i suoi effetti positivi sulla mente e sulla vita umana.





NOTE

1 KARSHAN STUDIO 2020, Biography & CV.

2 WESTON 2024, p. 20.

3 KARSHAN STUDIO 2020, Biography & CV.

4 CALABRO 2024, pp. 84-87.

5 FLAMINI 2024, pp. 34-36.

6 KARSHAN 2024, p. 17.

7 BUSCEMI 2024, pp. 113-116.



BIBLIOGRAFIA

BUSCEMI 2024

Giulia BUSCEMI, Tom Fecht (n. 1952), The Orlo, The Orlo Reversed, in Legacies and Visions from Comel to Karshan, (exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th – October 6th / 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston, Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 113-116.

CALABRO 2024

Tommaso CALABRO, Arturo Nathan (1891–1944), L'Abbandonato (Il Cavallo Compassionevole), in Legacies and Visions from Comel to Karshan, (exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th – October 6th / 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston, Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 84-87.

FLAMINI 2024

Marzia FLAMINI, Jenny Wiegmann Mucchi (1895-1969), Ragazzo col cerchio (Camillo Comel), in Legacies and Visions from Comel to Karshan, (exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th – October 6th / 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston, Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 34-36.

KARSHAN STUDIO 2018 Bio/CV

Linda KARSHAN STUDIO, Linda Karshan Bio/CV, 2018, https://static1.squarespace.com/..../Linda+Karshan+Biography+and+CV+2018+WEB.pdf

KARSHAN STUDIO 2020 Biography & CV

Linda KARSHAN STUDIO, Linda Karshan Biography & CV, 2020, https://lindakarshanstudio.com/bio .

KARSHAN 2024

Linda KARSHAN, Eredità, Filantropia e la Meraviglia dell'Arte / Legacy, Philanthropy and the Wonder of Art, in Legacies and Visions from Comel to Karshan, (exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th – October 6th / 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston, Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 15-18.

WESTON 2024

Giulia Martina WESTON, Legacies and Visions. From Comel to Karshan and back / Legacies and Visions. Da Comel a Karshan e ritorno, in Legacies and Visions from Comel to Karshan, (exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th – October 6th / 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston, Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 19-26.



PDF
QrCode

Contributo valutato da due referees anonimi nel rispetto delle finalità scientifiche, informative, creative e culturali storico-artistiche della rivista

Risali

BTA copyright MECENATI Mail to www@bta.it