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La Genesi del BTA - Bollettino Telematico dell'Arte
Stefano Colonna
ISSN 1127-4883 BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 20 Maggio 2025, n. 981
https://www.bta.it/txt/a0/09/bta00981.html
Articolo presentato il 19 Aprile 2025, Accettato il 17 Maggio 2025 e pubblicato il 20 Maggio 2025
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Abstract

Il fondatore del BTA - Bollettino Telematico dell'Arte ripercorre tutte le fasi salienti della Genesi della rivista a partire da La dotazione hardware di partenza: Il primo notebook e il primo modem con l'acquisto nel 1993 del notebook AST e del primo modem/fax inizialmente pensato come fax poi usato come modem per connettersi con la BBS "SPQR - Servizi Telematici" di Alessandro Bucci. Per arrivare all'accesso ad internet prima in via sperimentale con Logan Bentley dalla Galleria Valentina Moncada di Roma il 31 dicembre 1994 e poi l'ingresso nell'Internet universitario a Viterbo il 17 maggio 1995. Infine l'assegnazione del codice ISSN e la Registrazione n. 300/2000 del BTA come periodico plurisettimanale da parte del Tribunale di Roma l'11 luglio 2000.

Premessa

In occasione del Trentennale del “BTA – Bollettino Telematico dell'Arte” (1994-2024) mi fa piacere ricordare i passi salienti che portarono alla genesi della rivista, sia per darne memoria alle generazioni future, sia anche per riconoscere i meriti dei miei primi “internauti”.


SH - STVDIA HVMANITATIS Un prototipo di database relazionale con integrità referenziale

Un attestato rilasciato a Roma il 3 febbraio 1994 dal dr. Gianni Trezza Dirigente della GISIEL Spa – Gruppo Finsiel, società informatica di alto livello, testimonia che dal giugno 1991, ancora prima della mia Tesi di Laurea, cominciai a collaborare con la GISIEL per la realizzazione di un database relazionale specializzato nella gestione dei dati storico-artistici.

Insieme a Tiziano Angelocola, dipendente della GISIEL, venne realizzata un'applicazione-prototipo sperimentale di database multiarchivio funzionante in ambiente MS-DOS utilizzando il software Super Find della Società 3D Informatica di San Lazzaro di Savena – Bologna. Tale applicazione fu da me battezzata con il nome Studia Humanitatis e fu testata con un archivio non fittizio di circa cinquemila documenti. L'archivio era al servizio di ricerche universitarie in corso: una serie di analisi statistiche delle reali esigenze dell'utenza permetteva un continuo aggiornamento della struttura informatica e della composizione della base dati in vista dell'ottimizzazione dei rendimenti finali. Era altresì allo studio lo sviluppo di una nuova applicazione in ambiente Windows 3.x. Tale aggiornamento avrebbe offerto i vantaggi di un database relazionale con una completa gestione di indici, sinonimie e thesauri, nonché di immagini e testi trattati con O.C.R. via scanner.

Una volta creata la base dati sottoposi il prodotto informatico Super Find nella versione MS-DOS alla severa analisi del prof. Tito Orlandi accademico Linceo ed allora Direttore del C.I.S.A.D.U. Centro Interdipartimentale Servizi Automazione Discipline Umanistiche attivato presso l'Università di Roma La Sapienza che aveva sede nei locali ubicati sotto la scalinata di accesso alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

Tito Orlandi mi spiegò l'importanza dell'integrità referenziale dei dati che permetteva l'aggiornamento dei dati stessi una volta modificati nel database collegato. Per esempio già in Studia Humanitatis il database BIO – Biografie era collegato al database BIB – Bibliografie ma non era ancora attiva l'integrità referenziale che permetteva di effettuare la modifica automatica reciproca dei database. Ad una scheda BIO potevano essere infatti collegate molte schede BIB perché un autore poteva avere prodotto più libri e/o articoli, sia a stampa che manoscritti.

Adesso non mi dilungherò oltre su Super Find ma mi limiterò a constatare come quest'importante esperienza fu alla base della struttura logica ed informatica della struttura molto ramificata delle directory del BTA Web server.


La dotazione hardware di partenza: Il primo notebook e il primo modem

Forte di queste conoscenze teoriche mi apprestai nel 1993 ad acquistare il mio primo notebook. A quella data i notebook erano ancora poco diffusi e molto costosi. Ho ritrovato la fattura di Informatica Italia del mio primo notebook AST Power Exec 3/25 SL HD 120 datata 01/02/1993 per un valore di lire 4.105.500 (quattro milioni centocinquemila e cinquecento) IVA inclusa cifra ragguardevole per le mie tasche di neolaureato in Lettere e Filosofia. Ma in realtà, dopo la mia Laurea in Lettere e Filosofia Quadriennale di Vecchio Ordinamento conseguita il 19/03/1992, avevo poi vinto nel 1993 il Dottorato di Ricerca in Storia dell'Arte (Moderna) presso il Dipartimento di Arti Visive dell'Università degli Studi di Bologna, con Vera Fortunati come Tutor e Massimo Ferretti come Coordinatore, e così, con i soldini racimolati e prudentemente messi da parte negli anni della mia infanzia, come le 1.000 lire che mi regalava mia Nonna Anna Filippone de Montagu quando lavavo i vetri di Ravello e altri servizi in casa, i soldi del Dottorato di Ricerca di Bologna, ed un generoso contributo dei miei genitori sommati insieme, potei fare i costosi acquisti del mio primo summenzionato notebook AST e dell'altro hardware necessario, compresi quelli “sperimentali”. Infatti mia nonna Anna mi aveva insegnato il risparmio aprendomi a Ravello, presso il Monte dei Paschi di Siena, il mio primo conto corrente al portatore quando ancora ero un bambino e poi retribuendo la mia attività di pulitore di vetri della villa di Ravello costruita da mio Nonno Arch. Domenico Filippone insieme a mia nonna stessa Anna Filippone de Montagu, villa che aveva la parete aperta sul panorama di Maiori e del Cilento con una serie di porte a vetri che facevano entrare la luce e permettevano una perfetta visione del mare luccicante. Era però importante a tal fine che i vetri fossero perfettamente puliti e quindi richiedeva una continua manutenzione. Conseguita la maggiore età nel 1984 aprii di mia iniziativa un conto corrente bancario presso la BNL – Banca Nazionale del Lavoro di Roma, per cui nel 1993 avevo maturato 9 anni di risparmi del conto BNL, nel quale nel frattempo avevo versato i risparmi del conto al portatore di MPS e i contanti ricevuti in varie occasioni da Nonna Anna e Mamma Maria. Questi erano i miei fondi personali privati ottenuti con una vita rigorosa e spartana tutta dedita allo studio matto e disperato, senza caffè al bar, quasi senza cinema e quasi senza pizze con gli amici. Volendo strafare acquistai anche una stampante portatile a getto di inchiostro HP con la sua borsa di trasporto per lire 928.200 IVA inclusa in data 29/07/1993. Quando mi recavo in Biblioteca Nazionale Centrale praticamente quasi solo io avevo un notebook. Non c'erano problemi per entrare con il notebook, ma non si poteva collegare il trasformatore all'impianto elettrico della Biblioteca perché a quei tempi il prelievo della corrente elettrica si configurava come "danno erariale" nei confronti dello Stato italiano. Allora dovetti acquistare una seconda batteria per lire 270.130 in data 08/10/1993. Poi una splendida stampante HP Laserjet 4P per la ragguardevole cifra di lire 2.261.000 in data 18/11/1993.

Successivamente ordinai un modulino di RAM aggiuntiva che si poteva inserire aprendo uno sportellino scorrevole presente nello chassis superiore del notebook, ma l'ordine fatto dal responsabile acquisti di Informatica Italia fu errato e il modulino non entrava nel pettine predisposto, per cui decisi di non aspettare oltre e, lo stesso giorno in cui mi ero recato in sede per fare l'upgrade della RAM, decisi di acquistare un Trust Modem FAX Pocket 14.400 che per l'epoca era velocissimo e che funzionava sulla porta seriale del notebook, porta ora non più presente nei notebook oggi in circolazione e lo pagai lire 476.000 il 20/11/1993. Avevo fatto questo acquisto per usare il modem come FAX, ma poi capii che si poteva usare come terminale di comunicazione remota ed usando Terminate, un programma MS-DOS, usando la linea telefonica dei miei genitori, riuscii a raggiungere diverse BBS (Bullettin Board System), ovviamente tutte di Roma per non dover pagare la tariffa interurbana. Creai quindi un mio account in diverse BBS. I gestori di queste BBS mettevano a disposizione degli utenti dei programmi con licenza Freeware o Shareware. I programmi Freeware erano totalmente gratuiti, mentre quelli Shareware avevano un periodo di prova generalmente di 30 giorni, scaduto il quale smettevano di funzionare se non si pagava una quota stabilita. Questi programmi erano distribuiti all'interno di file compressi generalmente in formato ZIP. La compressione serviva a ridurre i tempi e quindi i costi della connessione telefonica da remoto. Tra tutte le BBS contattate solo SPQR Servizi Telematici di Alessandro Bucci mi chiese di conferire dei contenuti e così decisi di creare la rivista online BTA – Bollettino Telematico dell'Arte stabilendo le regole con il prof. Maurizio Calvesi. Insomma, per farla in beve, il BTA nacque da un errore, quello del modulino di RAM sbagliato, proprio come il panettone!


L'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna dell'Università di Roma La Sapienza

Correva l'anno 1994 ed io da un anno ero diventato assistente volontario non retribuito di Maurizio Calvesi che allora era professore ordinario titolare della prima cattedra di Storia dell'Arte Moderna presso l'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna dell'Università di Roma "La Sapienza" . Avevo avuto da Maurizio Calvesi l'incarico di tenere dal 25 gennaio 1994 un Seminario di Studi su La Cultura Antiquaria a Roma intorno all'Hypnerotomachia che fu il mio primo incarico di ricerca e didattica universitaria.

Volevo creare uno strumento di comunicazione per gli studenti dell'Università e così ottenni da Maurizio Calvesi, che allora era direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna, la concessione di uso gratuita di ben sette bacheche per affiggere gli articoli della nuova rivista BTA – Bollettino Telematico dell'Arte. Maurizio Calvesi pose come condizione per la concessione d'uso il divieto di inserire pubblicità nella rivista, esclusione che poi il BTA ha mantenuto fino ad oggi.

La formula che decidemmo di adottare fu: «curato e creato dagli studenti dell'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e Moderna dell'Università di Roma "La Sapienza" con il concorso dei docenti e di altri collaboratori».


In calce ad ogni articolo veniva dunque pubblicata questa stringa di dati:

-------------------------------

Il presente file proviene dal


BOLLETTINO TELEMATICO DELL'ARTE

*coordinato da Stefano Colonna*


email Caesarnet (point): 175:391/1.14 (point BTA)

email Fidonet: 2:335/348.14 (point BTA)

email Internet-Fidonet: Stefano.Colonna@f348.z2.fidonet.org

email Internet: mc6575@mclink.it


curato e creato dagli studenti dell'Istituto di Storia dell'Arte Medioevale e

Moderna dell'Università di Roma "La Sapienza" con il concorso dei docenti e di

altri collaboratori

Recapiti Istituto: Facoltà di Lettere

Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 ROMA

tel.: ++39-6-4451709

-------------------------------

il Bollettino è disponibile su "SPQR Servizi Telematici" di Alessandro Bucci

Roma, Italia (Rome, Italy)

Line #1/BBS and FAX +39-6-87182083 19.2/ZyX

Line #2/BBS +39-6-87180915 28.8/V34

Caesar Network Int'l 175:391/1 [HOST]

FidoNet 2:335/348 [NODE]


Indirizzo postale: P.O.BOX 11/045

(Postal address) 00141 Roma - ITALY

-------------------------------

i testi sono (C) dei rispettivi autori, ma ne è espressamente consentita la

distribuzione e citazione parziale o integrale in tutto il mondo e con tutti i

mezzi: posta elettronica, pubblicazione, fotocopie, microfiches o microfilm da

fotocopia o pubblicazione, purché non a fini di lucro e sempre comunque citando

le fonti e i rispettivi autori: nome BBS con indirizzo Fidonet, Logo:

"Bollettino telematico dell'Arte", nome file/s e autore/i o curatore/i.

-------------------------------



In data 25/11/1994 alle ore 15:36 Alessandro Bucci mi aveva infatti comunicato con un'email proveniente dal suo account Internet di McLink e diretta al mio indirizzo internet di McLink MC6575@mclink.it : «Il tuo nuovo indirizzo [scil. di CaesarNet] e' 175:391/1.14» e io avevo usato il mio indirizzo di CaesarNet in tecnologia Fidonet come indirizzo della neonata rivista online BTA – Bollettino Telematico dell'Arte.

I files erano testuali con i soli otto caratteri previsti dal sistema operativo MS-DOS + un'estensione di 3 caratteri TXT e avevano solo 7 bit quindi bisognava rendere le lettere accentate con l'apostrofo. Alessandro Bucci Sysop di “SPQR Servizi Telematici” e gestore di “Caesar Network Int'l” mi assegnò un nodo di CaesarNet compatibile con la rete internazionale di BBS Fidonet usando la quale si poteva mandare un messaggio di posta elettronica anche all'estero in tutto il mondo pagando solo il costo della connessione telefonica, generalmente notturna, a Roma. Praticamente il nodo CaesarNet in tecnologia Fidonet funzionava alla stregua di un indirizzo IP dell'odierna rete Internet, ma invece di recapitare il messaggio in tempo reale, come oggi avviene, lo recapitava dopo aver fatto una serie di passaggi del pacchetto dati da una BBS all'altra del mondo effettuato durante la notte per pagare di meno la allora molto costosa bolletta telefonica.

Successivamente il mio indirizzo Internet-Fidonet privato divenne:

Stefano.Colonna@f348.n335.z2.fidonet.org e Fidonet: 2:335/348.

Alessandro Bucci inoltre fece per il BTA uno script per cui con l'invio di un solo file opportunamente configurato veniva alimentato un menu delle diverse aree di interesse della rivista telematica a partire dalle quali si individuavano gli articoli e li si potevano scaricare da remoto all'interno della sua BBS “SPQR – Servizi Telematici”.


In data 31/12/1994 a Roma, presso la Galleria Valentina Moncada il BTA partecipò ad un Evento in collaborazione con Logan Bentley, Liber Liber, Mc-Link, su invito di Marco Zela socio dell'Associazione Culturale senza fini di lucro “LiberLiber”.

Presentammo.

L'inserimento nel WWW di Logan Bentley era curato da Alberto Berretti classe 1957, laureato in fisica, ricercatore presso il Dipartimento di matematica della seconda Università di Roma di Tor Vergata.

Questa era la presentazione di “SPQR Servizi Telematici” e di “CaesarNet” di Alessandro Bucci che lui stesso mi spedì tramite posta elettronica il 27/12/1994 e che venne diffusa in rete Internet:



S P Q R S e r v i z i Tele m a t i c i



SPQR Servizi Telematici è un sistema telematico amatoriale (BBS:

bulletin board system) nato nel 1990. Scopo del sistema è creare

un luogo di incontro telematico mettendo a disposizione degli

utenti aree di messaggistica, numerose conferenze tematiche ed

aree files nelle quali si trovino sempre le ultime novità del

software shareware e pubblico dominio per il proprio personal

computer.


(Alessandro Bucci)



C A E S A R N E T



CaesarNet è una rete telematica non professionale in tecnologia

Fidonet nata nel 1993 su SPQR Servizi Telematici ed estesa a

tutt'oggi a buona parte del territorio nazionale (oltre a diversi

nodi d'oltralpe). Le conferenze disponibili sulla rete hanno sia

contenuto tecnico-scientifico sia umanistico e sono moderate dai

migliori esperti in ogni campo.


(Alessandro Bucci)

ELENCO AREE DISPONIBILI


ARCHEOLOGIA

Responsabile: Stefano Del Lungo

Archeologia leggendaria

Archeologia subacquea

Informazioni

Lavori degli studenti

Bibliografia Tesi di Laurea di Archeologia


ARTISTI (INCONTRI CON GLI ARTISTI)

Responsabile: Veronica Briganti

Calendario incontri

Biografie artisti


BIBLIOTECHE

Responsabile: Tommaso Megna

Elenco delle Biblioteche specializzate nella Storia dell'Arte

Consigli per la ricerca dei libri


CONVEGNI (DIBATTITI, CONVEGNI e CONFERENZE)

Responsabile: Isabella Boari

Calendario

Avvisi


ESTETICA

Responsabile: Francesco Di Palo

Filo diretto con le cattedre universitarie di estetica.

Rapporto arte-filosofia: schede critiche e bibliografia


INTERVISTE

Responsabili:

Andreana Saint Amour di Chanaz e Daniela Semprebene (Capo Ufficio Stampa)

Testi delle ultime interviste

Interviste in programmazione


ISTITUTO DI STORIA DELL'ARTE - UNIVERSITÀ "LA SAPIENZA"

Responsabile: Fabrizio Mancini

Calendario delle lezioni

Titoli dei corsi monografici

Orari di ricevimento dei docenti

Conferenze, dibattiti e lezioni speciali

Bibliografia Tesi di Laurea, Specializzazione e Dottorato (1974-1994)

Bacheca degli studenti / avvisi

Bacheca degli studenti / mercatino dei libri


LIBRI D'ARTE

Responsabili: Daria Colonna e Valerio Vernesi

Recensioni

Calendario delle presentazioni


MOSTRE

Responsabili: Lorenzo Canova, Laura d'Andria e Marco Russo

Calendario

Il meglio

Prossime chiusure


MUSEI DI ROMA

Responsabili: Alessandra Cassiani e Cristina Mochi

Elenco dei Musei di Roma

Elenco delle Gallerie d'Arte private di Roma

Novità Musei

Novità Gallerie


TUTELA DEI BENI CULTURALI

Responsabili: Viviana Normando e Rosanna Scippacercola

Beni culturali da salvare: notiziario delle emergenze

Filo diretto con "Italia Nostra"

La cultura della tutela dell'Arte nella scuola e nella didattica

La tutela e l'Unione Europea: l'abbattimento delle frontiere

Il testo della legge italiana per la tutela: la 1089 del 1939


VISITE GUIDATE

Responsabile: Alessandra Cassiani

Calendario visite

Modalità di partecipazione al calendario delle visite

Elenco Associazioni

Visite virtuali

_______________________________________


Il Bollettino NON è una rivista. È il luogo telematico di scambio delle

informazioni inerenti il mondo dell'Arte romana, nazionale ed internazionale.

Chi desidera partecipare alla stesura del Bollettino può chiedere l'iscrizione

gratuita nell'elenco dei collaboratori con le modalità appresso indicate nel

paragrafo "invio corrispondenza". Usando la via telematica l'abilitazione è

automatica ed immediata.

Unico requisito richiesto ai collaboratori: i testi devono essere ben scritti

(basta un po' d'impegno) ed esatte le informazioni fornite. QUALSIASI contributo

reca la firma del proprio autore.

Per inserire il contributo nella versione internazionale del Bollettino,

allegare una traduzione in inglese.


La collaborazione può avvenire in più modi, con i:


CENSIMENTI

1) informazioni tecniche e logistico-organizzative relative a mostre e/o

convegni in programmazione

2) indirizzi di Associazioni organizzatrici di visite guidate (nome

Associazione, numero di telefono e, se disponibile, calendario aggiornato

delle Visite stesse)

3) biografie di artisti contemporanei viventi (esclusi i dilettanti puri,

ovviamente!)

4) casi di mancata tutela dei Beni Culturali

5) titoli di Tesi di Laurea, dal 1974 al 1994 (nome e cognome candidato,

relatore e correlatore, titolo Tesi, anno, giorno discussione, abstract)

6) ogni altra notizia inerente il mondo dell'Arte ritenuta utile


e con i:


CONTRIBUTI CRITICI

1) anticipazioni e/o recensioni di mostre

2) resoconti delle discussioni tenute in Convegni, dibattiti e conferenze

3) recensioni di libri sull'Arte

4) interviste al pubblico, agli artisti, agli intellettuali, agli specialisti

5) interventi in materia di Tutela dei Beni Culturali


Sarà anche possibile chiedere l'apertura di una nuova area di interesse, qualora

l'interessato/a sappia e voglia prendersene carico sotto la supervisione del

coordinatore.


I testi dovranno essere consegnati o

1) battuti al computer e salvati su floppy disk IBM compatibili da 3,5 in

formato ASCII con il CR, carriage return, in parole povere l'andata a capo

ad ogni fine riga. Se scrivete con un Word Processor, qualunque esso sia,

salvate come "solo testo con separazioni di riga", oppure "solo testo PC8 +

separazioni di riga". Il PC8 salva le vocali accentate.

oppure, in casi eccezionali, anche

2) dattiloscritti su carta formato A4 (fotocopia standard: 21x29,7cm.)


I testi consegnati senza dischetto verranno comunque utilizzati solo se

particolarmente brevi. Non consegnate due o più pagine dattiloscritte. Per

questi contributi usare il dischetto. È gradita però la stampa del contenuto

del dischetto stesso.



INVIO CORRISPONDENZA

usando i recapiti sopra indicati, vi sono tre modalità di invio:

1) via modem a "SPQR Servizi Telematici" (v.)

2) via Internet, e-mail: mc6575@mclink.it (coordinatore Stefano Colonna)

4) via FAX a Stefano Colonna c/o "SPQR Servizi Telematici" (v.)

5) via posta a Stefano Colonna - Istituto di Storia dell'Arte (v.)


(Stampato il giorno 22/11/94)



BTA

Bollettino Telematico dell'Arte






ARTE E COMUNICAZIONE CREATIVA

Un'ipotesi rivoluzionaria per cambiare il mondo?



Riproporre l'Arte come lettura e reinvenzione della realtà e del

mondo naturale e immateriale, è strumento efficacissimo per

realizzare una nuova forma di comunicazione diretta con l'ambiente

in cui viviamo e riscoprire le radici storiche della nostra

cultura e i legami naturali con l'"habitat" e le persone o

collettività che in esso vivono, oggi infranti e sconvolti da

politiche, o politiche economiche non certo al servizio dell'uomo.

Ora più che mai il concetto di arte si può e si deve estendere

fino a significare, oltre alle opere degli artisti, e ai loro

comportamenti creativi, tutte le tecniche, gli strumenti, le

capacità, le invenzioni e le idee che concorrono alla difesa e al

potenziamento dell'ecosistema umano, inquinato da un degrado

materiale e morale che ha raggiunto livelli inimmaginabili.


Questa convinzione nasce dal profondo disagio di vivere in un

mondo metropolitano brutto, caotico e disarmonico, dove la

disumanizzazione, il vuoto, la perdita del senso della vita sono

una minaccia continua.


La disarmonia in cui viviamo va colpita al cuore, non con le armi

e con la violenza, ma con il lavoro creativo e costruttivo di

tutti gli uomini, nessuno escluso, perché tutti siamo responsabili

e vittime dell'immane caos che minaccia di distruggere ciò che

resta della bellezza originaria del mondo.


Dalla Repubblica di Platone (libro III): "del ritmo e ell'armonia

è ripiena la pittura e ogni altra arte consimile, e la tessitura e

l'ornato e l'architettura e la fabbricazione di tutti gli altri

utensili, e così del pari la natura del corpo e degli altri

organismi, che in tutti questi è insito decoro o bruttezza e la

bruttezza e aritmia e disarmonia sono sorelle del cattivo parlare

e del carattere, mentre le opposte qualità sono sorelle e

imitazioni dell'opposto, del carattere saggio e buono".


Purtroppo la realtà in cui viviamo è ben lontana della bellezza e

dall'armonia, siamo sprofondati nel sonno della ragione che ha

generato mostri, i mostri hanno generato la paura. La paura ha

bloccato la creatività, ci ha fatto regredire nell'inconscio.


Paradosso: nel cuore della civiltà tecnologica esplode

l'irrazionale e dorme l'immaginazione. E il sonno

dell'immaginazione può generare altri mostri, meccanismi impietosi

mossi da fili invisibili. Ritorna la domanda: che fare?


L'uomo contemporaneo deve utilizzare tutta la sua immaginazione

per inventare un uso creativo e costruttivo delle tecnologie

avanzate: deve operare un'autentica rivoluzione creativa e

riscoprire, se possibile, un nuovo punto di equilibrio tra

Aristotele e Platone, tra scienza e poesia.


La riscoperta telematica del patrimonio artistico nazionale e

internazionale può essere uno degli strumenti più efficaci per

vincere i mostri della passività ed omologazione culturale: ed è

anche, sul piano pratico, un'importante industria del presente e

futuro (per il recupero del passato), attraverso la quale sarà

anche possibile estendere e approfondire il livello della

ricezione dei messaggi ad un numero sempre più ampio di cittadini

di tutte le fasce di età. E questo perché il linguaggio delle

immagini è il più immediato ed anche il più capace di mediare

contenuti e valori della storia e della cultura di un territorio.


Secondo alcuni nel nostro futuro c'è la prospettiva allucinante di

una realtà virtuale in cui evaderemo per mancanza di realtà reale

(e fantasia creativa): la nostra speranza è, invece, che la

ricerca creativa, interroghi scientificamente il linguaggio

dell'arte, oltre a quello della natura, nella consapevolezza che

natura e arte, benché in modo diverso, risponderanno con la

concretezza delle immagini, delle forme e dei colori della vita,

che ci appartiene di diritto e che va difesa.


In sintesi, la proposta è questa: contro l'appiattimento,

l'omologazione, il rimbecillimento collettivi e la conseguente

atomizzazione della vita sociale, alla perdita del rapporto

solidale con gli altri, alla paura della violenza e alla violenza

della paura, al sonno della ragione e dell'immaginazione,

opponiamo la strategia dell'EDUCAZIONE PERMANENTE ALL'ARTE. Arte

per comunicare con noi stessi, con gli altri e con il mondo.



Maria Filippone Colonna per il

BTA Bollettino Telematico dell'Arte


Roma, 30 dicembre 1994

BTA

Bollettino Telematico dell'Arte

MESSAGGIO INTERATTIVO


Con l'uso delle tecnologie avanzate si può ottenere il livello più

alto della comunicazione creativa: la partecipazione attiva del

fruitore al momento della comunicazione. L'interattività

telematica permette finalmente una risposta del pubblico in tempo

reale al messaggio che gli viene trasmesso e si propone come unica

alternativa ai media tradizionali che trasmettono a senso unico

non dando possibilità di replica immediata.




Nel settore specifico dell'arte segnaliamo:


1) il modello emergente di Mostra telematica, che rende possibile

un sistema aperto di approccio all'opera d'arte, al contesto

storico culturale in cui è inserita, ai comportamenti creativi

degli artisti che la producono e del pubblico che la fruisce.

È possibile così realizzare una visione a 360 gradi del

fenomeno artistico-culturale e livelli sempre più alti

d'informazione, tramite il collegamento con le più ricche banche

dati esistenti;


2) il Museo virtuale, altra importante realizzazione tecnologica

in fase di avanzata sperimentazione, offre la possibilità di

realizzare una visione a distanza, che può essere scelta e

orientata dal pubblico.


Stanotte, dal cuore della nostra città, in Via Margutta, potremo

dare un'occhiata alle opere d'arte presentate dai partner di

questo network "Firstnight in Cyberspace" e anche girovagare per

il mondo dal Museo del Louvre a quello dell'Ermitage di

Leningrado.


Questa notte-ponte tra il 1994 e il 1995, ideata e

organizzata da Lady Internet, Logan Lessona Bentley, offre

occasione d'incontro, scambio e sperimentazione telematica nel

Cyberspazio. Il BTA - Bollettino Telematico dell'Arte vi prega di

segnalare nel corso della serata, spedendo una e-mail agli

indirizzi sotto elencati, gli argomenti o momenti che più vi

hanno coinvolto durante questa Cybernotte. Potete rivolgere le

vostre domande e le vostre proposte allo staff del BTA -

Bollettino Telematico dell'Arte. Avremo così il "materiale"

per costruire ed estendere il dialogo telematico

interattivo, che potrà essere un punto di svolta per il

rinnovamento concreto della società del Terzo Millennio.

Stefano Colonna


L'ingresso nell'Internet universitario il 17 maggio 1995

Grazie a Simonetta Lux professoressa ordinaria di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università della Tuscia il 17 maggio 1995 il BTA entrò ufficialmente nell'Internet universitario con una solenne cerimonia ufficiale nell'Aula Magna del Rettorato di Viterbo, riunione a cui presenziarono sia i responsabili delle varie Aree del BTA, sia i collaboratori del BTA stesso, sia gli studenti e studentesse di Viterbo e tutti coloro che erano interessati alla novità del Web. Il personale di custodia della Sala del Rettorato ci disse che mai avevano registrato tante presenze.

In effetti l'avvento della posta elettronica fu un evento che ebbe meno cassa di risonanza di quello del Web perché il primo permetteva la comunicazione di uno a uno, mentre il secondo quella di uno a molti e questi molti potevano essere in teoria anche milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.

Il discorso introduttivo di Simonetta Lux intitolato Reti dell'Arte Contemporanea fu pubblicato nel BTA con il numero 83 (11 luglio 2000 per via della Registrazione della Rivista al Tribunale di Roma, che era già stato pubblicato in rete Internet, appunto, il 17 maggio 1995, ma fu ripubblicato per ottenere gli effetti giuridici di protezione dei diritti di autore provenienti dalla registrazione del Tribunale). In un lasso intermedio di tempo il BTA fu ospitato nei server della Sapienza in una subdirectory di uniroma1.it fino a quando riuscii ad ottenere un dominio di primo livello www.bta.it

Una volta fatto questo passaggio Sapienza Università di Roma cancellò il mirror per non lasciare duplicati in rete. Il periodo di sperimentazione in Sapienza Università di Roma fu gestito dal Responsabile Web della Sapienza di allora Prof. Franco Pitocco con Stefano Lariccia delegato. Le richieste di afferenza del BTA al Web della Sapienza furono firmate dalla direttrice di allora prof.ssa Silvia Danesi Squarzina. Io mi collegavo con due account internet differenti: quello telnet e FTP mio privato e personale di MCLink e quello mio personale concesso dal predetto C.I.S.A.D.U., sempre telnet e FTP. Durante questo periodo di sperimentazione Sapienza Università di Roma mi mise anche a disposizione dei borsisti per la gestione tecnica dell'account e per la traduzione in inglese di alcune pagine. I backup del mirror erano gestiti dal CASPUR fino alla cancellazione del mirror stesso.

L'Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica Centro Nazionale ISDS di Roma del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche con lettera prot. 100182 datata Roma, 16 ottobre 1998 assegnava al BTA – Bollettino Telematico dell'Arte il numero ISSN 1127-4883 su richiesta del Centro Internazionale ISSN di Parigi.

Seguì la Registrazione presso il Tribunale di Roma: 11 luglio 2000, n. 300/2000 con questa gerenza:

Titolo: BTA - Bollettino Telematico dell'Arte

Carattere: Informativo, scientifico e culturale storico-artistico

Sede: Via Francesco Ferrara, 8 - 00191 Roma

Proprietario, Editore, Fondatore, Coordinatore e Direttore: Stefano Colonna

Direttore Responsabile: Cristiana Carletti

Stipulai poi un accordo sperimentale in data 29 giugno 2004 con la Biblioteca Nazionale di Firenze per l'harvesting automatico del BTA nei loro server ai fini del deposito legale. L'harvesting è la creazione di una copia automatica di tutti i file presenti nel server della rivista.

L'harvesting volontario del BTA, permesso dai termini di licenza previsti dalla rivista, è stato invece effettuato da diverse altre Biblioteche dislocate in tutto il mondo e censite da OCLC (Online Computer Library Center) WorldCat.

Infine in data 20/02/2013 e 18/02/2014 il BTA - Bollettino Telematico dell'Arte è stato inserito nell'elenco delle riviste scientifiche di Area 08 (Ingegneria Civile e Architettura) dell'ANVUR - Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Iscrizione rinnovata negli anni successivi fino ad oggi ed in data 18/02/2014 l'ANVUR ha aggiunto il BTA anche nell'elenco delle riviste scientifiche di Area 10 (Scienze dell'Antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche). Anche per quest'Area 10 l'Iscrizione è stata rinnovata negli anni successivi fino ad oggi.

Nel 2017 sono stati introdotti i Referees anonimi che garantiscono la valutazione in doppia cieca degli articoli del BTA. Nel 2025 tali Referees sono cresciuti fino al numero dei 18 attuali.


Questa è dunque la storia della genesi del BTA raccontata per sommi capi.

Il BTA ha il primato di essere la prima rivista telematica italiana di Storia dell'Arte e inoltre la prima ad avere assicurato una sorta di copyright-copyleft anticipatrice dei poi molto noti Creative Commons. Ma questa è un'altra storia, magari da raccontare con un nuovo articolo.




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Contributo valutato da due referees anonimi con l'assistenza di Michela Ramadori nella procedura di valutazione doppia cieca nel rispetto delle finalità scientifiche, informative, creative e culturali storico-artistiche della rivista

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