La
mostra Legacies
and Visions from Comel to Karshan (fig.
1), curata da Giulia Martina Weston,
Fig. 1 - Locandina della Mostra
è stata inaugurata il 27 settembre
presso la Domus Comeliana a Pisa (via Cardinale Pietro Maffi, 48).
Si è chiusa il 6 ottobre 2024.
Ponendo in dialogo
una selezione di dipinti, stampe e disegni dalla collezione
dell'illustre dermatologo e professore Marcello Comel (Trieste,
1902 – Pisa, 1995) e un'antologia di opere di Linda Karshan
(Minneapolis, 1947), la curatrice dimostra che il gusto del primo
così come l'arte della seconda manifestano un sincero interesse
per il corpo umano e la sua dignità.
Chi
scrive ha incontrato Linda Karshan durante l'inaugurazione della
mostra. Ella vive e lavora a Londra e New York ed «è
rinomata per le sue stampe e disegni apparentemente astratti»,
creati sotto la guida della sua «coreografia
interiore»
.
La sua competenza in psicologia, filosofia e disegno architettonico
ispira meraviglia e stupore.
La
curatrice ha progettato una mostra site-specifi
che potesse aiutare i visitatori a comprendere la visione di Marcello
Comel. La Domus Comeliana
è
stata costruita da lui con l'obiettivo di facilitare la
condivisione della conoscenza tra studiosi di diversi campi .
Il recente restauro di Carlo Mariani, un virtuoso architetto
lombardo, ha reso quel luogo ancora più piacevole perché esso
sembra quasi catturare e ammorbidire la luce mediterranea (fig.
2).
Fig. 2 - Interno della Domus Comeliana
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)
I dipinti di Gerolamo Induno, Moses Levy, Arturo Tosi, Lorenzo
Delleani, Giuseppe Pallanti, Carlo Sbisà e Arturo Nathan, così come
i disegni e le stampe eseguiti da Telemaco Signorini, Mario Sironi,
Filippo De Pisis e Renato Guttuso forniscono prove oggettive che
l'obiettivo di Marcello Comel era vero e profondamente sentito. In
questa mostra, le quattordici opere eseguite da Linda Karshan sono
un'ulteriore dimostrazione della nobile concezione della Domus
Comeliana: l'interazione tra esse e la luce solare, di fronte agli
occhi dello scrivente, è stata sorprendentemente intensa da
sperimentare e ha trasformato le due stanze adiacenti in cui sono
collocate in spazi per la meditazione, e persino la preghiera. Dopo
tutto, le creazioni dell'artista sono ispirate al platonismo e allo
spazio transizionale descritto da Donald Winnicott .
Di conseguenza, Legacies
and Visions
dovrebbe essere considerata un capolavoro curatoriale.
Tale
affermazione non si dovrebbe interpretare in alcun modo come
cortigianeria. Giulia Martina Weston è riuscita persino a concepire
il catalogo della mostra come uno strumento efficace per aiutare i
visitatori a comprendere il suo progetto e le opere d'arte che
possono essere viste nella Domus Comeliana. Ed è bilingue. Questo
libro è stato pubblicato da Artemide Edizioni, una casa editrice con
sede a Roma che ha collaborato con istituzioni prestigiose e studiosi
di fama internazionale. La maestria di Artemide si rivela nelle
caratteristiche del catalogo: le lettere sulla copertina rigida sono
blu e oro, due colori complementari. Le pagine hanno superfici lisce
che sono piacevoli al tatto.
La resa delle fotografie è accurata e riproduce
precisamente i toni delle pitture e della grafica.
Le
prime trentadue pagine di questo catalogo sono dedicate alla
spiegazione di Legacies
and Visions,
i suoi obiettivi e la sua metodologia. Esse funzionano come
introduzione coerente alle voci sulle quarantadue opere d'arte
esposte. Inoltre, le fotografie scattate da Tomaso Maria Pedrotti
Dell'Acqua sembrano quasi un altro saggio: egli ha catturato i
particolari evocativi e pregnanti di ogni opera d'arte.
Il
posizionamento nella Domus Comeliana di L'Abbandonato
(Cavallo Compassionevole)
di Arturo Nathan (1928)
dimostra, infine, al massimo livello la competenza di Giulia Martina Weston come curatrice e
attesta il valore oggettivo della sua mostra (fig.
3).
Fig. 3 - Abbinamento tra la torretta ne L'Abbandonato (Cavallo Compassionevole)
di Arturo Nathan e la Torre di Pisa
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)
Questo cupo dipinto è stato collocato accanto alla finestra del primo piano da
cui si ha la migliore vista della Torre di Pisa. Abbinandola alla
torre nell'opera di Nathan, il ruolo di quest'ultimo nella storia
dell'arte italiana è ora pienamente riconosciuto oltre il suo
tragico destino e la drammaticità della composizione del quadro è molto più evidente.
Ragazzo
con un cerchio (Camillo Comel)
di Jenny Wiegmann Mucchi (1895-1961)
(fig.
4)
Fig. 4 - JENNY WIEGMANN-MUCCHI
Ragazzino con un cerchio (Camillo Comel)
1951 circa, bronzo, base: 131 x 53 cm, altezza: 180 cm.
Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)
illustra
la continuità tra le scelte di Marcello Comel come collezionista e
la visione dell'arte che ha Linda Karshan. Wiegmann Mucchi, conosciuta
anche come Genni, era rinomata per il suo sincero antifascismo e
umanesimo. Comel le commissionò di effigiare suo figlio. Nel
catalogo della mostra, Linda Karshan ha scritto che è stata commossa
da quest'opera: ella crede infatti che l'artista volesse trasmettere che
«tutto
qui è ordinato, eppure in gioco»
.
Questa concezione è paragonabile a The
Orlo
(fig.
5)
Fig. 5 - TOM FECHT, The Orlo (dettaglio)
2004-2009, stampa fotografica su carta, 76 x 56 cm.
Pisa, Institutio Santoriana – Fondazione Comel
(Foto cortesia di © Simone Andreoni)
e
The
Orlo Reversed,
foto scattate da Tom Fecht tra il 2004 e il 2009 per il progetto
Karshan
Time ,
che la rappresentano mentre disegna nell'aria con una torcia nello
spazio vuoto di uno studio.
Descrivere
la selezione delle opere d'arte create da Linda Karshan portate in
mostra da Giulia Martina Weston non è facile: ella è una persona
colta che ama veramente la filosofia, la teoria dell'arte, creare
arte e la psicologia. La sua personalità è d'impatto e il suo
stile di disegno è quasi fiammeggiante. Non crea arte fine a sé
stessa, quindi i suoi disegni non possono essere visti
superficialmente. Richiedono che gli spettatori li ispezionino e li
vivano, con tutte le loro emozioni. I suoi disegni performativi mostrano sia
un'esecuzione appassionata che un controllo totale: ella ha
veramente padroneggiato come trasmettere la struttura del corpo umano
con le sue griglie e come comporre geometricamente i suoi disegni. A
tal punto che può ottenere entrambi i risultati nella maniera più
naturale possibile. Inoltre, la sua arte manifesta che ha
vera conoscenza del linguaggio dei materiali artistici e
le loro proprietà ed è in grado di sfruttare al massimo lo sfondo
bianco nei suoi disegni.
Pertanto,
Legacies
and Visions
è un'occasione imperdibile per immergersi nella cultura visiva del
XIX e XX secolo in Italia, riscoprendo il suo valore così come il
potere intrinseco dell'arte e i suoi effetti positivi sulla mente e
sulla vita umana.
NOTE
BIBLIOGRAFIA
BUSCEMI
2024
Giulia
BUSCEMI, Tom
Fecht (n. 1952), The Orlo, The Orlo Reversed,
in Legacies
and Visions from Comel to Karshan,
(exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th
– October 6th
/ 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston,
Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 113-116.
CALABRO
2024
Tommaso
CALABRO, Arturo
Nathan (1891–1944), L'Abbandonato (Il Cavallo Compassionevole),
in
Legacies
and Visions from Comel to Karshan,
(exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th
– October 6th
/ 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston,
Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 84-87.
FLAMINI
2024
Marzia
FLAMINI, Jenny
Wiegmann Mucchi (1895-1969), Ragazzo col cerchio (Camillo Comel),
in Legacies
and Visions from Comel to Karshan,
(exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th
– October 6th
/ 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston,
Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 34-36.
KARSHAN
STUDIO 2018 Bio/CV
Linda
KARSHAN STUDIO, Linda
Karshan Bio/CV,
2018, https://static1.squarespace.com/..../Linda+Karshan+Biography+and+CV+2018+WEB.pdf
KARSHAN
STUDIO 2020 Biography
& CV
Linda
KARSHAN STUDIO, Linda
Karshan Biography & CV,
2020, https://lindakarshanstudio.com/bio
.
KARSHAN
2024
Linda
KARSHAN, Eredità,
Filantropia e la Meraviglia dell'Arte / Legacy, Philanthropy and
the Wonder of Art,
in Legacies
and Visions from Comel to Karshan,
(exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th
– October 6th
/ 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston,
Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 15-18.
WESTON
2024
Giulia
Martina WESTON, Legacies
and Visions. From Comel to Karshan and back / Legacies and Visions.
Da Comel a Karshan e ritorno,
in Legacies
and Visions from Comel to Karshan,
(exhibition catalogue / catalogo della mostra, Pisa, September 27th
– October 6th
/ 27 Settembre – 6 Ottobre 2024), ed. / a cura di G. M. Weston,
Rome / Roma, Artemide Edizioni, 2024, pp. 19-26.
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